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Silica gel o gel di silice contro l’umidità

Il gel di silice è diventato per me un valido aiutante in casa per contrastare l’umidità e limitarne i danni e, se ancora non lo conosci, ti consiglio di leggere questo post su che tipo di materiale è il silica gel, a cosa serve, come lo si usa e dove lo si può acquistare e di prendere in considerazione la possibilità di adoperarlo per trarne gli stessi vantaggi dei quali usufruisco da quando lo adopero.

Con tutta la pioggia che è caduta ultimamente, ho pensato bene di anticipare un ordine di gel di silice, per me insostituibile alleato nella lotta all’umidità, fastidiosissimo fenomeno che compare immancabilmente ogni estate nei miei armadi e cassetti, provocando, prima che iniziassi ad usare il prodotto, la formazione sui capi di vestiario e accessori di quelle odiose macchioline tipiche della muffa difficili da mandar via.

Tanti anni fa, quando le piccole bustine del gel  antiumidità hanno cominciato ad entrare nelle case degli italiani nelle confezioni di varie mercile buttavo regolarmente via, ma poi, quando le ho riviste, più grandi di quelle degli imballi, in un negozio di Milano specializzato in articoli casalinghi, mi sono incuriosita e ho voluto informarmi su questo sale igroscopico e su come adoperarlo in ambito domestico.

E devo proprio dire che da quando ho scoperto il gel di silice, conosciuto anche come silica gel (nome inglese del polimero e diventato di uso comune anche in Italia), ho risolto molti problemi di piccola umidità nel guardaroba e in casa e ormai per me è diventata una consuetudine ordinarlo ogni 2 anni.

Non lo compro ogni primavera, perché il composto, sia in bustine che sfuso, può essere riutilizzato più volte, in quanto è possibile riciclare il silica gel col calore e renderlo nuovamente efficace.

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Essendo la mia casa particolarmente soggetta a umidità e condensa in estate, adopero il prodotto da quando il riscaldamento smette di funzionare a quando viene riavviato e ad ogni cambio del guardaroba lo sistemo all’interno delle ante contenenti gli abiti riposti per parecchio tempo, ma è bene usarlo tutto l’anno nel caso i fenomeni siano presenti nella propria abitazione anche durante la stagione invernale, tenendo tuttavia ben presente che il gel non sostituisce il deumidificatore e che è efficace in piccoli spazi (possibilmente chiusi).

Che cosa è il gel di silice e a cosa serve

Il gel di silice, (SiO2)n, è in sostanza silice colloidale, polimero tra i più versatili e usati in ambito industriale e civile anche per il costo di produzione molto contenuto.

Si tratta di un polimero del diossido di silicio (un composto del silicio) a peso molecolare variabile derivante da un processo di sintesi e di acidificazione del silicato di sodio.

Gel di silice sfuso

La sospensione colloidale ottenuta con tale processo, dopo essere stata lavata e sottoposta ad essiccazione, diventa un granulato semitrasparente, poroso, duro e amorfo e presenta un aspetto traslucido simile a quello del sale grosso o a quello di piccole sferette a seconda della lavorazione effettuata.

Il prodotto, dalle elevate proprietà disidratanti ed essiccanti, è in realtà una sostanza adsorbente dall’alta capacità di assorbimento.

Il gel di silice, sale igroscopico in grado di ridurre il punto di rugiada negli imballaggi, viene impiegato principalmente nel confezionamento e nella conservazione di apparecchiature medicali e ottiche, equipaggiamenti elettronici, opere artistiche, prodotti alimentari e farmaceutici e inserito in diversi tipi d’imballo, come scatole e scatoloni di cartone e di poliuretano espanso per proteggere articoli sensibili agli agenti atmosferici e permettere di conservarne inalterate le caratteristiche durante trasporti via mare e via terra e stoccaggi nei magazzini.

Svariati sono gli usi domestici del gel che è utilissimo per:

  • proteggere il vestiario, la bigiotteria e gli accessori di abbigliamento, sia in tessuto che in pelle, in armadi, cassetti, scatole e scarpiere;
  • essiccare i fiori;
  • eliminare lumidità dall’interno di mobili vari;
  • prevenire la comparsa di muffa e ridurre l’ umido in librerie, scaffali, vetrinette e teche;
  • salvaguardare oggetti di natura cartacea come documenti, libri, fotografie;
  • evitare la colonizzazione degli acari negli effetti lettieri riposti negli armadi;
  • nella conservazione di componentistica elettronica e oggetti affini quando non li si usa e si devono riporre per più tempo;
  • preservare le lenti di videocamere, macchine fotografiche e strumenti ottici in genere dalla formazione di muffe e spore causate dalla condensa;
  • togliere l’umidità residua in scatole, cassapanche e nel vano contenitore sotto al letto;
  • per ostacolare la formazione di ruggine sugli attrezzi  contenuti nella cassetta del bricolage e del giardinaggio.

Il prodotto, che non è corrosivo e può benissimo stare a contatto con i metalli ( viene messo anche nelle casseforti, nelle custodie delle armi e in quelle degli strumenti musicali particolarmente delicati) è particolarmente utile in barca, in camper e in automobile.

Io lo uso anche in cantina per prevenire la formazione della sgradevole e dannosa patina verdastra ai lati dei muri dovuta all’umidità di risalita presente negli stessi.

Al contrario di quello che credano in molti, il silice colloidale non ha proprietà deodoranti in sé, ma, prevenendo il ristagno di vapore acqueo e la possibile conseguente comparsa di muffa, contribuisce ad eliminare i cattivi odori negli armadi, nelle scarpiere e nelle scatole delle calzature.

Il materiale non macchia, non cola ed è assolutamente atossico in se stesso per le persone e gli animali domestici, tanto che la maggior parte delle lettiere per gatti lo contengono, ma devo fare una precisazione importante: bisogna essere assolutamente certi della sua purezza e provenienza, in quanto alcune partite prodotte principalmente in Cina (guarda caso :-)) sono risultate contenere, in seguito ad esami di laboratorio effettuati, Dimetilfumarato (DMF), fungicida velenoso e dannosissimo per la pelle e le vie respiratorie di uomini e animali.

A tutela della salute delle persone, la Comunità Europea ha emesso una norma nel 2009 per impedire di fatto la diffusione del DMF all’interno dei Paesi membri, stabilendone l’ammissione unicamente in dose al di sotto della soglia limite di 0,1 mg per 1 kg di prodotto.

Il gel di silice puro al momento attuale non è sottoposto dalle normative vigenti a particolari procedure di smaltimento e, una volta diventato esausto, lo si può eliminare nella spazzatura indifferenziata a meno che non contenga componenti inquinanti (compreso il cobalto spesso contenuto nel gel pigmentato) e, nel caso non risponda ai requisiti di sicurezza indicati espressamente dalla Legge, occorre attenersi alle indicazioni specifiche del fabbricante riguardanti la raccolta dei rifiuti solidi.

Come e dove conviene acquistare il gel di silice?

Bustina in TNT contenente gel igroscopico

Il prodotto è solitamente confezionato in bustine o sacchetti di Tyvek (materiale che non rilascia neppure una minima quantità di polvere) o di TNT (tessuto non tessuto) di diverse grammature, ma è possibile trovare anche il prodotto sfuso su Amazon e presso alcuni grossisti di ferramenta e brico center ben forniti.

La confezione in Tyvek non lascia passare all’esterno neppure una minima quantità di polvere, mentre da quella in TNT può fuoriuscirne un po’ se viene maneggiata bruscamente o sbattuta contro una superficie dura, ma non è assolutamente dannosa e viene via facilmente.

Dico subito che i sacchetti in Tyvek non possono essere rigenerati e consiglio di usarli solo per proteggere apparecchiature particolarmente delicate (come, ad esempio, gli strumenti musicali e le lenti delle macchine fotografiche) e oggetti di vero pregio.

Dapprima compravo solo le bustine in TNT , più comode da adoperare, ma poi, quando mi sono impratichita nell’uso del silica gel, oltre a continuare a impiegare quello confezionato (le bustine sono più pratiche nei cassetti, scatole, scatoloni e scarpiere), talvolta acquisto anche quello sfuso dal prezzo più conveniente per metterlo, fasciato con carta assorbente da cucina, in piccole ciotole sul fondo del guardaroba e degli armadi.

Le bustine assorbono il vapore acqueo al loro interno, ma non fanno passare l’umidità all’esterno di esse, anche se io, al primo acquisto, ero un po’ titubante e le ho adagiate, per sicurezza, su piattini di plastica e ciotoline, ma non è mai uscita una goccia d’acqua. 🙂

Ma, come scrivevo prima, si può ottenere lo stesso risultato col gel sfuso avvolto nella carta assorbente e messo in un contenitore di plastica per sicurezza.

L’uso è semplicissimo, basta metterlo, nella grammatura indicata al singolo caso, all’interno di mobili e contenitori dove si vuole evitare che umido e condensa danneggino le cose contenute, ma, anche se i produttori escludono totalmente la possibilità che tessuti ed oggetti si rovinino al diretto contatto, consiglio di sistemarlo, fasciato o in bustina, vicino alle cose che si desidera proteggere e non sopra e nelle tasche dei capi di abbigliamento.

Pur sapendo che questo polimero non è corrosivo, il gel assorbe il vapore acqueo aumentando via via di peso e, dato che lo si usa per eliminare l’umidità dagli oggetti, credo che sia meglio, in ogni caso, evitare che questi si trovino a diretto contatto con un materiale che ne è saturo.

Sarò forse esagerata, ma….” la prudenza non è mai troppa “. 😉

Io, personalmente, compro su Amazon i prodotti della Disidry Silicagel, ditta specializzata in articoli contro l’umidità e che commercia il gel di silice da parecchio tempo, sia in bustine di diverse dimensioni e grammature sia sciolto a peso, e sono soddisfatta della resa del prodotto.

Inoltre, a differenza di altri prodotti simili, le bustine disidratanti di questa ditta hanno una importante particolarità: vengono sigillate al momento della fabbricazione in sacchetti di HDPE, un materiale plastico particolare in grado di isolarle dall’umido completamente prima dell’uso e preservarne la massima efficacia per parecchi mesi.

L’azienda, oltre a produrre gel di silice bianco sfuso, ha in catalogo anche quelli di colorazione arancione e marrone, dalla prerogativa di cambiare colore quando il materiale è saturo di acqua e deve essere sottoposto a rigenerazione.

Gel di silice saturo con indicatore di umidità virante al blu

Devo dire che il silica gel colorato cobalto free ha un prezzo più alto di quello bianco sfuso e lo compro raramente solo per disidratare fiori e foglie, dato che ormai ho una certa esperienza nel riciclarlo e non ho bisogno dell’indicatore di umidità presente nel materiale con i pigmenti, ma ammetto che è più comodo da adoperare, specie se non si ancora dimestichezza col prodotto.

Io, personalmente, mi trovo bene con questa marca, ma ci sono altre ditte che commercializzano il gel di silice: puoi vedere qui il più venduto attualmente e confrontarlo con altri prodotti simili (in questo modo puoi fare delle comparazioni ed indirizzarti verso il prodotto più adatto alle tue esigenze e di maggior convenienza dal punto di vista economico), ma ti consiglio in ogni caso di guardare cosa contengono e di assicurarti che non ci sia presenza di Dimetil Fumarato o altre sostanze nocive per la salute.

Aggiornamento del 13 aprile 2017

Ho deciso di aggiornare questo post dopo aver letto l’articolo di Lola Fox riguardante le bufale che girano in rete sui possibili usi del silica gel e per rispondere ad alcuni lettori che mi hanno chiesto quanto sale igroscopico è necessario usare per combattere l’umidità.

Senza voler fare alcuna polemica ed entrare nel merito dei vari improbabili impieghi del gel di silice circolanti sul web, ribadisco quello che ho già scritto in precedenza: il prodotto è efficace per risolvere problemi di piccola umidità in luoghi circoscritti e chiusi, mentre, come afferma giustamente la Fox, adoperarlo in altri ambienti è irrilevante ai fini della deumidificazione.

Infatti questo polimero è in grado di assorbire acqua fino a un massimo del 40% del proprio peso in condizioni ottimali e bisogna tener conto del fatto che la progressiva saturazione ne riduce man mano l’efficacia ed anche le successive rigenerazioni del prodotto, pur rendendolo riutilizzabile per altre 4-5 volte, ne diminuiscono inevitabilmente le proprietà igroscopiche man mano che vengono effettuate.

Per queste ragioni non ci si può illudere di poterlo usare come un’asciugatrice o pensare che possa svolgere le stesse funzioni del deumidificatore o anche quella, meno efficace rispetto all’azione dell’elettrodomestico, di altri sali igroscopici (spesso tossici) ad uso industriale.

Detto questo, consiglio di adoperare 240 grammi per un armadio ad un’anta e 125 grammi per ogni cassetto o ripiano di notevole dimensione, mentre è bene usarne 200-220 se si vogliono proteggere carte ed oggetti in cassaforte ed ancora meno se si tratta di cose conservate nelle scatole.

Per mantenerne l’efficacia a lungo, è bene avere l’accorgimento di disporre il gel assieme agli indumenti che si mettono via in sacchi di plastica spessi e ben chiusi (l’ideale è il sottovuoto) o in scatole, sempre in materiale plastico, chiuse ermeticamente col coperchio, evitando contenitori in materiali porosi come stoffa e cartone, maggiormente permeabili.

La riduzione della quantità d’aria circolante permette d’incrementare l’azione del disidratante che dovrà assorbire solamente l’umidità interna.

Non posso dare tempi di durata, in quanto il gel di silice si esaurisce a seconda delle condizioni atmosferiche (in estate si satura molto più rapidamente che in inverno) e a volte perde efficacia dopo qualche mese e in altre condizioni solo dopo poche settimane, ma fai in questo modo per renderti conto quando il materiale ha smesso di lavorare e quando, dopo averlo sottoposto alla necessaria rigenerazione nel microonde, è pronto per essere utilizzato nuovamente:

  • pesa il silica gel sfuso o in busta appena lo levi dalla confezione quando è nuovo e prendi l’appunto;
  • controllalo spesso e rigeneralo quando il suo peso sarà aumentato del 20%;
  • pesalo nuovamente e, quando tornerà al peso iniziale, avrà recuperato la capacità di assorbimento e lo potrai usare di nuovo.

Nel caso preferissi usare bustine provviste del rilevatore di umidità o gel di silice colorato, basta controllare sovente e procedere con la rigenerazione solo quando il materiale cambia colore.

Consiglio ,in ogni caso, di assicurarsi prima dell’acquisto che il sale igroscopico sia privo di cobalto, sostanza tossica impiegata spesso dalle aziende produttrici di per fare virare la colorazione e diventare blu il silica gel ormai esausto.

Se muffa e umidità sono spesso sgradite ospiti della vostra abitazione ed indumenti, date un’occhiata anche a:

Credit photo intestazione: Flickr.com by Martin Lissmats

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51 Commenti

  1. Ciao Franci,
    menomale che ti ho trovata! proprio stamane, durante le faccende di casa più approfondite, ho scoperto dietro ai miei mobili macchie di muffa su pavimento e battiscopa. Ho letto il tuo articolo e seguito le info del sito per il gel, ma preferirei un tuo ulteriore consiglio.
    Purtroppo la stanza nella quale c’è il misfatto e proprio la mia camera da letto, ed ovviamente la fortuna vuole che io sia un soggetto asmatico -.-“… comunque, dalle info il gel potrebbe portare anche uno stato di umidità pari a 0…quindi se volessi adoperarlo nella stanza, in che modalità potrebbe essere efficace e non dannoso?
    Grazie mille, un abbraccio e buona giornata 🙂

    • Ciao Dorydò e grazie del commento.Nelle stanze di solito si usano i sali igroscopici ( li trovi dal ferramenta o presso i brico centers.Ma, essendo tu asmatica, non so dirti se la cosa potrebbe portarti danno.
      Se fossi in te, farei una ricerca su Internet e contatterei le ditte fornitrici, chiedendo se ci sono controindicazioni nel tuo caso.Puoi anche contattare i produttori del gel di silice, ma io lo farei solo se appuri che i sali sono nocivi per te, in quanto dovresti usare una grossa quantità di silica gel per bonificare una stanza intera e costerebbe più caro.A meno che non esistano confezioni apposite maggiormente convenienti.Buona giornata

  2. Dicono che servono anche x non far ossidare l’ argento. Come si fa a sapere se vengono dalla Cina o no? Grazie

  3. Grazie per l’informazione!
    Una domanda: io vorrei usare i sacchetti singoli, da mettere nelle scatole da scarpe e nei sacchetti che contengono i vestiti che metterò in soffitta per il cambio stagionale (non ho assolutamente spazio in casa per tenere tutti i vestiti!).
    Ho visto sul sito che le bustine sono proposte in più grammature. Qual è quella adatta per l’utilizzo che voglio fare io?

    • Buongiorno Rosalynn.
      Dipende dalla capienza delle scatole e da quella dei sacchetti.Io ho chiesto consiglio al sito per l’uso che ne dovevo fare e loro mi hanno suggerito le bustine più adatte nel mio caso.
      Sono molto gentili e disponibili. 🙂

  4. Ciao! sono capitata sul tuo sito per caso mentre stavo cercando in internet proprio dove acquistare le palline di silicio per utilizzarle per cambio di stagione e armadi vari. Dato che ti vedo molto ferrata, ti volevo chiedere un consiglio: che dimensioni devono avere i sacchetti per essere efficaci? Ho letto sull’altro post della rigenerazione che normalmente usi quelli da 240gr ma ho visto che sul sito le bustine partono dai 2 gr in su fino ad un kg. A me servirebbero per diversi usi:
    – cassetti
    – armadi interi
    – scatole di vestiti e biancheria del cambio di stagione (tipo 50X40X25). Sai darmi un consiglio? Vorrei essere sicura di non spreccare soldi e acquistare quello che mi occorre veramente. Ti ringrazio in anticipo.

    • Ciao Miranda e grazie della visita.Io ,come sai, uso le bustine da 240 grammi, ma nelle scatole metterei bustine più piccole.Non adopero bustine più pesanti, in quanto le trovo maggiormente difficili da rigenerare.Magari ne metto di più, ma sempre da 240 grammi e mi trovo bene in questo modo.Se fossi in te chiederei consiglio al sito del produttore: sono molto gentili e disponibili e, producendolo, sono dei veri esperti di gel di silice. 🙂

  5. Ciao volevo segnalarti che hanno leggermente modificato l’indirizzo del sito.(dal tuo link si vede solo l’home page ma non funzionano più tutte le altre pagine 😉 )

  6. Non conoscevo questo prodotto ma mi sembra davvero utile come protezione per i vestiti o gli oggetti tecnologici soprattutto.

  7. infatti avevo sentito parlare di alcune bustine a volte dannose made in cina… comunque ti ringrazio per questo post molto interessante e mi hai fatto capire un sacco di cose che non conoscevo.

  8. Mi hai aperto un mondo! Mi sono sempre chiesta di preciso a cosa servissero queste misteriose palline che spesso si trovano anche quando acquisti qualcosa di nuovo come borse o oggetti di elettronica ecc. adesso so tutto 😀

    a presto

    Alessandra

  9. Molto interessante! Non ho problemi del genere al momento ma è da tenere in considerazione ;D

  10. Questo post è molto interessante per l’argomento trattato, complimenti! Non conoscevo l’uso che si può fare del Silical gel forse anche perchè per fortuna, per ora, non ho riscontrato, problemi di umido a casa mia o negli armadi! Grazie delle informazioni vado a vedere il sito ed aspetto il tuo prossimo post per sapere come rigenererarlo in casa!

  11. per fortuna non ho problemi di umidità ma questo metodo lo trovo molto valido. Consigliatissimo a chi deve risolverlo!

  12. sembra un prodotto interessante prima abitavo in una mansarda che era soggetta all’umidità devo riferire la cosa a mio fratello che ci abita ora lui in quella casa

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