HomeRicetteBevandeVin brulé: la ricetta della nonna facile e veloce

Vin brulé: la ricetta della nonna facile e veloce

Il vin brulé della nonnna incanta i sensi e crea un'atmosfera magica durante le festività.

Il vin brulé, il cui nome in francese valdostano significa “ vino bruciato ”, è un drink caldo delizioso e comfort tipico del Natale e del Carnevale e onnipresente durante l’inverno nei mercatini, nelle feste folcloristiche e nei rifugi montani del Nord Italia e dell’Europa centrale.

La bevanda, chiamata mulled wine nei Paesi anglosassoni, Glühwein in Germania ed in Austria e vin chaud in Francia, ha origine dal conditum paradoxum (vino fatto bollire con miele e spezie dagli antichi Romani) ed è usata in medicina popolare come rimedio naturale contro i malanni  di stagione al pari dell’ayurvedico latte d’oro.

Cottura del vin brulé

Al contrario di quel che si potrebbe pensare, il vin brulé ha un contenuto alcolico poco elevato variabile dal 10% al 14% (gran parte dell’etanolo evapora sopra a 78,4° C durante la cottura) e, volendo, lo si può anche rendere adatto agli astemi (sebbene il sapore del vino rimanga) se lo si infiamma come indicato sotto.

La ricetta della nonna è davvero facile e veloce, ma è importante usare un vino adeguato e spezie ed agrumi profumati per conseguire un risultato ottimale.

SE VUOI RICEVERE GRATUITAMENTE I NUOVI POST IN ANTEPRIMA CLICCA SU

I vini più indicati per fare il vin brulé sono i rossi corposi ed armonici, come il Sangiovese, il Pinot Nero, il Teroldego, lo Schiava, il Nebbiolo ed il Barbera.

Se si preferisce ottenere il vin brulé bianco (perfetto per accompagnare le ciambelle fritte ed anche idoneo idoneo ad essere consumato freddo in estate), si dovrà, ovviamente, usare un vino bianco, come il Chardonnay, il Pinot Bianco, il Moscato di Asti ed il Sauvignon Blanc.

Qualora tu voglia fiammeggiare il vino per eliminare l’alcool, dovrai fare molta attenzione a non ustionarti, perché la vampata avverrà quasi subito ed è probabile che esca dalla pentola.

Pertanto, in tal caso, ti raccomando di non dar fuoco ai vapori del vino in presenza di bambini e di animali domestici e di:

  •  copriti le braccia;
  • indossare indumenti in tessuti non infiammabili;
  •  mettere i guanti da forno;
  • proteggere  viso e capelli;
  • abbassare la fiamma al minimo;
  • allontanarti velocemente dalla pentola.

Mostaccioli napoletani al cioccolato

Una volta che la fiamma si sarà spenta, potrai filtrare la bevanda e consumarla ben calda a merenda o a fine pasto assieme ad un dessert (si abbina particolarmente bene con le castagne, con lo strudel e con dolci e dolcetti al cioccolato, come, ad esempio, i mostaccioli di Natale partenopei).

Preparazione del vin brulé della nonna

Esecuzione della ricetta: facile

Tempo occorrente: 10 minuti + 20 minuti di cottura

Costo: medio

Ingredienti
1 l di vino rosso corposo ed armonico
1 limone non trattato
1 arancia non trattata
100 g di zucchero
2 stecche di cannella
2 anice stellato
5 bacche di ginepro
6 chiodi di garofano
un pizzico di noce moscata

Procedimento

Lava il limone biologico, asciugalo bene, prelevane la parte gialla della scorza (la parte bianca è amara e, quindi, non va utilizzata) con l’aiuto di un pelapatate e tienila da parte.

Sciacqua l’arancia non trattata, asciugala, tagliala in 6 fette e conficca i chiodi di garofano nella buccia di ognuna.

Versa il vino e lo zucchero in una pentola dai bordi alti, aggiungi la scorza del limone, le fette di arancia, le stecche di cannella, l’anice stellato, le bacche di ginepro e la noce moscata grattugiata.

 Fai scaldare lentamente il tutto per non fare bruciare il vino, mescolando in continuazione con il cucchiaio di legno fino a quando lo zucchero si sarà sciolto completamente.

Dopodiché fai cuocere la bevanda a fuoco dolce per 20 minuti dal momento dell’ebollizione.

Se vuoi eliminare l’alcool del tutto, dopo 5 minuti di cottura e prendendo le precauzioni indicate sopra, abbassa la fiamma al minimo, dai fuoco ai vapori del vino con un accendino da cucina lungo o con uno spiedino infiammato all’estremità superiore e allontanati immediatamente dalla pentola.

Aspetta che la fiamma si estingua da sola e poi spegni il fuoco (in questo caso non dovrai continuare la cottura).

Una volta che il vin brulé della nonna sarà pronto, filtralo attraverso un colino, versalo in tazze o bicchieri che sopportino temperature alte e servilo caldissimo in tavola.

Sebbene sia preferibile sorseggiare la bevanda appena fatta in tutto il suo sapore e profumo, puoi imbottigliarla dopo averla lasciata raffreddare, conservarla in frigorifero fino a 3 giorni e farla scaldare in un pentolino sul fuoco prima di consumarla.

 

Altre bevande perfette per l’inverno:

Credito foto intestazione: Malmaison Hotels per Flickr.com

Credito foto cottura del vin brulé: Wheeler Cowperthwaite per Flickr.com

Credito foto mostaccioli: Annamaria Leo

Altri articoli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Change privacy settings