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Come essiccare le castagne per disporne tutto l’anno

Come essiccare le castagne facilmente in 3 modi diversi per poterle gustare fino al prossimo autunno e come ammorbidirle e cuocerle

Avendo appena finito di fare disidratare la quantità enorme di marroni raccolti dai miei nipotini lo scorso fine settimana, prima di dimenticarmene ti spiego come essiccare le castagne nel forno, nell’essiccatore o al sole.

Sebbene sia possibile conservare in altri modi questi deliziosi frutti autunnali dal purtroppo breve periodo di raccolta, io ogni anno ne disidrato un bel po’, perché questo sistema è l’unico che che rende le castagne più digeribili e consente loro una durata di oltre 1 anno.

Inoltre le castagne secche, diminuendo di volume e di peso durante la disidratazione al pari dei fichi, occupano poco spazio e questa loro caratteristica è un grande vantaggio se, come me, sia hanno sempre sempre dispensa e freezer pieni a tappo.

Castagne integre adatte ad essere essiccateAnteprima modifiche (si apre in una nuova scheda)

Ovviamente dovrai scegliere castagne commestibili intatte, sode e non bacate per evitare di ritrovartele poi guaste o “ col vermetto ” nella polpa e di doverle buttare via dopo aver impiegato tempo e lavoro per sottoporle al trattamento.

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Come essiccare le castagne correttamente con 3 tecniche differenti

Anche se alcuni sostengono che le castagne fatte seccare naturalmente al sole siano più buone, io non le trovo migliori di quelle disidratate nel forno o nell’essiccatore e ritengo che la scelta del metodo vada fatta a seconda delle circostanze e delle personali necessità e preferenze.

In ogni caso, consiglio di fare essiccare le castagne al sole unicamente ad inizio stagione e se le condizioni climatiche lo permettono, poiché in tal modo la loro disidratazione avviene molto lentamente e in alcuni casi potrebbe richiedere anche 2 mesi per completarsi.

Vediamo adesso in che cosa consistono le 3 differenti tecniche.

Essiccazione al sole

Se non hai fretta e vuoi disidratare le castagne a costo zero senza impiegare energia o gas, la cosa migliore da fare è farle seccare al sole.

Disponile, senza togliere loro la buccia ed evitando di ammassarle, su graticci di rete sospesi da terra ed esponile al sole nelle ore più calde della giornata.

Girale almeno 2 volte al giorno per permettere al calore di raggiungerne l’interno uniformemente e ritirale al chiuso in un luogo non umido prima dell’imbrunire, quando fa freddo e in caso di maltempo.

Il tempo che impiegheranno a disidratarsi dipende dalla loro dimensione, da quanta acqua contengono e dall’umidità atmosferica ma calcola che ci possono volere anche 6-7 settimane di permanenza  al sole per farle asciugare del tutto.

Solo quando i frutti  si saranno essiccati completamente al loro interno e la buccia verrà via facilmente se la si sfrega tra le mani, spellale, togli loro la pellicina che li ricopre e mettili in un vaso di vetro chiuso ermeticamente.

Contenendo pochissima acqua, le castagne possono anche essere essiccate all’ombra in un posto arieggiato e riparato (come il sottotetto), ma calcola che in tal caso ci metteranno il doppio del tempo a disidratarsi.

Tieni anche presente che pochi giorni di maltempo potrebbero compromettere il risultato finale, e, pertanto, adotta una delle altre 2 tecniche se le previsioni meteo non sono delle migliori.

Disidratazione nell’essiccatore

Essiccatore per alimenti verticale

Se hai fretta e vuoi che le castagne si disidratino uniformemente nel minor tempo possibile, ti conviene seguire il procedimento che prevede l’uso dell’essiccatore elettrico.

Anche se sbucciare le castagne fresche e tagliarle  a metà o a fette permette di sveltire di molto il trattamento, non ritengo sia il caso di farlo perché sarebbe un lavoro lungo, faticoso e in cui rischieresti di tagliarti.

Pertanto è più opportuno e sicuro lavarle, asciugarle, inciderne la buccia e disporle intere e un po’ distanziate tra di loro nei cestelli dell’apparecchio e di azionare lo stesso a 60° per 4 ore circa.

Trascorso questo tempo, leva loro la buccia (che a questo punto si sarà staccata dalla polpa e verrà via facilmente) rimettile nei cestelli e prosegui l’essiccazione a 50° per altre 10 ore.

Anche in questo caso le 16 ore sono indicative e può capitare di dover lasciare le castagne nell’essiccatore a 50° perfino 24 ore per farle asciugare completamente.

È bene, quindi, girarle e controllarle di tanto in tanto, anche se i frutti lasciati nell’essiccatore più tempo del dovuto rimangono commestibili e non rischiano di bruciare.

Essiccazione nel forno

Castagne cotte spellate nella ciotola

Se non hai l’essiccatore, puoi fare le castagne secche nel forno, ma in questo caso ti conviene bollirle, rimuoverne la buccia, asciugarle bene e farle a pezzi prima di disporle, sempre distanziate tra di loro sul fondo ricoperto di carta da forno di una o più teglie.

Poi infornale e falle cuocere a 150° per circa 2 ore, girandole ogni tanto e controllando spesso che non brucino.

Una volta che si saranno disidratate, sistemale su una superficie piana coperta da un canovaccio pulito e lasciale riposare per 2 giorni per dare il tempo di evaporare all’umidità rilasciata dal calore del forno.

In qualsiasi dei 3 modi tu le abbia fatte disidratare, conserva le castagne secche in contenitori di vetro puliti e chiusi con tappi ermetici in un luogo asciutto e possibilmente buio.

Come ammollare e cuocere le castagne secche

Poiché non si possono mangiare le castagne secche così come sono, ma bisogna reidratarle e bollirle in acqua prima di poterle consumare “ al naturale ” o impiegarle nella preparazione di zuppe, vellutate, pietanze, dolci, contorni e salse.

Dato che per rendere le castagne essiccate morbide è necessario farle stare a bagno in acqua tiepida per 8-12 ore, è fondamentale ricordarsi di metterle in ammollo la sera prima per poterle utilizzare all’indomani.

La mattina dopo sciacquale, scolale, rimuovi  l’eventuale pellicina rimasta sulla loro superficie e falle lessare in abbondante acqua bollente salate per circa 1 ora fino a quando saranno tenere ma non disfatte.

Se vuoi dimezzare i tempi, fai cuocere le castagne nella pentola a pressione in questo modo:

  • metti i frutti ammollati nella pentola;
  • ricoprili di acqua fredda;
  • aggiungi il sale, metti il coperchio e accedi il fuoco;
  • falli lessare per 20-25 minuti a fiamma dolce dall’inizio del sibilo.

Qualora non fossero ancora pronti, falli cuocere ancora qualche minuto senza coperchio.

Puoi aggiungere alla cottura spezie ed erbe aromatiche a piacere, ma tieni conto che le castagne essiccate, una volta fatte ammollare e cuocere, vanno conservate in frigorifero chiuse in un contenitore ermetico e consumate nel giro di 3 giorni.

Sebbene le castagne secche abbiano proprietà benefiche e siano ricche di potassio, vitamine del gruppo B e fibre, sono assai caloriche (100 g apportano 300 kcal) e perciò è bene non eccedere nel consumo se non si vuole ingrassare.

 

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Credito foto intestazione: ulleo per Pixabay.com

Castagne integre : Marco Verch su licenza Creative Commons

Credito foto essiccatore elettrico: ClasseItaly.it

Credito foto castagne bollite: Andrew Selvaggio per Flickr.com

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