Fino a qualche anno fa non conoscevo l’insolita e prelibata marmellata di bucce di anguria, ma quando un’amica albanese me l’ha fatta assaggiare, mi è piaciuta così tanto che ho subito provato a farla in casa e, dopo qualche prova, sono riuscita ad ottenerla buona come la sua.
Da allora la preparo ogni estate più volte sia per il consumo familiare sia per regalarla ad amici e parenti che, non trovandola sul mercato ed ormai “abituati ” a riceverla in dono da me, mi chiedono di fargliela.
Ora, che con l’afa di questi giorni si sta consumando a go-go il benefico e idratante frutto estivo e se ne butta via l’involucro se non si sa come utilizzarlo, te ne voglio proporre la facile e super economica ricetta di recupero.
Realizzandola, potrai evitare di sprecare inutilmente le bucce del cocomero (ricche anch’esse di sostanze preziose per l’organismo) ed otterrai con un costo irrisorio una conserva dolce fatta in casa davvero deliziosa, originale e genuina da spalmare sul pane, abbinare ai formaggi e da impiegare nella farcitura di crostate e nella realizzazione di dolci e di topping.
La preparazione è semplice e c’è anche chi non fa preventivamente macerare i dadini di scorze nello zucchero e nel succo di limone e cuoce direttamente tutti gli ingredienti nella pentola sul fuoco.
Tuttavia, ti consiglio di effettuare tale passaggio per esperienza, dato che ho sempre ottenuto risultati che lasciavano a desiderare le poche volte che ho provato a saltarlo sia nella realizzazione di questa ricetta sia in quella delle prelibata confettura di violette mammole e mele.
Nel caso siano rimasti attaccati alla parte bianca delle scorze dei rimasugli di polpa rossa, non rimuoverli, perché “ danno colore ” alla conserva senza cambiarne il delicato sapore.
Preparazione della marmellata di bucce di anguria
Esecuzione della ricetta: facile
Tempo occorrente: 10 minuti + 45 minuti di cottura (+3 ore di macerazione in frigorifero)
Costo: basso
Ingredienti per 4 vasetti da 250 g l’uno (50 porzioni da 20g):
1,4 kg di buccia di anguria al netto della parte verde
1 mela non trattata
1 limone
1 bacca di vaniglia (o 1 cucchiaino di estratto di vaniglia o 1 bustina di vanillina)
1 stecca di cannella (facoltativo)
700 g di zucchero semolato
3 bicchieri di acqua
Procedimento
Per prima cosa elimina la parte verde esterna dalle bucce di anguria con l’aiuto del pelapatate o di un coltellino affilato.
Poi pesa le parti bianche, tagliale a dadini, mettile in una ciotola dall’adeguata capienza ed aggiungi il succo del limone filtrato e la mela bio privata del torsolo e grattugiata assieme alla sua buccia.
Unisci, quindi, il contenuto della bacca di vaniglia ( o l’estratto o la vanillina), lo zucchero e, se vuoi, la stecca di cannella.
Mescola bene il tutto, copri la ciotola con della pellicola trasparente e mettila in frigorifero per 3 ore.
Trascorso questo tempo, versa il composto in una pentola di acciaio dal fondo spesso, aggiungi 3 bicchieri di acqua e fallo cuocere per circa 45 minuti a fiamma bassa, mescolandolo di tanto in tanto con il cucchiaio di legno e schiumandone la superficie con la schiumarola se necessario.
Quando la marmellata si sarà rappresa, spegni il fuoco ed elimina l’eventuale stecca di cannella.
A questo punto potrai invasarla così come è nei barattoli di vetro precedentemente sanificati, riempiendoli fino a 1,5 dal bordo e chiudendoli con tappi nuovi e puliti.
Qualora tu preferisca non sentire i pezzetti della buccia del cocomero sotto ai denti e dare alla conserva una consistenza più liscia ed omogenea, aspetta che si raffreddi un po’ prima di frullarla brevemente nel mixer o con il minipimer.
In tal caso, riportala a bollore prima di toglierla dal fuoco, attendere e minuti e distribuirla nei vasetti come indicato sopra.
Dopo che avrai riempito e sigillato i vasetti, capovolgili e lasciali a testa in giù su una superficie piana fino a quando si saranno raffreddati del tutto in modo che si formi il sottovuoto.
Poi raddrizzali, apponi su ognuno un’etichetta riportante la data di preparazione, riponili in dispensa o in un ambiente fresco, asciutto e buio e aspetta almeno 1 settimana prima di gustarne il contenuto.
Se il sottovuoto avviene correttamente e la si conserva adeguatamente, la marmellata di bucce di anguria sigillata potrà durare anche per più di 1 anno, ma, una volta apertone il vasetto, dovrai tenerla in frigorifero e consumarla entro 10 giorni.
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Credito foto intestazione, foto scorze di anguria e foto buccia di cocomero e pelapatate: Rebecca Siegel per Flickr.com
Credito foto marmellata in ebollizione: Amie Fedora per Flickr.com