HomeCasaPulizie DomesticheOro giallo: come pulirlo in casa senza rovinarlo

Oro giallo: come pulirlo in casa senza rovinarlo

Poiché le condizioni ambientali e lo stesso uso possono sporcare e rendere opachi i gioielli, voglio darti alcuni consigli dettati dall’esperienza su  come pulire l’oro giallo in casa senza doverlo portare da un centro specializzato nella lucidatura dei metalli preziosi.

Prima di dirti cosa fare, ti raccomando di non lasciare ininterrottamente l’oro nella cassaforte o nella cassetta di sicurezza della banca per evitare che sulla sua superficie si formino delle macchiette causate dall’ossidazione.

Come pulire l’oro giallo con il fai da te

Il metodo della saponatura è il più efficace per riportare a nuovo l’oro giallo, purché l’oggetto sporco non sia fatto anche di altri materiali ( in tal caso sarà necessario seguire la procedura indicata per pulire l’oro bianco per evitare il rischio di fare danni).

Per prima cosa, si mette l’oggetto in un pentolino con dell’acqua e si porta lentamente ad ebollizione.

Poi si aggiunge poco detersivo per piatti liquido, si spegne il fuoco e si lascia il monile in ammollo per almeno 15 minuti prima di sciacquarlo bene con acqua fredda o tiepida ed asciugarlo accuratamente con un panno morbido.

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Dopodiché si passa un dischetto di cotone imbevuto di alcool sull’oro e si sfregano eventuali macchie rimaste sulla sua superficie con un vecchio spazzolino da denti a setole morbide.

Infine si lucida con un panno morbido o, meglio ancora, con il panno specifico che si usa per pulire le lenti degli occhiali.

Volendo, si può pure usare un mix di acqua e di aceto di mele o del dentifricio bianco senza granuli.

Ci sono anche altri sistemi di pulizia dell’oro, veri e propri trucchi della nonna.

Tra questi io ne adotto saltuariamente due:

  • il primo consiste nello strofinare sull’oggetto polpa di pomodoro fresco (metodo valido per oggetti poco sporchi e in presenza di pietre ed altri materiali).
  • Il secondo è quello di mettere il gioiello in una ciotola contenente acqua a temperatura ambiente e una pasticca per pulire le dentiere, la quale, liberando ossigeno, leva lo sporco in profondità.

Se non si hanno in casa tali pastiglie effervescenti, le si può sostituire con la normale acqua ossigenata, schiarente ed efficace anche nel ridurre l’ingiallimento dei presidi ortodontici in resine e siliconi.

Naturalmente, anche in questi casi, poi si sciacqua l’oggetto in oro e lo si asciuga accuratamente.

Aggiornamento del 30/11/2014:

La scorsa settimana ho avuto la brutta sorpresa di trovare una scatoletta d’oro, che avevo riposto per troppo tempo in un ” nascondiglio” esposto ad umidità, con molte macchiette di ossidazione da ruggine.

Ho provato a farle venire via con la saponatura e i metodi descritti sopra ( tranne l’uso delle pasticche per dentiere, in quanto ne ero sprovvista al momento ), che solitamente funzionano bene nella pulizia dell’oro in casa, ma….niente: anche se il grosso l’avevo eliminato, alcuni segni persistevano. 🙁

Allora, essendo sicura che la piccola scatola era costituita di solo oro giallo ( come dicevo sopra, non bisogna mai portare a bollore oggetti in cui c’è presenza di altri materiali o metalli ), ho fatto ancora la saponatura, ma, assieme al detersivo per piatti ho aggiunto anche un po’ di bicarbonato.

A bollore, ho spento il fuoco e lasciato riposare per 20 minuti, poi  ho sfregato le macchiette d’ossido con lo spazzolino da denti e ho sciacquato.

Ma rimanevano ancora piccolissimi segnetti.

Allora, senza fare passare del tempo, l’ho subito cosparsa di dentifricio, ho insistito su tutta la superficie con lo spazzolino e ho lasciato riposare per 1 ora.

Poi ho sciacquato accuratamente, asciugato bene e lucidato con un panno morbido e…..la scatoletta è tornata come nuova!

Questo ulteriore metodo per pulire l’oro, funziona egregiamente, ma bisogna essere sicuri che non ci sia presenza di altri materiali.

 

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Credit photo: Master Tux for Pixabay.com

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