La marmellata di cachi è, assieme a quella di corbezzolo, la conserva autunnale dolce che preferisco fare in casa e, poiché siamo nel periodo in cui questi buonissimi frutti, chiamati anche loti, diosperi ed “esoticamente ” kaki (da Diospyros kaki, l’albero di origine giapponese che li produce), si possono acquistare a prezzi convenienti, voglio dartene 3 facili e rapide ricette, in modo che tu possa farla come preferisci per potertela poi gustare nei mesi a venire o regalarla ad amici e parenti a Natale.
Perché voglio darti ben 3 ricette di marmellata di cachi e non una sola?
Ho deciso di fornirti la ricetta della classica marmellata di cachi della nonna senza pectina, quella della marmellata di cachi fatta con il Fruttapec e quella della marmellata di cachi senza zucchero per venire incontro ai tuoi gusti ed esigenze.
Infatti potresti volerla preparare per qualcuno che soffre di diabete o che segue una dieta ipocalorica (i frutti del kaki sono già dolci e non sarebbe il caso di aggiungerci lo zucchero) o non avere l’addensante in polvere in casa.
Avendo 3 ricette disponibili, potrai scegliere il procedimento che fa più al caso tuo per realizzare questa squisita, genuina e versatile confettura (sì, anche se la chiamiamo comunemente “ marmellata ”, il termine corretto sarebbe “ confettura ”, perché non ricavata da arance ed altri agrumi) che non solo può essere spalmata sul pane o su fette biscottate e consumata a colazione e a merenda, ma che costituisce pure un accompagnamento perfetto per i formaggi stagionati.
Inoltre la marmellata di cachi è perfetta per farcire torte a base di pasta frolla e per arricchire dolci e gelati.
La realizzazione delle 3 ricette da me collaudate negli anni è veramente semplice, ma ti raccomando di scegliere frutti sani e non macchiati che siano ben maturi ma non molli.
È fondamentale scegliere i cachi giusti, che in questo caso devono essere ben maturi, mentre è meglio usali quando non lo sono ancora se li si vuole conservare “ al naturale ” per l’inverno.
Infatti quelli ancora acerbi fanno “ allappare ” la bocca a causa dei tannini contenuti (che diminuiscono drasticamente man mano che avviene la maturazione), provocando una sgradevole sensazione astringente, mentre quelli dalla buccia ormai cedevole o spappolati non sono adatti ad essere impiegati nelle conserve.
Se ne hai di ancora “ indietro ”e vuoi evitare di ottenere una marmellata di cachi allappante, puoi favorirne la maturazione chiudendoli in un sacchetto di carta con mele o banane, che, grazie all’etilene contenuto nella stesse, permetteranno ai frutti non ancora del tutto maturi di raggiungere la giusta consistenza in tempi brevi.
Ti consiglio, inoltre, di impiegare barattoli di vetro sottoposti a preventiva sanificazione e di piccole dimensioni in cui invasare una quantità limitata di marmellata di kaki, poiché, una volta apertone il barattolo, è necessario consumarla nel giro di pochi giorni.
Tieni presente anche il fatto che, come l’uva, i cachi macchiano e che, pertanto, è bene proteggersi adeguatamente quando li si maneggia.
Fatte queste dovute premesse, passiamo alle ricette.
Esecuzione delle ricette: facile
Tempo occorrente: 15 minuti + 10-60 minuti di cottura a seconda del procedimento seguito
Costo: contenuto
Table of Contents
Preparazione della marmellata di cachi senza pectina aggiunta della nonna
Ingredienti per 3 vasetti:
1 kg di cachi maturi (peso netto senza buccia e scarti)
350 g di zucchero raffinato o di canna
1 mela Ambrosia della Val Venosta o del Piemonte ( 230 g)
1 cucchiaio di rum
1/2 limone
Procedimento
Lava i cachi, asciugali, eliminane la buccia, il picciolo e la parte centrale chiara con l’aiuto di un coltellino affilato e tagliali a dadini; sciacqua anche la mela, sbucciala, toglile il torsolo e la pelle e tagliala a cubetti.
Metti in una grossa pentola dai bordi alti entrambi gli ingredienti assieme al cucchiaio di liquore e al succo di limone filtrato, mescola con il cucchiaio di legno, accendi il fuoco e fai cuocere a fiamma bassa per circa 5 minuti a partire dal primo bollore.
Poi leva la pentola dal fuoco e passa il tutto al passaverdure per ottenere una purea di frutta ( puoi anche usare un frullatore a immersione) che raccoglierai in una ciotola capiente.
Metti la purea omogenea e liscia ottenuta nuovamente nella pentola, aggiungi lo zucchero, mescola ancora e riprendi a cuocere a fuoco dolce per una trentina di minuti circa fino a quando il composto avrà raggiunto la consistenza desiderata, rimestando e schiumando di tanto in tanto.
Una volta terminata la cottura, versa la marmellata ancora calda nei vasetti sanizzati con l’aiuto di un imbuto fino a 1 cm di spazio dal bordo.
Chiudi con tappi nuovi e puliti senza stringerli troppo, capovolgi i barattoli su una superficie piana e lascia che si raffreddino del tutto.
Ti raccomando di invasare subito la confettura, perché è proprio grazie al calore che si forma il sottovuoto.
Per verificare che il sottovuoto si sia creato, premi nel mezzo del tappo: se senti il tipico “ clic-clac ”, il sottovuoto è avvenuto nel modo corretto.
L’aggiunta della polpa della mela, addensante naturale, è importante per dare alla preparazione la giusta consistenza anche senza l’uso di pectina in polvere.
Marmellata di cachi con il Fruttapec
Ingredienti per 3 vasetti:
1 kg di cachi maturi e sani
1 busta di Fruttapec 3:1
350 grammi di zucchero
1 limone
Procedimento
Lava e monda i cachi come indicato sopra, passane la polpa al passaverdure con montato l’accessorio a fori grossi e raccoglila in una casseruola capiente messa sotto e versaci sopra il succo di limone filtrato.
Mischia il contenuto della busta di Fruttapec 3:1 con lo zucchero e aggiungi a freddo il mix dei due ingredienti alla passata di cachi.
Accendi il fuoco, porta a bollore e fai cuocere per 3 minuti a fiamma viva, mescolando in continuazione con il cucchiaio di legno.
Togli la confettura dal fuoco, mescolala ancora per 1 minuto in modo che la schiuma in superficie si dissolva e, se la consistenza raggiunta è quella da te desiderata, versala ancora bollente nei vasetti sterili ( altrimenti falla cuocere ancora fino a quando diventerà come vuoi tu).
Chiudili con tappi nuovi e puliti, capovolgili e lasciali raffreddare completamente.
Se, invece del 3:1, usi il Fruttapec 2:1, puoi procedere nello stesso modo, ma devi aumentare la dose di zucchero a 500 g.
Marmellata di cachi senza zucchero
Ingredienti per 3 vasetti:
1 kg di cachi sodi e maturi
1 mela dalla polpa dolce
1 cucchiaino di estratto di vaniglia (o 1 bacca)
4 cucchiaini di cannella in polvere
1 limone
1 bicchiere di acqua fredda
Procedimento
Monda i cachi e la mela e tagliali come indicato nella prima ricetta.
Trasferisci la frutta fatta a dadini in una pentola capiente, aggiungi l’estratto di vaniglia (puoi anche farlo in casa in questo modo) o solo i semini contenuti nella bacca.
Poi aggiungi il succo di limone (assolutamente necessario per conferire acidità alle confetture prive di edulcoranti aggiunti) mescola e lascia riposare il composto per 10 minuti circa.
Trascorso questo tempo, versaci sopra la cannella e 1 bicchiere di acqua fredda, mescola ancora e fai cuocere a fiamma dolce, girando di continuo fino all’ottenimento della consistenza voluta.
Versa la composta senza zuccheri aggiunti ottenuta quando è ancora bollente nei barattoli di vetro sterilizzati; chiudi ermeticamente i vasi riempiti della stessa con tappi nuovi mai usati, capovolgili, lasciali raffreddare completamente per fare in modo che si crei il sottovuoto e , infine, riponili in un luogo asciutto e privo di luce.
Quando consumare e come conservare la marmellata di cachi
A differenza della marmellata di cachi fatta senza pectina aggiunta e di quella preparata con il Fruttapec che si possono consumare dopo 15 giorni, la confettura di cachi senza zucchero deve riposare per almeno 3 settimane prima di essere mangiata all’occorrenza per fare in modo che s’insaporisca e si addensi a dovere.
Purché il sottovuoto sia avvenuto in modo regolare, puoi conservare questa particolare marmellata chiusa ermeticamente nei barattoli di vetro fino a 90 giorni in un luogo privo di umidità e fresco e al riparo da fonti di calore e di luce, ma, una volta aperto il vasetto che la contiene, la devi tenere rigorosamente in frigorifero e consumarla entro 4-5 giorni al massimo.
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Credit photo intestazione: Rasmus Lerdorf for Flickr.com
Credit photo cottura della marmellata di cachi: Andrea Parrish-Geyer for Flickr.com
Credit photo spicchi di cachi con zucchero e pectina: Andrea Parrish-Geyer for Flickr.com
Credit photo invasare marmellata: Rebecca Siegel for Flickr.com