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Uova strapazzate perfette in padella e a bagnomaria: i segreti della ricetta base

Fare delle uova strapazzate perfette può sembrare la cosa più facile in cucina, ma….non lo è affatto: si dice che sia proprio la preparazione di questo piatto, oltre che della frittata,  una delle prove d’esame che devono superare gli aiutanti dei grandi chef per essere assunti.

La semplicità degli ingredienti e la velocità di esecuzione non devono trarre in inganno, dato che, se non si adottano dei trucchi, non riescono bene ed oggi voglio parlare di quali sono i piccoli ma indispensabili accorgimenti per fare le uova strapazzate in modo che riescano veramente alla perfezione ( se li conoscete già, questo sarà un “ripasso ” per  non farvi dimenticare di metterli sempre in pratica ).

Le varianti sono tantissime, sia che le vogliate preparare per la prima colazione e il brunch che come semplice pietanza per un pasto veloce, ma quella che vi propongo oggi è la ricetta base delle uova strapazzate in padella e a bagnomaria.

Alla fine della cottura le uova dovranno essere cremose al punto giusto (non devono risultare asciutte, ma neppure baveuse) e non presentare parti gialle e bianche separate.

Si usano, a persona, 1 noce di burro, poco latte ( o panna liquida ), sale e pepe quanto basta, erbe aromatiche tritate o tagliuzzate a piacere ( facoltativo ) e 2 uova, che, è inutile dirlo, devono essere freschissime e di buona qualità per l’ottimale riuscita del piatto.

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In caso di allergia o intolleranza ai latticini, potete sostituire il burro con olio di oliva (non usate quello extravergine che ha un gusto troppo forte e poco adatto alla preparazione ) e adoperare dell’acqua al posto del latte o della panna.

Consiglio di non preparare comunque grandi quantità le prime volte che si cucinano le uova in questo modo, in quanto è più facile regolarsi quando se ne fanno poche alla volta.

Uova strapazzate cotte in padella

Sgusciate le uova in una ciotola capiente ( non fate l’errore di romperle direttamente nella padella sulla fiamma ) e mescolatele con i rebbi della forchetta solo quel poco che serve ad amalgamare sommariamente tuorli e chiare.

Fate sciogliere la noce di burro in una padella antiaderente e quando questo sarà caldo, ma non fumante, aggiungete le uova sbattute, abbassate il fuoco al minimo e mescolate piuttosto velocemente con la spatola gommosa apposita o con una di legno dai bordi smussati ( per non graffiare e rovinare il fondo del tegame ).

Mescolate di continuo come si fa nella preparazione del risotto ( non smettete assolutamente di farlo anche per pochi istanti ) e, quando le uova inizieranno ad addensarsi dopo circa 2-3 minuti, toglietele dal fuoco e continuate a girare mentre la cottura continuerà per il calore accumulato sul fondo della padella.

Poi aggiungete il latte o la panna (per abbassare la temperatura e fare in modo che non cuociano oltre il dovuto e per renderle vellutate), aggiungete le erbe aromatiche, salate, pepate, mescolate ancora, impiattate e servite le uova strapazzate ben calde.

Uova strapazzate a bagnomaria

Questa tecnica dolce di cottura è quella che adopero più spesso, perché è quella che mi ha dato le maggiori soddisfazioni e che è , secondo il mio parere, la più indicata per ottenere la giusta consistenza ed esaltare il sapore delle uova strapazzate.

La propongo per seconda, in quanto presenta un inconveniente non trascurabile di questi tempi in cui  abbiamo sempre fretta: l’esecuzione richiede circa 10-12 minuti come minimo ed è necessario essere presenti per lo stesso tempo per poter rigirare in continuazione.

Ma vi consiglio di provare quando non siete di corsa, perché ne vale la pena. 😉

Versate  le uova sgusciate in una bastardella da bagnomaria, unite un po’ di latte o panna da cucina e 1 noce scarsa di burro a persona e aggiungete le erbe se lo desiderate ( questa particolare cottura ne permette l’aggiunta all’inizio, dato che non  guasta il gusto e non vanifica le proprietà salutari delle spezie aromatiche ).

Ponete il contenitore in una pentola con acqua calda ( l’acqua deve  arrivare appena al fondo della bastardella ), mettete il tutto sul fornello acceso e girate in continuazione con la spatola.

Non allarmatevi se il composto tarda a restringersi: è normale con la cottura a bagnomaria e vedrete che inizierà a rapprendersi tutto ad un tratto.

A questo punto aggiustate di sale e di pepe e fate cuocere ancora per pochi secondi, sempre mescolando, prima di disporre le uova nei singoli piatti.

Se non volete consumarle al momento, togliete i contenitori dal fuoco e aggiungete 1 o 2 mestoli di acqua fredda a quella del bagnomaria per fare in modo di arrestare la cottura e mantenere le uova strapazzate al caldo nello stesso tempo.

Ma non aspettate troppo a mangiarle: sapore e consistenza ne perderebbero.

Mescolare, mescolare ancora e mai smettere di farlo, la temperatura controllata ( quella di coagulazione delle proteine contenute è inferiore ai 100° ) e l’aggiunta del sale solo alla fine sono i segreti per poter ottenere delle uova strapazzate perfette dal sapore delicato, morbide e granulose al punto giusto.

Credit photo : Pixabay.com by MAKY_OREL

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