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Come mantenere l’abbronzatura fino a 2 mesi

I segreti per mantenere un'abbronzatura da fare invidia senza spellare fino al momento di coprirla con maglione e pantaloni

È un peccato che la tintarella tenda a svanire rapidamente al ritorno dalle vacanze, ma, poiché è possibile prolungarne la durata dopo il mare, ti può essere utile sapere come mantenere l’abbronzatura fino a 2 mesi in modo di poterla sfoggiare fino ad autunno inoltrato.

Infatti, come esistono diversi escamotage che consentono alla pelle esposta al sole di scurire più velocemente, ce ne sono altri che permettono di allungare la permanenza su viso e corpo del colorito ambrato e luminoso conquistato durante le ferie.

Quindi, se non vuoi perderlo in fretta, prenditi qualche minuto per scoprire in cosa consistono tali “ trucchi ”, grazie ai quali potrai conservarlo intenso e senza che la pelle desquami non solo per 15 giorni ma anche dopo l’estate.

Quanto dura l’abbronzatura

L’abbronzatura è dovuta alla produzione di melanina attivata dai melanociti per proteggere l’epidermide dall’azione dannosa dei raggi utravioletti e più tempo ci si espone al sole più scura diventa la pelle.

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Poiché il fisiologico meccanismo di difesa che causa la tintarella è una reazione ad una sollecitazione esterna temporanea, la melanogenesi cessa una volta che si smette di stare al sole, in quanto le radiazioni dell’astro non costituiscono più una minaccia per la cute.

Ciò non comporta che si torni ad essere “ visi pallidi ” immediatamente, ma dopo 7-12 giorni  la naturale rigenerazione ciclica della pelle comincerà a provocare l’esfoliazione delle cellule morte e il colorito intenso inizierà a sbiadire a poco a poco.

Anche se la durata dell’abbronzatura dipende in parte dalla velocità del ricambio della propria pelle e e può essere allungata con gli accorgimenti indicati sotto, non si può rimanere scuri per più di 1 mese in mancanza dello stimolo dei raggi ultravioletti naturali o artificiali.

Giovane donna prende il sole sulla terrazza

Se, invece, oltre ad averne l’adeguata cura, si prende il sole o si ricorre alle lampade UV periodicamente, l’abbronzatura può rimanere intensa e senza spellare assai più a lungo.

Tuttavia, dato che la pelle deve riposare e che i raggi ultravioletti ne provocano l’invecchiamento precoce e a lungo andare possono danneggiarla anche seriamente, è opportuno, una volta finita l’estate, mantenere l’abbronzatura al massimo 2 mesi e non di più.

Come mantenere l’abbronzatura da 30 giorni a 2 mesi

Visto che è necessario riuscire a rallentare al massimo il ricambio cellulare dell’epidermide per prolungare la permanenza dell’ambrato/dorato colorito “ vacanziero ” che migliora aspetto ed umore, vediamo cosa fare e cosa evitare per raggiungere tale scopo.

Idratazione adeguata

Donna con in mano una borraccia contenente acqua in palestra

Idratarsi adeguatamente è fondamentale per prolungare la permanenza sulla pelle del colorito “ vacanziero ” che migliora aspetto ed umore e, quindi, bisogna, innanzitutto, riuscire a bere almeno 2 litri d’acqua nel giro delle 24 ore anche se non si ha sete.

È di primaria importanza pure mantenere ben idratati viso e corpo con una buona crema apposita, come la Cetaphil e la CeraVe (uso ambedue da anni e ne sono pienamente soddisfatta per la loro efficacia e per il buon rapporto qualità-prezzo).

La crema va applicata 2 volte al giorno con un delicato massaggio che ne permetta l’ottimale assorbimento e allo stesso tempo stimoli la microcircolazione della pelle.

Cosa mangiare

Se i cibi contenenti lecitine, licopene, selenio ed antociani aiutano ad otterere un’abbronzatura uniforme e veloce, inserirli nella proprio regime alimentare ne facilita pure il mantenimento e, quindi, conviene farlo.

L’uso di integratori integratori alimentari non è necessario se tua dieta è varia ed equlibrata, ma, qualora non lo sia, è bene assumere quelli che apportano all’organismo vitamina C, vitamina E ed acidi grassi Omega-3 e Omega-6, che combattono l’invecchiamento cutaneo e contribuiscono a mantenere la pelle elastica.

Limita caffè ed alcolici, che ostacolano l’assorbimento delle vitamine e che, aumentando diuresi e sudorazione, disidratano l’epidermide.

Come lavarsi

Preferisci docce veloci fresche o tiepide con un sapone delicato contenente sostanze idratanti ed emollienti e poco schiumogeno ai bagni caldi e prolungati e al bagnoschiuma.

Infatti il calore e i detergenti che fanno parecchie ” bolle ”, aggredendo e sciogliendo il naturale film idrolipidico della pelle, la seccano e ne favoriscono la desquamazione.

Giovane donna si lava con spugna morbida insaponata

Usa una spugna morbida e, quando ti asciughi, tampona la pelle con l’asciugamano invece di strofinarla se non vuoi dire addio alla tintarella anzitempo.

Cosa evitare

Non fare saune e bagni turchi e cerca di non andare in piscina nel periodo di mantenimento dell’abbronzatura.

Se proprio non vuoi rinunciare alla piscina, fai una doccia tiepida appena esci dall’acqua per rimuovere del tutto il cloro, che, oltre che ad indebolire i capelli, “ sbianca ” viso e corpo.

Anche se ho visto che alcuni sul web consigliano di fare settimanalmento uno scrub, sostenendo che il trattamento esfoliante “ rinnoverebbe ” la tintarella mediante l’eliminazione delle cellule morte, non seguire tale suggerimento nel modo più assoluto.

Se dessi loro retta, butteresti via l’acqua con il bambino, dato che rimuoveresti l’abbronzatura assieme alle cellule morte (del resto, non ci sono dermatologi seri che avvalorino tale teoria senza senso).

Per lo stesso motivo per cui non bisogna fare lo scrub, non è opportuno sottoporsi sia alla ceretta dall’estetista sia a quella casalinga.

Tieni presente che profumi contenenti alcool, aria condizionata e vento, inaridendo la pelle, riducono la durata dell’abbronzatura.

Perciò, evita l’utilizzo di colonie, eau de toilette ed essenze, e, se non ti è possibile lasciare il condizionatore spento e devi per forza esporti al vento, tieni a portata di mano una crema idratante per poterla applicare prontamente sulla pelle all’occorrenza.

In aereo

Applicare la crema idratante su viso, collo e parti scoperte del corpo più volte e bere molta acqua durante un volo è essenziale per mantenere l’abbronzatura in aereo, nel cui abitacolo il condizionamento va “ a manetta ” e riduce al 10% la percentuale di umidità presente nell’aria.

Perciò, per evitare che la pelle si secchi e, sfogliandosi in un battibaleno, comprometta la durata della tintarella, metti la crema idratante in un contenitore dalla misura consentita dalla compagnia aerea e tienila nella borsa o nel bagaglio a mano in modo di poterne disporre durante il viaggio.

Donna sta per farsi una maschera facciale nutriente con il miele

Una volta che sarai a casa o in albergo, applica sul viso una maschera nutriente (va benissimo anche quella fai da te al miele) ed ungi il corpo con un olio vegetale ricostitutivo, come quelli di mandole dolci , di germe di grano e di cocco.

L’uso bisettimanale della maschera nutriente e di tali oli è opportuno anche per ravvivare l’abbronzatura e mantenerla glowy e seducente per tutta la sua durata.

Esposizione al sole e lampade UV

Nel caso tu voglia “ allungare la vita ” della tintarella oltre 30 giorni e raddoppiarne la durata, puoi esporti al sole o fare lampade UV, ma adottando sempre gli accorgimenti indicati sopra.

Non è il caso, però, di farlo se hai dei tatuaggi, per i quali l’azione dei raggi ultravioletti è deleteria.

Se puoi prendere il sole sul terrazzo o in giardino, sappi che bastano 20 minuti al giorno di esposizione ai suoi raggi per riattivare la produzione di melanina e rimanere abbronzati.

Qualora tu non ne abbia la possibilità, puoi mantenere l’abbronzatura senza spellare con le lampade UV, ma consultati prima con il tuo medico, perché possono essere parecchio nocive per la pelle e non tutti possono farle.

Se il professionista te le permette, rivolgiti ad un solarium serio dotato dei migliori macchinari di ultima generazione e che disponga di operatori competenti ed affidabili che ti possano consigliare al meglio a seconda del fototipo di pelle e delle esigenze che hai.

In ogni caso, verifica che il lettino, la doccia o la lampada trifacciale o esafacciale che farai sia ad alta pressione e assicurati di:

  • proteggere la pelle con un prodotto a schermatura totale;
  •  non fare più di 1 trattamento alla settimana;
  • cessare le sedute dopo 60 giorni.

Tieni presente, comunque, che i raggi UV artificiali sono assai più concentrati ed intensi di quelli naturali e che una seduta di 20 minuti di lampada solare equivale ad un’esposizione a mezzogiorno all’Equatore.

Esporcisi o evitare di farlo è una scelta personale e sarebbe inopportuno consigliarti in proposito, ma, per quel che mi riguarda, io, quando voglio mantenere l’abbronzatura estiva per 2 mesi e non posso prendere il sole in città, preferisco andare al mare nei week-end ogni 15-20 giorni.

Facendo in questo modo e grazie al nostro clima, che solitamente consente di prendere il sole fino ad autunno inoltrato, riesco a prolungare la tintarella senza correre rischi per la salute.

 

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Credito foto intestazione: Kireyonok_Yuliya per Freepik.com

Credito foto donna al sole: kroshka__nastya per Freepik.com

Credito foto donna con borraccia d’acqua: Ivan Radic per Flickr.com

Credito foto donna che si lava: gpointstudio per Freepik.com

Credito foto maschera col miele: Freepik.com

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