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Come rimuovere la cera dai portacandele senza danneggiarli e facilmente

Quali sono i modi più efficaci e sicuri per rimuovere la cera colata dai portacandele facimente e senza combinare guai.

Le candele accese creano un’atmosfera magica sulla tavola e sia in ambienti interni che esterni ed accenderle è un must se si vuole rendere unica una serata ed intima ed accogliente la propria casa, ma, poiché capita spesso che colino, ora ti spiego come rimuovere la cera dai portacandele senza danneggiarli.

Se, finita la candela, vuoi liberarne il supporto dai residui di cera ma non sai come farlo, non ti preoccupare, dato che ti basterà avere un po’ di pazienza e seguire i miei consigli, derivanti dall’esperienza, per pulirlo alla perfezione e renderlo splendente.

Infatti eliminare la cera presente su portacandele, candelieri, candelabri e bugie è più semplice che toglierne residui e macchie dai pavimenti e dai tessuti, a patto che si segua correttamente uno dei procedimenti indicati sotto.

Poiché per rimuovere efficacemente la cera indurita bisogna usare il calore o il gelo, ti consiglio di evitare di perdere tempo nel tentare di eliminarla con una crema solare vecchia o scaduta (rimedio consigliato spesso sul web) o con altri metodi non altrettanto validi e spesso inutili.

Cera di soia e cera di api allo stato solido

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Tieni anche presente che la cera di soia e la cera d’api si rimuovono più facilmente di quelle di paraffina.

Come rimuovere la cera colata da portacandele correttamente e facilmente

Qualora ci si accorga della colata quando la cera è ancora calda e molto fluida, la cosa migliore da fare è agire tempestivamente senza darle in tempo di solidificarsi.

Dopo aver spento la candela, eliminane subito la colata con della carta assorbente e facendo attenzione a non toccarla a mani nude per non rischiare di scottarti.

Panni in microfibra colorati

Potrai poi farne sparire eventuali macchie o aloni rimasti sulla superficie dell’oggetto sfregandoli con un panno in microfibra pulito ed inumidito con alcool alimentare a 95° o, se non lo hai, con quello denaturato.

Se, invece, la cera ha già iniziato a rapprendersi ma è ancora morbida, è preferibile aspettare che si raffreddi del tutto ed indurisca per evitare di espanderla sulla superficie dell’oggetto.

Una volta che si sarà solidificata, nel caso che sia poca potrai toglierla dal portacandele con un coltellino da burro dalla lama smussata o con il bordo di una vecchia tessera plastificata (per non correre il rischio di graffiarlo) per poi rimuoverne le tracce con l’alcool.

Altrimenti, se la cera è tanta o non viene via nel modo sopra indicato, dovrai usare il gelo o il calore.

Tieni conto, però, del fatto che vetro, ceramica e terracotta possono rompersi a temperature troppo alte o eccessivamente basse.

Pertanto è bene non esporre tali materiali a temperature inferiori ai 18° e superiori a 80° per evitare di combinare guai.

Come servirsi del gelo per togliere la cera delle candele

Se devi togliere la cera da un vasetto di vetro o in altri materiali che possano essere messi nel congelatore e di piccole dimensioni, la cosa più pratica da fare è riporlo nel freezer, dove, grazie al gelo, la cera diminuirà di volume e scivolerà via dal contenitore facilmente.

Portacandele in vetro ristretto al bordo superiore

Qualora il vasetto non abbia le pareti dritte ma si restringa sulla sommità, crea delle fessure e dei tagli nella cera con un coltellino da burro per fare in modo che, una volta congelata, possa essere spezzettata agevolmente e non rimanga incastrata nel portacandele.

Poi metti il recipiente nel congelatore e lascialo nell’elettrodomestico per circa 2 ore prima di estrarlo dallo stesso, posizionarlo a testa in giù sul piano di lavoro coperto da un foglio di giornale e fare uscire la cera.

Nel caso che questa stentasse a scivolare via, inserisci la lama smussata del coltellino da burro tra la cera e la parete del contenitore e poi spingine il manico verso il basso per rimuoverla.

Non usare mai l’abbattitore e, se il materiale in cui è fatto il portacandele è particolarmente sottile e temi che non sopporti la temperatura del freezer, puoi mettere l’oggetto imbrattato nella neve o esporlo al freddo intenso invernale per qualche ora per ottenere lo stesso risultato.

Come rimuovere la cera con il calore

In alternativa, si può levare la cera colata dal portacandele con l’acqua calda, ma non bisogna usarla bollente per non rischiare di romperlo,specie se è in vetro, materiale assai sensibile agli shock termici.

Se devi pulire solo l’interno del contenitore, scalfisci la cera e, dopo aver creato delle fessure sulla stessa, versaci dentro l’acqua calda senza riempirlo completamente.

Una volta che la cera si sarà sciolta e affiorerà a galla, aspetta che l’acqua di raffreddi per toglierne i blocchetti solidificati galleggianti in superficie.

Poi pulisci i bordi del portacandele, prima raschiando delicatamente con una lama piatta e dopo passandoci sopra un panno imbevuto di olio per mandare via residui, macchie e aloni lasciati dalla cera.

Ripassalo, quindi con dell’alcool e, infine, lavalo con acqua tiepida saponata ed asciugalo bene.

Nel caso che la cera non si sciolga del tutto o che abbia imbrattato anche l’esterno del recipiente, riempi un catino con acqua calda, immergici dentro il portacandele e attendi che la cera diventi malleabile.

Dopodiché rimuovila delicatamente con il solito coltellino da burro e, se è finita in eventuali interstizi, con la punta di uno spiedino.

Usa la punta di uno spiedino anche per pulire completamente le scanalature di un barattolo che poi vuoi chiudere per evitare che la cera ne blocchi il coperchio e di dover poi ricorrere al calore per poterlo aprire.

Ho visto che sul web alcuni suggeriscono di usare il forno o l’asciugacapelli per sciogliere la cera mediante calore, ma, se posso essere d’accordo sull’utilizzo del primo a determinate condizioni, non lo sono su quello del secondo.

Infatti il phon non è affatto pratico e, per essere efficace, il suo getto d’aria dovrebbe essere  usato ad alta potenza ed a distanza molto ravvicinata, cosa assolutamente da non fare se si tiene all’ “ incolumità ” del portacandele.

Pertanto ti sconsiglio di adoperare l’asciugacapelli anche nell’evenienza che la cera sia finita su uno specchio.

Cubetti di ghiaccio nel bicchiere

Se devi togliere la cera dallo specchio, è più sicuro passare sulla superficie imbrattata dei cubetti di giaccio per poi raschiarla via con delicatezza e pulire eventuali tracce con l’alcool.

Per quello che riguarda l’uso del forno, bisogna azionarlo a temperature basse per non rischiare che il portacandele s’incrini o di spacchi.

Tuttavia il punto di fusione della cera ottenuta dalle paraffine è più alto e, pertanto, tale sistema può essere efficace solo se la colata è di cera d’api o di soia o se il portacandele è fatto in un materiale resistente al calore.

In tali casi, sistema il contenitore da pulire capovolto su una teglia rivestita con un foglio di alluminio, mettila nel forno non preriscaldato per evitare shock termici e regola la temperatura a non più di 80-90°.

Lascia il portacandele nel forno acceso per il tempo necessario a liquefare la cera e, una volta che la stessa sarà colata sul foglio di alluminio, estrai la teglia e disponila su un piano non danneggiabile dal calore.

Aspetto dei cotton fioc

Proteggendoti le mani per non scottarti, togli i residui serici rimasti sul vasetto con della carta da cucina e, nel caso si siano infilati in eventuali scanalature presenti sullo stesso, toglili con uno o più cotton fioc.

Passa, infine, sulla superficie del portacandele un panno impregnato di olio per bambini prima di lavarlo con acqua tiepida e sapone.

A mio parere è  più pratico usare l’acqua calda invece del forno, ma, se vuoi adoperarlo, non lasciarlo incustodito e tieni la finestra aperta durante il suo impiego, perché  la cera è altamente infiammabile e mentre si liquefa sprigiona vapori che, pur avendo un odore piacevole, possono causare emicrania se vengono inalati.

In ogni caso, evita l’utilizzo del microonde, poiché i materiali in cui sono costruiti i portacandele non sono quasi mai adatti all’uso nel piccolo elettrodomestico.

Se lo stoppino dovesse rimanere attaccato sul fondo del portacandele, cerca di rimuoverlo con acqua calda e la solita lama smussata, ma, qualora non venisse via, vuol dire che è stato incollato al contenitore con mastici tenaci.

In tale evenienza evita d’insistere nello staccarlo manualmente, perché sarebbe tempo perso, ed adopera un prodotto apposito, come lo spray Rimuovi Colla (utilissimo anche per togliere le etichette adesive da bottiglie ed altri oggetti), lontano da fonti di calore e seguendone le istruzioni d’uso.

Come vedi, rimuovere la cera dai portacandele correttamente non è affatto difficile, ma non si deve aver fretta e bisogna comunque armarsi di un po’ di pazienza per non rischiare di rovinarli.

 

Altri articoli utili nelle pulizie domestiche:

Credito foto dell’immagine in evidenza: Sean Kirkpatrick per Flickr.com

Credito foto cera di soia e cera d’api: Annie Pilon per Flickr.com

Cedito foto portacandele bombato: Terri Bateman per Flickr.com

Credito foto bicchiere con cubetti di ghiaccio:  Picdrome Public Domain per Flickr.com

Credito foto cotton fioc: tiziana di sora per Flickr.com

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