Cuocere il miglio è per me ormai diventata un’ abitudine, dato che lo cucino sempre più spesso, viste le proprietà nutritive di questo cereale e la sua versatilità negli impieghi culinari.
La cottura del miglio non è affatto difficile: basta seguire il procedimento giusto e chiunque, anche chi non è proprio un cuoco provetto ed è inesperto di cucina, ci prenderà la mano e, dopo 2 o 3 volte, otterrà un risultato perfetto.
Avevo già scritto a proposito della cottura nella ricetta del miglio ai sapori invernali, ma, visto che mi è stata richiesta da alcuni lettori ( che ringrazio della fiducia accordatami e della frequentazione di questo blog ), eccomi oggi a dare ulteriori dettagli e trucchi per cucinare il miglio nel modo corretto, senza ritrovarselo crudo o, peggio, ……una “sbobbetta”. 🙂
Procedimento da seguire per cuocere il miglio alla perfezione
- Innanzitutto bisogna lavarlo ripetutamente sotto il getto di acqua fredda, in quanto devono essere eliminate le impurità e la polvere: aiutatevi con un colino a maglia stretta in modo che i piccolissimi chicchi non ne escano fuori.
- Poi lasciatelo a sgocciolare bene per 10-15 minuti: il miglio deve essere il più possibile asciutto durante la fase successiva di tostatura.
- Mettetelo poi in una padella antiaderente e fatelo tostare con un filo d’olio per circa 3 minuti a fuoco basso, mescolandolo in continuazione con un cucchiaio di legno: fate attenzione a non fargli prendere colore.
- Versatelo poi in una pentola capiente e copritelo con una quantità di acqua bollente rispettando questa proporzione: 1/2 litro di acqua per 100 grammi di cereale.
- Portate al punto di bollore a fuoco vivace e, una volta che questo è stato raggiunto, aggiungete il sale, abbassate la fiamma, coprite col coperchio e fate cuocere con la retina frangifiamma, posta sotto la pentola, per una ventina di minuti.
- Durante questa fase di cottura, è bene mescolare di tanto in tanto il miglio col cucchiaio di legno per evitare che si bruci sul fondo.
- Io, per ogni evenienza, tengo sempre pronta dell’acqua bollente da aggiungere all’occorrenza, se vedete che si asciuga troppo: anche se la proporzione di acqua e cereale indicata sopra è quella corretta, mi è capitato più di una volta di doverne aggiungere ancora ( chissà, credo che la cosa possa dipendere dalla qualità ed “età” del miglio ).
- Trascorsi i 20 minuti, levate la pentola dal fuoco e lasciate riposare per un quarto d’ora in modo da permettere al miglio di assorbire l’acqua e di gonfiarsi.
All’occorrenza, si può prolungare il tempo di riposo fino a 60 minuti.
Il miglio cotto si può cucinare in molti modi: dalle zuppe, al cous cous, alle polpette, ma la corretta cottura è alla base della buona riuscita di ogni ricetta che lo contempla come ingrediente. 🙂
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Credit photo: Stacy Spensley for Flickr.com
Anch’io da quando l’ho scoperto lo cucino spesso, fa davvero molto bene 🙂
fa bene, è vero Elisa. Io lo sostituisco spesso al cous cous. 🙂