Gli zaeti, chiamati anche zaleti o zaletti, sono dei biscotti tipici veneti fatti con due farine ed uvetta e dei quali ti voglio proporre la ricetta originale datami da una nonna di Rialto, poiché sono buonissimi e vale davvero la pena imparare a farseli in casa.
Secondo la leggenda popolare, queste vere e proprie squisitezze rustiche, il cui nome deriva da“ zaléto ” ( termine veneto dialettale usato per indicare il loro colore “ giallognolo ” dovuto alla farina di mais impiegata nell’impasto), sono state inventate nella zona tra Udine, Gorizia e Belluno nel 1600 dai contadini coltivatori di mais e portate a Venezia dai valligiani che vendevano i loro prodotti nella città lagunare.
Tuttavia non si hanno testimonianze scritte di origini tanto antiche, mentre si sa con certezza che Carlo Goldoni le menzionò già nella sua commedia La buona moglie del 1749 e che Pellegrino Artusi ne parlò nel manuale La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene pubblicato nel 1891.
In ogni caso, ancora oggi a Venezia e nelle province di Padova (dove si sostituisce l’uvetta con le giuggiole) e di Treviso è uso finire un pasto “ importante ” con qualche zaeto da inzuppare, a mo’ dei cantuccini, nel vino, nel malvasia o nello zibibbo.
La ricetta della nonna veneziana è davvero facile, ma, affinché riesca alla perfezione, è necessario impiegare farina di mais a grana fine, come la fioretto, ed evitare l’utilizzo di quelle a grana grossa, inadatte alla preparazione.
Se non vuoi adoperare liquore, sostituiscilo con l’acqua e, se non ami l’uvetta, puoi usare del cioccolato in gocce o degli smarties spezzettati al suo posto, tuttavia tieni presente che in tali casi otterrai degli ottimi biscotti da dessert e non gli zaeti veneziani.
Infatti gli abitanti della Serenissima sostengono che i “ veri ” zaeti sono quelli fatti con la grappa (tassativamente usata da loro anche nella preparazione dei crostoli carnevaleschi) e accettano a malapena che si usi il tum.
Preparazione degli zaeti veneti
Esecuzione della ricetta: facile
Tempo occorrente: 20 minuti + 30 minuti di ammollo
Costo: basso
Ingredienti per circa 30 biscotti:
250 g di farina di mais fioretto
150 g di farina bianca 00
5 uova grosse fresche
300 g di uvetta sultanina
150 g di burro
1 limone non trattato
1/2 bustina di lievito per dolci in polvere
1 pizzico di sale
grappa o rum per ammollare l’uvetta q.b
Procedimento
30 minuti prima di fare gli zaeti metti l’uvetta in una ciotola ad ammollare nella grappa (o nel rum) e tira fuori dal frigorifero il burro in modo che sia a temperatura ambiente quando lo userai.
Trascorso questo tempo, versa le 2 farine e il lievito setacciati sulla spianatoia a fontana e aggiungi al centro il burro tagliato a pezzetti.
Metti in una ciotola lo zucchero e i tuorli d’uovo e lavorali con la frusta elettrica fino ad ottenere un composto omogeneo e spumoso e, una volta che lo stesso risulterà ben montato, aggiungilo al burro al centro della fontana e lavora il tutto brevemente con le mani.
Poi aggiungi l’uvetta strizzata, un pizzico di sale e la parte gialla grattugiata della buccia del limone bio e impasta di nuovo fino ad ottenere un panetto non appiccicoso, uniforme e liscio.
Preriscalda il forno e, con le mani bagnate, dividi il panetto in tante palline della dimensione di una noce; disponile, distanziandole tra di loro, in una teglia foderata all’interno con carta da forno e appiattiscile leggermente in modo che assumano la tipica forma ovale.
Quando il forno si sarà scaldato, mettici dentro la teglia, fai cuocere i biscotti per 15 minuti circa a 18o°e lascia che si raffreddino prima di servirli fragranti in tavola.
Anche se è possibile conservare gli zaeti chiusi in una scatola di latta per una settimana in un luogo fresco e asciutto, sono sicura che li consumerai tutti velocemente, perché, come le ciliegie,…uno tira l’altro.
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Credito foto intestazione: joellehellenique per Flickr.com
Credito foto farina di mais: Rebecca Siegel per Flickr.com
Credito foto burro: Marco Verch su licenza Creative Commons
Credito foto tuorli e zucchero: Johnn per Flickr.com