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Marmellata di pesche senza zucchero

Ideale per chi vuole coccolarsi senza mettere a rischio linea e salute, la buonissima. genuina e versatile marmellata di pesche senza zucchero è perfetta spalmata sul pane o impiegata nella farcitura di crostate e dolci vari.

Oggi ti propongo la versione della marmellata di pesche priva di zucchero, che anche quest’estate sto preparando in quantità monstre per il fabbisogno familiare e per regalare ai tanti amici che non consumano cibi contenenti edulcoranti aggiunti.

Fino a qualche anno fa ritenevo impossibile fare una marmellata di pesche degna del suo nome senza l’impiego di zucchero, ma poi un’amica mi ha dato la sua ricetta, in cui si utilizzano esclusivamente frutti di stagione maturi, mele e succo di limone e che permette di ottenere lo stesso un risultato finale dolce al punto giusto e da leccarsi i baffi.

Per la perfetta riuscita della confettura (sì, in realtà è una confettura anche comunemente la si chiama marmellata) è necessario scegliere pesche di stagione succose, ben mature ma sode, come devono essere pure quelle da conservare sotto sciroppo, e aggiungere nella giusta proporzione di 1:4 le mele, che, oltre a conferirle l’adeguata dolcezza, le permettono di addensarsi a dovere grazie alla pectina contenuta nelle stesse.

Pertanto, se vorrai ottenerne 2 kg invece di 1 kg, dovrai usare 500 g di mele per 2 kg di pesche e non solo 250 g come indicato sotto.

Ovviamente anche il succo di limone, componente assolutamente necessaria nelle marmellate sugar free per conferire loro la corretta acidità e preservarle dal botulino, va raddoppiato in tal caso ed è pure bene misurare il pH a preparazione finita per assicurarsi che sia inferiore a 4.

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Dadini con la buccia di pesca non trattata

Qualora tu usi pesche non trattate, ti consiglio di non sbucciare anch’esse oltre alle mele bio, dato che la loro pelle contiene parecchia pectina che sarebbe un peccato non impiegare per per poterle cuocere per minor tempo e rendere ugualmente il risultato finale dell’adeguata densità.

Devo anche farti presente che è consigliabile consumare questa marmellata casalinga entro 6 mesi al massimo dalla preparazione, poiché, essendo priva di zucchero, ha necessariamente una durata minore rispetto a quelle fatte con lo stesso.

Preparazione senza zucchero della marmellata di pesche light

Esecuzione della ricetta: facile

Tempo necessario: 10 minuti + 55 minuti di cottura

Costo: basso

 

Occorrente per 4 vasetti di marmellata da 250 g l’uno:

1 kg di pesche gialle o bianche possibilmente biologiche;

250 g di mele bio;

50 ml di succo di un limone non trattato;

4 barattoli di vetro con relativi tappi nuovi

Procedimento

Dopo aver sanificato i barattoli di vetro seguendo le istruzioni per la sicurezza delle conserve del Ministero della Salute, lava bene i frutti, asciugali, tagliali a metà ed elimina i noccioli delle pesche e i torsoli delle mele.

Falli, quindi,  prima a spicchi e poi a tocchetti senza sbucciare le mele biologiche e neppure le pesche se non sono trattate (se lo fossero, spellale).

Marmellata di pesche ad inizio cottura

Trasferisci poi la frutta tagliata a dadini in una casseruola di acciaio inox capiente e dal fondo spesso, unisci il succo di limone filtrato, 1 bicchiere d’acqua e, se vuoi, la parte gialla della buccia dell’agrume grattugiata e porta ad ebollizione il tutto.

Quando il composto sarà arrivato a bollore, abbassa il fuoco, metti il coperchio e fallo sobbolire per 35-45 minuti, mescolandolo spesso con il cucchiaio di legno per evitare che si attacchi al fondo e alle pareti della casseruola e togliendo man mano la schiuma che eventualmente si formerà con l’aiuto di una schiumarola.

Non appena la frutta si sarà ammorbidita, lavorala con in frullatore a immersione per “ scioglierne ” i pezzetti e renderla liscia ed omogenea.

Poi rimetti la pentola sul fuoco e fai cuocere ancora per 10-20 minuti fino a quando la marmellata avrà assunto la consistenza desiderata.

Per capire se la marmellata è pronta, versane una cucchiaiata su un piattino inclinato: se scende lentamente significa che lo è, mentre falla cuocere ancora un po’ qualora fosse  troppo liquida e scivolasse via velocemente.

Senza aspettare che si raffreddi, versala ancora ben calda nei vasetti asciutti precedentemente sanificati, lasciando uno spazio vuoto di almeno 1 cm dal bordo.

Pastorizzazione di vasetti di marmellata

Chiudi ermeticamente i barattoli con coperchi nuovi e pastorizzali, mettendoli in una pentola distanziati fra loro mediante un panno pulito o l’apposito utensile per evitare che si urtino, coprendoli completamente con acqua fredda e facendoli cuocere per 20 minuti dall’inizio del bollore.

Lasciali raffreddare completamente prima di estrarli dalla casseruola, controllare che siano integri, asciugarli e riporli in un ambiente asciutto e riparato da fonti di luce e di calore.

Tieni comunque conto del fatto che che durata della marmellata di pesche senza zucchero e conservanti, una volta apertone il vasetto, cala drasticamente e che, pertanto, deve essere tenuta in frigorifero e consumata nel giro di 1 settimana ogni qualvolta tu abbia già iniziato a prelevarla dal suo barattolo.

 

Altre genuine conserve casalinghe da fare in estate per disporne in inverno:

Credito foto intestazione: Carmen per Flickr.com

Credito foto pesche a dadini: Amy Stephenson per Flickr.com

Credito foto marmellata a inizio della cottura: Stevie Rocco per Flickr.com

Credito foto pastorizzazione della marmellata: Colorado State University Extension per Flickr.com

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