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Trippa mista in umido con peperoni dietetica

Oggi ti propongo la ricetta della trippa in umido con i peperoni, gustoso piatto light da consumare  ben caldo d’inverno e tiepido in estate.

L’estate è comunque il periodo in cui il piatto riesce al meglio, dato che durante la buona stagione è possibile trovare peperoni gustosi coltivati in terra e non insipidi come sono spesso quelli di serra.

Ho fatto questa scoperta per caso la scorsa settimana, quando, dovendo svuotare il freezer per poi sbrinarlo, ci ho trovato dentro della trippa congelata.

Avevo in casa dei peperoni, mi sono ricordata della ricetta del piatto che solitamente preparo in inverno, l’ho fatto e mangiato appena tiepido il giorno dopo e….era talmente buono che l’ho letteralmente divorato tutto (era un chilo) nel giro di 24 ore. 😉

È risaputo che la trippa in umido acquista in gusto se la si lascia riposare e penso che questo sia un grosso vantaggio quando fa caldo e si preferisce cucinare nei momenti più freschi della giornata per poi trovarsi il pasto già fatto senza dover stare ai fornelli nelle ore più afose.

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Considera anche che la trippa è una frattaglia con pochi grassi (100 grammi contengono circa 100 calorie), i peperoni, che si sposano bene con le carni bianche, spesso sono spesso inseriti nelle diete ipocaloriche, non c’è formaggio grattugiato e non si soffriggono i sapori prima.

Pertanto direi che la trippa ai peperoni può essere considerato un piatto dietetico a tutti gli effetti, sempre che non si esageri con l’olio. 😉

I pinoli nel piatto ci starebbero benissimo, ma quelli sì che sono parecchio calorici anche se sani, ragion per cui…..regolati tu. 😉

Ecco la ricetta light di questa allegra e saporita trippa in bianco (ma puoi aggiungere dei pomodorini se preferisci la “trippa rossa”), per l’esecuzione della quale ti consiglio di evitare l’uso dell’abomaso da lampredotto e di farti già tagliare dal macellaio un misto di parti bianche più adatte ad essere cucinate in umido.

Ingredienti:

1 kg di trippa da umido
1 cipolla
1 spicchio di aglio
1 carota
1 costa di sedano
4 peperoni gialli e rossi
1 bicchiere scarso di vino bianco secco
1 manciata di pinoli ( facoltativa)
acqua bollente q.b
prezzemolo fresco q.b
olio extravergine di oliva q.b
pepe nero (o peperoncino) q.b
sale q.b

Preparazione dietetica della trippa mista in umido con i peperoni

Monda la cipolla, lavala, asciugala e tagliala a pezzetti e fai lo stesso con il sedano e la carota.

Sciacqua anche la trippa, asciugala accuratamente e mettila in una casseruola (possibilmente di terracotta, materiale adatto per l’ottimale cottura degli umidi)) capiente dai bordi alti assieme ai sapori tagliati, all’aglio senza buccia e all’olio EVO.

Fai insaporire il tutto a fiamma vivace, mescolando con cucchiaio di legno; abbassa poi il fuoco e fai cuocere fino a quando la trippa avrà rilasciato tutta l’acqua.

Trippa cotta non sbiancata

Farle perdere tutta l’acqua è il vero segreto della cottura della trippa,  ( assieme alla scelta: deve essere già cotta, fresca e di colore scuro come in fotografia) ma non posso fornirti un tempo esatto necessario a farla evaporare, dato che a volte bastano 10 minuti e in altre (come ieri che ho usato trippa scongelata) occorre molto più tempo.

Ad ogni modo sorvegliala, mescolando di tanto in tanto col cucchiaio di legno, e, nel frattempo, metti a scaldare abbondante acqua in una pentola e pulisci i peperoni, levando loro il torsolo, i semi e la cartilagine bianca e molle interna.

Poi tagliali a listarelle, prepara un trito di prezzemolo e tieni da parte, separati, entrambi gli ingredienti.

Quando la trippa avrà rilasciato l’acqua del tutto, spruzzala con il vino bianco, alza la fiamma e fai evaporare l’alcol.

Poi aggiungi i peperoni (e, se vuoi, i pinoli), aggiusta di sale e pepe, mescola bene, copri col coperchio e fai cuocere il tutto a fuoco minimo.

Durante la cottura (ci vogliono dai 30 ai 45 minuti,a seconda della consistenza desiderata) sorveglia la trippa, girala di tanto in tanto e aggiungi acqua calda ogni volta che è necessario, dato che la trippa in umido deve cuocere sempre in non meno di 1 dito abbondante di liquido.

In inverno uso il brodo, ma penso che l’acqua renda il piatto più leggero e digeribile quando fa caldo.

Quando la trippa sarà pronta (se fosse troppo “brodosa”, puoi far restringere il sughetto alzando la fiamma), leva la casseruola dal fornello, togli quel che rimane dello spicchio di aglio, aggiungi il prezzemolo tritato fuori dal fuoco e mescola per fare amalgamare il tutto come si deve.

Puoi consumare il piatto a temperatura ambiente dopo averlo lasciato raffreddare, ma, come scrivevo prima, è meglio riporre l’umido in frigorifero per permettergli di insaporire bene e consumarlo, fatto brevemente intiepidire, il giorno dopo.

Questo consiglio vale per la preparazione light estiva, mentre in inverno è preferibile mangiarsi un piatto di trippa con i peperoni bello bollente e fumante. 🙂

 

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