In vita mia ho provato un’ infinità di prodotti per la cura delle calzature, ma ormai uso prevalentemente il lucido da scarpe fai da te da quando il “ mitico ” calzolaio genovese Gino mi ha spiegato come prepararlo in casa prima di chiudere la sua storica bottega e andare in pensione per ringraziarmi della mia fedeltà di cliente.
Conoscevo i sistemi per pulire e nutrire le scarpe all’ultimo minuto in mancanza dell’apposito polish, ma non sapevo che fosse possibile autoprodurre da soli un vero e proprio lucido da scarpe con solo olio vegetale e cera d’api organica se neutro o con l’aggiunta di ossido di ferro nel caso lo si preferisca ottenere colorato.
Grazie a questo preparato casalingo da impiegare sulla pelle liscia e non sulla scamosciata, riesco a far brillare, nutrire e proteggere scarpe, borse, cinture ed altri accessori di abbigliamento in pellame (ma anche i manufatti in ecopelle animale e in legno non lucidato) senza dover usare prodotti di sintesi appositi, costosi e spesso nocivi per la salute del pianeta e di chi li maneggia e ne respira le esalazioni.
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Consigli preliminari per la preparazione del lucido da scarpe alla cera d’api naturale e della massima efficacia
Prima di spiegarti con che cosa e come realizzare il lucido da scarpe casalingo con la “ ricetta segreta ” di Gino, ti devo avvisare che la cera d’api contenuta nel preparato, pur essendo il miglior rimedio naturale che ci sia per la cura delle calzature, tende a scurire i colori.
È meglio, quindi, evitare d impiegarlo sulla pelle bianca e di tonalità chiare, anche se c’è da dire che quasi tutti i prodotti studiati per ingrassare il pellame e il cuoio e salvaguardarne integrità e bellezza ungono e inumidiscono tali materiali e, di conseguenza, ne fanno scurire la colorazione inevitabilmente.
Nella preparazione del lucido neutro puoi usare la cera d’api grezza, mentre in quella del colorato è meglio impiegare quella bianca in pellet.
In ogni caso occorre avere l’accortezza di fare sciogliere la cera d’api a bagnomaria invece che direttamente sul fuoco, perché si tratta di una sostanza infiammabile, che sopra i 120° va in fumo e può anche andare a fuoco, e che è deteriorabile se la si sottopone ad alte temperature.
Se non vuoi dedicare un pentolino alla preparazione del lucido da scarpe (del quale potrai servirti anche in quella di candele e di cosmetici fai da te), ti consiglio anche di pulire quello utilizzato subito dopo averlo usato prima con carta da cucina e poi con acqua calda saponata, in modo che i residui di cera rimasti al suo interno non abbiano tempo d’indurire e di diventare difficili da mandare via.
Detto questo e raccomandandoti d’indossare dei guanti protettivi per non rischiare di scottarti, ora ti spiego come autoprodurre facilmente il tuo homemade shoe polish neutro o colorato da usare su scarpe del tutto asciutte nel medesimo modo in cui s’impiega il lucido per calzature industriale.
Come fare in casa il lucido da scarpe neutro
Occorrente:
- 38 g di cera d’api
- 100 ml di olio di oliva
- una pentola larga
- una ciotola o un pentolino in acciaio di minor diametro e dai bordi alti
- un cucchiaio
- un barattolo di vetro o di latta con tappo a chiusura ermetica
Procedimento
Metti la cera d’api e l’olio nella ciotola d’acciaio e sistemala nella pentola riempita d’acqua a 3/4.
Regola la fiamma al minimo e inizia a mescolare appena la cera inizierà a sciogliersi per effetto del calore.
Continua a rimestare il composto fino a quando l’olio e la cera liquefatta (che si scioglie a circa 63°) si saranno amalgamati bene ed in modo omogeneo, aggiungendo poca acqua alla volta alla pentola grande se vedi che evapora troppo in fretta e facendo attenzione che non possa in nessun modo entrare in contatto con il contenuto della ciotola.
Poi spegni il fuoco, versa l’emulsione nel barattolo in cui la conserverai ( puoi metterla anche in un contenitore usato di lucido commerciale con l’apertura a farfalla)) e aspetta 1 ora, per darle il tempo di solidificarsi ed assumere una consistenza e un aspetto simile a quello della vaselina, prima di chiudere ermeticamente il contenitore.
Se devi usare al più presto il lucido da scarpe ottenuto, lascia che si intiepidisca a temperatura ambiente e poi trasferiscilo in freezer per una decina di minuti in modo che possa indurirsi in fretta.
Preparazione fai da te del lucido per calzature colorato
Il lucido da scarpe colorato si prepara allo stesso modo di quello neutro, ma è un po’ più noioso da realizzare, perché bisogna mescolarlo con il frullatore ad immersione ( io uso una piccola frusta elettrica alla massima velocità) per evitare che i pigmenti vadano sul fondo e non vengano inglobati dal mix di cera ed olio in modo omogeneo.
Ti dico subito che all’inizio è meglio limitarsi a fare in casa il lucido da scarpe nero, marrone e blu, dato che è preferibile aspettare di avere un po’ di esperienza prima di cimentarsi bella realizzazione di quelli in altri colori più difficili a prepararsi.
Il mio consiglio è quello di usare come pigmenti gli ossidi di ferro, facilmente reperibili nei colorifici e su Internet, ed evitare l’utilizzo del carbone attivo e del cacao in polvere adoperati da alcuni sostenitori del “ naturale ad ogni costo ”, poiché ho ottenuto risultati assai deludenti quando ho provato ad impiegare entrambi come coloranti.
Per preparare il lucido colorato, io impiego 100 g di olio di oliva (ma va bene anche quello di colza o di semi di arachidi), 40 g di cera d’api bianca e 10 g di pigmento.
Si fa sciogliere la cera nell’olio a bagnomaria come indicato sopra , si aggiunge 1/3 del pigmento e si lavora con il minipimer fino a quando le molecole dell’ossido ferroso si saranno spaccate e avranno colorato il composto prima di aggiungere in altre 2 riprese quello rimanente e fare la stessa cosa.
Poi si trasferisce il lucido ottenuto in un barattolo, lo si mescola 2 o 3 volte prima che solidifichi e lo si chiude con il tappo una volta che è diventato duro.
Puoi conservare il lucido da scarpe fai da te fino a 3 anni, ma, è consigliabile usarlo entro 12 mesi per evitare che col passare del tempo possa assumere un odore troppo forte e poco piacevole.
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Credito foto intestazione: TAKA@P.P.R.S per Flickr.com
Credito foto bagnomaria: Emma per Flickr.com
Credito foto ossido di ferro: Benjah-bmm27, Public domain via Wikimedia Commons
