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Lavare le tende e farle asciugare: guida pratica

Sta arrivando l’estate e, come a ogni cambio di stagione, è giunto anche il momento di procedere al lavaggio delle tende di casa: lo so, lavare le tende è un lavoraccio lungo e faticoso, ma è necessario farlo per ragioni igieniche ed estetiche.

Tendaggi freschi e puliti sono il biglietto da visita di una casa ben curata, ma il motivo principale per eseguire la pulizia delle tende da interni almeno 1 volta all’anno è legato salute degli abitanti.

Infatti, lo sporco e la polvere, che inevitabilmente finiscono sugli addobbi tessili, contengono batteri che possono provocare allergie e irritazioni delle vie respiratorie.

Inoltre, è bene non fare accumulare sporcizia, polveri e residui di fumo e nicotina, in quanto, penetrando nelle fibre del tessuto, causerebbero odore di stantio, lo rovinerebbero a lungo andare e accorcerebbero inevitabilmente la durata dell’arredo.

È ovvio, quindi, che un’adeguata cura delle tende di casa permette di mantenerle integre e belle il più a lungo possibile e  anche di risparmiare i soldi che si spenderebbero se le si dovessero sostituire con altre nuove.

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Naturalmente le tende della cucina, esposte anche ai vapori emanati dalle cotture, vanno lavate più frequentemente, come anche quelle del bagno e i tendoni delle camere in cui si dorme.

Cosa fare prima del lavaggio delle tende in casa

Prima di procedere al lavaggio delle tende, bisogna esaminare accuratamente il tessuto di cui sono fatte e l’etichetta con le istruzioni per la pulizia: se vi è indicato il divieto di lavarle a mano o se avete dubbi, non esitate a portarle in una lavanderia di fiducia che possa effettuarne il lavaggio a secco.

Simboli del lavaggioLe istruzioni riportate sulle etichette dei tessuti d’arredamento moderni sono generalmente affidabili, ma può capitare di dover lavare tende fatte artigianalmente dal tappezziere (solitamente prive di indicazioni al riguardo) e, in questo caso, il mio suggerimento è quello di rivolgersi a chi le ha confezionate per chiedere consiglio.

Questo perché, oltre al fatto che i tendoni foderati ed alcuni tessuti delicati (come il taffetà e l’organza) si devono unicamente lavare a secco, la stoffa nuova deve essere messa a bagno prima del confezionamento e, se per caso questo passaggio non fosse stato fatto, anche teli di cotone, o in tessuti normalmente lavabili ad acqua, potrebbero restringersi ed accorciarsi.

Può sembrare strano, ma, dopo esservi assicurati che le vostre tende possano essere lavate ad acqua, la seconda cosa da fare è verificare che le condizioni atmosferiche siano favorevoli per una rapida asciugatura dei tendaggi.

Dico questo perché, anche se li lavate in lavatrice e li sottoponete a breve centrifuga, devono comunque asciugare in modo naturale e non è consigliabile l’uso dell’asciugatrice elettrica, a meno che non se ne usi una orizzontale a vapore.

L’ideale è eseguire il lavoro in una giornata dal clima asciutto e, possibilmente, ventilata: l’umidità atmosferica rallenta l’asciugatura ( sia che questa avvenga in casa o all’esterno) e favorisce la formazione di cattivi odori e di macchie di muffa col rischio di…..dover rifare il lavoro.

Se volete stendere i teli all’aria aperta, scegliete, possibilmente, una giorno ventoso e con nuvole, poiché i raggi solari sbiadiscono i colori e favoriscono l’ingiallimento dei tessuti bianchi.

Quando staccate i drappi dal bastone, raccogliete i ganci (ed eventuali altri utensili per la posa delle tende) in un luogo accessibile e facile da ricordare: io, personalmente, ho perso a volte parecchio tempo a cercarli, avendo dimenticato dove li avevo riposti.

Se il tendaggio è privo di anelli e vi accorgete che non sarà facile individuare in seguito gli esatti punti dove applicare i ganci, segnateli sul retro con piccoli punti di smalto per unghie trasparente rosato.

Questi segnetti, invisibili una volta che la tenda sarà posizionata, vi saranno molto utili quando dovrete rimetterla al suo posto.

Prima di “ tirare giù ” una tenda, passate l’aspirapolvere o la spazzola elettrica alla minima potenza sulla sua superficie per eliminare il grosso della polvere.

Tuttavia, se la trama del tessuto è particolarmente delicata, saltate questo passaggio e scuotetela delicatamente sul davanzale o all’aperto, dopo aver tolto i ganci ed eventuali altri elementi metallici.

Controllate il tendaggio per individuare la presenza di eventuali macchie ed aloni che dovrete pretrattare prima del lavaggio vero e proprio.

Se è la prima volta che lavate una tenda, fate una “ prova lavaggio ” in una piccola parte non visibile e nascosta del tessuto.

Come lavare le tende da interni a mano

Personalmente, preferisco effettuare il lavaggio a mano in acqua fredda di quasi tutte le tende di casa mia, in quanto penso che sia l’ideale per non usurarle e farle durare a lungo.

Prima di tutto bisogna accertarsi che non ci siano patacche di vario genere: se ne individuate la presenza, pretrattatele, a tessuto asciutto, col sapone di Marsiglia o con un prodotto apposito per tessuti d’arredamento.

Il sapone di Marsiglia può essere lasciato ad agire anche per ore, mentre è bene consultare le istruzioni riportate sulla confezione se si tratta di smacchiatori chimici.

Non sfregate le macchie, ma tamponatele solamente, come si fa con quelle di cioccolato, per evitare che si allarghino e penetrino di più all’interno della trama del tessuto.

Prima del lavaggio a mano delle tende io adotto un trucco che mi ha insegnato nonna Ada per eliminare il “ grosso ” dello smog depositato sulle stesse: metto il drappo nella vasca da bagno con abbondante acqua fredda per 15 minuti, poi cambio l’acqua e ripeto l’operazione 1 o 2 volte a seconda di quanto è sporco.

Vi accorgerete dalla colorazione giallo-marroncino dell’acqua che questo “ pre-ammollo ” senza sapone è davvero utile!

Poi passo al lavaggio vero e proprio, aggiungendo, sempre nella vasca da bagno (per tendine di scarse dimensioni potete anche usare una tinozza capiente) nuova acqua fredda e il detersivo.

I detergenti adatti sono il detersivo liquido per tessuti delicati, la saponaria o il sapone di Marsiglia a scaglie diluito in acqua a cui va aggiunto uno o più bicchieri ( dipende sempre dalla quantità d’acqua impiegata e dalla dimensione della tenda ) di aceto bianco di vino per igienizzare la stoffa e ravvivare i colori.

Se il tendaggio è bianco e si desidera ottenere un risultato ottimale, potete aggiungere, al posto dell’aceto, 2-4 cucchiai di bicarbonato di sodio o di perborato.

Evitate l’uso della candeggina nel modo più assoluto, poiché questa sostanza chimica inquinante sbianca i tessuti in un primo momento, ma li fa ingiallire in seguito e può causare la comparsa di vere e proprie macchie di varechina  se il tessuto viene esposto alla luce solare.

Fotografia di percarbonato di sodio in barattolo di vetro

Per sbiancare le tende ingiallite potete anche preparare una miscela all’ossigeno attivo con 2-3 tazze di sapone di Marsiglia a scaglie, 2 cucchiai di percarbonato di sodio e 2-3 cucchiai di sale grosso e aggiungerla all’acqua di ammollo delle tende, che non deve comunque superare i 30°.

Pur preferendo in genere detergenti naturali, devo dire che lavaggio dei tessuti d’arredo mi trovo molto bene anche con i prodotti appositi della Nuncas e in particolar modo con lo Sbianca Tende, additivo che ormai uso abitualmente da anni per lavare le tende bianche diventate giallognole o ingrigite nel tempo, perché ho riscontrato che è il più efficace per riportarle all’originario candore.

Il tempo d’ammollo varia dai 20 minuti ad anche qualche ora a seconda dei tessuti e, se la tenda è particolarmente sporca, è bene ripetere il lavaggio.

Per mandare via lo sporco più ostinato su tessuti colorati lavabili potete anche adoperare come detersivo una mistura da preparare e usare in questo modo: fate una miscela con 1 bicchiere di aceto bianco, il succo di 2 limoni e 3 cucchiai di sale e lasciate il tessuto in ammollo per circa 2 ore.

Una volta che l’ammollo è completato, bisogno eseguire il risciacquo molto accuratamente e cambiare l’acqua fino a quando non ci saranno più tracce di detergenti o di schiuma.

Come lavare le tende in lavatrice

Con le moderne lavatrici, spesso provviste anche del programma specifico, parecchi tendaggi possono essere lavati anche meccanicamente.

Bisogna, però, avere l’accortezza di proteggerli, piegandoli bene e chiudendoli nei sacchi per bucato (apposite custodie a rete reperibili sul web, nei supermercati o nei negozi di articoli casalinghi) o in singole federe.

Piegare accuratamente le tende ad una ad una ( senza schiacciarle ) e porle nei sacchi fa in modo che non si usurino a contatto col cestello metallico della lavatrice ed evita la formazione di pieghe.

Evitate di lavare le tende assieme a indumenti ( specie quelli in lana in pile che rilasciano pelucchi), anche se sono dello stesso colore e richiedono lo stesso tipo di lavaggio.

Non riempite il cestello e, se è il caso, procedete con vari cicli a mezzo carico per non ostacolare il flusso dell’acqua e facilitare la pulizia dei tessuti.

Usate detergenti delicati e, possibilmente, liquidi per evitare la formazione di grumi di detersivo (poi difficili da eliminare completamente durante il risciacquo ) ed adoperate la metà della dose indicata per il bucato: risparmierete e non stresserete inutilmente i tessuti.

Se la vostra lavatrice ha il programma apposito per tende e tessuti di arredo, azionate esclusivamente quello; in caso contrario scegliete un programma breve per delicati e assicuratevi che la temperatura non superi i 30° per essere sicuri di non provocare danni.

A meno che non adoperiate un prodotto specifico per tendaggi, evitate l’uso di ammorbidenti generici: potete mettere nell’apposita vaschetta 1/2 bicchiere di aceto bianco diluito in acqua fredda.

Alla fine del risciacquo, preferite un ciclo di centrifuga leggero e breve, possibilmente a 400-450 giri, ma accertatevi che i tessuti sopportino bene questo trattamento.

Lo so, non è semplice  stendere poi le tende inzuppate d’acqua, ma….è peggio rovinarle.

Come fare asciugare le tende nel modo corretto

L’ideale, anche per il fatto che in questo modo si evita molto spesso di doverle stirare, è appenderle quando sono ancora bagnate e subito dopo il ciclo di centrifuga  (se sono state lavate in lavatrice).

Uomo e donna montano una tenda ancora umida sul bastone

Dopo averle appese ai loro ganci, aprite la finestra per facilitare la circolazione dell’aria: in questo modo le tende asciugheranno verticalmente e lo stesso loro peso, da bagnate, farà in modo di evitare la formazione di pieghe antiestetiche.

Non sempre è possibile fare a meno di stirare, ma ci sono buone possibilità di evitare questo faticoso lavoro se, dopo averle sistemate in questo modo, si allargano delicatamente le tende con l’aiuto delle mani per eliminare eventuali grinze e per fare recuperare loro la normale lunghezza e larghezza.

Anche se avete lavato le tende a mano o non le avete sottoposte a centrifuga, dovrete comunque stenderle per eliminare la maggior parte dell’acqua.

Non strizzate le tende, ma stendetele ancora piene d’acqua in posizione verticale, in modo che il peso permetta al tessuto di stirarsi naturalmente da solo.

Mettere ad asciugare le tende in senso verticale è importante, ma, se avete a disposizione solo uno stendino da interni, piegate una tenda per volta e fatela asciugare approssimativamente prima di appenderla al bastone o, se è il caso, procedere alla stiratura quando questa è ancora umida.

Se possedete un’asciugatrice elettrica orizzontale, potete appendere il drappo ad una corda dopo che  ha finito di sgocciolare sullo stendino e poi, dopo aver sistemato un bocchettone lungo e stretto sul tubo allungabile dell’apparecchio, muovetelo sulla superficie della stoffa dall’alto in basso e in senso perpendicolare.

Dovete, però, avere l’accortezza di erogare il vapore da una distanza di 20-30 cm per fare in modo che il calore non danneggi le fibre e i colori.

Una volta che il tessuto sarà asciugato quasi del tutto, procedete con la funzione di stiratura orizzontale, ma, se questa non è disponibile, potete eliminare le grinze anche con una comune spazzola a vapore, tirando il telo verso il basso per spianarlo.

Prima di raccogliere le tende con embrasse o con le calamite apposite, è necessario assicurarsi che siano perfettamente asciutte ( io aspetto 48 ore ).

Se vi accorgete che dovrete comunque usare il  ferro da stiro, stirate le tende quando sono ancora umide senza azionare il  getto di vapore.

Mettete tra la piastra e la superficie del tendaggio un panno da stiro protettivo antilucido ed impiegate, eventualmente, un appretto spray adatto.

Prima di appenderle, assicuratevi che le finestre, il bastone e i ganci siano perfettamente puliti.

Non sarebbe proprio il caso, infatti, di vanificare l’ impiego di tempo e l’impegno che, comunque, il lavaggio e l’asciugatura delle tende comportano, anche se si svolge il lavoro nel modo corretto e meno faticoso possibile.

 

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Credito foto montaggio delle tende: Rawpixel.com

Credito foto percarbonato di sodio: Flickr.com by Abi Porter

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