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Come conservare il panettone e il pandoro fino a 4 mesi morbidi e fragranti

La corretta conservazione del panettone e del pandoro consente di mantenerli soffici, fragranti e sicuri per la salute anche fino a 4 mesi e di evitare di sprecarli senza doverli per forza consumare in fretta

Poiché a Natale capita spesso di acquistare o di ricevere in regalo più dolci tipici di quanti se ne riescono a consumare durante le Feste, ora ti spiego come si devono conservare il panettone e il pandoro correttamente per mantenerli morbidi, fragranti e golosi il più a lungo possibile.

Infatti, se è importante ingegnarsi per presentarli in tavola in “ vesti nuove ” per evitare di stancarci di mangiarli, lo è ancora di più sapere come farli durare soffici ed appetibili da 3 giorni a perfino 4 mesi dall’acquisto a seconda di come sono fatti.

Prima di passare ai consigli pratici, devo premettere che, a parità di conservazione, il pandoro dura di più del panettone, grazie al maggior contenuto di grassi e al tipo di lavorazione a cui viene sottoposto che ne prolunga la shelf life.

Per tale ragione è meglio dare la precedenza al panettone nel caso ci si trovi a dover decidere quale dei due consumare prima.

Finto pandoro su carta stagnola

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Nel caso che il pandoro sia “ finto ”  e cioè ottenuto senza lievitazione e burro, consumalo il prima possibile, perché la sua durata è assai limitata e diventa secco già dopo 4 giorni.

Come conservare panettone e pandoro a seconda di come sono stati fatti e di quanto li si vuole fare durare

La durata di un panettone o di un pandoro, che si conservano entrambi negli stessi modi, è necessariamente diversa a seconda che il dolce sia ancora chiuso nel suo sacchetto o che sia stato già aperto, che sia artigianale o industriale e che sia privo di creme o ne contenga.

Vediamo, perciò, cosa conviene fare caso per caso.

Conservazione di panettoni e pandori chiusi nella loro confezione

Se ti stai chiedendo quanto dura un panettone o pandoro industriale, sappi che, se è ancora ben chiuso nella sua confezione, può perfino mantenersi commestibile, soffice e profumato perfino per 9 mesi da quando è stato prodotto.

C’è da tener presente, però, che la produzione di tali dolci inizia solitamente ad agosto e che, quindi, a dicembre hanno già 5 mesi.

Pertanto è bene non conservarli oltre l’inizio della primavera e consumarli comunque entro la data di scadenza anche se sono integri e sigillati nel loro packaging.

Per mantenerli al meglio, bisogna, però, tenerli ad una temperatura compresa tra 20° e 30° in un ambiente asciutto e lontano da fonti di calore.

Evitane comunque il consumo dopo 15 giorni dalla scadenza, poiché, anche se contengono mono e digliceridi degli acidi grassi (E471) o altri conservanti naturali o chimici per panettoni che ne prolungano la commestibilità, potrebbero aver già iniziato ad alterarsi nonostante siano ancora gradevoli al palato.

Se, invece, il panettone o il pandoro è fatto in casa o artigianalmente senza conservanti, la sua durata sarà necessariamente minore e bisognerà consumarlo nel giro di 30-35 giorni a meno che non lo si congeli.

Panettone fatto in casa messo a riposare sulla griglia

Qualora sia tu a prepararlo, fallo riposare una decina di ore prima di confezionarlo e lascia che passino 4-5 giorni prima di consumarlo in modo che perda gradualmente l’umidità in eccesso contenuta e di permettere al dolce d’insaporirsi a dovere.

Alcuni “ esperti ” sostengono che bisogna conservare il panettone fatto in casa con l’alcool, chiudendolo in un sacchetto sanificato al suo interno con quello alimentare a 95° per preservarlo dalle muffe, ma non ritengo affatto che sia strettamente necessario farlo.

Infatti, se il dolce si è ben asciugato, si rispettano le norme igieniche nel confezionarlo e lo si conserva correttamente, non ammuffisce anche senza usare l’alcool, responsabile, peraltro, del forte ed innaturale odore emanato da alcuni prodotti dolciari e da forno, come il pane per tramezzini americano.

Ti consiglio, perciò, di usare l’alcool alimentare, come il Buongusto, solo se temi che il dolce non sia stato cotto a sufficienza o se vuoi conservarlo per più di 1 mese.

Altrimenti mettilo in un sacchetto dalle misure adeguate assieme ad un foglio di carta da cucina (che possa assorbire i residui di umidità) e fai uscire più aria possibile prima di chiuderlo bel stretto con un laccetto e riporlo in un luogo asciutto e al riparo da fonti di calore.

Nel caso che il prodotto sia farcito con creme o glassato, segui le istruzioni di conservazione fornite dal produttore o, se lo hai fatto tu senza conservanti di sorta, fascialo nella pellicola alimentare e tienilo in frigorifero per un massimo di 3 giorni.

Come conservare il panettone e il pandoro già aperti

Mentre i panettoni o pandori contenenti creme o ganache ormai aperti  devono essere tenuti in frigorifero per non più di 72 ore al pari di quelli ancora chiusi della stessa tipologia, è possibile mantenere più a lungo morbidezza, fragranza e commestibilità degli altri.

Poiché il nemico più temibile di tali dolci è l’aria, bisogna evitarne il più possibile il contatto non solo con l’impasto, ma anche con la crosta esterna.

La miglior cosa da fare è chiudere il dolce in una scatola di latta con coperchio ermetico assieme ad una mela, che, mantenendo l’adeguata umidità all’interno del contenitore, eviterà che l’impasto si secchi e gli permetterà di rimanere soffice.

Se non disponi di una scatola di latta dalle appropriate dimensioni, puoi usare una campana di vetro al suo posto o rimettere il prodotto nel suo sacchetto (se non è integro, usane un altro), fare fuoriuscire più aria possibile e sigillare accuratamente l’involucro.

Conservati congruamente in tali modi, il panettone si manterrà soffice per 1 mese, mentre il pandoro potrà rimanere morbido anche fino a 40 giorni.

In ogni caso, evita di affettare il dolce avanzato e di conservarlo in frigorifero (a meno che non sia farcito), perché nel primo caso rischierebbe di seccarsi e nel secondo di ammuffire.

Come congelare il panettone e il pandoro

Se lo hai già aperto e vuoi conservare il panettone o il pandoro industriale o artigianale più a lungo, puoi benissimo congelarlo come si fa con il pane, ma non metterlo nel freezer se è farcito e non lo hai fatto tu, poiché potrebbe essere stato preparato con ingredienti decongelati.

Infatti ricongelare alimenti scongelati senza prima sottoporli a cottura è pericoloso per la salute di chi li consuma e non è proprio il caso di correre rischi quando se ne può fare a meno.

Fetta di panettone tagliata spessa

Dopo aver tagliato il dolce in fette abbastanza spesse in modo di trovartelo poi già diviso in porzioni che non occupino troppo spazio nel freezer, chiudine le fette ottenute, una ad una, in sacchetti gelo o in vaschette di alluminio.

Apponi su ciascun contenitore una targhetta con indicato il contenuto e la data di congelamento e metti tutte le porzioni nel freezer, in cui si conserveranno fino a 3 mesi.

All’occorrenza, fanne decongelare le fette a temperatura ambiente o nel microonde in funzione defrost in modo che possano riprendere gradualmente la morbidezza e la fragranza originarie.

Bene, ora che sai come conservare il panettone e il pandoro anche fino a 4 mesi, non dovrai più abbuffartene in pochi giorni per evitare di sprecarli e potrai anche comprali a prezzi scontati dopo le Feste per consumarli quando ne avrai voglia senza rischiare che vadano a male.

 

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Credito foto immagine in evidenza: Freepik.com

Credito foto falso pandoro: Nicola per Flickr.com

Credito foto panettone su griglia: Rebecca Siegel per Flickr.com

Credito foto taglio del panettone: Nicola per Flickr.com

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