Poiché siamo in pieno Carnevale e i fritti sono perfetti per festeggiarlo, oggi voglio proporti la ricetta dei cazzilli palermitani o crocchè di patate, variante sicula senza uova, formaggio e pangrattato ma ugualmente sfiziosa e più leggera delle omonime crocchette partenopee, che, invece, prevedono l’uso di tali ingredienti nella loro preparazione.
Visto che è raro trovarli già pronti al di fuori della Sicilia, dove si usa consumarli appena fatti nelle friggitorie o comprarli dai venditori di strada e mangiarli caldissimi nella mafalda (panino tipico a forma di serpentina e ricoperto di sesamo) o nel cono di carta assieme alle panelle mentre si passeggia, bisogna farseli in casa se li si vuole gustare altrove.
Vale la pena, però, imparare a prepararli, perché i cazzilli palermitani fritti sono davvero prelibati nella loro semplicità e, come le meno crispy ma ottime frittelle di zucca light, adatti ad essere serviti come antipasto, contorno e in accompagnamento dell’aperitivo, graditi da tutti e, cosa che non guasta, assai economici a farsi.
La ricetta di queste prelibatezze, che devono il nome alla loro forma fallica, non è affatto difficile, ma bisogna adottare alcuni trucchi affinché riesca al meglio e, pertanto, è bene che tu sappia quali sono prima di realizzarla.
I segreti delle crocchè palermitane perfette
Poiché nella preparazione del piatto non è previsto l’utilizzo di uova che facciano da “ legante ”, è fondamentale usare patate vecchie o rosse, più consistenti e meno permeabili delle altre, per non correre il rischio che le crocchette si spappolino durante la frittura.
Ugualmente importante è non salarne l’acqua di cottura, perché il cloruro di sodio facilita l’assorbimento di liquidi da parte dei tuberi, e cuocerle con la loro buccia.
È bene, poi, schiacciare le patate con lo schiacciapatate o con un passaverdure e non adoperare il mixer (che ne ridurrebbe troppo la consistenza) e fare riposare l’impasto per almeno 8 ore prima di usarlo per preparare i cazzilli.
Se non trovi la menta fresca, puoi sostituirla con il prezzemolo, ma non usare le due erbe aromatiche assieme (cosa che fanno erroneamente in molti) per evitare che l’aroma dell’una prevalga su quello dell’altra.
Le crocchette vanno formate con le mani unte per fare in modo che non vi si appiccichino e, al pari delle ciambelle di Carnevale palermitane, devono essere fritte in abbondate olio di semi di arachidi a temperatura costante.
Perciò ti consiglio di friggerne poche alla volta e gradualmente (come si fa con le prelibate frittelle di rossetti) per fare il modo che l’olio mantenga lo stesso calore.
Per quel che riguarda la dimensione e la doratura dei cazzilli, è possibile farli sottili e più allungati o spessi a forma di supplì secondo i propri gusti.
Tieni comunque presente che, se sono sottili impiegheranno meno tempo a friggere ed avranno una doratura leggera, mentre ci metteranno di più e presenteranno una colorazione maggiormente intensa nel caso siano spessi.
Fatte queste importanti, premesse, passiamo alla ricetta.
Preparazione dei cazzilli palermitani fritti
Esecuzione della ricetta: facile
Tempo occorrente: 40 minuti +15 minuti di cottura (più 8 ore di riposo)
Costo: basso
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di patate vecchie o rosse
40 g di fecola di patate
qualche ciuffo di menta o di prezzemolo
olio di semi di arachidi (per friggere) q.b
sale e pepe q.b
Procedimento
Realizzazione dell’impasto
Lava le patate e, senza sbucciarle e tagliarle a tocchetti, falle lessare in acqua bollente non salata per una trentina di minuti fino a quando saranno diventate tenere.
Nel frattempo, sciacqua l’erba aromatica, asciugala bene, tritane le foglioline e tienile da parte.
Quando le patate si saranno ammorbidite, scolale e lasciale intiepidire.
Poi pelale, falle a pezzi e schiacciale con lo schiacciapatate o passale al passaverdure in modo di ottenere una purea senza grumi e fine.
Aggiungi la menta tritata tenuta da parte, insaporisci con il sale ed il pepe e mescola.
Unisci, quindi, anche la fecola di patate e mescola ancora il tutto fino all’ottenimento di un impasto uniforme e compatto.
Riposo dell’impasto e preparazione delle crocchè
Copri la ciotola contenente l’impasto con un canovaccio di cotone e mettila in frigorifero per una notte intera o almeno 8 ore.
Trascorso questo tempo, dividi l’impasto in mucchietti di non più di 30 g cadauno.
Con le mani unte di olio, realizza con gli stessi delle crocchette dalla forma allungata e più o meno sottile a seconda delle tue preferenze e adagiale su un piatto man mano che le fai.
Frittura
Versa abbondante olio di semi di arachidi in una padella dai bordi alti o in un wok e fallo scaldare.
Non appena sarà bollente ma non fumante (la sua temperatura non deve essere inferiore ai 180° o superiore ai 190°), immergici dentro la prima crocchetta e aspetta che venga a galla prima di aggiungere la seconda.
Procedi così con altri 3-4 cazzilli e aspetta che sulla loro superficie si sia già iniziata a formare la crosticina prima di girarle spesso con la schuimarola per farli friggere omogeneamente su ogni lato ed evitare che si attacchino l’uno all’altro.
Una volta diventati dorati dopo qualche minuto, scolali, disponili su un foglio di carta assorbente e friggi nello stesso modo quelli rimasti.
Salali, infine, e servili subito in tavola ben caldi prima che s’intiepidiscano ed inizino a perdere, come tutti i fritti, parte della loro fragranza.
Conservazione
Mentre è possibile conservare i cazzilli palermitani in frigorifero per 1 giorno se sono ancora crudi, è sconsigliabile farlo con quelli già fritti, dato che diventerebbero mollicci fuori e troppo compatti all’interno.
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- Chiacchiere: la variante salata che si scioglie in bocca
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Credito foto immagine in evidenza: Ẩm Thực Đam Mê per Flickr.com
Credito foto patate a buccia rossa: Cat per Flickr.com
Credito foto impasto di patate: azerbaijan-stockers per Freepik.com
Credito foto patate lessate con la buccia: Pxhere.com