HomeRicetteCibo di stradaLa ricetta originale del lampredotto fiorentino

La ricetta originale del lampredotto fiorentino

Oggi voglio proporti la ricetta fiorentina tradizionale del lampredotto, gustosissimo street food tipico della città dei de’ Medici, dove è una istituzione e mangiarlo nelle “stimme ”, soffici panini toscani dalla forma simile a quella delle rosette, è un vero e proprio rito per gli abitanti.

Il nome del piatto, assai apprezzato dai turisti di tutto il mondo amanti delle frattaglie che visitano Firenze e che lo consumano “ bagnato ” nei chioschi dei “ lampredottai ” dislocati nelle diverse zone del capoluogo toscano, ma poco conosciuto dalla maggior parte degli italiani, deriva da quello della lampreda di fiume, una specie di anguilla in passato diffusissima nell’Arno e la cui bocca ha una forma che ricorda quella dell’abomaso, la parte della trippa impiegata nella preparazione della specialità.

Il lampredotto, povero di grassi ma dall’alto contenuto proteico ( 100 g contengono 4 g di grassi, 12 g di proteine e solo 96 kcal) è, in pratica, abomaso di manzo, quarto ed ultimo stomaco in cui avviene la digestione ghiandolare del bovino, fatto lessare in un brodo vegetale particolarmente saporito e profumato e arricchito con salsa verde o/e salsa piccante.

Trippa di abomaso cruda

L’abomaso che si usa nella preparazione del piatto è costituito da una parte più grassa chiamata in Toscana “ spannocchia ” e da una maggiormente magra, chiamata “ gala ” e caratterizzata da piccole creste violacee.

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Oltre ad avere un colore scuro invece che biancastro, tale taglio, inadatto alla preparazione della trippa fritta, è più saporito della trippa ricavata dai 3 prestomaci e conferisce al lampredotto un gusto decisamente più forte e diverso rispetto a quello delicato degli umidi fatti con trippa chiara mista.

La ricetta è davvero semplice, ma bisogna evitare che la cottura del lampredotto, i cui tempi sono variabili a seconda della dimensione e del tipo di abomaso impiegato, si prolunghi oltre il dovuto perché potrebbe farlo diventare molliccio ed è anche necessario fare in modo che la carne sia sempre coperta dal brodo, aggiungendone dell’altro bollente all’occorrenza.

Preparazione del lampredotto secondo la ricetta tradizionale di Firenze

Esecuzione della ricetta: facile

Tempo occorrente: 20 minuti + 90 minuti di cottura

Costo: basso

 

Ingredienti per 4 persone:

1 kg di abomaso già bollito

2 cipolle

2 carote

1 gambo di sedano

2 spicchio di aglio

1 pomodoro

2 foglie di alloro

2 ciuffi di prezzemolo

qualche bacca di ginepro (o 2 chiodi di garofano)

pepe nero in grani q.b

sale q.b

Procedimento

Metti in una grossa pentola le cipolle, le carote e la costa di sedano mondate, lo spicchio di aglio spellato, l’alloro, il pomodoro tagliato in 4 pezzi, il prezzemolo, la bacche di ginepro e qualche grano di pepe.

Aggiungi 3 litri di acqua fredda, metti il coperchio, porta a bollore, aggiungi il sale e fai cuocere a fiamma dolce per una quarantina di minuti.

Nel frattempo, lava l’abomaso, fallo cuocere in acqua bollente per circa 10 minuti e poi scolalo.

Trascorsi i 40 minuti di cottura necessari a rendere il brodo vegetale saporito, tuffaci dentro la trippa e falla lessare dai 40 ai 90 minuti  fino a quando, bucandola con i rebbi di una forchetta, risulterà morbida.

Poi spegni il fuoco, lascia riposare il lampredotto per una decina di minuti nel brodo di cottura, scolalo, mettilo sul tagliere e taglialo grossolanamente a striscioline.

Lampredotto nel panino

Se vuoi mangiare il lampredotto nel panino, taglia 4 rosette a metà, scaldale, bagnane leggermente la mollica con il brodo di cottura, farciscile con le strisce di trippa condite con salsa verde o con salsa piccante a piacere.

Nel caso tu preferisca servirlo come pietanza, irroralo con un filo di olio EVO a crudo, insaporiscilo con una macinata di pepe, suddividilo nei singoli piatti, aggiungi la salsa verde e/o quella piccante e portalo in tavola ben caldo con un vino rosso giovane e profumato, come il Chianti dei Colli Fiorentini.

Puoi conservare il lampredotto, chiuso con il suo liquido di cottura in un recipiente ermetico, nel frigorifero per poi scaldarlo e consumarlo nel giro di 3 giorni al massimo e non buttare via il brodo, perché lo puoi riciclare nella preparazione di risotti e minestre.

 

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Credito foto intestazione: judywitts per Flickr.com

Credito foto abomaso crudo: judywitts per Flickr.com

Credito foto panino con lampredotto: Kirk K per Flickr.com

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2 Commenti

    • Qui a Genova lo si trova solo e non sempre nelle pochissime tripperie rimaste e costa da 10 euro a 15 euro al kg.

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