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Cappotto termico interno o esterno: quale scegliere

Sapere cosa è la copertura termica a capotto di una casa, che vantaggi porta la sua installazione ed i pro e i contro di quella interna e di quella esterna è importante per capire se conviene dotarsene ed eventualmente scegliere la più adatta alle proprie necessità

Quando si prende in considerazione la possibilità di aumentare l’efficienza energetica di un’ abitazione, è fondamentale sapere cosa è il cappotto termico e quali sono le differenze tra quello esterno e quello interno per farsi un’idea di quale sia eventualmente meglio scegliere.

Pertanto adesso ti spiego quali sono i plus e minus di entrambi in modo che tu possa capire se uno dei due fa al caso tuo o se è meglio lasciar perdere e ricorrere ad altri sistemi di miglioramento energetico.

Sebbene questo articolo possa aiutarti nel comprendere se il capotto termico fa al caso tuo e se per te sia preferibile optare per quello esterno o per quello interno a seconda delle tue preferenze e delle esigenze dell’edificio in cui abiti, non può certo sostituire la consulenza di un esperto.

Perciò, se davvero si vuole migliorare il comfort abitativo dei locali in cui si vive e risparmiare sui costi energetici, è bene consultare un tecnico competente prima di prendere qualsiasi decisione.

Infatti sono tantissimi i fattori che influenzano la scelta del tipo di coibentazione della propria casa e, qualora non si sia assistiti da un professionista, è facile perdere tempo in ricerche inutili o, peggio ancora, commettere onerosi sbagli.

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Architetto con progetto sotto il braccio davanti a casa su cui installare il cappotto termico

Rivolgersi fin da subito ad uno preparato e serio è importante non solo dal punto di vista tecnico, ma anche perché solo una persona del mestiere può essere sempre aggiornata sulle agevolazioni previste per favorire gli interventi di coibentazione termica ed essere a conoscenza delle procedure da seguire per farne richiesta.

Sarebbe  davvero un peccato non usufruire di bonus, incentivi fiscali e sconti ingenti, compreso quello concesso sulle polizze della casa da alcuni assicuratori, come Verti, previsti nel caso di interventi volti ad aumentare l’efficienza termica degli immobili.

 Cosa è il cappotto termico e a cosa serve

Con il termine “ cappotto termico ”, usato spesso anche per indicare la facciata ventilata separata dalla parete da una intercapedine, ci si riferisce a pannelli di materiali isolanti e traspiranti applicati con malte collanti ed appositi tasselli sul perimetro esterno di un edificio o sulle sue pareti interne.

La sua funzione è quella di diminuire i ponti termici e fare da barriera, a mo’ di “soprabito ” , tra l’interno dell’edificio e le condizioni climatiche presenti fuori, riducendo la dispersione termica e aumentando il comfort abitativo.

I materiali usati nella realizzazione del cappotto termico e che vengono applicati sotto forma di pannelli fissati con collanti o con appositi tasselli su calcestruzzo, intonaci, legno, possono essere minerali, sintetici o naturali.

L’efficienza di una coibentazione a cappotto esterna o interna dipende dal tipo di  materiale impiegato, che può essere sintetico, di di origine animale o vegetale e che deve necessariamente essere scelto assieme a un professionista che abbia valutato la situazione.

Tuttavia ti faccio presente che:

  • i sintetici, come XPS, EPS e PVC sono leggeri e facilmente reperibili, hanno bassa conducibilità termica e costano meno degli altri.
  • I minerali, come le lane di roccia e di vetro, hanno una bassissima conducibilità termica e sono ignifughi, ma sono più cari.
  • I naturali, come lana di pecora, fibra di legno e sughero sono eco-friendly ma anche i  maggiormente costosi.
  • Muffa su parte bassa di parete

Dotarsi del cappotto termico permette non solo di ottimizzare i consumi del riscaldamento invernale e della climatizzazione estiva con la conseguente riduzione dei costi energetici, ma anche di limitare l’inquinamento e isolare acusticamente i locali in cui si vive e preservarli da muffe ed umidità.

Inoltre consente d’innalzarne la classe energetica e, di conseguenza, di aumentarne il valore commerciale e renderlo più appetibile ad eventuali acquirenti nel caso lo si voglia vendere.

Tieni conto, però, del fatto che tale tipologia di ottimizzazione termica comporta necessariamente interventi edili più o meno invasivi e che possono comportare spese proibitive se non si usufruisce delle facilitazioni previste dal decreto Rilancio e visionabili sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Tra il sistema di coibentazione a cappotto esterno e quello interno ci sono delle differenze che vanno prese in considerazione e valutate con attenzione se non si vuole rischiare di sbagliarne la scelta.

Cappotto termico interno: vantaggi e svantaggi

Il cappotto termico interno, di più semplice e veloce installazione rispetto a quello esterno, non necessita di permessi comunali e di ponteggi per essere messo in opera e consente di risparmiare sia a breve sia a lungo tempo.

La sua installazione è particolarmente indicata in caso di immobili soggetti a vincoli architettonici e se si vuole coibentare la propria abitazione in autonomia quando non tutti i condomini sono d’accordo sul dotare l’edificio di una copertura termica esterna.

Poiché il cappotto interno riduce necessariamente lo spazio abitabile di una casa, gli esperti consigliano la scelta di pannelli isolanti dallo spessore non superiore a 6 cm, in modo di limitare al minimo l’inconveniente.

In sintesi, i vantaggi del cappotto termico esterno sono:

  • buona funzionalità isolante termica ed acustica;
  • costo relativamente contenuto;
  • miglioramento del comfort abitativo;
  • facilità e velocità d’installazione;
  • minore invasività.

Tuttavia bisogna anche tener conto anche degli svantaggi, costituiti da:

  • riduzione della metratura e dello spazio abitabile della casa;
  • difficoltà di applicazione in alcune parti dell’abitazione;
  • persistenza dei ponti termici tra i piani del caseggiato;
  • minore durata;
  • costo superiore rispetto a quello di altri metodi di isolamento interno

Cappotto termico esterno: pro e contro

L’isolamento termico a cappotto esterno non riduce gli spazi abitativi e attualmente e quello più gettonato dai professionisti, grazie alle sue ottimali prestazioni e alla lunga durata.

La scelta del materiale e dello spessore dei pannelli isolanti da esterni, che, una volta installati diventano parti fondamentali delle facciate a tutti gli effetti, non può essere casuale, ma va ponderata e stabilita da un geometra, ingegnere o architetto.

In tale valutazione il professionista terrà conto di diversi parametri, tra cui il grado d’isolamento che si vuole ottenere, della zona in cui è ubicato l’edificio e della sua esposizione.

Pertanto non è possibile riuscire a preventivarne il costo da soli, ma sappi  che in ogni caso dovrai affrontare una spesa maggiore di quella che comporta la coibentazione a cappotto interna.

I pro del cappotto termico interno sono fondamentalmente:

  • ottimale isolamento termico e acustico della singola unità abitativa a aumento di quelli dell’intero stabile;
  • rimozione dei ponti termici;
  • miglioramento del comfort abitativo;
  • massimo risparmio energetico;
  • eliminazione delle cause principali di muffe e delle macchie dovute all’umidità di risalita e alla condensa sui muri perimetrali;
  • filtraggio dei raggi solari in estate;
  • protezione del caseggiato da escursioni termiche, agenti atmosferici e danni provocati da agenti inquinanti.

Anche in questo caso, però, esistono dei contro, consistenti in:

  • obbligo di ottenere permessi vari;
  • costo maggiormente elevato;
  • spese da sostenere per il montaggio e l’affitto dei ponteggi;
  •  alta invasività dell’intervento;
  • tempi lunghi d’installazione;
  • aumento del volume del caseggiato.

Quale scegliere tra il cappotto termico interno e quello esterno?

Giovane donna si pone degli interrogativi

Se a questo punto ti stai chiedendo se è meglio optare per la copertura a cappotto interna o esterna, devo farti presente che, purtroppo, non esiste una risposta univoca e valida per tutti.

Infatti, anche se gli addetti ai lavori consigliano quasi sempre il cappotto esterno, perché più performante, maggiormente durevole e dai vantaggi maggiori degli svantaggi, non è detto che nel tuo caso non sia preferibile indirizzarti verso quello interno.

Non sono in grado, quindi, di consigliarti nella scelta tra l’uno e l’altro, che dovrai effettuare a seconda delle preferenze e disponibilità economiche che hai e delle condizioni, dimensioni ed esigenze dell’abitazione in cui vivi.

Posso, però, assicurarti che l’installazione di un cappotto termico, interno o esterno che sia, costituisce comunque un buon investimento, che si ripaga nel tempo e che consente fin da subito di abbattere significativamente la bolletta e di abitare in una casa più salubre e sostenibile.

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