HomeCura del verdeFiori frutti e pianteCome essiccare la mimosa: consigli pratici

Come essiccare la mimosa: consigli pratici

I suggerimenti di una decoratrice floreale per disidratare la mimosa perfettamente mediante sospensione e pressatura e per conservarla da essiccata al meglio

Dato che la Festa della Donna è ormai prossima e che in tale occasione è facile ricevere in regalo i fiori dell’Acacia dealbata se si appartiene al gentil sesso, ti può essere utile sapere come essiccare la mimosa per poi poterla utilizzare a lungo da sola o in addobbi floreali per abbellire la casa.

Infatti, anche se ne si può prolungare la vita con determinati accorgimenti, si tratta pur sempre di un fiore effimero e delicato che, una volta reciso, non può, comunque, mantenersi fresco per più di 1 settimana.

Pertanto, se desideri goderne per maggior tempo, la cosa migliore da fare è effettuarne l’essiccazione fai da te nei modi indicati sotto e che ho imparato nel corso che ho frequentato per 5 anni presso l’E.D.F.A. per conseguire il diploma di decoratrice floreale.

Mimosa cresciuta spontaneamente in fioritura

Tieni conto anche del fatto che la mimosa cresce spontanea in molte zone d’Italia dal clima temperato e che poterla essiccare per godere a lungo della sua bellezza costituisce un motivo in più per andare a raccoglierla a costo zero.

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Come essiccare la mimosa e conservarla da disidratata

Poiché la disidratazione professionale comporterebbe l’uso di macchinari assai costosi e quelle fatte con glicerina o con cristalli di silice colloidale sono poco adatte a queste infiorescenze ricche di polline e “ peluccose ”, bisogna disidratarle unicamente mediante sospensione o pressatura.

Entrambi i sistemi sono validi e consentono di ottenere ottimi risultati, ma è preferibile adottare il primo se i rametti fioriti sono tanti e vuoi che mantengano la forma originaria per poi impiegarli per conferire leggerezza a composizioni floreali o farne un mazzo da mettere in vaso.

È meglio, invece, scegliere il secondo, che, però, appiattisce le infiorescenze, nel caso siano pochi e li si voglia usare come segnalibri o utilizzarli per ornare biglietti di auguri, candele, quadretti, etc.

In ambedue i casi è bene controllare che i fiori non siano danneggiati e che il materiale vegetale sia completamente asciutto prima di effettuarne la disidratazione per non rischiare che l’umidità lo faccia ammuffire.

Come mettere i rami di mimosa in acqua tiepida

È consigliabile, inoltre, procedere all’essiccazione il prima possibile per fare in modo di preservarne i colori e, se i fiori non si sono ancora aperti del tutto, metterne prima gli steli a bagno in acqua tiepida per farli dischiudere  completamente.

Sospensione

Rimuovi dai rametti le foglie più basse, forma un mazzo a diverse altezze in modo che appaia maggiormente voluminoso e legalo fermamente a metà degli steli con della rafia per giardinaggio o con dello spago.

Appendilo, poi, a testa in giù in soffitta o in un ambiente asciutto e lontano da fonti di luce, come si fa per provocare la maturazione dei pomodori non ancora raccolti dalla pianta in autunno.

Fatto ciò, disponi sotto allo stesso dei vecchi giornali per fare il modo che i pelucchi e il polline che verranno rilasciati dai fiori vi finiscano sopra e non sporchino il pavimento.

Mimosa disidratata in tazza di ceramica

Una volta che sarà trascorso 1 mese e i fiori saranno diventati secchi del tutto, capovolgi il mazzo, sistemalo in un vaso e nebulizza le infiorescenze con della lacca per capelli in modo da “ fissarle ” ed evitare che rilascino ancora polline e s’impolverino facilmente.

Pressatura

Adagia con delicatezza i rametti su un foglio doppio di carta assorbente, distanziandoli per evitare che entrino in contatto tra di loro.

Copri con un altro foglio di carta assorbente e mettici sopra dei libri dello stesso peso e omogeneamente distribuiti per garantire una pressione uniforme.

Quando, dopo 25-30 giorni, le mimose si saranno disidratate grazie allo schiacciamento esercitato dai pesi, l’assenza d’aria e la mancanza di luce, rimuovi i libri e la carta assorbente, spruzzale con un po’ di lacca e  lasciale asciugare completamente.

Piccolo rametto di mimosa fiorita

È anche possibile  far seccare questi fiori in mezzo a un libro, ma conviene farlo solo se i rametti sono piccoli e pochi.

In tal caso, sistema un singolo rametto tra due fogli di carta assorbente tra le pagine di un libro, che poi chiuderai e non aprirai prima che sia trascorso un mese.

Conservazione

Come tutti i materiali vegetali disidratati, la mimosa secca teme l’umidità e a poco a poco diventa più fragile e si scolorisce a contatto con la luce.

Perciò, se non l’adoperi subito, è bene fasciarne i rami separati in carta velina bianca e chiuderli, senza ammassarli, in una scatola di cartone su cui avrai praticato dei fori per permetterne l’areazione.

Conserva la scatola contenente la mimosa essiccata in un luogo fresco e asciutto e, se il clima dovesse essere particolarmente umido, metti al suo interno una bustina di gel di silice.

 

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Credito foto intestazione: Anna Nekrashevich-7214627 per Pexels.com

Credito foto mimosa in fioritura: Melanie Shaw per Flickr.com

Credito foto mimosa in acqua: Jusotil_1943 per Flickr.com

Credito foto mimosa disidratata nella tazza: k-e-k-u-l-é per Pixabay.com

Credito foto rametto di mimosa: Ferruccio Zanone per Flickr.com

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