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Gelatina di fiori di tarassaco

La ricetta di sicura riuscita della buonissima, genuina ed economica gelatina di tarassaco

Poiché è quasi impossibile reperirla sul mercato e costa un botto se la si riesce a trovare presso i rari produttori artigianali che la vendono, ti spiego come farsi da soli la prelibata gelatina di fiori di tarassaco, chiamata anche “ miele di tarassaco ” da noi e vegan honey dagli anglosassoni per il colore e la densità simili a quelli del prodotto delle api  e che costituisce l’alternativa vegetale dello stesso.

Ideale per chi non consuma alimenti di origine animale, per gli allergici al miele e per i “ golosi ” in generale, questa conserva, dal sapore dolce e dal retrogusto amarognolo (che la rendono unica nel suo genere), solitamente viene consumata spalmata sul pane a colazione o a merenda, ma è davvero ottima anche in abbinamento ai formaggi stagionati ed alle carni grasse lessate .

Io, su consiglio di un fitoterapeuta, ne uso 1 cucchiaino in acqua bollente per ottenere un infuso digestivo e l’adopero pure in altre tisane in sostituzione dello zucchero.

Taraxacum officinale in fiore

Fare la gelatina con le infiorescenze gialle del Taraxacum officinale, pianta spontanea ricca di principi attivi e chiamata anche soffione, dente di leone, cicoria e pisciacane, è semplice, ma, affinché sia sicura per la salute e riesca al meglio, è importante:

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  • prelevare i fiori da un luogo non contaminato;
  • raccoglierli quando sono ben aperti in un giorno soleggiato;
  • usarli freschissimi nella preparazione.

Effettua la cottura lenta a fiamma bassa per non rischiare di bruciare la gelatina di tarassaco ed usa la quantità di zucchero indicata, necessaria ad addolcire e a dare consistenza alla conserva.

In ogni caso, fai la “ prova piattino ” per controllare la cottura e tieni presente che, sebbene la gelatina appena fatta sia meno densa rispetto ad una marmellata, la conserva s’indurisce ulteriormente mentre si raffredda.

Se hai raccolto le foglie assieme ai fiori, non buttarle via, perché le puoi usare per fare un genuino e salutare pesto.

Preparazione della gelatina di fiori di tarassaco

Esecuzione della ricetta:facile

Tempo occorrente: 10 minuti + 150 minuti di cottura

Costo: basso

 

Ingredienti per 5 vasetti da 500 g:

350 fiori di tarassaco freschissimi

2 limoni non trattati

1,5 kg di zucchero semolato o di canna

1,5 l di acqua

Procedimento

Fiori di tarassaco in scolainsalata

Dopo aver tolto i gambi ai fiori, sciacquali  sotto l’acqua corrente per eliminare polvere ed impurità e mettili in una grossa pentola dai bordi alti.

Lava bene i limoni bio, tagliali a spicchi e aggiungili alla pentola assieme a 1,5 l di acqua fredda.

Fai scaldare il composto a fiamma dolce e, una volta raggiunta l’ebollizione, lascialo cuocere per una ventina di minuti.

Trascorso questo tempo, filtralo al colino, pressando le corolle del tarassaco con i rebbi di una forchetta per evitare di sprecare il liquido contenuto nelle stesse, e poi elimina i fiori e gli spicchi dell’agrume ormai “esausti ”.

Filtra di nuovo l’ infuso ottenuto ( stavolta attraverso un colino a maglie strette) per rimuovere eventuali residui di infiorescenze rimasti nello stesso e versalo nella pentola usata prima.

Aggiungi lo zucchero, mescola per fare in modo che si sciolga bene nel liquido e fai cuocere a fuoco slow per 90-120 minuti fino a quando avrai  ottenuto una gelatina dalla consistenza simile a quella del miele liquido.

Non posso darti precisi tempi di cottura della gelatina di tarassaco, perché dipendono da diverse variabili, ma puoi capire se è pronta facendo la “ prova piattino ”.

Versane una piccola quantità su un piattino e inclinalo: se il liquido scende lentamente, puoi spegnere il fuoco, mentre dovrai lasciarlo cuocere ancora un po’ se scivola via in fretta.

Non appena il composto avrà raggiunto la giusta gelificazione, versalo, quando è ancora bollente e lasciando un vuoto di 1 centimetro e 1/2 dal bordo dei barattoli, nei vasetti di vetro precedentemente sterilizzati e chiudili ermeticamente con tappi nuovi e puliti.

Capovolgi i contenitori e lasciali a testa in giù fino a quando il loro contenuto si sarà raffreddato del tutto in modo che si possa formare il sottovuoto.

Se vuoi limitare al massimo il rischio di contaminazione botulinca, assai recondito ma pur esistente anche in presenza del sottovuoto e dell’acido limone, puoi sterilizzare i vasi.

In tal caso riempili con la gelatina, sempre  fino a 1cm e 1/2 dal bordo, chiudili bene, sistemali dentro a una pentola e disponi tra di loro dei canovacci puliti per evitare che si scontrino durante la sterilizzazione.

Versaci sopra dell’acqua fino a ricoprirli di 5 cm, falli cuocere per 20 minuti dall’inizio dell’ebollizione e lasciali raffreddare nel liquido di sterilizzazione.

Si può conservare la gelatina di fiori di fiori di tarassaco per 1 anno se la si tiene chiusa in un luogo fresco, asciutto e buio, ma, una volta che se ne apre il barattolo, bisogna metterla in frigorifero e consumarla nel giro di 10-15 giorni.

 

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Credito foto intestazione: sk per Flickr.com
Credito foto Taraxacum officinale: Andrey Zharkikh per Flickr.com

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