Oggi voglio proporti la ricetta degli gli spiedini di salmone marinati e accompagnati da una particolare salsa nipponica agrodolce completamente priva di grassi, piatto davvero gustoso da servire in tavola per antipasto o come pietanza di pesce.
Invece di cuocerli al forno come si usa fare quasi sempre o sul barbecue, il cui uso non è proprio sano per il fatto che non sono poche le tracce di bruciato che rimangono sugli alimenti dopo la cottura sulla brace, trovo che in questo caso sia meglio usare la griglia (o, se non ne disponi, una padella possibilmente di ghisa, materiale ideale per cuocere gli spiedini senza grassi).
Il piatto, anche se contiene zucchero di canna e liquore ( ma l’alcol evapora con il calore del fuoco) è piuttosto dietetico ed è anche molto salutare per i preziosi omega 3 contenuti nella carne del pesce e l’aggiunta di benefico zenzero fresco, ma assicurati di scegliere salmone selvaggio dell’Alaska .
Ti consiglio questo per il fatto che il salmone proveniente da itticoltura viene alimentato nelle gabbie con mangimi contenenti ormoni, antibiotici, coloranti ed altre sostanze che possono essere nocive e neutralizzare l’azione benefica di quelle buone contenute naturalmente nella carne di un pesce libero della stessa specie.
Al momento attuale il salmone sicuro è solo quello dell’Alaska, dove le leggi vigenti ne vietano espressamente l’allevamento in cattività.
Il salmone fresco selvaggio è piuttosto caro e di difficile reperibilità in inverno ( la pesca si svolge nel periodo che va dalla primavera ad inizio autunno), ma al giorno d’oggi si trova facilmente quello surgelato, di ottimo sapore e dal costo ragionevole ( il mese scorso ne ho fatto scorta da Eurospin e mi sembra di ricordare che ogni fetta avesse un costo di poco superiore a 2 euro).
Insaporisci con il sale alla fine, come si fa con gli spiedini di carne per mantenerli succosi, e solo se lo eputi necessario dopo aver fatto la prova assaggio, specie se usi il Tamari, particolarmente sapido e ricco di sale rispetto allo Shoyu.
Ingredienti per 4 persone
800 grammi di filetti di salmone fresco
2 spicchi di aglio
2 porri
3 cucchiaini di zenzero fresco grattugiato
6 cucchiai di salsa di soia
1 cucchiaino di aceto di riso o di aceto di mele
4 cucchiai di zucchero di canna
6 cucchiai di saké o di sherry
sale q.b
Preparazione degli spiedini di salmone in agrodolce alla giapponese
Sbuccia gli spicchi di aglio, tritali e tienili da parte; fai la stessa cosa con la radice di zenzero ( ne basta un pezzetto per ottenere 3 cucchiaini di trito)
Leva l’eventuale pelle ai filetti di salmone con un coltellino affilato, facendo attenzione a non danneggiare la carne che poi dovrai tagliare a cubetti non troppo piccoli.
Monda il porro eliminandone base inferiore e parte verde, sfoglialo e taglia le “foglie” in maniera tale da ottenere delle strisce larghe che scotterai in acqua bollente per qualche secondo.
Falle intiepidire e usale per avvolgere I pezzetti di polpa di salmone che infilerai su spiedini di legno bagnati precedentemente in acqua fredda.
Versa la salsa di soia e il saké in una ciotola, aggiungi il trito di aglio, lo zucchero di canna e l’aceto di riso, mescola accuratamente e irrora con la marinata ottenuta gli spiedini di salmone disposti in un piatto fondo capiente che girerai per fare in modo che si impregnino del condimento su tutta la loro superficie e che lascerai poi riposare in frigorifero per almeno 2 ore, girandoli ogni tanto.
Trascorso questo tempo, fai cuocere gli spiedini in una grossa padella antiaderente o, meglio ancora, sulla griglia ben calda per circa 10-12 minuti, girandoli a metà cottura e spennellandoli spesso con la marinata.
I salutari spiedini di salmone in agrodolce vanno serviti appena pronti con la marinata rimasta scaldata leggermente come salsa e puoi accompagnarli, se vuoi, con riso pilaf fatto semplicemente al forno o bollito, un’ insalatina mista di cetriolo, sedano, rapanelli e carote tagliati a julienne e un vino bianco secco e giovane, come il Terre di Franciacorta bianco.
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