Oggi ti spiego come preparare in casa il limoncello della nonna con la ricetta classica tramandata da generazione in generazione nella famiglia di una mia amica campana e che permette di ottenerlo eccellente anche a chi non l’ha mai provato a fare.
Pur essendoci tanti modi diversi di fare homemade l’intenso, profumato e fresco liquore, conosciuto anche come “ limoncino ” e vanto della nostra penisola apprezzato in tutto il mondo assieme al nocino di Modena, te ne propongo la ricetta tradizionale in cui le proporzioni tra gli ingredienti sono già “ calibrate ” tra di loro per conseguire un prodotto finito perfettamente equilibrato.
Pertanto, seguila passo per passo e rispetta i dosaggi indicati se non vuoi dover applicare formule matematiche, fare prove e rischiare di commettere errori che comprometterebbero il risultato.
Nella preparazione del limoncello, che è possibile impiegare in vari dessert e per trasformare in aperitivi bevande alla frutta analcoliche oltre che consumare freddo o a temperatura ambiente come digestivo a fine pasto, è fondamentale usare scorze di agrumi non trattati (come, peraltro, si deve fare in quella del mandarinetto) in modo che il liquore sia sicuro per la salute.
Se vuoi ottenere un liquore dal profumo e dal sapore molto intensi, usa 30 g di flavedo (la parte gialla della buccia dei limoni) ogni 100 ml di alcool alimentare, mentre adoperane 20 g nel caso tu preferisca che aroma e gusto siano più delicati.
I limoni più adatti sono quelli di Amalfi, Sorrento e i cosiddetti “ pane ” di Procida, ma puoi benissimo impiegarne di altre zone italiane, purché siano freschissimi, profumati, ricchi di oli essenziali e coltivati biologicamente.
Evita di usare l’acqua del rubinetto e tanto meno quella gassata (adatta ad essere impiegata nel Sarchiapone ma non nel Limoncello) ed utilizzane una minerale liscia e a basso residuo fisso, come, ad esempio, la Sant’Anna o la Lauretana.
Tieni al buio sia le scorze in macerazione nell’alcool sia il limoncello per impedire alla luce di degradare alcune sostanze fotosensibili contenute nelle bucce degli agrumi.
Qualora ti sia impossibile farlo, impiega contenitori in vetro scuro o, in mancanza, rifascia bene con della carta stagnola quelli in vetro chiaro.
Preparazione classica del limoncello della nonna
Esecuzione della ricetta: facile
Tempo di preparazione: 15 minuti +5 minuti di cottura
Costo: basso
Occorrente per 3 bottiglie da 1 l:
8-12 limoni non trattati (a seconda della loro dimensione)
1 l di alcool alimentare a 95°-96°
2 l di acqua naturale a basso residuo fisso in bottiglia
650 g di zucchero
un contenitore di vetro a chiusura ermetica da 4 l
Procedimento
Dopo aver lavato ed asciugato accuratamente i limoni, sbucciali con un pelapatate, facendo attenzione a prelevare unicamente la parte gialla delle scorze e non la bianca che renderebbe amaro il limoncello.
Fai a pezzi le scorze ricavate, pesale e trasferiscine 200 o 300 g (a seconda di quanto intensi desideri che siano il gusto e l’aroma del prodotto finito), nel contenitore di vetro precedentemente sterilizzato e ben asciugato.
Aggiungi, quindi, l’alcool alimentare, chiudi ermeticamente il contenitore e riponilo in un luogo buio, protetto da sbalzi termici e lontano da fonti di calore.
Lascia macerare le scorze di limone per 3 settimane, agitandone il contenitore 1 volta al giorno in modo che possano rilasciare i loro oli essenziali nell’alcool uniformemente.
Trascorso questo tempo, fai scaldare l’acqua minerale in una pentola e versaci dentro lo zucchero.
Mescola in continuazione fino a quando si sarà sciolto del tutto e e poi lascia raffreddare completamente la soluzione ottenuta.
Nel frattempo, filtra l’alcool in un colino appoggiato su una ciotola, strizzando bene le scorze in modo di non sprecare il liquido di macerazione rimasto nelle stesse.
Metti l’alcool filtrato nel contenitore usato in precedenza, aggiungi la soluzione zuccherina, mescola bene, chiudi ermeticamente e fai riposare il limoncello, sempre in un ambiente buio e fresco, per una quindicina di giorni senza mai aprirlo.
Una volta che il riposo del limoncello sarà finito, agita il barattolo e filtrane il contenuto attraverso un colino a maglie strette o una garza sterile ripiegata in quattro.
Infine, aiutandoti con un imbuto, trasferisci il liquore in bottiglie di vetro (possibilmente scuro).
Chiudi le bottiglie con tappi nuovi e puliti e conserva il limoncello della nonna fatto in casa in posizione verticale al fresco e lontano da luce e da fonti di calore.
Ti consiglio, però, di riporlo in frigorifero o nel congelatore (in cui non ghiaccerà grazie all’alcool contenuto) se lo vuoi gustare ben freddo o se non prevedi di non berlo in breve tempo.
Poiché il limoncello fatto in casa è privo di conservanti, è bene consumarlo entro 1 anno da quando è stato preparato e non oltre.
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- Fresco de tamarindo: perché assumerlo e in che modo prepararlo
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Credito foto intestazione: erik forsberg per Flickr.com
Credito foto limoni procidani: Yvon per Flickr.com
Credito foto come pelare i limoni: Josh Tremper per Flickr.com
Credito foto bucce di limoni macerate: Nic per Flickr.com
Credito foto limoncello in bottiglie: Nic per Flickr.com