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Cosa sono le fragole bianche e come coltivarle

Anche se poco conosciute, le fragole bianche stanno suscitando sempre più l'interesse di chef stellati e amanti del giardinaggio: caratteristiche e coltivazione.

Dato che sono davvero buone, belle e assai decorative, ti voglio spiegare cosa sono le fragole bianche e come coltivare facilmente nel proprio spazio green questi insoliti e scenografici frutti che hanno lasciato a bocca aperta tutti coloro a cui ho fatto vedere ed assaggiare quelli che da 4 anni produco sulla mia terrazza.

Se credevi che esistessero solo quelle rosse e sei curioso/a di scoprire le bianche, al momento reperibili solo presso pochissimi coltivatori di nicchia e negozi di primizie e pressoché introvabili altrove ((a Genova si trovano solo al Mercato Orientale, dove io, prima di coltivarle, le compravo talvolta per fare dolci alle fragole di figura), dedica qualche minuto alla lettura di questo articolo per capire se davvero vuoi poterne disporre e se la loro coltivazione fa al caso tuo o meno.

Sebbene nel mondo esistano anche altre varietà di fragole bianche, per evitare di confonderti le idee preferisco parlarti unicamente di quelle più diffuse e reperibili presso vivai specializzati italiani, come Supergallo, dal quale ho acquistato le piantine delle mie e il cui titolare Alessando Vichi mi ha dato preziosi consigli (che ti riporto sotto) per farle crescere rigogliose, sane e fruttifere senza usare prodotti chimici.

Non avrebbe senso, infatti, parlarti, ad esempio, della nipponica Hatsukoi no Kaori (“ il profumo del primo amore ” in giapponese), particolarmente prelibata e che nel paese del Sol Levante può arrivare a costare l’equivalente di 8 euro a frutto, se poi è impossibile trovarne le piante da noi e non c’è nessuno nel Bel Paese che spieghi come coltivarle.

Cosa sono le fragole bianche

Fragaria x ananassa bianca in maturazione

Questi particolari ed insoliti  falsi frutti  (i veri e propri frutti sono i semini, mentre la fragola ne è il ricettacolo ingrossato) delle piante appartenenti alla famiglia delle Rosaceae e del genere Fragaria, dalla superficie bianca “ tempestata ” di acheni dapprima verdi e che diventano man mano rossi durante la maturazione,  devono il loro candore esterno ed interno al fatto che sono carenti della proteina Fra a1.

Tale proteina, indicata anche come Fragaria allergene A1, è causa dell’arrossamento di quelli che la contengono via via che maturano ed , inoltre, è responsabile della maggior parte delle reazioni allergiche alle fragole.

Le fragole bianche, varietà antiche riscoperte o ottenute per incrocio naturale o ibridazione ma non geneticamente modificate, possono differenziarsi in forma e dimensione a seconda della specie, ma tutte sono piacevoli alla vista e al palato, presentano una superficie liscia e compatta ed hanno un sapore gradevolmente dolce dalle delicate note di ananas o floreali e diverso da quello delle rosse.

Tali frutti cosiddetti “ albini ”, anche se il termine non è corretto, poiché la vera fragola albina deve la sua candida pigmentazione ad anomalie genetiche che ne hanno provocato il cambiamento di colore, hanno bassa acidità e sono ricchi di vitamina A, C, E e K, potassio, zinco, ferro, calcio, magnesio, sostanze antiossidanti e fibre preziosi per l’organismo.

L’apporto calorico è variabile e dipende da quanto zuccherine sono le bacche, ma, per darti un idea, tieni presente che 100 g di fragole Pineberry contengono circa 110 kcal.

Sebbene siano in molti a sostenere che chi è allergico alle fragole possa consumare tranquillamente le bianche (in quanto prive di proteina Fra a1), è bene che coloro che hanno avuto problemi con quelle rosse consultino il proprio medico in proposito.

Infatti le reazioni avverse possono essere dovute al contatto o all’ingestione di altre sostanze allergeniche contenute pure nelle bianche.

Varietà reperibili in Italia

Anche se esiste la fragolina di bosco bianca, preferisco non parlartene in questo contesto, poiché ha caratteristiche molto differenti rispetto alle altre di specie Fragaria bianche e per il fatto che la sua coltura è diversa e necessita di particolari attenzioni (ma mi riservo di scrivere presto un post sulla stessa).

Fatta questa doverosa precisazione, vediamo insieme quali sono le fragole bianche che si possono trovare da noi e adatte al nostro clima.

Pineberry

Frutti della fragola bianca Pineberry

La Pineberry, o fragola-ananas, è una varietà ananassa stolonifera da spiaggia di origine cilena e già coltivata nel 1700 nei giardini dei nobili francesi.

Tale pianta, incrociata con l’ananas nel tempo e che deve il nome al gusto delle sue bacche simile a quello del frutto tropicale, ha attualmente la leadership tra le varietà Fragaria bianche ma è caduta nel dimenticatoio a lungo ed ha rischiato di scomparire, anche perché produce frutti relativamente piccoli e il raccolto che se ne ricava mal sopporta i lunghi spostamenti.

Per fortuna è stata salvata dall’estinzione da coltivatori olandesi che l’ hanno riscoperta e selezionata ed è proprio grazie al loro impegno e a quello di altri allevatori che oggi le piante di Pineberry sono particolarmente resistenti e in grado di produrre annualmente con regolarità bacche dal sapore e profumo eccellenti.

Fragola Lucida Perfecta

Aspetto delle Fragole Lucida Perfecta

La pianta di varietà Fragaria Chiloensis, che incrociata con una fragolina di bosco ha dato vita alle fragole rosse, è una rarissima ed antica stolonifera da giardino di provenienza sudamericana e costituisce un must per i collezionisti di fragole.

I suoi frutti bianchi e lucidi hanno grandi dimensioni, sono assai aromatici ma non eccessivamente dolci ed a maturazione assumono una leggera colorazione rosata sulla parte degli stessi esposta al sole.

L’auto fertile Fragola Lucida Perfecta è tra le più facili da coltivare e, poiché le sue radici si sviluppano parecchio in profondità, resiste bene alle scarse annaffiature ed è particolarmente adatta ad essere impiantata in terreni aridi.

Fragola Pesca

Frutto maturato di Fragaria Nilgerrensis

Anche questa aromatica fragola di varietà Fragaria Nilgerrensis, le cui bacche hanno un sapore che ricorda quello del frutto a cui deve il nome, è molto antica ed auto fertile.

Piuttosto rara e molto apprezzata dagli amanti del giardinaggio, la Fragola Pesca produce frutti dolci, tondi, dalle medie dimensioni e dall’intenso profumo avvertibile a più di 1 m di distanza.

Pur essendo originaria dell’Himalaya, sopporta bene il caldo intenso e marcisce solo in sporadici casi, ma è necessario verificane la crescita ogni settimana ed eventualmente accorciarne gli stoloni nei punti dove si desidera che non di propaghino, poiché, essendo tappezzante, forma sul terreno un tappeto che potrebbe sfuggire al controllo.

Fragola Albicocca

La Fragola Aprikos, appartenente anch’essa alla varietà Fragaria Nilgerrensis, è la stretta cugina della Pesca e la differenza fondamentale tra le due sta nel fatto che i suoi frutti bianchi hanno un sapore più vicino a quello dell’abicocca che a quello della nettarina.

Di ottima resistenza e dalle stesse caratteristiche della Pesca, la rustica pianta diploide, pur adattandosi bene ad ogni tipo di terreno, predilige quelli in prossimità di arbusti legnosi.

Quasi dimenticata per lungo tempo, è stata reintrodotta sul mercato a partire da una quindicina di anni fa e attualmente sta riscuotendo un discreto successo da parte di collezionisti e coltivatori amatoriali e professionali di nicchia.

Tieni in ogni caso presente che, a differenza delle specie rifiorenti, tutte le varietà di fragole sopra indicate, essendo unifere, producono frutti solo una volta all’ anno.

Come coltivare le fragole bianche in modo naturale

La coltivazione amatoriale delle specie che producono frutti dal colore variabile dal candido all’avorio e a volte anche al rosato, è piuttosto semplice e può essere fatta in piena terra o in vaso.

Fiori di fragola bianca

Tieni presente, però, che accanto alle fragole bianche è necessario impiantare una varietà diversa in modo che avvenga l’impollinazione incrociata e di non rischiare che i fiori cadano e non diventino frutti.

Inoltre, sebbene sia possibile coltivarle partendo dai semi, è meglio non farlo, dato che, oltre a non essere semplice, spesso e volentieri vengono spacciati per semi di fragole bianche quelli che in realtà sono di rosse.

Ti consiglio, pertanto, di evitare di fare tentativi con i semi che possono portare a risultati frustranti (anche se mia sorella ha comprato questi e le è andata bene) e di acquistare le piantine da vivaisti seri e specializzati in fragole.

È preferibile comprare le piantine già in vaso, poiché producono più fiori rispetto a quelle a radice nuda o conservate in frigorifero, che, oltre ad avere una resa minore, possono dare problemi dopo il trapianto.

I mesi più adatti per impiantare il fragoleto sono settembre ed ottobre, ma va bene farlo pure a primavera inoltrata, quando le temperature non vanno mai sotto ai 15°e non si rischia più che avvengano delle gelate.

Sebbene le fragole bianche siano piante rustiche che si adattano ad ogni tipo di terreno, è consigliabile impiantarle, distanziate tra di loro di almeno 20 cm, in uno soffice, semi sabbioso ed organico, protetto dal vento, lontano da falde acquifere e che sia in pieno sole o a mezza ombra.

Anche se le piante della Fragaria prediligono la piena terra, possono essere coltivate pure in vaso, ma in tal caso Alessandro Vichi raccomanda di cambiare la terra almeno ogni 2 anni.

Le annaffiature vanno fatte quando il terreno è asciutto, mentre è bene dar loro da bere più spesso nel periodo in cui fruttificano, ma senza mai esagerare, dato che si tratta di piante che temono l’umidità e che sono soggette a marcescenze.

L’esperto consiglia di fertilizzare le fragole bianche ogni 15 giorni unicamente con il del tutto naturale macerato di ortica, poiché, se si usassero concimi chimici, i frutti maturerebbero troppo in fretta, diventerebbero acquosi e perderebbero parte del loro gusto.

Lo stesso macerato fatto da 1 giorno e non lasciato riposare 15 giorni, come si deve fare quando lo si adopera da fertilizzante, costituisce un ottimo antiparassitario contro i pidocchi delle piante e gli afidi ( è anche particolarmente efficace per eliminare le cocciniglie dalle cactacee).

Pianta di fragola bucherellata da parassiti

Per eliminare gli afidi è utile anche il  decotto di aglio, facilmente realizzabile facendo bollire per 15 minuti 50 g di spicchi spellati in 1 l di acqua, mentre per prevenire e combattere l’oidio si possono fare nebulizzazioni a base di zolfo (3 g per 1 l di acqua) su tutta la pianta.

Nebulizzare sull’intera pianta una soluzione preparata facendo sciogliere 39 g di sapone di Marsiglia in 1 l di acqua è un ottimo rimedio naturale contro gli stessi afidi, gli acari, i tortricidi, i tripidi e il ragnetto rosso, ma bisogna usarlo con parsimonia, dato che è letale anche per gli insetti buoni.

Piantare cipolle, erba cipollina ed aglio vicino alle fragole bianche non solo le protegge dalla muffa grigia e da altre patologie fungine, ma ne migliora anche il sapore delle bacche.

Il sistema migliore per difendere le fragole dagli uccelli è salvaguardarle con l’apposita rete, anche se c’è da dire che le bianche attirano i pennuti meno delle rosse, dato che il loro colore passa più “ inosservato ” .

Per preservarle dalla voracità delle lumache, invece, il Fer Compo biologico funziona bene, mentre il metodo fai da te maggiormente efficace consiste nell’interrare in prossimità delle piante delle trappole fai da te contenenti della birra in cui annegano.

Qualora tu non voglia uccidere chiocciole e limacce, puoi provare ad usare gusci di uova in questo modo.

Vichi consiglia di  fare la pacciamatura delle fragole con la paglia (da eseguire a primavera avanzata ed in autunno inoltrato) e non con i teli in plastica che, oltre a non permettere al terreno di respirare, potrebbero scaldarsi a tal punto in estate da causare bruciature sulla superficie dei frutti che vi entrano in contatto.

È bene evitare anche l’utilizzo del fieno e delle foglie morte raccolte in autunno, poiché è facile che contenga semi di infestanti che potrebbero germogliare e che una volta diventati piante invasive, ostacolerebbero la crescita di quelle delle fragole.

Se coltivate adeguatamente, le fragole, che solitamente fioriscono in aprile e fruttificano a giugno (i tempi, però, sono variabili a seconda del clima), possono vivere anche fino a 20 anni, ma, in ogni caso, è meglio cominciare a moltiplicarle per stolone dopo un triennio dato che rallentano la produzione una volta che sono trascorsi 5 anni dal loro impianto.

Ora che sai che cosa sono le fragole bianche e come effettuarne la corretta coltura, non ti resta altro da fare che decidere se per te vale la pena dedicar loro un po’ di tempo per poterne godere dell’aspetto, del gusto e del profumo ineguagliabili.

 

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Credito foto maturazione della Fragraria x ananassa: Forest and Kim Starr per Flickr.com

Credito foto buchi su pianta di fragola: Alan Levine per Flickr.com

Tutte le altre foto del post sono di Supergallo.net con permesso di pubblicazione

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