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Come raccogliere le foglie secche con poca fatica

Effettuare la raccolta delle foglie morte al meglio senza fare sforzi fisici e stressarsi è possibile: scopri come

Guardare gli alberi che si spogliano lentamente del fogliame in autunno è bellissimo, ma l’incanto che si prova dinnanzi a tale meraviglioso spettacolo può tramutarsi in sconforto se si ha uno spazio verde e non si sa come raccogliere le foglie secche con poca fatica e nel minor tempo possibile.

Infatti, sebbene la raccolta delle foglie morte rimanga un lavoro noioso quasi quanto la rigenerazione del prato in qualsiasi modo lo si faccia, esistono degli attrezzi e dei “ trucchi del mestiere ” che consentono di effettuarla piuttosto velocemente senza dover per forza sudare sette camicie e farsi venire il mal di schiena.

Pertanto, se devi svolgere questo compito ma vuoi risparmiarti sfacchinate evitabili, leggi questo post in cui troverai i consigli, derivanti dalla mia pluridecennale esperienza nel giardinaggio, che ti consentiranno di compierlo al meglio senza affaticarti e senza commettere errori che vanificherebbero il lavoro fatto.

Cosa fare per raccogliere le foglie secche con poca fatica

Mamma raccoglie le foglie morte in giardino con l'aiuto dei suoi bambini

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Per riuscire ad effettuare la raccolta del fogliame morto correttamente senza sgobbare e magari farla con l’aiuto dei bambini, è necessario avere le idee chiare su quando farla e quali sono gli attrezzi che converrà adoperare.

Inoltre bisognerà conoscere gli escamotage che si potranno mettere in atto per evitare di faticare e di perdere tempo.

Quando raccogliere le foglie secche

Anche se alcuni sostengono che la raccolta delle foglie morte va effettuata settimanalmente in autunno, non è possibile stabilirne a priori la frequenza, perché varia a seconda:

  • delle caratteristiche e della dimensione dello spazio aperto da ripulire;
  • della quantità di alberi presenti nello stesso;
  • delle condizioni atmosferiche.

In ogni caso, è necessario rimuovere prontamente le foglie secche dalle adiacenze delle casa, da vialetti e da altri punti di passaggio e dai manti erbosi quando ce n’è bisogno e non solo 1 volta ogni 7 giorni.

Bisogna farlo per evitare che il vento le porti nell’abitazione (magari assieme a sgraditi ospiti, come le cimici delle piante, che spesso penetrano nelle case nascoste nelle foglie) e che possano bagnarsi e diventare scivolose e pericolose per chi le calpesta o vi transita sopra in bicicletta e in moto.

Le foglie cadute vanno tolte il prima possibili anche dal prato, perché non facendolo respirare e provocando nello stesso ristagni di umidità, possono danneggiarlo seriamente anche in un solo inverno.

Non è il caso, invece, di avere fretta di rimuoverle dalle altre aree del giardino anche se la loro presenza, potendo provocare l’insorgenza di malattie fungine e marcescenze nelle piante, può essere nociva per le stesse a lungo andare.

Foglie morte stratificate sul terreno

Tuttavia c’è anche da tenere in considerazione il fatto che le foglie morte cadute e stratificate sul terreno proteggono dal gelo e fertilizzano le radici dei vegetali (oltre a costituire un habitat protettivo per insetti e piccoli animali), tanto che una buona parte degli esperti del settore ritiene che vadano lasciate lì dove sono.

Io, dopo essermi informata approfonditamente e aver chiesto il parere dei professionisti del verde che conosco, resto dell’idea che togliere la maggior parte delle foglie morte sia un bene per il giardino, ma penso anche che non è urgente farlo e che non sia un problema se ne rimangono un po’ sul terreno.

Pertanto, a mio avviso e a quello degli esperti che ho consultato, è opportuno ripulire le aree del giardino non frequentate e non erbose solo quando sulla loro superficie si saranno accumulate parecchie foglie in modo di non dover effettuare l’operazione troppe volte.

Sebbene non sia sempre possibile aspettare che i rami degli alberi siano completamente spogli prima di cominciare a rimuovere le foglie dalle zone del giardino di non passaggio per evitare accumuli eccessivi che faciliterebbero la formazione di muschio e licheni, tieni comunque presente che meno raccolte farai più ore di lavoro ti risparmierai.

Sebbene sia sempre consigliabile indossare i guanti durante questo lavoro, è imperativo farlo qualora lo si svolga a fine inverno o in primavera, quando le urticanti larve della processionaria scendono dagli alberi e le si può trovare sotto alle foglie cadute.

Cosa usare

La scelta dell’attrezzo per effettuare la raccolta del fogliame va fatta in base alla dimensione del proprio spazio green, al numero di alberi presenti nello stesso e alle esigenze e preferenze personali.

Rastrello

Qualora il giardino da ripulire sia piccolo, puoi utilizzare il rastrello, ma, se vuoi rendere meno gravoso possibile il lavoro, è consigliabile impiegarne uno a doppio pettine invece che quello normale a ventaglio o a paletta.

Aspetto e uso del rastrello a doppio pettine

Il rastrello di tale tipologia consente di raccogliere foglie ed eventuali rametti agevolmente e rapidamente per poi rilasciarle nel sacco di smaltimento senza doversi piegare.

Io adopero da 3 anni questo modello su suggerimento del mio vivaista e devo dire che, oltre ad essere soddisfatta della sua funzionalità, non ho più di mal di schiena dopo aver pulito il giardino da quando ho iniziato ad usarlo.

Sempre per evitare di chinarti in continuazione, puoi usare un supporto per sacchi dell’immondizia, come questo regolabile e facilmente trasportabile della tedesca Hinrichs.

Tosaerba e soffiatore-aspiratore

Se vuoi accelerare ulteriormente e rendere agevole al massimo l’operazione o il giardino è vasto e/o devi rimuovere notevoli quantità di foglie, ti converrà utilizzare un buon tosaerba o un soffiatore-aspiratore elettrico o a motore.

Nel caso che tu voglia inserire le foglie morte nel compost casalingo, sarà preferibile impiegarne uno che sia anche trituratore, come questo della Black&Decker.

Trucchi per non sprecare tempo ed energie

Per liberare il giardino dal fogliame caduto in modo intelligente senza stancarsi, la cosa migliore da fare è frazionalo in sezioni ed eseguire l’operazione in più giornate.

Nel caso che tu debba effettuarla in un solo giorno, dopo aver pulito una sezione fai una pausa (lunga a seconda delle tue esigenze) prima d’iniziare e pulirne un’altra.

Se non bisogna raccogliere le foglie morte quando piove o nevica per ovvi motivi,  è  ugualmente inopportuno rimuoverle dal suolo quando sono ancora fradice, perché da bagnate non solo solo viscide, ma hanno pure un peso assai maggiore che da secche.

Scegli un giorno senza vento e possibilmente di bel tempo per effettuarne la raccolta in modo che l’operazione non venga ostacolata da folate di aria e sia resa più piacevole dal tepore del sole autunnale.

Aspiratore-soffiatore di fogliein funzione nella direzione del vento

Qualora tu debba per forza fare il lavoro in una giornata ventosa, rastrella o aspira le foglie nelle direzione in cui soffia il vento in modo che si sollevino più facilmente dal terreno.

Se usi il rastrello mantieni una postura eretta, piega le ginocchia quando ti chini, cambia il braccio di lavoro di tanto in tanto e non raccogliere le foglie in un unico grosso mucchio su un telo di plastica, ma mettile nei sacchi di smaltimento man mano che le elimini.

Avendo tali accorgimenti, ti eviterai il mal di schiena e ti risparmierai il tempo e la fatica che comporta dover trascinare il telo con sopra il mucchio di foglie in tutto il giardino.

Una volta che avrai terminato di raccogliere le foglie secche, le potrai aggiungere al compost domestico o, se sono poche, smaltirle con i rifiuti organici, mentre dovrai portarle a un centro di riciclaggio del tuo comune nel caso siano tante.

 

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Credito foto intestazione: zinkevych per Freepik.com

Credito foto mamma con bambini: Freepik.com

Credito foto strato di foglie morte: John Brighenti per Flickr.com

Credito foto soffiatore-aspiratore in funzione: serhii_bobyk per Freepik.com

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