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Insalata di crauti crudi alla tedesca

L’insalata di crauti crudi, o Sauerkraut Salat e Weißkraut Salat in lingua tedesca, è una  preparazione tipica della Germania, abitualmente consumata anche in Svizzera, Austria e nel Trentino Alto Adige, dove è conosciuta come insalata di cavolo cappuccio crudo.

Assieme all’insalata di patate alla tedesca, questo contorno è il mio preferito tra quelli della cucina germanica: personalmente lo trovo buonissimo, facilissimo a farsi, economico e molto versatile, in quanto si accompagna bene con moltissime pietanze anche della cucina italiana ed è molto adatto anche alla stagione estiva.

Inoltre, cosa importante, è un piatto molto sano, visto che le numerose proprietà benefiche del cavolo cappuccio si mantengono intatte a crudo e non si perdono nel processo di cottura.

Io lo servo spesso come contorno alla cotoletta viennese, al posto delle classiche patatine fritte, per rendere il piatto più leggero e digeribile e trovo che l’abbinamento sia “azzeccatissimo “.  😉

Nei Paesi di lingua tedesca i crauti in insalata, da non confondere con quella di crauti fermentati, vengono preparati con l’impiego di olio di semi, ma io, da buona italiana, preferisco usare l’olio extravergine di oliva, che, secondo me, ci sta meglio.

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L’aceto di mele è senz’altro quello più indicato per condire l’insalata di crauti, ma è anche possibile adoperare aceto di vino bianco o aceto balsamico, dosandone, ovviamente, la quantità.

Il rafano, che trova impiego nella preparazione di diversi gustosi condimenti, non è reperibile facilmente in Italia, ma è proprio l’ingrediente che dà quel tocco in più alla preparazione: diciamo che può essere ” facoltativo, ma…non troppo “. 😉

Volendo, si può aggiungere anche pancetta affumicata, tagliata a dadini, leggermente rosolata (deve rimanere croccante) nell’olio e lasciata raffreddare.

La ricetta è molto semplice e facile, ma raccomando di fare sempre delle “ prove assaggio ” durante la preparazione dell’insalata di crauti, specie le prime volte, per adeguare i dosaggi vari al proprio gusto personale.

Le dosi  e i tempi di riposo indicati, sono, quindi, relativi : sono quelli che vanno bene per me, ma ciò non toglie che sono comunque modificabili secondo le preferenze di ciascuno.

L’importante è che l’insalata rimanga “ morbida, ma corposa ” . 🙂

Ingredienti per 4 persone:

700 grammi di cavolo cappuccio;

3 cucchiaini di sale;

1 cucchiaino di zucchero;

2 cucchiaini di senape;

1 cucchiaino di crema di rafano (Kren) in tubetto

(o 1/2 cucchiaino di rafano fresco tritato  finemente);

2 cucchiaini di semi di cumino o di finocchio essiccato;

4 cucchiai di aceto di mele;

3 cucchiai di olio extravergine di oliva.

Preparazione dell’insalata di crauti crudi secondo la ricetta tedesca

Pulite il cavolo cappuccio, levando il torsolo e le foglie esterne dure e quelle rovinate, tagliatelo a listarelle molto sottili e lavatelo.

Passate il cavolo tagliato nell’asciuga insalata, in modo che vada via tutta l’acqua.

Mettetelo poi in una terrina capiente, aggiungete il sale (io uso il più salutare sale marino integrale e mi trovo molto bene), mescolate accuratamente e lasciare riposare per 30 minuti circa.

Controllate poi che sia ammorbidito abbastanza e strizzatelo con le mani per eliminare l’acqua di vegetazione.

Sciacquate brevemente ancora sotto l’acqua fredda per eliminare l’eccesso di sale e strizzate ancora con le mani.

Mettete il cavolo cappuccio in una ciotola capiente, aggiungete la senape e tutti gli altri ingredienti, facendo attenzione a dosare il rafano (che è molto piccante) secondo il proprio gusto.

Cavolo cappuccio tagliato e condito si insaporisce riposando in una ciotola

Mescolate con l’aiuto di un cucchiaio di legno, affinché il tutto si amalgami bene, assaggiate e, se è il caso, aggiustate di sale e lasciate riposare in per altri 20-30 minuti.

Il riposo può avvenire a temperatura ambiente se il clima circostante è fresco, ma in estate è meglio mettere l’insalata in frigorifero.

Eliminate eventuale liquido in eccesso e servite in tavola l’insalata di crauti alla tedesca. 🙂

Aggiornamento del 5 marzo 2017

Aggiungo una cosa, dopo che una lettrice mi ha fatto notare che il cavolo cappuccio non andrebbe passato sotto l’acqua dopo averlo tagliato a fettine sottilissime: è vero che una parte di sostanze benefiche se ne va con il lavaggio, ma è anche vero che vengono eliminati anche i residui di pesticidi e prodotti chimici che, anche se il cavolo è compatto, possono trovarsi al suo interno.

Il mio dottore mi ha raccomandato di lavarlo sempre, a meno che non sia un cavolo proveniente da coltivazione biologica.

Anche risciacquarlo dopo averlo fatto riposare col sale fa perdere all’ortaggio elementi salutari, ma mangiare cibi troppo salati fa male, specie a chi soffre d’ipertensione e di ristagni di liquidi ed io cerco di assumerne il meno possibile.

Ritenevo doveroso specificarlo e, se volete che l’insalata di crauti crudi conservi tutti i principi benefici e decidete di non lavare e sciacquare il cavolo, sceglietene uno biologico e usate sale integrale marino o quello rosa dell’Himalaya, dosandolo molto bene e ricordando che, a volte,  “melius est deficere quam abundare“. 😉

Insalata di crauti crudi con aceto balsamico

Se volete ” italianizzare ” l’insalata di crauti crudi, usate poco aceto balsamico al posto di quello di mele e riducete un po’ il dosaggio di senape e rafano.

 

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Credit photo intestazione: Flickr com by Edsel Littl

Credit photo insalata di crauti con aceto balsamico: Flickr.com by jules

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9 Commenti

  1. I crauti già tagliati non si lavano e dopo averli salati non vanno di nuovo lavati. Alla fine delle proprietà dei crauti non rimane proprio niente. Tutto si trova nel succo naturale delle foglie tagliate. Sono una italo-tedesca. La verza si pulisce e lava prima di tagliarla. Si taglia a listelli (io uso una macchina a posta per questo) sottilissimi. Si condisce a piacere. Io con limone e olio extravergine è un po di pepe e sale.

    • Grazie Dusi del commento.Anche io prima non li lavavo, ma poi il mio medico,che è un bravissimo naturopata,mi ha raccomandato di non farlo a meno che non siano biologici e io li trovo biologici solo raramente.Comunque è giusto quello che dici e l’ho aggiunto nel post.Grazie: qui ogni consiglio utile è bene accetto.

  2. Buoni i crauti! L’aceto di mele mi ricorda mia madre, che lo comperava ogni tanto perchè ne apprezzava il gusto delicato.
    Ciao Franci 🙂

    • Ciao Maris, mi fa sempre molto piacere leggerti.L’aceto di mele, oltre ad essere delicato, fa molto bene: “propinalo” ai monellini. .-)

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