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Carta d’identità elettronica: cosa è la CIE e come richiederla

Vediamo oggi che cosa è e come richiedere la CIE, la carta d’identità elettronica, che, dopo un lunghissimo periodo di annunci, provvedimenti, sperimentazioni localizzate e molti rinvii, è stata finalmente introdotta definitivamente in Italia a partire dal settembre 2016.

Sapere cosa è esattamente la carta d’identità digitale, quali dati riporta e come e quando la si debba richiedere esula certamente dai lavori di casa nel senso stretto, ma credo che vi possa far piacere trovare qui anche questo tipo d’ informazioni e i relativi consigli pratici che vi potranno tonare utili.

Per questo comincio oggi con la CIE e mi riprometto di trattare d’ora in poi vari argomenti d’interesse comune. 🙂

Cosa è la CIE?

E’ un documento di riconoscimento personale, una carta elettronica che certifica l’identità del titolare ed anche un mezzo per accedere ai sevizi telematici dell’amministrazione statale.

Infatti, oltre che documento comprovante l’identità delle persone e di viaggio nei Paesi che aderiscono all’Unione Europea, la CIE, una volta a pieno regime, diventa il documento col quale poter svolgere pratiche burocratiche online e ricevere informazioni sulle stesse e la tesserà potrà essere usata prossimamente come card multiuso per pagare bollette, ticket sanitari, multe, etc. ).

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La nuova carta d’identità ha l’aspetto di una tessera in policarbonato, le cui dimensioni sono pressapoco le stesse di quella del codice fiscale e delle carte di credito.

I dati personali riportati sulla CIE sono:

  • fotografia del titolare
  • nome e cognome
  • luogo e data di nascita
  • codice fiscale
  • residenza e cittadinanza
  • data del rilascio e quello di scadenza del documento identificativo
  • firma autografa del possessore
  • eventuale consenso alla donazione degli organi o rifiuto
  • eventuale restrizione ai fini di espatrio ( in caso di minorenni i genitori i genitori devono specificare l’autorizzazione o il diniego alla validità della carta ai fini dei viaggi all’estero dei figli )
  • numero d’iscrizione al servizio sanitario
  • impronta digitale

Quest’ultimo dato è la novità più significante della CIE: col prelievo delle impronte digitali verrà in pratica effettuata una vera e propria schedatura dei cittadini italiani e dei residenti sul territorio e questa, a mio avviso, è una misura che suscita perplessità ( visto che è obbligatoria ), anche se attualmente può essere giustificata per ragioni di sicurezza e di antiterrorismo.

Il numero del documento, composto da 7 numeri e 2 lettere alla fine, è inciso a laser sul fronte e sul retro della carta elettronica e all’interno della tessera è ubicato un chip NFC (Near Field Communication ) che fa in modo di poter sveltire le operazioni burocratiche che si possono svolgere per mezzo della stessa.

A tutela della sicurezza vengono forniti al richiedente 3 codici personali segreti al momento del rilascio della nuova carta d’identità: il PIN ( per il riconoscimento in sicurezza ), il PUK ( serve per effettuare lo sblocco del primo codice nel caso che ci si dimentichi il PIN e lo si digiti sbagliato per 3 volte consecutive ) e il CIP ( per salvaguardare la privacy ed inibire l’uso della carta d’identità se il titolare la smarrisce o se questa gli viene rubata ).

La CIE ha un costo totale di 22 euro ( più elevato del vecchio documento cartaceo ), comprensivo di IVA e diritti fissi e di segreteria e la sua validità è di 10 anni.

La consegna del documento non è immediata, ma viene recapitato direttamente all’indirizzo del titolare dopo 6 giorni dalla richiesta ( la gestione della CIE è accentrata presso il Viminale, mentre la produzione materiale è competenza dell’Istituto Poligrafico dello Stato ).

Chi può richiedere la CIE e in che modo farne domanda all’anagrafe

Al momento attuale la nuova carta d’identità elettronica può essere richiesta in occasione del primo rilascio, in caso di perdita o furto della vecchia carta in corso di validità e in caso di deterioramento e di scadenza del documento.

Se la vecchia carta è stata perduta o sottratta, bisogna presentare all’ufficio preposto dell’anagrafe la relativa denuncia in originale da effettuare presso i carabinieri o la polizia, mentre occorre presentare il documento deteriorato in modo che l’impiegato addetto possa verificarne lo stato e constatare l’effettiva necessità della sostituzione.

Non si sa ancora se in seguito sarà data ai cittadini la possibilità di sostituire volontariamente la vecchia carta d’identità con la CIE anche in mancanza di queste condizioni.

Se prevedete di effettuare un viaggio in Paesi europei dove non è necessario il passaporto ed è sufficiente portare con sé la sola carta d’identità, vi consiglio di muovervi in anticipo se il documento identificativo di cui siete in possesso è prossimo alla scadenza.

In questo caso è bene informarsi il prima possibile, dato che negli uffici comunali regna attualmente una certa confusione e un impiegato preposto a questo genere di pratiche mi ha detto chiaramente che non sanno ancora come comportarsi con chi andrà a richiedere una nuova carta d’identità con quella vecchia ormai scaduta per essere in grado di partire nei giorni seguenti.

Infatti, non si sa ancora se, nel caso che il richiedente non possa aspettare i tempi tecnici di consegna, si potrà emettere un documento provvisorio, “allungare” d’ufficio la validità della vecchia carta o si debba per forza attendere la consegna della nuova carta elettronica una volta che sarà iniziata la sostituzione dei precedenti documenti identificativi con la CIE nei comuni interessati.

Potete trovare ulteriori informazioni sulla CIE e consultare gli aggiornamenti futuri relativi alla nuova carta d’identità elettronica in formato bancomat nella sezione dei servizi demografici del Ministero degli Interni.

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