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Come sbiancare le lenzuola ingiallite efficacemente

I sistemi più efficaci e sicuri per far tornare candide e come nuove le lenzuola

Poiché è assai frequente che sulla biancheria da letto si formino sgradevoli macchie o patine giallastre che la rendono antiestetica e la fanno sembrare sporca anche se è pulita, ti sarà utile sapere come sbiancare le lenzuola ingiallite efficacemente per riportarle all’originario candore senza rischiare di danneggiarle.

Pertanto, se ci tieni a coricarti tra lenzuola impeccabili, leggi questa mia guida pratica derivante da decenni di esperienza che ti consentirà di farle tornare immacolate assieme alle loro federe (che si sbiancano allo stesso modo) con il minor possibile impiego di tempo e di fatica.

Qui ti parlerò unicamente dei metodi dei quali ho verificato l’effettiva efficacia e non di alcuni sistemi che, pur essendo eco-bio, non hanno basi scientifiche e non si sono rivelati altrettanto validi.

Ti consiglio, quindi, di lasciar perdere “ rimedi  empirici ” come il succo di limone o il latte, che ti farebbero ottenere risultati alquanto deludenti con la conseguenza di dover rifare il lavoro e di aver sprecato inutilmente energia, acqua e detersivo.

Non perdere tempo neppure nel provare a sbiancare le lenzuola ingiallite con il bicarbonato (valido, invece, per rimuovere la puzza di sudore dalla biancheria), dal blando potere sbiancante assai inferiore di quello del percarbonato e, quindi, molto meno efficace.

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Cause dell’ingiallimento delle lenzuola

Lenzuolo ingiallito da lavaggi a bassa temperatura

Al pari della lana chiara, le lenzuola bianche ingialliscono principalmente a causa dell’accumulo di residui organici sulle stesse ed al processo di invecchiamento del tessuto in cui sono fatte.

Sebbene le si lavi regolarmente, è facile che col passare del tempo si formino sulla loro superficie accumuli di piccole quantità di oli, di sudore corporeo e di prodotti per la cura della pelle con i quali vengono a contatto inevitabilmente durante il loro uso.

Se non vengono rimossi del tutto con lavaggi effettuati ad alte temperature e con detergenti idonei, tali residui organici penetrano man mano nelle fibre del tessuto e ne provocano l’ingiallimento.

Inoltre la biancheria da letto (che va sottoposta a doppio lavaggio da nuova) tende a diventare giallognola nel tempo sia che la si utilizzi troppo frequentemente sia che non la si usi affatto.

Infatti nel primo caso perdono la loro originaria bianchezza a causa dell’usura e dell’azione del calcare presente nell’acqua dei lavaggi.

Nel secondo caso, invece, l’ingiallimento è provocato dalle reazioni chimiche che avvengono nei tessuti nel corso degli anni e dalla prolungata permanenza nell’armadio, in cui, mancando la circolazione dell’aria, si crea umidità, che macchia la biancheria oltre ad impregnarla della tipica “ puzza di chiuso ”.

Con cosa sbiancare le lenzuola ingiallite

Candeggina in flacone di plastica chiuso

La candeggina, che va sempre usata diluita e mai assieme ad altre sostanze, è il prodotto più adoperato per fare tornare immacolate le lenzuola in tessuti resistenti e devo ammettere che funziona.

Tuttavia, se anche tu, come me, preferisci utilizzare sostanze naturali, puoi benissimo usare al suo posto il percarbonato di sodio.

Tale sbiancante-igienizzante, da non impiegare su tessuti delicati e colorati, consente di ottenere gli stessi risultati della varechina, ma, a sua differenza, non inquina l’ambiente e non è nocivo per l’uomo.

Per candeggiare le lenzuola in lino, in poliestere o in seta, si può adoperare un prodotto apposito (come il Lavasbianca Fantasmatico e l’Omino Bianco Sbianca Lana Cotone e Seta) o una miscela fatta con aceto bianco, sale ed acqua.

Grazie al fatto che la sua luce diretta sbiadisce i colori, il sole può essere d’aiuto nel rimuovere la patina gialla dai tessuti bianchi, ma bisogna esporre la biancheria da letto ai suoi raggi a determinate condizioni (che vedremo in seguito) se non si vuole cadere dalla padella nella brace.

Non è il caso, invece, di fare bollire le lenzuola in acqua addizionata di sale e di succo di limone (cosa consigliata da alcuni ma da fare solo per rimuoverne le macchie più ostiche in casi estremi) per non stressarne le fibre tessili e accorciarne la durata.

Come sbiancare le lenzuola ingiallite in lavatrice o manualmente

Benché sbiancare le lenzuola in lavatrice possa essere più pratico, ti consiglio di farlo nell’elettrodomestico solo se usi la candeggina.

Infatti negli altri casi conviene sottoporle ad ammollo in un grossa bacinella (o nella vasca da bagno) per non sprecare candeggiante ed energia inutilmente.

Potrai poi effettuare il normale lavaggio in lavatrice.

Con la candeggina

Simbolo che indica non candeggiare

Dopo aver controllato che il simbolo del candeggio presente sull’etichetta delle lenzuola non sia sbarrato (in tal caso dovrai evitare l’uso sia della varechina normale sia di quella delicata), metti le lenzuola con le loro federe da sole o con altre bianche in tessuti resistenti nel cestello della lavatrice.

Chiudi l’oblò, avvia un programma di lavaggio qualsiasi e, mentre l’acqua scorre, versa la candeggina nella vaschetta contrassegnata dalla sigla “ CL ” fino alla tacca di livello o, se la tua lavatrice ne è sprovvista, versane 1 bicchiere in quella del prelavaggio identificabile dalla sigla “ I ”.

Una volta che la lavatrice avrà finito di caricare l’acqua, staccane la spina dalla corrente dopo che il cestello avrà compiuto 4-5 giri.

Lascia lenzuola in ammollo per 1 ora, facendo fare all’apparecchio 2 giri di tanto in tanto per smuoverle, prima di sottoporle al risciacquo.

Poi procedi al normale lavaggio con detersivo ed ammorbidente (puoi anche sostituire l’ammorbidente con 100 ml di una soluzione fatta con 1 l di acqua e 150 g di acido citrico).

Terminato il lavaggio, fai asciugare le lenzuola candeggiate all’aria aperta ma non al sole, perché i tessuti appena trattati con la candeggina tendono ad ingiallire nuovamente se li espone all’azione diretta dei raggi ultravioletti.

Se, invece, preferisci effettuare il candeggio manualmente, riempi di acqua tiepida una bacinella molto capiente e non metallica, aggiungi 1 bicchiere di candeggina ogni 10 l di acqua e, indossando guanti di gomma, mescola.

Dopodiché immergi nella bacinella le lenzuola e lasciale in ammollo per una trentina di minuti smuovendole di tanto in tanto.

Trascorso questo tempo, sciacquale e lavale in lavatrice come indicato sopra.

Ricordati di sciacquare anche i guanti per impedire che eventuale candeggina rimasta sugli stessi ne corroda la gomma e li renda inutilizzabili.

Con il percarbonato di sodio

Fotografia di percarbonato di sodio in barattolo di vetro

Volendo far tornare candide le lenzuola bianche ingiallite in stoffe robuste in modo naturale ed eco-friendly, la cosa migliore da fare è ricorrere al percarbonato.

Tieni presente, però, che sebbene il percarbonato cominci a liberare ossigeno a 40°, sarà bene usarlo a 50°-60° o prolungare l’ammollo delle lenzuola per 1 notte intera e meno che il prodotto contenga o che tu  aggiunga l’attivatore TAED (che consente di sbiancare già a 30°).

Qualora tu usi percarbonato con TAED, riempi la bacinella con acqua a 40°, aggiungi 3 cucchiai del prodotto, fallo sciogliere, immergi le lenzuola e falle stare a bagno per 1 ora.

Se il percarbonato è senza TAED, fai la stessa cosa, ma usa acqua alla massima temperatura sopportata dal tessuto e lascia in ammollo le lenzuola per ameno 8 ore prima di lavarle.

Con sbiancanti appositi

Sbiancante chimico in flacone di plastica

Dovendo candeggiare lenzuola in lino, poliestere o seta, la cosa più opportuna da fare è usare un candeggiante specifico per tessuti delicati, come quelli indicati sopra.

Non sapendo quale adopererai e non conoscendoli tutti, non posso che raccomandarti di seguire scrupolosamente le indicazioni d’uso riportate sulla sua confezione per non rischiare di comprometterne l’efficacia.

Qualora tu voglia impiegare l’Omino Bianco Sbianca Lana Cotone e Seta ( che di solito utilizzo io), dovrai, per prima cosa, misurare in litri l’acqua tiepida che verserai nella bacinella dell’ammollo.

Fatto ciò, fai sciogliere nella stessa il contenuto di 1 bustina ogni 4 l di acqua, immergici dentro le lenzuola completamente e lasciale in ammollo per 3 ore prima di sciacquarle bene ed effettuarne il lavaggio.

Con aceto, sale ed acqua

Anche se i prodotti appositi sono più efficaci, si possono sbiancare le lenzuola in lino, quelle in poliestere e quelle in seta in un mix di aceto bianco, sale grosso ed acqua.

Riempi una bacinella di acqua tiepida, aggiungi 2 bicchieri di aceto bianco  e 4 cucchiai di sale grosso.

Quando il sale si sarà sciolto del tutto, immergi nella soluzione le lenzuola e lasciale in ammollo nella stessa per 12 ore.

Poi lavale in lavatrice con un detergente delicato a una temperatura non superiore a 60° se sono in lino, a 50° se sono in poliestere o a 30° se sono in seta.

Se dopo il lavaggio la patina giallognola non fosse sparita del tutto, ripeti il procedimento ed evita di provare a rimuoverla con la candeggina nel modo più assoluto, perché, se la adoperassi su tali tessuti, la patina giallognola potrebbe diventare più intensa invece di andar via.

Con il sole

Lenzuola bianche stese su corde in pieno sole

Mentre i raggi solari sbiadiscono le lenzuola colorate, possono, invece, essere dei validi alleati nel far tornare candide e ravvivare quelle bianche, ma non le si possono esporre agli stessi  se sono state prima trattate con la candeggina (come abbiamo visto sopra).

Negli altri casi è utile fare asciugare le lenzuola chiare al sole, ma bisogna assicurarsi prima che sulle stesse non siano rimaste delle macchie, dato che il calore dei suoi raggi potrebbe in alcuni casi “ fissarle ” sul tessuto anziché attenuarle.

Inoltre, una volta chele lenzuola sono asciutte, in estate è bene non lasciarle ancora al sole e ritirarle prontamente in casa per non rischiare che sulla loro superficie si formino delle strisce bianche causate dal surriscaldamento dei fili stendibiancheria.

Se non hai intenzione di usare subito le lenzuola dopo averle sbiancate, lavate e lasciate asciugare, fasciale in fogli di carta velina in modo che nell’armadio siano protette dall’umidità.

 

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Credito foto immagine in evidenza: jon jordan per Flickr.com

Credito foto lenzuolo ingiallito: Tman per Flickr.com

Credito foto candeggina: Freepik.com

Credito foto percarbonato: Flickr.com da Abi Porter

Credito foto sbiancante chimico: tohamina per Freepik.com

Credito foto lenzuola al sole: Marc oh! per Flickr.com

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