I calamaretti con pomodorini e capperi in padella sono una pietanza tipica mediterranea in cui i sapori e i profumi del mare si fondono armoniosamente con quelli dell’orto e che vale davvero la pena provare se si ama il pesce.
Pur essendo adatti ad essere consumati tutto l’anno ( oltre che agli intolleranti a lattosio e glutine), io preferisco cucinarli in estate, quando si vuole stare ai fornelli il minimo indispensabile e mangiare cibi appetitosi ma non pesanti.
Inoltre, durante la bella stagione è possibile trovare pomodorini datterini coltivati nell’orto, ben più gustosi di quelli insipidi ed acquosi di serra reperibili in inverno.
La ricetta è proprio semplice, ma, come nella realizzazione degli stessi molluschi all’anconetana, bisogna avere l’accortezza di cuocere i calamaretti solo per il tempo necessario a far rilasciare loro l’acqua e ad “ arricciarli ” leggermente, perché indurirebbero se li si lasciasse sul fuoco di più.
Non ti disperare, però, nel caso che tu ne abbia prolungato eccessivamente la cottura e i molluschi siano diventati gommosi, perché è possibile rimediare a tale errore.
Infatti potrai farli tornare teneri facendoli cuocere per ulteriori 30-40 minuti, aggiungendo man mano poca acqua bollente per volta per evitare che il sughetto si asciughi.
Poiché la pulizia dei calamaretti è noiosa, porta via del tempo e lascia uno sgradevole “ olezzo” sulle mani se non si indossano i guanti, ti consiglio di fartela fare dal pescivendolo al momento dell’acquisto.
Preparazione dei calamaretti con pomodorini e capperi in padella
Esecuzione della ricetta: facile
Tempo occorrente: 15 minuti + 10 minuti di cottura
Costo: basso
Ingredienti per 4 persone:
1 kg di calamaretti freschi
32-40 pomodorini datterini (a seconda della loro dimensione)
3 cucchiai di capperi sotto sale o sott’aceto
4 cucchiai di prezzemolo tritato
1/2 peperoncino (facoltativo)
1 cucchiaio di origano secco
olio extravergine di oliva q.b
sale q.b
Procedimento
Se non l’ha già fatto il pescivendolo, inizia con il pulire i calamaretti (esattamente come si fa per mondare i più grossi calamari), staccandone la testa ed aprendone il mantello.
Rimuovine le interiora, la vescicola dell’inchiostro e la cartilagine trasparente dall’interno della sacca ed elimina anche gli occhi e il dente al centro dei tentacoli.
Dopo aver tolto anche la pelle esterna, incidendola e tirandola via con le dita o con l’aiuto della lama di un coltellino affilato, sciacqua i calamaretti mondati con abbondante acqua fredda, mettili nello scolapasta e lasciali sgocciolare.
Nel frattempo, sciacqua i pomodorini sotto l’acqua corrente, asciugali, tagliali in quarti e tienili da parte.
Lava il prezzemolo, tamponalo con la carta assorbente, tritane le foglie (possibilmente a coltello) e tienine da parte 4 cucchiai.
Togli la pelle e il germoglio centrale agli spicchi di aglio, tagliali a pezzetti, mettili in una padella antiaderente dell’adeguata capienza, aggiungi un filo di olio EVO e falli imbiondire a fiamma dolce.
Non appena avranno assunto una leggera colorazione dorata, aggiungi i pomodorini, l’eventuale 1/2 peperoncino privato dei semini interni e spezzettato ed un pizzico di sale e una mestolata di acqua bollente.
Mescola con il cucchiaio di legno e fai appassire i pomodorini per circa 5 minuti a fuoco basso, sorvegliandone la cottura, girando di tanto in tanto e bagnando con poca acqua bollente se tendessero ad asciugarsi troppo.
Una volta che i datterini si saranno ammorbiditi, aggiungi i calamaretti tagliati a pezzetti, i loro tentacoli interi o tagliati a metà, i capperi dissalati e 2 cucchiai di prezzemolo tritato.
Aromatizza con 1 cucchiaio di origano essiccato e, mescolando spesso, fai cuocere i molluschi per 3-4 minuti a fiamma slow fino a quando saranno diventati bianchi o rosa in superficie.
Assaggiane uno per verificare che siano teneri ( in caso contrario dovrai farli cuocere per altri 30-40 minuti, come indicato sopra, per farli ammorbidire) e poi spegni il fuoco.
Suddividi i calamaretti con pomodorini e capperi cucinati in padella in porzioni individuali e spolvera generosamente ognuna con il prezzemolo rimasto.
Servili, infine, in tavola con a parte delle fette di pane casereccio tostate per fare la “ scarpetta ” nel delizioso sughetto rilasciato dal mix mare-terra durante la cottura.
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Credito foto datterini di stagione: Assianir per Wikimedia.org
Credito foto taglio a coltello del prezzemolo: Cliff Hutson per Flickr.com