HomeSaluteNervo accavallato: cure e rimedi efficaci

Nervo accavallato: cure e rimedi efficaci

È una giornata come le altre, stai svolgendo il tuo lavoro in maniera egregia e improvvisamente avverti un forte dolore al collo, un male pungente e intenso…ecco, hai un nervo accavallato!

Ma davvero si accavallano i nervi?

No, certamente, “ nervo accavallato ” è un termine di uso popolare e improprio scientificamente che viene utilizzato per indicare un dolore di origine muscolare che può colpire ogni tipo di muscolo (le parti interessate più di sovente sono collo, spalla, polpaccio, scapola ed estremità) dovuto a compressione e contrattura e caratterizzato da spasmo pungente, intenso, con irradiazione anche a distanza.

In medicina questa particolare condizione patologica, che può verificarsi sia nelle fibre muscolari sia nel tessuto connettivo che le ricopre, prende il nome di Trigger Point (Punto Grilletto) e il trattamento di tali aree rientra nelle terapie miofasciali.

Nel corso degli anni è stata creata una vera e propria “ mappa ”  dei Trigger Point da parte dei medici americani Travell e Simons.

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Ogni muscolo ha almeno 2-3 punti grilletto, che possono contrarsi e generare la sintomatologia di quello che viene comunemente chiamato “ accavallamento muscolare ”.

Come si cura un nervo accavallato?

Il verificarsi di tale evento è molto frequente nella vita delle persone e, se ti si accavalla un nervo, è fondamentale riconoscere il dolore per poterlo trattare nel modo giusto.

Siccome però il dolore non è facilmente distinguibile e una sintomatologia potrebbe essere scambiata per un’altra, consiglio sempre di rivolgersi in prima battuta ad un medico o ad un fisioterapista esperto che potrà individuare chiaramente una sindrome da infiammazione di un trigger e fare una diagnosi differenziale con un dolore muscolo-scheletrico di diversa natura.

E’ bene, quindi, non fare da soli se non si è certi della propria condizione di salute.

Il fisioterapista esperto eseguirà dei test muscolari alla ricerca, non solo del trigger infiammato, ma anche delle cause che hanno portato quel distretto ad essere congestionato.

Le tecniche medicali più frequentemente utilizzate per combattere questa patologia sono:

  •  Compressione ischemica: si individua, palpando la parte dolorante, il nervo accavallato e si preme forte, andando a creare una zona ischemica in modo che il ritorno di sangue porti nuovo ossigeno e provochi un nuovo effetto biostimolante.
  • Laserterapia: il laser ha una grande funzione antinfiammatoria e miorilassante.
  • Trattamenti Osteopatici: mobilizzazioni articolari e Trust vertebrali.
  • Massaggio: trattamento base di antica efficacia.
  • Dry-needling: si utilizza un ago molto fino (simile a quello per agopuntura) e si muove nel muscolo per rompere il trigger.
  • Stretch and Spray: tecnica che prevede l’allungamento del muscolo contratto, e una volta trovata la giusta lunghezza si distribuisce del ghiaccio spray sul muscolo per Stabilizzare la tensione.

Questi trattamenti sono i più efficaci per i nervi compressi, ma esistono altre cure che possono essere valide e che i medici propongono dopo aver valutato i singoli casi, mentre vengono di solito prescritti farmaci analgesici non steroidei come primo intervento contro il dolore.

Ormai Internet ha preso spesso il posto del consiglio del medico di base e spesso è difficile trovare un professionista all’altezza di risolvere i problemi in maniera veloce come desideriamo.

Io stessa  consulto sovente il blog del Dottor David Di Segni ( purtroppo per me il suo studio di fisioterapia a Roma e mi sarebbe molto scomodo andare fisicamente a curarmi da lui), che suggerisco di visitare se avete bisogno di validi consigli in ambito di fisioterapia e riabilitazione ortopedica (www.mdmfisioterapia.it ).

Come possiamo curare i nervi accavallati in maniera naturale comodamente a casa?

Mappa su corpo dei punti grilletto di Travell e Simons

Prima di spiegare quali sono le terapie del trigger point fai da te più efficaci  e come sottoporvisi in casa, premetto che è bene seguirle per non più di 5-6 giorni, in quanto, al perdurare della sintomatologia, è necessario rivolgersi ad un medico per farsi fare una diagnosi differenziale.

La prima cosa da fare è cercare di essere precisi al massimo nell’individuare il punto esatto da cui trae origine la contrattura, che può non essere lo stesso in cui si manifesta la dolenza, riconoscendolo tramite la pressione delle dita  (si avverte una specie di nodulo che sembra “ sfuggire ” dalle nostre mani).

Una volta localizzata la cosiddetta “ target area ”, si può provare con una tecnica di calore e freddo: si pone la borsa dell’acqua calda sulla parte interessata per circa 2 minuti e subito dopo la si sostituisce con la borsa del ghiaccio per lo stesso tempo in modo di provocare un effetto di vasocostrizione.

Tale procedura va ripetuta per circa 6-7 volte al giorno.

Molto utile è l’uso di un massaggiatore cervicale dotato di testine rotanti che, mediante la vibrazione e l’emissione di calore ad infrarossi, simulano la pressione sul Trigger Point esercitata dal massaggio manuale finalizzato a mitigare il dolore e a sciogliere la contrattura del muscolo.

Io, su consiglio del professionista, utilizzo questo della Donnerberg (garantito 7 anni, a 3 velocità e a 2 sensi di rotazione e che, grazie alla sua forma ergonomica, può essere impiegato su ogni parte del corpo) e devo dire che mi è di  grande aiuto contro gli “ indurimenti ” muscolari  dolorosi e nel favorire il rilassamento e la circolazione sanguigna.

In ogni caso, l’apparecchio, da usare ad intensità graduale, iniziando dalla più bassa e aumentandola man mano, non può agire sull’origine della sindrome dolorosa miofasciale e sostituire l’intervento di uno specialista quando il disturbo persiste e non ne scompaiano i sintomi.

Se si è nella condizione di comprendere con chiarezza quale è il muscolo interessato, è possibile provare ad allungarne la struttura con del leggero stretching, con movimenti molto dolci, aiutandosi con la respirazione, ed eseguendo il movimento di estensione nella fase espiratoria.

Altro consiglio base per approcciare un nervo contratto è l’uso di una crema a base di arnica o, per chi non ha problemi ad usare prodotti di origine animale, l’efficacissimo olio di marmotta, rimedi naturali da tenere sempre in casa per averli immediatamente disponibili in caso d’improvviso bisogno.

I linimenti naturali di pronto intervento per dolori articolari, muscolari e per quelli causati dalla tendinite di questo genere migliori, secondo l’esperienza mia e degli utilizzatori abituali che conosco, sono, rispettivamente, l’Arnica 35 (la più concentrata tra quelle simili) e il Murmelin della austriaca Bano in olio.

la crema Arnica 35 è efficace per lenire dolori muscolari e articolari

Si applica un po’ di crema o di olio sul muscolo vittima della contrattura senza massaggiare troppo, si fascia la zona trattata con della della pellicola da cucina (quella trasparente per intenderci) e si lascia penetrare l’efficace rimedio naturale per alcune ore.

La pellicola favorisce la sudorazione e migliora la penetrazione della sostanza medicamentosa all’interno del muscolo.

Le applicazioni vanno fatte per non più di 7 giorni, stando attenti ad eventuali reazioni della cute, e, nel caso in cui si notassero sintomi allergici, arrossamenti o vescicole, è bene interrompere immediatamente questo tipo di auto-trattamento.

Il massaggio locale con una pallina da tennis è spesso consigliato per la cura dei nervi accavallati, anche se va effettuato con molta attenzione e sotto la guida di un professionista, poiché si tratta di una pratica potenzialmente dannosa se vengono eseguiti movimenti eccessivamente intensi o per troppo tempo.

Generalmente l’auto-massaggio è gradevole e la sensazione percepita è di un “ piacevole dolore ”.

Tale sensazione è normale, ma va detto che non si deve esagerare nel massaggio con la pallina, dato che può portare il paziente a crearsi una sorta di livido interno il giorno dopo, cosa che rende la zona difficile da trattare successivamente oltre a non migliorare la sintomatologia iniziale.

Adottare posture corrette, dormire su un cuscino in grado di sostenere bene il collo e cambiare le abitudini sbagliate mentre si lavora al computer o si guarda la televisione sul divano sono certamente modi per eliminare le cause che hanno portato il muscolo allo stress e a creare una condizione predisponente alla contrattura muscolare.

In conclusione, raccomando di avere buon senso, usare i rimedi naturali per pochi giorni, e, se i sintomi del nervo accavallato non accennano a diminuire in modo sostanziale e non passano, è bene sospendere il fai da te e rivolgersi a professionisti seri che consiglieranno gli esami strumentali per inquadrare e curare al meglio il doloroso disturbo muscolare.

Credit video: Michiel Akkerman

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6 Commenti

  1. Ciao io ho un nervo accavallato da più di due giorni, mi fa più male quando sbatto l’occhio. Cosa dovrei fare?

    • Ciao Franco.Io sentirei uno specialista che possa appurare di cosa si tratta.Intanto prova i metodi casalinghi suggeriti nel post per vedere se il dolore diminuisce.

  2. inprovvisamente anche sdraiato sul letto incominciano a contrarsi i muscoli e i nervi provocandomi forti dolori mi ripiego piu volte per cercare di sbloccare tale situazione e a forza di piegarmi svaniscono da soli ma sono sempre piu frequenti

    • Ciao Renato. Io proverei con i rimedi fai da te suggeriti nel post, poi, se la situazione non migliora, ti consiglio di consultare uno specialista anche per capire la reale natura dell’infiammazione.Auguri e tienimi informata.

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