HomeRicetteRicette VeganeGomasio al sesamo: come prepararlo in casa

Gomasio al sesamo: come prepararlo in casa

Oggi voglio scrivere a proposito della preparazione casalinga del gomasio che, senza l’aggiunta di sale, è la base del tahin, o salsa tahina.

Il sale, lo sappiamo tutti, non fa bene alla salute, ma non è semplice rinunciarvi e allora….riduciamone la quantità con l’aiuto del gomasio, condimento ricco delle proprietà nutrizionali e salutari del sesamo.

L’anno scorso ero riuscita ad eliminare del tutto il sale nella mia dieta, ma poi sono andata in vacanza e, stando in albergo, ho ripreso la cattiva abitudine di mangiare “saporito” e, ancora adesso, dovendo pranzare spesso al ristorante dove gli alimenti sono solitamente salati, non riesco ad eliminare quel….pizzico di sale.  🙁

Ma solo un pizzico, perché il gomasio mi è di validissimo aiuto nel limitare il dannoso cloruro di sodio.

Asparagi saltati con gomasio

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Cosa è il gomasio?

E’ un condimento di tradizione nipponica il cui stesso nome deriva da goma e shio, che nella lingua giapponese corrispondono, rispettivamente, a sesamo e sale.

Adattissimo in sostituzione del sale nel condimento delle insalate e delle verdure, sia crude che cotte, il gomasio può benissimo essere autoprodotto in casa senza doverlo comprare già fatto e può essere adoperato in moltissime altre preparazioni di cucina per insaporirle e ridurre la quantità di sale nella dieta senza far diventare insipidi i cibi.

Io, ad esempio, vado matta per pane e olio e pane e burro  con una spolverata di gomasio…..provare per credere! 🙂

Il condimento già pronto è facilmente reperibile in Italia e lo si può comprare nei negozi etnici, macrobiotici e di alimentazione naturale, ma il gomasio preparato a casa è tutta un ‘altra cosa.

Infatti questa miscela a base di sale e sesamo perde l’aroma in breve tempo e, se vogliamo che non ceda una buona parte del suo tipico gusto e desideriamo che insaporisca al meglio i nostri cibi, è bene farcelo abitualmente in casa da soli.

Cosa che, peraltro, consente un notevole risparmio, visto che quello reperibile in commercio è inspiegabilmente caro rispetto al costo delle materie prime.

Facciamo comunque attenzione ad acquistare preferibilmente semi di sesamo biologici di sicura provenienza, evitando quelli giapponesi (la maggiore zona di produzione è quella dove si è verificato il disastro nucleare di qualche anno fa).

Per ottenere 100 grammi di gomasio occorrono 1 cucchiaio scarso di sale marino integrale fino e 7 cucchiai di sesamo.

In questo caso la proporzione è di 1/7, ma, quando s’inizia ad abituarsi a mangiare poco salato si può arrivare ma mano fino a un rapporto di 1/20: io , al momento, sono a 1/16, cioè 1 cucchiaio di sale e 16 di sesamo.

Come preparare il gomasio in casa

Fare da soli il gomasio è piuttosto semplice e veloce se si segue la mia ricetta.

In una padella antiaderente si fa leggermente dorare il sesamo a fuoco basso, mescolando con un cucchiaio di legno a movimenti circolari e facendo molta attenzione che i semi non abbrustoliscano o inizino a fumare, in quanto si formerebbe il sesamolo, che è una sostanza amarognola e tossica.

La doratura dovrebbe essere al punto giusto quando i semi cominciano a scoppiettare e in cucina inizia ad espandersi un delizioso aroma.

Un consiglio: ormai sono pratica e faccio la doratura “ad occhi quasi chiusi”, ma se è la prima volta che si prepara il gomasio fai da te, consiglio vivamente di provare con una piccola quantità di semi che, se si sarà costretti a dover buttar via… il fatto non costituirà un grosso danno.  🙂

Una volta eseguito questo passaggio, si mette il sale e i semi di sesamo nelle proporzioni desiderate nel macinino del caffè e si trita la miscela fino ad ottenere una polvere leggermente oleosa.

Preparazione del gomasio con suribachi e surikogi

Gli “specialisti” del gomasio usano pestare i due ingredienti in un mortaio di terracotta (suribachi) con un pestello tozzo di legno (surikogji)  e assicurano che, con l’uso di questi due attrezzi, il risultato ottenuto è di gran lunga superiore: non so, non li ho ancora acquistati, ma voglio comprarli prossimamente.

Il gomasio  mantiene tutto il suo aroma e le sostanze salutari del sesamo se viene conservato in un contenitore di vetro chiuso e al fresco per circa 8 giorni.

Poi comincia a perdere a poco a poco le caratteristiche organolettiche e le preziose proprietà benefiche , ma, visto che il gomasio fatto in casa col metodo “fai da te” è piuttosto semplice e veloce, consiglio di prepararlo fresco ogni 2 settimane.

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Credit photo intestazione: Di Badagnani – Opera propria, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=3492905 per Wikimedia.org

Credit photo suribachi e surikogi: John Carkeet for Wikimedia.org

Credit photo asparagi con gomasio: Assianir for Wikimedia.org

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