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Percarbonato di sodio: caratteristiche e usi dell’igienizzante ecologico

Il percarbonato di sodio, o Sodium Carbonate Peroxide, è un’ igienizzante e sbiancante ecologico in polvere non nocivo per la salute e assai valido non solo nel lavaggio degli indumenti, ma anche nelle pulizie di casa.

L’efficacia del percarbonato, ottimo sostituto dell’inquinante candeggina e che non va confuso col perborato di sodio e col sodio borato (tossici per le persone e l’ambiente e attualmente dichiarati illegali dalla normativa UE), è dovuta ad una reazione chimica che avviene durante il suo uso: a contatto con l’acqua si scinde in carbonato di calcio e acqua ossigenata.

Caratteristiche e usi del percarbonato di sodio

Premetto subito che il percarbonato di sodio puro che si trova normalmente in commercio tende ad irrigidire i tessuti (a meno di non aggiungere un sequestrante, tipo l’acido citrico, nella vaschetta dell’ammorbidente ) e a sbiadire i colori e che, quindi, va usato solo nel lavaggio di capi bianchi in stoffe resistenti e su materiali non delicati.

Da quando una mia amica mi ha fatto scoprire il Percarbonato Sbiancante Solara della Officina Naturae, indicato dalla casa produttrice come detergente vegano, lo uso abitualmente da ormai 2 anni con piena soddisfazione, tanto che non potrei starne senza.

Persone che conosco adoperano il prodotto della Officina Naturae anche su capi colorati, ma, sebbene l’abbia fatto anch’io alcune volte senza riscontrare problemi e il produttore e recensioni varie ne consiglino l’uso per la la particolare formula esclusiva che permette di non rovinare i colori dei tessuti, non ho abbastanza esperienza in proposito e, comunque, non va usato su colori scuri come il nero, il marrone e il blu.

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Quello che ho potuto constatare nel tempo è il fatto che i tessuti non induriscono e rimangono morbidi dopo il bucato, grazie alla particolare formula potenziata e arricchita di sequestranti solubili, silicati e fosfonati che addolciscono l’acqua e permettono di risparmiare sul bucato, riducendo la quantità di detersivo necessario e aumentandone l’efficacia.

I sequestranti contenuti permettono di far durare a lungo questo prodotto, a differenza degli altri percarbonati in commercio, che perdono a poco a poco le loro caratteristiche intrinseche a causa della cessione di ossigeno continua.

In ogni caso il prodotto, come il percarbonato di sodio in genere, non va mai usato per indumenti in lana, seta, pellame e tessuti delicati.

Il percarbonato di sodio agisce già a 40° di temperatura dell’acqua del lavaggio, si decompone senza nuocere all’ambiente e non contiene tensioattivi, fosforo, allergeni e sbiancanti ottici.

I candeggianti ottici (non degradabili e irritanti), fissandosi alle fibre dei tessuti e riflettendo la luce, fanno in modo di “mimetizzare” le macchie anche se non sono state eliminate del tutto e a volte capita di percepire un bucato bianchissimo anche se è ancora sporco.

Invece il percarbonato di sodio, sviluppando ossigeno a contatto con l’acqua, manda via del tutto molti tipi di macchie senza limitarsi a coprirle.

Il percarbonato, che si trova in commercio anche sotto il nome di “Smacchiante Bio all’Ossigeno Attivo” (ma attenzione: non tutti i prodotti che riportano la dicitura contengono percarbonato di sodio puro ed è bene controllare che non ci siano tensioattivi ) viene principalmente impiegato nella pulizia degli indumenti e della biancheria e può essere usato assieme ad altri detersivi:

  • nel lavaggio a mano si aggiungono 1-2 cucchiai di prodotto all’ammollo del bucato in acqua tiepida o calda o se ne scioglie 1, assieme al detergente adatto, nell’acqua tiepida o calda del catino;
  • nel bucato in lavatrice si mettono 2 cucchiai direttamente nel cestello ( può anche essere aggiunto 1 cucchiaio al detersivo per lavatrice se i panni sono molto sporchi ) e si procede poi con un ciclo ad almeno 50°.

Quando gli indumenti di cotone sono particolarmente impataccati o le lenzuola si presentano ingrigite o ingiallite, li lascio in ammollo in lavatrice una notte con 2 cucchiai di prodotto e acqua calda e, poi, al mattino, passo al normale lavaggio: i tessuti acquistano nuova vita e una straordinaria luminosità naturale.

L’uso di questo prodotto è particolarmente indicato per eliminare gli acari dalle lenzuola ed evitare le allergie provocate dagli stessi.

La scissione in acqua ossigenata e soda inizia a 40° e aumenta col salire della temperatura: quella ideale è di 50-60°.

Io lo uso anche nel lavaggio delle scarpe da ginnastica bianche in tela e devo dire che riacquistano straordinariamente l’originario candore (il percarbonato è 2 volte più sbiancante del bicarbonato).

In questo caso, dato che le sneakers si devono lavare in acqua fredda, consiglio di adoperare esclusivamente il prodotto della Officina Naturae che agisce anche a basse temperature.

Il percarbonato di sodio, che è antibatterico, antimicotico e disinfettante, è particolarmente indicato per lavare la biancheria e i pannolini lavabili dei neonati (si lavano a 50° con un cucchiaio di percarbonato aggiunto al detersivo e si usa, come ammorbidente, un bicchiere d’acqua con l’aggiunta di 2-3 cucchiai di aceto bianco per eliminare del tutto i cattivi odori) e i loro giochini in plastica e legno dai colori resistenti.

Tovaglie e canovacci in cotone che presentano macchie ormai  essiccate vanno sottoposti a un prelavaggio a 50° col prodotto e poi si devono lavare normalmente.

In caso di macchie difficili o per pretrattare colli e polsini delle camicie si può usare una pastetta fatta col prodotto e acqua tiepida, la si lascia agire per una decina di minuti e poi si lava normalmente l’indumento.

Ma non si deve usare per rimuovere le macchie ematiche, dato che l’ossigeno fisserebbe nella trama del tessuto il ferro presente nel sangue.

Le macchie di sugo di pomodoro sui bavaglini vengono via se li si lascia in ammollo per 2 ore in acqua calda in cui si sarà prima sciolto 1 cucchiaio di prodotto prima di passare al lavaggio.

Il percarbonato di sodio non è in grado di togliere tutte le macchie dai tessuti (come, ad esempio, quelle di grasso), ma solo quelle sensibili all’ossidazione, come le macchie di erba, di vino rosso e gli antiestetici aloni di sudore sulle magliette.

1 cucchiaio del prodotto unito al detergente per piatti è particolarmente efficace nel lavare ed igienizzare stoviglie, posate e pentole sia a mano che in lavapiatti.

Il percarbonato trova impiego anche nella pulizia di alcune superfici della casa, come piastrelle, fornelli e sanitari: si scioglie 1 cucchiaio di prodotto in un litro d’acqua, lo si mette in un flacone spray e lo si spruzza direttamente sulle zone sporche, che dovranno poi essere ripassate con un panno pulito e asciutto.

Grazie alle qualità disinfettanti ed antibatteriche, il prodotto si può usare per la pulizia dei pavimenti: in questo caso si usa 1 cucchiaio per litro d’acqua e si lavano le superfici con uno straccio impregnato della soluzione e ben strizzato.

Insomma, il bio-compatibile ed ecologico percarbonato di sodio è un formidabile aiutante nelle faccende domestiche e, una volta che lo si comincia ad utilizzare, non se ne può più fare a meno.

 

Credito foto immagine in evidenza: Flickr.com da Abi Porter

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1 commento

  1. Il carbonato di calcio che si forma durante la reazione di sviluppo dell’ossigeno non è (soda). La soda è il carbonato di sodio.
    La varechina NON è uno sbiancante ottico. Gli sbiancanti ottici sono composti coloranti in blu, che “elidono” il giallo, in quanto complementari a questo colore.
    Anticamente si usavano anche per sbiancare (otticamente) lo zucchero greggio, color nocciola chiaro, utilizzando come imballaggio carta azzurra.
    Roberto Cuzzocrea (chimico)

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