Da non confondere on i crustoli calabresi o turdilli, i crostoli veneti di Carnevale, chiamati anche galani, sono dei deliziosi dolcetti fritti tipici del periodo festoso che precede la Quaresima di origine veneziana, ma diffusi pure in Friuli-Venezia Giulia, in Trentino-Alto Adige e nel Ferrarese.
Dato che queste frittelle, nel cui impasto si usa la grappa non impiegata in quello delle chiacchiere, sono super golose e una tira l’altra, te ne propongo la ricetta di una nonna bellunese.
Se ne seguirai step by step le indicazioni, avrai la pazienza di fare sfoglie sottilissime e le friggerai alla temperatura costante di 170°, ti assicuro che otterrai dei crostoli perfetti e che non avranno nulla da invidiare a quelli famosi di Dal Mas, pasticceria veneziana nei pressi della stazione di Santa Lucia.
Sebbene i golosi dolcetti possano essere gustati da soli, il non plus ultra è accompagnarli con panna montata, con il pelibato cioccolaccio o con una tazza di cioccolata calda.
Tieni presente, però, che 100 g di crostoli apportano circa 500 kcal e che, pertanto, è bene non mangiarne più di 4-5 se non si vuole ingrassare.
Anche se, al pari delle banane fritte di Carnevale, è preferibile consumarli appena fatti, è possibile conservare i crostoli sotto una campana di vetro o chiusi in un sacchetto di carta da pane e lontano da fonti di calore per 3-4 giorni.
Preparazione dei crostoli veneti di Carnevale secondo la ricetta della nonna
Esecuzione della ricetta: facile
Tempo occorrente: 30 minuti + 10 minuti di cottura
Costo: basso
Ingredienti per 60 crostoli |
400 g di farina 00 |
2 uova grosse |
45 g di zucchero semolato |
60 ml di grappa |
un pizzico di sale |
35 g di burro |
1 limone non trattato |
olio di semi di arachidi per friggere q.b |
zucchero a velo per decorare q.b |
2-3 cucchiai di latte (solo se necessario) |
Procedimento
1 ora prima di metterti al lavoro tira fuori il burro dal frigorifero in modo che sia a temperatura ambiente quando lo dovrai impiegare.
Lava il limone non trattato, asciugalo bene e grattugiane la parte gialla della buccia, facendo attenzione a non prelevare quella bianca amata.
Metti la farina setacciata, lo zucchero, il burro ammorbidito tagliato a tocchetti e un pizzico di sale in una grossa ciotola e, schiacciando il burro con una forchetta, fallo amalgamare agli altri ingredienti.
Aggiungi, quindi, le uova sgusciate, la grappa e la scorza grattugiata del limone e, facendo dei movimenti dai lati verso il centro, incorporali al composto.
Poi lavora a mano l’impasto sbriciolato ottenuto fino a quando sarà diventato morbido ed elastico, aggiungendo il latte a temperatura ambiente e poco alla volta solo nel caso che dovesse risultare troppo duro.
Dopodiché dai all’impasto la forma di una palla, fascialo nella pellicola da cucina e lascialo riposare per 30 minuti lontano da correnti d’aria.
Terminato il riposo, preleva un pezzo d’impasto (lasciando avvolto nella pellicola quello rimasto per evitare che si asciughi a contatto con l’aria), mettilo sul piano di lavoro leggermente infarinato ed appiattiscilo con il mattarello spolverato di farina.
Se hai la sfogliatrice, inizia col passarlo 2-3 volte attraverso i rulli dallo spessore più largo ( infarinandolo leggermente prima di ogni passaggio) e poi continua, stringendo gradualmente i rulli, fino a quando avrai ottenuto una sfoglia spessa circa 1 mm.
Procedi allo stesso modo fino ad esaurimento dell’impasto, disponendo le sfoglie, man mano che le fai, distanziate l’una dall’altra su vassoi spolverizzati di farina e coprendole con dei canovacci puliti per impedire che si secchino.
Qualora tu non disponga della sfogliatrice, dovrai tirare la sfoglia con il mattarello infarinato, ripiegandola 2-3 volte, fino a quando sarà diventata sottilissima.
Una volta che avrai finito di tirare tutte le sfoglie con la macchinetta o manualmente, tagliale in strisce larghe 6-8 cm e lunghe 10-12 cm e pratica, se vuoi, un’incisione al centro di ognuna.
Versa abbondate olio di semi di arachidi in una grossa padella, fallo scaldare, e, non appena sarà arrivato a 170°, immergici dentro pochi crostoli alla volta.
Falli friggere 30-40 secondi per lato fino a quando saranno diventati dorati, bollosi e croccanti, scolandoli man mano con la schiumarola su della carta da cucina che assorba l’olio in eccesso.
Disponi, infine, i crostoli veneti sul piatto di portata senza sovrapporli, spolverali con lo zucchero a velo e servili in tavola.
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Credito panna montata: Marco Verch su licenza Creative Commons