La polenta di patate con formaggio Bitto è la versione valtellinese più delicata e versatile del famoso piatto del Trentino e del Piemonte, dove viene preparato con farina di mais e altri formaggi e accompagnato con cipolle soffritte nel burro o con la salsiccia.
L’uso del Bitto, formaggio a pasta semi-dura impiegato nella preparazione dei pizzoccheri e che porta il nome del torrente che si unisce all’Adda nei pressi di Morbegno, è l’ideale, ma essendo piuttosto costoso e non facilmente reperibile al di fuori della Lombardia, io spesso lo sostituisco con la toma o con la fontina.
La preparazione, diffusa anche a Milano che sarebbe meglio realizzare in un paiuolo di rame ma che riesce bene anche se la si cuoce in un normale tegame dal fondo spesso, può costituire un primo piatto o un ricco contorno, ma non è adatta ad accompagnare il pesce, a meno che non si tratti di sogliole cucinate alla mugnaia o altri prodotti ittici cotti nel burro.
Puoi conservare la polenta di patate al formaggio, ben chiusa in un contenitore da alimenti, per 2 giorni al massimo, mentre è sconsigliato metterla in freezer per farla durare di più, poiché diventerebbe molliccia e acquosa durante lo scongelamento.
Preparazione della polenta di patate al formaggio secondo la ricetta valtellinese
Esecuzione della ricetta: facile
Tempo occorrente: 15 minuti + 60 minuti di cottura
Costo: basso
Ingredienti per4 persone:
1 kg di patate a pasta gialla
1 pezzo di porro (60 g)
250-300 g di formaggio Bitto (o di toma o di fontina)
60 g di farina bianca
55 g di burro
sale q.b
Procedimento
Metti sul fuoco una pentola con abbondante acqua, copri con il coperchio e, mentre questa si scalda, spazzola le patate per rimuovere l’eventuale terra rimasta sulla loro superficie, lavale bene sotto l’acqua corrente e scolale.
Non appena l’acqua nella pentola sarà arrivata ad ebollizione, aggiungi il sale e le patate non sbucciate e falle lessare per circa 30 minuti fino a quando saranno diventate morbide al loro interno.
Nel frattempo, sciacqua il pezzo di porro e tritalo finemente; togli la crosta al formaggio e taglialo a dadini.
Quando le patate saranno cotte, scolale senza buttare l’acqua di cottura ( ti servirà per aggiungerla alla polenta se indurisse troppo), passale rapidamente sotto l’acqua fredda per non scottarti quando le peli, togli loro la pelle e, mentre sono ancora ben calde, metti uno schiacciapatate su una casseruola dal fondo spesso e passacele dentro.
Metti sul fuoco la casseruola contenente la purea ottenuta e, a fiamma bassa, inizia a mescolarla con il cucchiaio di legno.
Poi aggiungi la farina setacciata a pioggia e poca alla volta, continuando a girare in modo che venga incorporata bene nella purea e facendo attenzione a non unirne altra fino a quando la precedente non è stata assorbita.
Nel caso che la polenta risultasse troppo consistente, aggiungi un po’ di acqua di cottura delle patate poca alla volta e, una volta che avrai finito la farina, togli la casseruola dal fuoco.
Fai sciogliere il burro in un pentolino a fiamma bassa e, quando si sarà liquefatto, aggiungi il porro e fallo insaporire fino a quando sarà diventato trasparente.
Rimetti la casseruola con le patate sul fuoco, regola la fiamma a medio-bassa, unisci il formaggio e il mix di burro e porro e continua a mescolare dolcemente per circa 25 minuti fino a quando la polenta inizierà a staccarsi dalle pareti del recipiente.
Poi rovescia la polenta di patate su un tagliere, lasciala riposare qualche minuto in modo che possa rassodarsi leggermente e, infine, servila fumante in tavola da sola con un intingolo a piacere o in accompagnamento a uova, piatti di carne o verdure.
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Credito foto intestazione: stu_spivack per Flickr.com
Credito foto Bitto: Beñat Irasuegi per Flickr.com
Credito patate in cottura: Pxhere.com