Come fare la tisana

Oggi voglio cominciare a scrivere a proposito delle varie modalità di preparazioni a base di piante curative che è possibile fare in casa semplicemente e senza l’aiuto di attrezzi e apparecchi particolari.

Inizio  con quella più semplice e più usuale, la preparazione della tisana di erbe officinali, chiamata solitamente anche infuso o, impropriamente, decotto.

In questo post mi riferirò alla tisana o infuso e non  al decotto, la cui preparazione va fatta  con le radici, le cortecce e i semi coriacei delle piante curative.

Come fare la tisana nel modo corretto

Premetto che sarebbe sempre meglio usare erbe e piante curative fresche e possibilmente appena raccolte per fare le tisane, perché più efficaci terapeuticamente di quelle essiccate e che bisogna impiegare  acqua di buona qualità con il minimo possibile di durezza e basso residuo.

Le piante officinali  vanno sminuzzate e poste, nei quantitativi prescritti, in un bricco di vetro o in altro recipiente non metallico: io uso la classica teiera in terracotta e, se devo preparare una piccola quantità ( come, ad esempio, la tazza di tisana serale rilassante o digestiva ), adopero la classica e pratica tisaniera in ceramica che ha all’interno l’apposito scomparto per le erbe.

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Si porta ad ebollizione l’acqua in un altro pentolino e la si versa sulle erbe; si lascia riposare per breve tempo (in caso di elementi freschi sono sufficienti 3 minuti) e poi si filtra e si beve.

I tempi di riposo variano solitamente dai 5 ai 15 minuti, secondo il tipo e la durezza del materiale: è opportuno seguire le specifiche indicazioni per le singole erbe o, in mancanza di queste, fare una media: io lascio riposare per 7-8 minuti circa.

Attenzione a non prolungare troppo la sedimentazione, in quanto potrebbe venirne fuori una tisana “troppo carica”

Durante il riposo è bene coprire il recipiente con un coperchio od un piattino.

Il colore della tisana di erbe curative fresche appena pronta deve essere di giallo chiaro o di verde chiaro, mentre quello dell’infuso di piante essiccate presenta toni più scuri.

 Radici, elementi legnosi e cortecce s’immergono nell’acqua fredda in recipienti smaltati e si porta ad ebollizione;  poi si abbassa la fiamma e si fa cuocere dolcemente per 2 minuti prima di spegnere il fuoco, lasciare riposare per  10-15 minuti, filtrare e bere la tisana.

Alcuni erboristi suggeriscono di lasciare sobbollire gli elementi legnosi dai 3 ai 15 minuti a seconda della loro durezza, preparando, di fatto, un decotto.

Poiché l’esposizione a un calore intenso e prolungato neutralizza quasi sempre una parte dei principi curativi contenuti nei vegetali, cerco, di evitare di preparare i decotti se proprio non è indispensabile e, se il materiale è duro, solitamente adotto una via di mezzo e lo lascio bollire a fuoco bassissimo per 3 minuti circa prima di spegnere il fuoco e lasciarlo riposare per 20-30 minuti.

La regola generale per fare la tisana è quella di mettere un cucchiaino da dessert colmo di erbe per 1/4 di litro d’acqua (corrispondente a 1 tazza), ma è bene seguire le prescrizioni per cure personalizzate ed anche le indicazioni specifiche per le singole piante e, nel caso si voglia ottenere un infuso più “ concentrato ”, è bene usare una caffettiera a stantuffo senza aumentare i dosaggi.

Di solito si prepara il quantitativo giornaliero di tisana alla mattina, lo si mette in un thermos (pulito e precedentemente sciacquato con acqua calda) chiuso ermeticamente per mantenere il calore: si assume poi durante il corso della giornata la dose d’infuso prescritta a piccoli sorsi e scaglionata nel tempo: ricordiamoci, comunque, che la tisana dovrebbe essere consumata entro 12 ore dalla preparazione.

Gli infusi depurativi ottengono i migliori risultati terapeutici quando sono assunti in luna calante, in quanto durante questa fase lunare è facilitata la disintossicazione dell’organismo e l’eliminazione delle scorie, mentre è consigliato il periodo di luna crescente per le cure a base di tisane che apportano elementi utili dei quali si necessita: seguire le fasi lunari è molto utile in naturopatia e…..in molte altre applicazioni, comprese le normali faccende di casa.  🙂

Sarebbe meglio non dolcificare le tisane e consumarle al naturale, ma, se lo si vuole fare, è preferibile edulcorarle con gelatine fatte in casa o con miele invece che con lo zucchero.

Ricordiamoci sempre di fare la tisana…e berla: dimenticarla in un angolo non giova alla nostra salute ed è un inutile spreco di proprietà curative e salutari che la Natura ci mette gratuitamente a disposizione.

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Credit photo tisana di mandarino: Pxere.com

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4 Commenti

  1. Adoro le tisane o infusi anche se sono pigra di farli li bevo solo io ma devo ricominciare ora con il freddo niente di meglio grazie per le dritte. Buona giornata

  2. Potrebbe sembrare una sciocchezza, invece spesso ci sono piccoli accorgimenti che non vengono seguiti e che fanno la differenza.
    Grazie per queste indicazioni di base necessarie per fare una bella tisana come si deve 🙂
    Un caro abbraccio!

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