HomeRicetteConserveConfettura di mele cotogne fatta in casa senza Fruttapec

Confettura di mele cotogne fatta in casa senza Fruttapec

La deliziosa confettura di mele cotogne preparata senza Fruttapec, non contenendo addensanti e conservanti, è genuina al massimo ed ha tutto il gusto ed il profumo delle conserve di frutta di una volta

Come ad ogni autunno, in questi giorni sto preparando la confettura di mele cotogne senza Fruttapec e adesso te ne voglio dare la ricetta di una volta, che permette di ottenerla profumatissima, davvero prelibata e ben superiore a quelle industriali, vendute, peraltro, a caro prezzo.

La genuina conserva fatta in casa,“ morbida ”  alternativa alla solida e compatta cotognata dalla preparazione diversa, è non solo salutare e meno calorica delle altre confetture di frutta zuccherate (100 g del prodotto finito apportano 120 kcal) , ma anche assai versatile in cucina.

Infatti, oltre ad essere super adatta ad essere consumata a colazione o a merenda spalmata sul pane, può pure essere utilizzata nella preparazione di dolci (gli originali gobeletti liguri ne prevedono tassativamente l’uso) e di piatti salati e costituisce un accompagnamento “ azzeccato ”, insolito ed elegante per formaggi freschi e stagionati, salumi e carni bianche e rosse.

Io regalo a Natale  la mia confettura di mele cotogne casalinga ai tanti amici che l’apprezzano e l’adopero anche anche per farcire le crepes in modo insolito e sono contenta di constatare ogni volta che sia i piccoli doni sia le crespelle in cui la impiego sono sempre graditissimi da adulti e bambini.

Uomo tiene in mano una mela cotogna matura

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La preparazione è ancora più semplice di quella della confettura di fragole e non presenta difficoltà fin dalla prima volta,  ma è necessario impiegare mele cotogne ben mature dal colore giallo e non verdognolo se si vuole ottenere un risultato eccellente.

Poiché è necessario usarne anche la buccia (ricca di pectina) se non si adopera il Fruttapec o un’eccessiva quantità di zucchero, ti consiglio anche di assicurarti che i frutti, anticamente simboleggianti Venere e dal gusto eccessivamente acido e sgradevole se non vengono cotti, siano biologici.

Se vuoi fare la confettura di mele cotogne con poco zucchero, puoi ridurne la quantità, ma tieni conto del fatto che bisogna usarne almeno 450 g per ogni kg di frutta per riuscire ad ottenere la gelificazione del composto durante la cottura e per rendere il prodotto finito sicuro per la salute.

Preparazione della confettura di mele cotogne senza l’uso del Fruttapec

Esecuzione della ricetta: facile

Tempo occorrente:

Costo: basso

 

Ingredienti per 4 vasetti da 250 g l’uno:

2 kg di mele cotogne mature e sane

1 kg di zucchero

4 limoni ( di cui 2 non trattati)

Procedimento

Sanifica, seguendo passo per passo le indicazioni in proposito del Ministero della Salute,  i vasetti che userai per conservare la confettura e, nel frattempo che gli stessi si asciugano completamente, spremi i limoni, filtrane il succo e tienilo da parte.

Grattugia la parte gialla della buccia dei 2 agrumi non trattati e tieni da parte anch’essa.

Raschia la superficie esterna di ogni mela con l’aiuto di una spugnetta abrasiva per eliminare eventuali residui della peluria che ricopre le cotogne quando sono sull’albero e poi lava bene ciascun frutto.

Fatto ciò, versa dell’acqua fredda in una ciotola capiente, aggiungi 1/4 del succo dei limoni tenuto a parte e mescola la soluzione acidula ottenuta.

Come effettuare la pulizia delle mele cotogne sul tagliere e con il coltello

Poi taglia le mele in due e, senza togliere loro la buccia, rimuovine il torsolo ed i semi e falle a spicchi di uguale grandezza e spessore in modo che possano cuocere uniformemente.

Man mano che le tagli, mettile subito nella bacinella contenente l’acqua acidulata per evitare che si ossidino e anneriscano.

Fai scaldare dell’acqua in una grossa pentola e, non appena inizierà l’ebollizione, tuffaci dentro le mele e falle lessare per 15-20 minuti a fiamma media fino a quando si saranno ammorbidite.

Scolale, quindi, con la schiumarola, mettile nel bicchiere del mixer e frullale.

Confettura di mele cotogne verso la fine della cottura

Trasferisci la purea ottenuta in una casseruola dal fondo spesso e dai bordi alti, aggiungi lo zucchero, la scorza grattugiata dei limoni bio e il succo degli agrumi rimasto e fai cuocere, a fuoco dolce e mescolando sovente con il cucchiaio di legno, fino a quando il composto avrà assunto la densità desiderata.

Suddividilo ancora bollente nei vasetti di vetro, riempiendoli fino a 1 cm dal bordo.

Chiudi i barattoli con tappi nuovi e puliti senza stringerli troppo, capovolgili e lasciali a testa in giù su una superficie piana fino a quando il loro contenuto si sarà completamente raffreddato in modo che si formi il sottovuoto.

Per verificare che il sottovuoto sia avvenuto adeguatamente, premi con un dito nel mezzo del tappo:se non fa nessun rumore e non senti il tipico “ click-clack ”, significa che è ok.

Come etichettare la confettura di mele cotogne invasata

A questo punto non ti resta che apporre sui barattoli le etichette con la data di preparazione, sistemarli in un luogo fresco, asciutto e possibilmente buio ed aspettare 2 settimane prima di cominciare a gustarne il contenuto.

A condizione che il sottovuoto si sia formato correttamente, la confettura di mele cotogne senza Fruttapec mantiene inalterate le sue caratteristiche organolettiche per 12 mesi, ma, una volta apertone il vasetto, va conservata nel frigorifero e consumata entro 3-4 giorni.

 

Se preferisci non impiegare il Fruttapec nelle conserve, leggi anche:

Credito foto intestazione: Rebecca Siegel per Flickr.com

Credito foto mela cotogna matura: Art Prof per Flickr.com

Credito foto pulizia della mela cotogna: Art Prof per Flickr.com

Credito foto cottura della confettura: Rebecca Siegel per Flickr.com

Credito foto etichettatura dei barattoli: Pierre Promeneur Photographe per Flickr.com

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