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Come conservare le castagne crude e cotte al meglio

Le castagne conservate correttamente sono commestibili e golose a lungo: cosa fare per prolungare al massimo la durata di quelle crude e di quelle già cotte.

Dato che sapere come conservare le castagne correttamente è fondamentale se si vuole poterle consumare anche quando non è stagione, ora ti spiego cosa fare affinché durino il più a lungo possibile senza commettere gli errori comuni che ne causano il deperimento.

Capita spesso, infatti, che questi deliziosi e versatili  frutti autunnali vadano a male in poco tempo perché non se ne è fatta l’adeguata conservazione, ma, se seguirai i miei consigli derivanti da una lunga esperienza, non ti succederà più e potrai disporne per parecchi mesi da quando le hai raccolte o acquistate.

Conservare le castagne nei modi “ collaudati ” indicati sotto (senza doverne fare la confettura per forza) non è affatto difficile, ma è fondamentale scegliere quelle giuste, che devono essere sode, integre, lucide, dal colore uniforme, non raggrinzite e prive di fori.

Castagne ammassate in un sacchetto di plastica

Se le hai trasportate in un sacchetto di plastica (cosa che non si dovrebbe mai fare), è importante anche toglierle dallo stesso il prima possibile in modo che possano “ respirare ”.

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Come conservare le castagne crude

Sebbene esistano dei metodi  che prevedono l’utilizzo di conservanti per allungare la durata di questi frutti, io sono contraria all’uso di sostanza chimiche quando si tratta di alimenti e, pertanto, ti parlo solo delle tecniche di conservazione delle castagne fresche al naturale.

Starà poi a te decidere quale seguire a seconda del quantitativo delle castagne e delle tue necessità e preferenze.

Nel frigorifero

Le castagne appena raccolte possono essere tenute in un cestino a temperatura ambiente per qualche giorno, ma se prevedi di consumarle nel giro di 1 mese, è meglio conservarle  in frigorifero dopo aver scartato quelle eventualmente marcite e danneggiate dagli insetti.

Castagne crude a bagno in acqua fredda

Per separare le castagne “ buone ” da quelle che non lo sono, immergile tutte  in acqua fredda, aspetta 30 minuti e poi elimina quelle che sono risalite a galla.

Fatto questo, scola le altre, asciugale molto bene, chiudile in sacchetti di plastica per alimenti o di iuta e sistemale nel cassetto delle verdure o sul ripiano più basso, assicurandoti che la temperatura non superi i 3°.

Cura in acqua

Se vuoi che le castagne durino 3 mesi in frigorifero (o in cantina se sono tante), la cosa migliore da fare è sottoporle alla cosiddetta “ curatura ” in acqua.

Tale antichissimo procedimento della tradizione contadina, chiamata anche “ novena ” e “ annegamento”, consiste nel sommergere completamente le castagne appena raccolte in abbondante acqua ed eliminare quelle che saliranno a galla durante i 9 giorni di procedura.

Ogni 24 ore va cambiata metà dell’acqua nei primi 4 giorni di trattamento, mentre bisogna sostituirla del tutto nei seguenti 5 giorni di trattamento.

Trascorsi i 9 giorni di ammollo, si sciacquano, si scolano e si asciugano accuratamente i frutti e li si dispone, senza sovrapporli tra di loro, su un vassoio per 48-96 ore in un luogo arieggiato, asciutto e ombroso in modo da eliminare del tutto l’umidità rimasta negli stessi.

Infine si mettono le castagne in sacchi di iuta, evitando di riempirli eccessivamente, e le si conservano a temperature non superiori a 4°.

Anche se è possibile abbreviare il trattamento e tenere la castagne a bagno solo per 4 giorni, ti  sconsiglio di farlo se non vuoi rischiare che le castagne possano andare a male prima di 3 mesi.

Nella sabbia

Ti può sembrare strano, ma, al pari delle carote, è possibile conservare le castagne nella sabbia per qualche mese.

Se vuoi farlo, procurati, innanzitutto, una quantità di sabbia fine ed asciutta adeguata e un contenitore dalla capienza adatta.

Poi fai uno strato di sabbia, adagiaci sopra uno di castagne, ricopri con un altro di sabbia e procedi alternando gli stati e finendo con uno di sabbia.

Quando vorrai usare le castagne “ insabbiate ”, lavale molto bene prima di impiegarle in cucina.

Alcuni usano la segatura al posto della sabbia, ma ho constatato che le castagne messe sotto agli strati dei minuti frammenti di legno si conservano solo per 60 giorni al massimo.

Pertanto è meglio utilizzare la sabbia se si vuole che i frutti mantengano le caratteristiche che hanno da freschi anche fino a 5-6 mesi.

Nel congelatore

Qualora tu voglia che rimangano intatte per 6 mesi, puoi congelarle direttamente se sono in quantità limitata ed hai spazio nel freezer, mentre dovrai usare l’abbattitore prima di trasferirle nel congelatore se desideri che siano commestibili fino ad 1 anno.

Castagna incisa con coltello affilato

Nel primo caso ti basterà lavarle, asciugarle bene, praticare un taglio su ognuna, chiuderle in sacchetti gelo e riporle nel freezer.

Nel secondo, invece, lavale, asciugale, incidile e chiudile negli appositi sacchetti ugualmente, ma mettile nell’abbattitore alla temperatura (di solito è -40°) e per il tempo indicati nel libretto di istruzioni dell’apparecchio prima di trasferirle nel freezer.

Quando ne avrai bisogno, lascia scongelare le castagne su una superficie piana e non ammassate tra di loro a temperatura ambiente per 2 ore e poi usale in cucina.

Seppure sia possibile decongelare le castagne nel microonde per 2 minuti a bassa potenza o lessarle o arrostirle da congelate, è meglio che riassumano la loro originaria consistenza naturalmente e gradualmente prima di cucinarle in modo che ne rimangano intatte le caratteristiche organolettiche.

Essiccazione

Per conservare le castagne fino ad 1 anno senza usare l’ abbattitore, puoi farle disidratare al sole, nell’essiccatore o nel forno.

Poiché i tre metodi richiedono procedimenti ed attenzioni differenti, ho fatto un articolo specifico e dettagliato sugli stessi e, ritenendo inutile ripetere quanto ho già scritto pure qui, ti rimando al post linkato in cui ti spiego anche a quali trattamenti bisogna sottoporre le castagne secche prima di usarle.

Come conservare le castagne cotte

Puoi anche conservare le castagne già bollite o arrostite sia in frigorifero sia nel congelatore, ma in entrambi i casi è bene avere alcuni semplici accorgimenti per fare in modo che durino 1 mese nel primo e 6 mesi nel secondo.

Vaschette di lastica contenenti castagne cotte e sbucciate

Se sono lessate, falle asciugare molto bene prima di chiuderle in barattoli di vetro se le riporrai in frigorifero o in vaschette o sacchetti da freezer se preferisci tenerle nel congelatore.

Qualora siano arrostite, sarà necessario togliere loro la buccia, lasciare che perdano l’umidità e poi procedere come indicato sopra.

In ogni caso, se hai la macchinetta apposita, ti  consiglio di metterle sottovuoto, poiché l’assenza d’aria allunga le conservazione delle castagne sia in frigorifero sia nel congelatore.

Quando ti verrà voglia di castagne, non dovrai fare altro che riscaldarle nel forno o in padella dopo averle fatte decongelare se le tieni nel freezer.

 

Se, come me, ami le castagne, leggi anche:

 

Credito foto immagine in evidenza: Freepik.com

Credito foto castagne nel sacchetto: つだ per Flickr.com

Credito foto castagne in ammollo: lapinot1 per Flickr.com

Credito foto incisione castagna: Marco Verch su licenza Creative Commons

Credito foto castagne cotte in vaschette: Alpha per Flickr.com

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