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Cactus di Natale: come prendersene cura e farlo fiorire

Guida pratica e completa per mantenere in salute e rifiorente per decenni il Cactus di Natale

Il Cactus di Natale, o Schlumbergera e chiamato comunemente anche Natalina, è una diffusa e gioiosa presenza nelle case durante le Feste grazie ai colori accesi e tipicamente  “ natalizi ” dei suoi fiori e fusti e al fatto che è simbolo di rinnovamento e di prosperità, ma bisogna prendersene cura adeguatamente se si vuole che duri a lungo e fiorisca ad ogni inverno.

Infatti, sebbene questa magnifica pianta tropicale sia piuttosto resistente, richieda minori attenzioni di quelle che occorre avere con la Poinsettia e possa vivere  perfino30 anni, è necessario comprenderne le esigenze specifiche per mantenerla sana, rigogliosa e rifiorente.

Pertanto, se hai comprato o ti hanno regalato un Cactus di Natale e non sai di quali cure ha bisogno, leggi questa guida alla sua coltivazione che ti consentirà di accudirlo al meglio senza commettere errori che potrebbero perfino pregiudicarne la stessa sussistenza.

Caratteristiche e necessità del Cactus di Natale

La Schlumbergera, il cui nome fu scelto in onore del grande collezionista di Cacatacee Frederic Schlumberger dal botanico Lumaire nel 1858, è una pianta succulenta priva di spine ed epifita originata da due piante parentali delle foreste brasiliane e che ha dato vita a diverse varietà ibride dalle infiorescenze arancione, rosse, gialle, fucsia o bianche.

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Aspetto dei fiori della Schlumbergera

Solitamente alta e larga da 20 a 40 cm, presenta fusti cespugliosi piatti e segmentati (cladodi ) alle cui sommità si formano fiori a più petali ricadenti con pistilli in evidenza e dalla forma allungata simili a “ ballerine ” da novembre a febbraio (ma alcune specie, come la Schlubmergera Orssichiana, fioriscono più volte all’anno).

Pur privilegiando la zone luminose, non ama il pieno sole e necessita di una temperatura compresa tra 18° e 24° per la maggior parte dell’anno e di un tasso di umidità di almeno il 50% per poter vivere e svilupparsi.

La pianta, che va rinvasata ogni 2 anni, richiede un terreno acido-neutro fertile e ben drenato per evitare ristagni idrici ed ha bisogno di essere annaffiata moderatamente ma con regolarità.

Inoltre ha bisogno di 2 periodi di “ riposo ” annuali per poter mettere i boccioli.

Come prendersi cura del Cactus di Natale e farlo fiorire

Le attenzioni da dedicare alla Schlumbergera sono semplici e poche e non è necessario avere il “ pollice verde ” per godere della sua bellezza per decenni se si sa:

  • dove collocarla;
  •  come annaffiarla;
  • in cosa interrarla e quando rinvasarla;
  • come fertilizzarla e potarla;
  • come combatterne i parassiti;
  • in che modi favorirne la fioritura.

Vediamo, quindi, ognuno di questi aspetti nei dettagli.

Collocazione

Sebbene il Cactus di Natale sia alquanto adattabile, bisogna considerare che non sopporta temperature inferiori a 10° e, pertanto, va assolutamente tenuto in casa durante i mesi freddi.

Poiché patisce l’esposizione ai raggi solari e la calura (come il freddo intenso), è preferibile non metterlo all’aperto neppure durante la bella stagione, a meno che lo si possa sistemare in un terrazzo coperto o un luogo a mezz’ombra e protetto dalla pioggia battente e dal vento.

Sclumbergera posizionata a luce indiretta in stanza luminosa

La sua collocazione ideale è in un ambiente luminoso a luce indiretta dall’adeguato tasso di umidità (qualora sia più basso del 50%, bisognerà alzarlo artificialmente con un umidificatore) e lontano da fonti di calore e da correnti d’aria.

Volendo, lo si può tenere pure in bagno, ma non in prossimità della vasca o della doccia, dove potrebbe subire shock termici.

Se in casa ci sono bambini e/o animali domestici, lo si deve collocare al di fuori della loro portata, dato che la sua linfa è leggermente tossica ed ingerirla in gran quantità può causare vomito e diarrea.

Annaffiature

Anche se questa pianta necessita di umidità per vivere e svilupparsi, non bisogna bagnarla né eccessivamente né troppo poco sia per evitare marcescenze radicali, malattie fungine e la comparsa di macchie sui fusti nel primo caso sia per non rischiare che gli steli raggrinziscano e di comprometterne la fioritura nel secondo.

Perciò occorre annaffiare il Cactus di Natale quando la terra del suo vaso è asciutta in superficie ma è ancora umida in profondità.

È anche consigliabile lasciare riposare l’acqua nell’innaffiatoio per 24 ore per farne precipitare il calcare prima di buttare via quella rimasta sul fondo e di usare la restante a temperatura ambiente per bagnare la Natalina.

Dato che la pianta teme i ristagni idrici, è importante rimuovere dal sottovaso l’acqua non assorbita dalle sue radici entro 15 minuti dall’annaffiattura.

Seppure non sia possibile stabilire a priori con esattezza la frequenza delle annaffiature (in quanto dipende dalla stagionalità e da altri fattori), è ragionevole bagnare la pianta ogni 5-6 giorni in estate e ogni 10-12 giorni in inverno.

Donna annaffia il cactus di Natale con moderazione

Del resto capire quando annaffiare la Schlumbergera e non sbagliare è davvero facile: basta toccare spesso la superficie del substrato in cui è interrata e darle da bere solo se il terriccio esterno è asciutto al tatto e con moderazione.

Rinvaso

È bene rinvasare il Cactus di Natale dopo la fioritura (i mesi migliori per farlo sono aprile avanzato e maggio) in un vaso dal diametro leggermente maggiore di quello del precedente ma non troppo.

Infatti non solo la pianta neofita richiede poco substrato per svilupparsi, ma anche fiorisce più generosamente se le sue radici crescono compatte in uno spazio limitato in cui non possano espandersi troppo.

Usa un vaso più grosso del precedente di circa il 20% e in coccio, materiale che, grazie alla sua porosità, consente al terreno e all’apparato radicale della pianta di respirare e di non rimanere inzuppati di acqua per un tempo eccessivo.

Nel “ traslocare ” la pianta, è indispensabile sistemare uno strato di sabbia o di argilla espansa sul fondo del nuovo vaso (affinché ci sia un buon drenaggio) ed adoperare un terriccio per piante grasse.

Per effettuare il rinvaso del Cactus di Natale correttamente, procedi nel seguente modo:

  • Togli la pianta dal vecchio vaso con delicatezza e senza ledere la zolla.
  • Controllane le radici e tagliane via le eventuali parti marcite o rovinate.
  • Trapiantala nel nuovo vaso alla stessa profondità in cui era nel precedente.
  • Ricoprine del tutto le radici con il terriccio.
  • Compatta lievemente la superficie del substrato e bagnalo con parsimonia.

Schlumbergera con foglie molle dopo il rinvaso

Non c’è da preoccuparsi se la pianta tenderà a perdere turgore e le sue foglie saranno molle subito dopo averne effettuato il rinvaso, perché la causa sta nel cosiddetto “ stress da trapianto ”, transitorio e che solitamente dura da 7 a 15 giorni.

Tuttavia, se il suo stato di sofferenza dovesse protrarsi per più tempo, sarà opportuno chiedere consiglio sul da farsi ad un vivaista esperto, dato che in tal caso è assai probabile che si abbia commesso degli errori nel rinvasarlo.

Se ti è stata regalato o hai acquistato un vaso con dentro vari cactus tra cui la Schlumbergera, non lasciarla assieme agli altri a lungo e rinvasala da sola nel giro di 30 giorni.

Concimazione

Il cactus di Natale va fertilizzato con un concime specifico per piante succulente e grasse ad alto contenuto di potassio, come il Compo per cactacee liquido, diluito nell’acqua di annaffiatura.

La concimazione va effettuata ogni 15 giorni da novembre a marzo e negli altri eventuali periodi di fioritura, mentre sarà sufficiente farla ogni 30 giorni nel resto dell’anno.

Tieni presente, però, che le fertilizzazioni devono essere sospese per 1 mese dopo un eventuale rinvaso e prima della fioritura.

Potatura e propagazione

Potare il Cactus di Natale non è strettamente necessario, ma conviene comunque farlo per migliorarne l’aspetto quando presenta fusti rovinati, troppo folti agli apici o eccessivamente sparuti, che ne provocano una crescita disordinata e ne pregiudicano l’estetica.

Cesoia di ferro dalle lame affilate

Se la pianta si trova in tali condizioni, la prima cosa da fare è “ pulirla ” degli steli danneggiati e di quelli più vecchi con una cesoia dalle lame affilate e precedentemente disinfettate per evitare potenziali contaminazioni.

Qualora la Schlumbergera abbia steli diradati o la chioma troppo folta, sarà opportuno anche eseguire delle leggere potature apicali, ruotando e rimuovendo delicatamente con le dita 2-3 placche dalla parte terminale superiore di qualche fusto le dita nel punto più basso di congiunzione allo stelo e non tagliandole via a metà placca.

Facendo in questo modo, si facilita la formazione e la spinta delle gemme laterali, che, una volta sviluppatesi, renderanno la pianta più piena alla base ed armoniosa nel suo insieme.

In ogni caso, la potatura va fatta dopo 1 mese dalla fioritura e mai durante la stessa.

Qualora tu voglia ottenere altri Cactus di Natale a costo zero, non buttare va le placche apicali rinvenienti dalla potatura, ma propagale per talea, possibilmente in maggio, mese dalla temperatura ideale per la moltiplicazione della Schlumbergera.

Interrale quel tanto che occorre per mantenerle dritte in singoli vasetti riempiti di terriccio per piante grasse mischiato a sabbia e mantieni il substrato sempre leggermente umido in modo che le talee possano ben radicare e che le nuove piantine ottenute dalle stesse fioriscano già l’inverno seguente.

Ovviamente, puoi fare la stessa cosa non solo con gli “ scarti di potatura ” ma anche  con sezioni terminali prelevate dalla pianta appositamente per la propagazione.

Parassiti del Cactus di Natale

Fusti di Schlumbergera infestati da parassiti

Pur essendo resistente alla maggior parte delle fitopatie, questa pianta è soggetta a malattie fungine e, al pari delle viole del pensiero, può essere infestata da afidi e cocciniglie.

Per evitare marcescenze e patologie, prevalentemente causate dai funghi Phytophtora e Pythium, che fanno ingiallire i fusti e provocano la morte della Schlumbergera, è basilare annaffiare la pianta solo quando ce n’è un effettivo bisogno.

Una volta che radici e colletto sono stati contaminati, la cosa più opportuna da fare è prelevare dalla pianta gli steli ancora sani e propagarli per talea.

Infatti, sebbene esistano dei prodotti specifici contro tali infezioni fungine, le stesse sono difficilmente individuabili e quasi sempre ci si accorge della loro presenza quando la pianta è ormai compromessa.

Per rimuovere afidi e cocciniglie dalla Schlumergera ed evitare che ne tornino a “prenderne possesso”, bisogna lavarne gli steli con sapone di potassio ed acqua corrente fresca, sciacquarli bene, lasciarli asciugare e poi applicarci sopra del macerato di ortica in fermentazione fai da te o dell’olio di neem.

Nel caso tu tenga la pianta all’esterno in estate, dovrai anche difenderla da lumache e limacce, mettendo attorno al suo vaso gusci di uova frantumati o un repellente apposito e portandola in casa quando piove.

Se ti prenderai cura del Cactus di Natale con le poche e semplici attenzioni indicate sopra, la pianta te ne sarà grata e ti contraccambierà con generose e splendide fioriture ogni anno.

 

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Credito foto intestazione: Maja Dumat per Flickr.com

Credito foto fiori della Schlumbergera: Grotesque Images per Flickr.com

Credito foto posizionamento corretto della pianta: Peter Barabas per Flickr.com

Credito foto annaffiatura: Freepik.com

Credito foto Cactus di Natale sofferente: graibeard per Flickr.com

Credito foto cesoia affiliata: Yotoen per Flickr.com

Credito foto parassiti su fusti della pianta: Grotesque Images per Flickr.com

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