HomeCasaPulizie DomesticheCome pulire il forno velocemente e facilmente con i prodotti più efficaci

Come pulire il forno velocemente e facilmente con i prodotti più efficaci

La pulizia del forno è una delle faccende domestiche più antipatiche e faticose da effettuare necessariamente per mantenere igienico, funzionale e decoroso l’elettrodomestico, ma la si può fare con il minimo impiego di tempo e di olio di gomiti ” ed ottenere ottimi risultati se si usano i prodotti idonei più efficaci nei modi opportuni.

Conosco persone che addirittura non adoperano quasi mai il forno per non doverlo pulire, ma sarebbe assurdo seguire il loro esempio anche se si è pigri o sempre di fretta, perché, oltre al fatto che la realizzazione di moltissimi piatti ne richiede tassativamente l’uso, lo si può igienizzare in pochi minuti e faticando di meno con l’impiego del “ prodotto giusto al momento giusto”.

Grazie all’utilizzo corretto dei pulitori chimici più efficaci o delle sostanze naturali maggiormente idonee che adesso uso io dopo tante prove, ti faciliterai di molto il lavoro ed otterrai ottimi risultati anche nell’eliminare le incrostazioni più tenaci senza doverle sfregare energicamente e ripetutamente.

Se ti stai chiedendo ogni quanto bisogna pulire il forno a fondo, non posso indicarti tempi precisi, poiché la frequenza dipende da quanto e da come lo si adopera, ma sappi che è bene igienizzarlo in profondità 1 volta alla settimana se lo si utilizza tutti i giorni, mentre è sufficiente farlo 1 volta al mese se lo si usa saltuariamente.

In ogni caso, cerca di mantenere il forno pulito, detergendolo sommariamente dopo ogni uso e quando non si è ancora raffreddato del tutto, sia per evitare che si formino incrostazioni e odori sgradevoli sia per poter usare poco prodotto nella pulizia profonda periodica e farla agevolmente e in breve tempo.

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Con che cosa pulire il forno efficacemente in poco tempo e senza fatica

Se lo sporco è superficiale e non vecchio o carbonizzato, puoi usare i normali prodotti multiuso studiati per la rimozione dell’unto.

Non pensare, però, che siano innocui, poiché gli sgrassatori, pur essendo meno aggressivi dei detergenti studiati per rimuovere le incrostazioni dal forno, contengono tensioattivi, spesso fosfati ed altri componenti che possono provocare allergie.

In caso che il forno sia molto incrostato, è decisamente meglio servirsi dei pulitori specifici per non dover stare ore ed ore in posizioni scomode a sfregare.

Sebbene i prodotti e le sostanze che adopero io con soddisfazione e che ti consiglio qui siano adatti ai materiali in cui è fatta la stragrande maggioranza dei forni, è sempre bene controllare le istruzioni di manutenzione riportate sul libretto del tuo per assicurarti che non debba essere igienizzato in modo differente.

Parecchi modelli di ultima generazione, ad esempio, sono provvisti di funzione autopulente, solitamente idrolitica, che permette di liberare automaticamente formazione da incrostazioni ed odori sgradevoli spingendo un pulsante, ma bisogna pulirli esclusivamente seguendo la procedura indicata sul libretto.

Vetro del forno incrostato ed unto

Si possono usare sia prodotti specifici sia sostanze naturali, ma ti devo fare presente che nella pulizia profonda periodica sono da preferire quelli chimici studiati appositamente e dall’azione particolarmente intensa, specie se si deve pulire un forno incrostato da anni o eliminare tracce di bruciato vecchie e ormai “ sedimentate ”.

Nella pulizia ordinaria, invece, vanno bene anche i vecchi rimedi delle nonne, ma che, pur essendo ecologici, sono meno efficaci e richiedono comunque l’impiego di parecchio sfregamento se lo sporco è ostinato.

Oltre a scegliere il detergente giusto e più adatto alle proprie esigenze, per pulire il forno adeguatamente si deve disporre di:

  • 1 spugna adatta alla rimozione delle incrostazioni;
  • 1 piccola spatola che possa raggiungere facilmente angoli e punti nascosti;
  • panni in microfibra o svedesi per pulire il vetro ed effettuare il risciacquo.

In ogni caso, usa strofinacci perfettamente puliti che non rilascino pelucchi che potrebbero finire nei cibi.

Come usare i pulitori da forno chimici

I pulitori da forno, spesso contenenti soda caustica e solventi per poter rimuovere la sporcizia carbonizzata al contrario dei normali sgrassatori che non la eliminano affatto sebbene “ promettano ” ingannevolmente di farlo, vanno sempre usati con la dovuta cautela.

Io, ogni volta che maneggio detergenti chimici di qualsiasi genere, indosso guanti, mascherina e occhiali protettivi ed arieggio la stanza e, anche se tali precauzioni possono essere esagerate, ti consiglio di prenderle anche tu per avere la certezza di non correre rischi per la salute ed evitare nel modo più assoluto la possibilità di entrare in contatto con sostanze tossiche.

Attieniti scrupolosamente alle indicazioni d’uso riportate nell’etichetta sulla confezione e conserva il prodotto ben chiuso con il suo tappo e fuori della portata di bambini e animali.

Scegli prodotti il meno aggressivi possibile e soprattutto che siano degradabili e studiati espressamente per essere impiegati nel forno per evitare che tracce di detergenti non idonei evaporino poi nell’aria calda prodotta  nell’abitacolo dall’elettrodomestico acceso ed entrino in contatto con i cibi.

Tieni anche presente che un forno poco sporco si può facilmente pulire “ a freddo ” senza scaldarlo prima e riducendo in tal modo l’evaporazione di sostanze chimiche comunque non salutari da respirare e che, se impiegate in un locale non arieggiato, potrebbero irritare le vie respiratorie.

Quali sono i migliori pulitori da forno in commercio

Grazie all’esperienza trentennale che mi sono fatta provandone parecchi, posso dire che, secondo la mia opinione, i più efficaci prodotti studiati appositamente per pulire il forno sono il Puli Forno e il Puli Fumo della Marbec, l’Oven della Stanhome e il Forno&Grill della Nuncas.

Puli Forno e Puli Fumo Marbec

Gel Puli Forno della Marbec in azione

Sempre a mio parere, il migliore pulitore per forno in assoluto è il Puli Forno, largamente usato dai ristoratori e che io adopero da ormai 10 anni con piena soddisfazione.

Il disincrostante in gel, visionabile qui e del tutto biodegradabile e inodore, ha una potente azione igienizzante pur essendo totalmente privo di solventi chimici e può essere impiegato facilmente sulle superfici verticali senza che coli grazie alla sua texture viscosa unica nel suo genere.

Questo sgrassante alcalino permette di pulire un forno molto incrostato e perfino sporco da anni in pochi passaggi alla perfezione e in modo duraturo ed è particolarmente adatto anche alla pulizia straordinaria del barbecue e a quella di pirofile e pentole parecchio sporche e difficili da detergere con il normale detersivo per piatti.

Basta passarlo, indossando i guanti e servendosi di un pennello di plastica o della carta da cucina sulle superfici incrostate, lasciarlo agire per 30 minuti in funzione dellaquantità di sporco da rimuovere e risciacquarlo poi con l’acqua per eliminare grassi, croste, nerofumo e residui carboniosi con facilità.

Il prodotto professionale per pulire il forno può essere applicato diverse volte e lasciato agire per più ore senza che rovini i materiali, ma non va mai usato nella pulizia di microonde verniciati, superfici trattate, alluminio e legno, perché li danneggerebbe.

Puli Fumo della Marbec

Per pulire il forno poco sporco dopo averlo usato, adopero, invece, il Puli Fumo pronto all’uso, sgrassatore igienizzante anch’esso della Marbec, biodegradabile e privo di solventi chimici, che trovo assai pratico e rapido.

Il detergente, particolarmente valido nel rendere splendenti il grill e il vetro del forno e quello del caminetto o della stufa, può essere impiegato anche nella manutenzione del pentolame, ma va utilizzato su superfici fredde, nei microonde e su strumenti di cottura fatti in alluminio non verniciato.

Lo si spruzza direttamente sul materiale da ripulire, lo si sfrega brevemente con la parte ruvida di una spugna da cucina pulita (se fosse sporca, sarebbe veicolo di batteri) si attende qualche minuto e, infine, lo si sciacqua con acqua calda.

Oven Stanhome

Pulitore Oven della Stanhome

Anche il prodotto Stanhome per pulire il forno, che ho provato per la prima volta 2 anni fa su “ insistenza ” della dimostratrice dell’azienda leader nella vendita diretta e che adesso utilizzo in alternativa al Puli Forno, è molto valido e io lo uso anche per rendere come nuovi gli ugelli dei fornelli e le griglie del barbecue in ghisa.

L’Oven, venduto anche su Amazon in una compatta e maneggevole confezione da 400 ml, è stato formulato in schiuma proprio per riuscire a raggiungere e a disincrostare lo sporco nei punti difficili senza colare dappertutto ed è efficace anche se lo si usa a freddo, sebbene sia preferibile adoperarlo nel forno precedentemente fatto scaldare a 60°.

Può essere usato per pulire sia forni elettrici sia a gas, ma anch’esso non va adoperato nel microonde e ne è sconsigliato l’impiego sui forni pirolitici, autopulenti grazie alla pirolisi che può portare il calore a temperature assai elevate ma che provocherebbero mutazioni chimiche nel prodotto.

Il pulitore, da utilizzare seguendo le istruzioni d’uso e possibilmente con un panno asciutto e non inumidito per renderlo efficace al massimo, non è, però, biodegradabile e bisogna sciacquarlo molto accuratamente ed arieggiare bene la stanza dopo averlo impiegato.

L’Oven, dal profumo delicato e che non lascia aloni, ha un costo piuttosto elevato, sebbene il suo prezzo sia giustificato se si considera che è di alta qualità e che, essendo concentrato, ne serve davvero poco per ottenere un ottimo risultato.

Forno&Grill Nuncas

Forno&Grill della Nuncas

Uso questo pulitore in campagna, poiché gli altri 2 citati sopra non sono reperibili nei negozi del paese e spesso non ho il tempo di aspettare che arrivino se li compro su Internet e, nonostante alcune recensioni poco positive sullo stesso che ho trovato online, mi sento lo stesso di consigliarlo, dato che lo ritengo assai efficace anche se lo si adopera a freddo.

Prima di decidermi ad acquistarlo, ero un po’ perplessa, dato che avevo  letto che è difficile da sciacquare e che lascia un odore “ chimico ” nel forno, ma devo dire che, quando poi l’ho usato, non ho mai riscontrato questi difetti attribuiti al prodotto da qualche consumatore.

Il detergente professionale, in grado di rimuovere lo sporco incrostato e carbonizzato vecchio di mesi se usato correttamente secondo le istruzioni, ha un gradevole profumo di limone ed è stato studiato per “ saponificare i grassi ed eliminarli facilmente.

Efficace anche per pulire le bistecchiere, il prodotto va spruzzato, indossando i guanti e facendo attenzione che non entri in contatto con gli occhi, sulle pareti e sulle griglie del forno, uniformemente e levandone gli eccessi colati sul fondo dell’abitacolo.

Lo si lascia agire 30 minuti e poi lo si sciacqua bene con uno straccio bagnato e strizzato fino a completa rimozione, cambiando l’acqua 2 o 3 volte per assicurarsi che non ne rimangano tracce.

Anche il Forno&Grill non può essere impiegato nei microonde, sull’alluminio e su materiali verniciati.

In alternativa a questi 3, che considero siano i più efficaci pulitori forno per le mie esigenze, puoi benissimo usarne anche altri, ma, per non sbagliare l’acquisto di un prodotto di questo tipo, è bene tener conto delle proprie necessità e della frequenza di utilizzo.

Sebbene sia sempre opportuno considerare il rapporto qualità-prezzo, non cercare di risparmiare a tutti i costi, poiché un detergente scadente non solo è poco efficace, ma può anche non essere innocuo per la tua salute e per i materiali in cui è fatto l’ elettrodomestico.

Come pulire il forno senza detersivi con sostanze naturali

Se non vuoi utilizzare prodotti specifici, puoi usare il sempre valido Bio-mex, pasta pulente fatta con argilla e sostanze naturali biodegradabili e adatta anche a chi soffre di allergie e alla pulizia dei materiali non trattabili con i detergenti indicati sopra.

Nel caso tu preferisca, invece, non impiegare detersivi di alcun genere, puoi servirti dei vecchi rimedi casalinghi della nonna, economici, sostenibili e del tutto sicuri, ma, come ti ho fatto presente sopra, considera che svolgono un’azione pulente paragonabile a quella dei prodotti chimici solo se l’abitacolo del forno è poco sporco e che in ogni caso il loro impiego richiede più tempo e maggiori “sfregamenti ”.

Le sostanze più indicate e che tutti abbiamo solitamente in casa sono il bicarbonato, il sale e l’aceto, ma per  ammorbidire le incrostazioni ed eliminare lo sporco superficiale funziona benissimo anche il vapore con il detergente per piatti eco-friendly fai da te, mentre l’acido citrico, ottimo anche per pulire le caffettiere, è particolarmente adatto per rendere splendente il vetro dell’elettrodomestico.

Alcuni adoperano il succo di limone al posto dell’aceto, ma, con quel che costano gli agrumi attualmente e considerando che per  pulire un forno incrostato ci vogliono almeno 3 frutti succosi, lo considero uno spreco inutile e, pertanto, ti consiglio di usare i limoni solo quando sono vecchi e non più utilizzabili in cucina.

Detto questo, vediamo adesso come impiegare adeguatamente tali rimedi per sfruttarne al meglio l’azione detergente di ognuno.

Vapore e detersivo per piatti naturale

Dopo ogni uso, è bene mettere una ciotola con acqua e detersivo per piatti naturale sul fondo del forno acceso, in modo che il vapore “ pulente ” caldo faccia sciogliere l’unto presente sulle superfici interne e ne sgrassi ogni anfratto, per poi passare sulle stesse una spugna bagnata con sola acqua e strizzata per sciacquarle.

Tale sistema è il più semplice in assoluto, ma funziona bene solo se lo sporco è fresco e superficiale.

Soda Solvay

Il carbonato di sodio, chiamato comunemente “ soda Solvay ” e da non confondere con la corrosiva soda caustica, ha un ottimo potere sgrassante, ma non va mai usata sull’alluminio, sul cotto, sul legno e sul vetro, compreso quello del forno.

Aggiungine 100 g a 300 g di acqua assieme a 80 g di detersivo per piatti concentrato liquido, mescola bene, metti la miscela ottenuta in uno spruzzino, applicala  sulle superfici sporche, sfregandola sulla incrostazioni, lasciala agire 30 minuti e, infine, sciacquala bene.

Bicarbonato e sale

Molti usano pulire il forno con solo bicarbonato o solo sale, ma ritengo che sia meglio adoperarli insieme, come si fa per disincrostare il WC senza detergenti chimici, per combinare l’azione pulente del primo con quella abrasiva del secondo.

Mescola 1 tazza di bicarbonato, 1 tazza di sale fino (non impiegare quello grosso che righerebbe le superfici) e 1 tazza di acqua, passa la pastetta ottenuta all’interno dell’abitacolo con una spugna, lasciala “ in posa ” per 1 ora e poi sciacqua.

Tale sistema è assai efficace nel mandare via le odiose e tenaci macchie nere dal forno con facilità e permette anche di eliminare gli odori di cottura.

Aceto

Alcuni mischiano con acqua e sale l’aceto bianco, ma ti devo far presente che l’aceto, pur essendo validissimo per pulire le guarnizioni in silicone e nell’eliminare i cattivi odori del forno, non ha la stessa azione sgrassante del bicarbonato.

Pertanto, è meglio adoperarlo puro a forno tiepido quando unto e macchie sono superficiali e non in presenza di incrostazioni o usarlo alla fine della pulizia per deodorare l’abitacolo dell’elettrodomestico già sgrassato.

Acido citrico per pulire il vetro del forno

Tavolo con sopra ciotola di acido citrico e limoni

Si può effettuare la pulizia del vetro interno ed esterno dell’elettrodomestico con detersivo per piatti ecologico, bicarbonato o aceto, ma, per riuscire a renderlo davvero lindo e splendente in pochi minuti, ti consiglio di utilizzare il succo di un limone vecchio o, meglio ancora, l’acido citrico.

Elimina lo sporco superficiale presente sul vetro con la carta da cucina, passa su tutta la sua superficie una miscela piuttosto densa fatta con acqua e 100 g del prodotto e lasciala agire una trentina di minuti.

Poi rimuovila assieme alla sporcizia con uno straccio inumidito, aiutandoti con una spatolina con delicatezza per eliminare eventuali incrostazioni rimaste, sciacqua il vetro con acqua e aceto e asciugalo bene con un panno morbido e in senso circolare per evitare che vi rimangano sopra antiestetici aloni.

Coca Cola per pulire leccarde e teglie

La Coca Cola, che io uso anche per disincrostare il water, contiene sostanze acide altamente sgrassanti ed è perfetta per pulire leccarde e teglie da forno in presenza di sporco ostinato, macchie e bruciature.

La si versa sulla teglia fredda, facendo in modo che la sporcizia ne sia ricoperta completamente, s’inserisce la teglia nel forno, lo si accende alla temperatura massima e, quando il vapore inizierà a formarsi dopo qualche minuto, lo si spegne, si estrae la teglia con un guanto da cucina per non ustionarsi e si sfrega un vecchio spazzolino da denti sulle macchie.

Poi si sciacqua la teglia e la si asciuga bene prima di rimetterla al suo posto perfettamente pulita.

Consigli per non sporcare il forno

Se pensi che pulire il forno in 5 minuti sia impossibile, ti sbagli, perché basta usare i detergenti giusti ed evitare che si sporchi troppo per riuscire a farlo.

Igienizzalo sommariamente dopo ogni uso, adopera teglie e stampi grossi e dalle pareti alte, dai la preferenza alle cotture sui tappetini facilmente lavabili, al cartoccio e negli appositi sacchetti e metti il coperchio quando è possibile per evitare che schizzi bollenti impiastrino il vano interno dell’apparecchio.

Un ottimo e poco conosciuto “ trucco ” di cucina consiste nel sistemare sul fondo dell’abitacolo dei fogli di alluminio in modo che cibi e condimenti fuoriusciti dal contenitore durante la cottura non ci finiscano sopra.

Ti assicuro che, utilizzando prodotti efficaci ed adottando questi semplici accorgimenti, eliminare incrostazioni, unto e cattivi odori dal forno non sarà più un incubo per te.

 

Se vuoi facilitarti altre pulizie di casa, dai un’occhiata anche a:

Credito foto intestazione: osseous per Flickr.com

Credito foto vetro sporco: David King per Flickr.com

Credito foto Puli Forno e Puli Fumo: Marbec

Credito foto Oven: Stanhome

Credito foto Forno&Grill: Nuncas

Credito foto acido citrico: Monfocus per Pixabay.com

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