HomeSaluteErbe e piante officinaliSeccare e conservare le erbe curative e aromatiche

Seccare e conservare le erbe curative e aromatiche

Oggi, visto che in questo periodo mi sto occupando spesso di erboristeria e “sono in palla”, voglio scrivere a proposito dell’essiccazione e conservazione delle piante officinali e delle erbe aromatiche, visto che il procedimento è identico.

Del resto, molte sono le erbe aromatiche curative che svolgono azioni benefiche per preservare e potenziare la salute del nostro organismo: non usiamole solo per insaporire gli alimenti, ma facciamole seccare e conserviamole nel modo corretto per poterle poi usare in seguito.

Sappiamo che i migliori risultati di guarigione e prevenzione si ottengono con erbe officinali colte di fresco, requisito strettamente necessario in caso di malattie molto gravi, ma non è comunque possibile avere a disposizione tutto l’anno elementi appena raccolti e, anche se ciò fosse fattibile , non sarebbe certamente semplice e comodo procurarsi le piante salutari fresche all’occorrenza, a meno che non si viva in luoghi adatti, come siti campestri e di montagna.

Durante i mesi favorevoli facciamo la raccolta delle piante utili alla nostra salute e alla nostra tavola, usandole al momento fresche e prepariamo una provvista da essiccare e consumare poi nel corso dell’inverno o quando non ci è possibile procurarci il materiale curativo fresco.

Abbiamo visto come raccogliere le piante curative e in quali condizioni ottimali, evitando di schiacciare le foglie e i fiori e non mettendole in buste di plastica, in quanto le erbe “suderebbero” e diventerebbero scure una volta secche.

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Come essiccare e conservare al meglio le erbe curative per mantenerne intatte le proprietà salutari

Le piante aromatiche e curative non vanno mai lavate prima dell’essiccazione, ma devono essere solamente pulite con un panno per togliere l’ eventuale polvere e vanno poi tagliuzzate finemente.

Il materiale così preparato va posto su carta non stampata in modo sciolto, senza creare ammassamenti e lasciando spazi intermedi per la circolazione dell’aria; in mancanza d carta è possibile adoperare asciugamani puliti che vanno cambiati ogni volta che risulteranno non perfettamente asciutti.

Il luogo, dove l’essiccamento dovrà avvenire nel modo più rapido possibile, deve essere abbastanza caldo, arieggiato e privo di umidità: le soffitte sono ideali.

Le piante in generale si disidratano  più celermente e nel modo migliore durante tutta la fase di luna calante e, quindi,…..un occhio al calendario lunare sarà molto utile.   🙂

Quando si tratta di radici, cortecce e parti di pianta con molta linfa è spesso indicata l’essiccazione con calore artificiale, ma bisogna fare attenzione che la temperatura non superi i 40 gradi, in modo che le proprietà curative non vadano irrimediabilmente perdute.

Se si è in procinto di acquistare un essiccatore domestico, si deve sempre verificare prima se ci sia la possibilità di tarare la temperatura alla soglia di 40 gradi, sopra alla quale avviene il danneggiamento delle caratteristiche salutari intrinseche.

Fra gli essiccatori muniti di funzioni varie, segnalo questo che presenta un buon rapporto qualità-prezzo e che, grazie al programma BioCrudista, permette di tarare la temperatura proprio  a 40 gradi.

Le radici, a differenza di fiori e foglie, si devono lavare bene, asciugare e sminuzzare prima di metterle a seccare.

Una volta che le erbe officinali sono completamente secche e senza la minima tracci di umidità, si possono riporre e conservare in contenitori di vetro o cartone richiudibili, mentre sono da evitare recipienti di latta o di plastica.

E’ anche bene proteggere dal sole e dalla luce le erbe essiccate : io le ripongo in barattoli di vetro scuro che richiudo con tappi di sughero naturale, ma, quando questi non mi bastano e ho erbe secche di molte varietà, le metto separatamente in sacchetti di carta chiusi, che poi sistemo in un contenitore di vetro col coperchio.

La scorsa estate avevo fatto seccare varie erbe officinali  e parecchie spezie e allora ho usato 2 capienti brocche di vetro verde scuro munite di tappo in sughero: una per la conservazione delle piante curative selvatiche e l’altra per le erbe aromatiche che, ricordiamolo sempre, una volta essiccate, mantengono le loro proprietà  per 1 anno circa.

Alcuni effettuano l’essiccazione delle piante aromatiche e officinali con l’aiuto del forno a microonde, ma io non amo questo procedimento, in quanto lo trovo poco naturale e pregiudizievole delle caratteristiche salutari.

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