Abbiamo visto la preparazione della tisana di erbe officinali, semplice e rapida a farsi e che non presenta solitamente alcun tipo d’imprevisto durante l’esecuzione.
Ma ci sono alcune piante che non reggono l’ebollizione ed il calore termico (farebbero perdere loro le proprietà intrinseche curative) e allora…ecco il macerato di erbe curative da preparare rigorosamente a freddo.
Molte piante, (come, ad esempio, il calamo aromatico, la malva vulgaris e il vischio) non sopportano le alte temperature , ma si può ricavarne ugualmente la tisana attraverso il processo di macerazione a freddo, in modo da preservarne le proprietà terapeutiche.
Preparazione a freddo del macerato di erbe curative
Per ottenere il macerato di piante, si deve procedere in questo modo:
- si mettono a bagno in acqua fredda le erbe e le si lascia in ammollo per 8-12 ore consecutive (di solito per una notte intera, in modo di avere pronta al mattino la bevanda curativa).
- trascorso questo tempo necessario al processo, si filtra il liquido al colino, schiacciando accuratamente gli elementi vegetali per fare fuoriuscire tutto il succo senza sprecarlo.
- si travasa, infine, il macerato ottenuto in un thermos, precedentemente risciacquato con acqua calda e pulita, e lo si chiude ermeticamente con il suo tappo.
I macerati si possono conservare per breve tempo in frigorifero e si devono preparare ogni volta prima dell’uso, secondo le dosi e le quantità prescritte per le singole piante e per le terapie personalizzate.
Il consumo deve avvenire nell’arco della giornata e a temperatura ambiente e si deve assume il macerato a piccoli sorsi, con le stesse modalità delle tisane sottoposte a calore.
Un mix tra infuso e macerato è, però, considerato in fitoterapia il miglior utilizzo delle piante curative: si mettono gli elementi vegetali per una notte nella metà del quantitativo di acqua fredda indicato per la preparazione del comune macerato e si filtra (con l’aiuto di un colino o di un setaccio) la bevanda la mattina dopo al momento del consumo.
Le erbe rimaste nel colino s’immergono nuovamente nell’altra metà del quantitativo d’acqua indicato, si porta il tutto ad ebollizione in un recipiente smaltato, si spegne il fuoco e si filtra ancora.
Infine si mescola il macerato ottenuto a freddo con l’infuso preparato a caldo.
Facendo in questo modo, si possono ricavare tutte le sostanze attive della pianta officinale, sia quelle solubili solo in acqua fredda che quelle che lo sono solo se sottoposte al calore.
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Complimenti per come hai delineato i vari passaggi di questo procedimento è molto interessante. ciao tiziana
Si sa che le piante officinali hanno tante proprietà benefiche, devo provare a fare anche io questo macerato
quello che hia scritto mi interessa e tanto, chissà se sarei in grado di mettere in pratica i tuoi consigli
Sono negata per questo genere di cose, ma trovo l’info interessante, grazie
Sapevo che con la bollitura alcune sostanze vanno perse. Mia madre me lo dice sempre. Ho letto con piacere questo post. Molto interessante.
Interessante procedimento, hai dato le risposte a molte mie domande
ci avevo spesso pensato se con la bollitura si perdessero le sostanze attive di alcune erbe, ed ecco la risposta, quindi é una accortezza che bisogna seguire, altrimenti rendiamo vano il tutto
Molto interessante il procedimento per preparare il macerato di erbe curative, grazie delle informazioni molto utili, un giorno o l’altro ci provo anch’io, grazie e complimenti!