HomeGuide e consigliCimici dei letti: cosa sono, come prevenirle ed eliminarne l'infestazione

Cimici dei letti: cosa sono, come prevenirle ed eliminarne l’infestazione

Dato che attualmente anche in Italia la diffusione di insetti della specie Cimex lectularius sta aumentando in modo esponenziale, penso che possa esserti utile sapere cosa sono le cimici dei letti, o cimici del materasso, come prevenirne la comparsa e quali sono i sistemi più efficaci per eliminarle nel caso che ne dovessi riscontrare la presenza in casa tua.

Infatti le cimici da letto, parassiti antichissimi (inizialmente dei pipistrelli e che poi hanno trovato nell’uomo l’ospite ideale) che erano quasi spariti a partire dagli anni Cinquanta (probabilmente grazie all’invenzione del DDT), si stanno propagando a livello mondiale dopo essere diventate resistenti al para-diclorodifeniltricloroetano e ad altri insetticidi organici di sintesi.

Questi ectoparassiti a diffusione cosmopolita, chiamati anche “ cimici del viaggiatore ” perché solitamente vengono in casa nascoste nei bagagli di chi ha viaggiato e da non confondere con cimici fitofaghe delle piante, sono ormai  considerati insetti nocivi di primaria importanza, a causa del disagio e dei danni economici provocati dalle loro infestazioni, specie nel settore dei trasporti e in quello alberghiero.

La presenza dei bed bugs, termine usato per indicare le cimici dei letti nei paesi anglosassoni dove sono sempre più diffuse, è un problema che riguarda tutti,  perché sono animali “ democratici ” che non fanno distinzioni tra un hotel a 5 stelle ed un’umile dimora e possono pungere chiunque, a prescindere da età e caratteristiche fisiche delle persone del cui sangue si cibano.

Bisogna fare tutto ciò che è possibile per non permettere loro di colonizzare tra le proprie mura domestiche, dato che a nessuno piace convivere con tali sgraditi ospiti, esserne punto e usare letti, divani, poltrone ed altro infestati da loro con conseguente stress psicologico.

SE VUOI RICEVERE GRATUITAMENTE I NUOVI POST IN ANTEPRIMA CLICCA SU

Anche se, eccetto che in rarissimi casi, le loro punture non sono veicolo di malattie al contrario di quelle dei Culicidi, le stesse possono provocare prurito, gonfiore e rossore nei soggetti sensibili e causare infezioni e ferite in coloro che si grattano le zone interessate dalle lesioni eritemato-papulose.

Inoltre « raramente possono essere osservate reazioni di ipersensibilità più gravi con orticaria generalizzata e shock anafilattico » (da Artropodi di interesse dermatologico in ambiente confinato del Prof. Mario Principato) in alcune persone particolarmente sensibili alle proteine presenti nella saliva di tali insetti.

Avendo passato intere giornate a fare ricerche su questi artropodi rincoti quando 2 anni fa avevo trovato delle larve di cimici dei letti nella stanza dove dormo ed essendo riuscita a debellarli grazie ai suggerimenti di Franco Casini, entomologo e professionista del Pest Control  (che è, a mio avviso, il miglior “ sterminatore ” di questi insetti che abbiamo in Italia), sono ormai in grado di aiutarti nell’evitare di ritrovarteli in casa o di sbarazzartene nei modi più efficaci.

Per non confonderti le idee, in questo post in cui ti spiego come prevenire ed eliminare le cimici dei letti, evito di parlarti di quelle della varietà asiatica delle piante, della Oeciacus hirundinis e della Cimex columbarius.

Non lo faccio perché sarebbe inutile, dato che le prime sono insetti fitofagi che si nutrono unicamente di vegetali e le seconde sono parassiti che, trovando in rondini e piccioni gli ospiti ideali, possono cibarsi di sangue umano solo in caso di estrema necessità e solitamente preferiscono infestare i nidi di tali uccelli invece che le nostre abitazioni.

Poiché, come afferma giustamente Casini, per combattere le cimici dei letti con adeguatezza senza sprecare soldi, tempo e fatica in tentativi inutili  occorre, innanzitutto, conoscerle e sapere come si comportano, inizio con lo spiegarti cosa sono, dove si annidano e come si riproducono e nutrono.

Caratteristiche e comportamento delle cimici dei letti

Le cimici da letto, appartenenti all’ordine degli Eterotteri e alla famiglia Cimicidae, sono ectoparassiti ematofagi che si nutrono di sangue umano e, in mancanza dello stesso, di quello di animali a sangue caldo (cani e gatti compresi) e degli uccelli.

I minuscoli insetti infestanti, semplificati e non più provvisti delle ali e di altre parti del corpo che avevano in origine e che sono diventate a poco poco non più necessarie per la loro sussistenza, hanno un colore rossastro-marroncino quando sono a digiuno e più scuro o addirittura nero se sono pieni di sangue.

Il loro corpo è di forma ovale e appiattito dorso-ventralmente, la testa è piccola e cilindrica con occhi laterali sporgenti, hanno 2 antenne dotate di 4 antennomeri ciascuna, zampe ben sviluppate e un apparato boccale composto da mandibole stiliformi, labbro superiore corto e labbro inferiore dotato di rostro articolato in 3 segmenti e che viene ripiegato in una scanalatura toracica quando non è in funzione.

Cimex lectularius adulta e Cimex lectularius al pimo stadio ninfale

Dato che le cimici hanno una dimensione simile a quella dei semi di una mela (sono larghe solo 1,5-3 mm e lunghi dai 5 mm ai 6 mm a seconda che siano maschi o femmine), possono passare inosservate.

Se con molta attenzione è possibile vedere gli esemplari adulti, è veramente difficile riuscire ad avvistare le neanidi (termine derivato dal greco neânis -idos che significa  “ giovane ”e  usato in entomologia per indicare le larve delle cimici dei letti e degli altri insetti a metamorfosi incompleta) dal 1° a 4° stadio di sviluppo senza l’ausilio di una lente d’ingrandimento, perché a occhio nudo non si riescono quasi ad individuare quando misurano da 1,45 mm a 3,03 mm.

I focolai di questi insetti lucifughi, che temono la luce, si rintanano di giorno, si spostano e nutrono di notte e che non possono né saltare né volare ma solo camminare, sono generalmente ubicati nella struttura del letto, nel materasso e dietro alla testiera.

Ma non solo, perché adulti, uova e larve di cimici da letto possono trovarsi in prossimità di postazioni di lavoro, sul retro di quadri e di parati di carta o di stoffa in cattivo stato e all’interno di battiscopa, intonaci danneggiati, fessure, crepe, interruttori elettrici,tappeti e moquette.

Le cimici del letto, il cui habitat ideale è un luogo buio e nascosto a una temperatura compresa tra 20° e 30°, hanno una esistenza media di 4-6 mesi, ma possono vivere fino a 2 anni  e sono anche in grado di resistere a 1 anno di digiuno se non riescono a trovare nutrimento.

Un esemplare maschio è in grado di fecondare in un giorno più femmine adulte, fertili durante tutta la loro vita e che solitamente nell’arco della stessa depongono da 200 fino a 500 uova  di colore bianco perlaceo e lunghe 1-1,5 mm.

Le cimici di sesso femminile, che  possono arrivare a depositare  una media di 5 uova nel giro di 24 ore in situazioni favorevoli, sono più o meno prolifiche a seconda delle condizioni ambientali e devono alimentarsi con sangue prima di depositarle, incollandole, isolate o in “ grappoli ” tenuti insieme da una sostanza adesiva trasparente, in prossimità del punto di annidamento.

Essendo praticamente impermeabili, le uova delle cimici sono resistenti all’azione degli insetticidi comuni.

Anche il ciclo vitale, durante il quale questi insetti a metamorfosi incompleta passano dall’uovo allo stato adulto attraverso 7 stadi e in cui le ninfe devono necessariamente nutrirsi di sangue nelle 5 fasi del loro sviluppo per poter fare la muta e passare allo stadio successivo, dipende dalle condizioni ambientali e può avere una durata compresa tra 30-40 giorni e 1 anno a seconda che queste siano più meno favorevoli.

In condizioni ottimali (30° di temperatura e buona disponibilità di “ cibo ”) le cimici, vitali tra i 13° e i 37° e adattabili ad una umidità compresa tra il 30% e il 70%, sono in grado di completare più cicli di sviluppo in 365 giorni, mentre la loro crescita si arresta sopra i 37° e sotto ai 15°.

A differenza delle pulci e dei ditteri dei funghi, le cimici non vivono sull’ospite, ma lo raggiungono, attirate dal calore, dall’odore e dall’anidride carbonica emessi dallo stesso, unicamente  allo scopo di nutrirsi del suo sangue.

Una volta terminato il “ fero pasto ” questi insetti non rimangono tra le lenzuola alla ricerca di capelli caduti e di frammenti di pelle morta, come pensano erroneamente in molti che facciano (le cimici dei letti si cibano solo di sangue), ma tornano rapidamente al loro nascondiglio al riparo da luce, da ragni e da altri predatori.

Sebbene si possano subire le punture delle cimici da letto anche di giorno quando sono molto affamate, questi “ vampiretti ” generalmente si nutrono mentre le loro vittime riposano di notte.

L’insetto inocula una sostanza antidolorifica e anticoagulante nella pelle scoperta dell’ospite, in modo che questo non percepisca la puntura e per impedire che il sangue si solidifichi e non possa essere succhiato, mediante uno dei due aghi di cui è provvisto il suo apparato boccale prima nutrirsi con l’altro.

Agendo al buio e anestetizzando in tal modo la zona dell’epidermide dell’ospite prima di prelevarne il proprio nutrimento pari a 5-6 volte il peso del suo corpo, la persona non si accorge di nulla al momento e la cimice può fare tranquillamente il suo pasto, che di solito avviene in un tempo variabile dai 3 ai 15 minuti.

Cimice dei letti rigongia dopo il pasto di sangue

La vittima, se sensibile alla sostanza anestetica contenuta nella saliva dell’insetto, si renderà conto della puntura solo in seguito e quando il parassita si sarà ormai rifugiato nel suo nido, dove rimarrà nascosto fino a digestione avvenuta e dal quale uscirà solo dopo 4-6 giorni per cibarsi nuovamente.

Come prevenire la comparsa delle cimici dei letti nella propria casa

Anche se è sempre bene tenere la propria abitazione pulita, la scarsa igiene non provoca l’arrivo degli appartenenti alla specie Cimex lectularius  all’interno delle mura domestiche ( altra cosa che erroneamente credono in molti), perché questi parassiti, che possono infestare luoghi perfettamente lindi o ordinati, si cibano esclusivamente di sangue umano e non dei rifiuti di cui si nutrono le blatte.

Come arrivano e dove si diffondono le cimici dei letti

Per capire come si propagano questi parassiti, bisogna sapere che essi comunicano chimicamente tra di loro per mezzo dell’emissione di un feromone aggregante che tende a riunirli.

Questa sostanza agisce in funzione della sua concentrazione e, quando ci sono troppi insetti  che la emettono nello stesso posto, sale di livello e opera al contrario, provocando, in pratica, l’allontanamento di parte degli insetti che va ad annidarsi un po’ più in là, espandendo la zona infestata.

In tale circostanza, i parassiti in sovrannumero cercano nuove posizioni dove annidarsi.

Le cimici dei letti, che preferiscono rifugiarsi nel legno, nei tessuti e nella carta piuttosto che in manufatti lisci in metallo, plastica e pietra, possono arrivare in casa da luoghi vicini contaminati dalle stesse, passando attraverso porte, finestre, fessure e perfino canaline di impianti domestici non perfettamente compartimentate.

Ma non solo, perché da alcuni studi scientifici è emerso che attualmente i veicoli principali di diffusione di questi insetti, che si sono adattati agli stili di vita moderni basati su ambienti affollati ed alta mobilità, sono valigie, sacche da viaggio e borse entrate in contatto con ambienti e mezzi di trasporto infestati.

Ma come mai le cimici dei materassi viaggiano e penetrano nelle nostre case, quando sono animali sedentari e che per loro natura si annidano negli anfratti al buio?

Non certo perché abbiano una “ vocazione turistica ”, ma per il fatto che, quando ci sono troppi esemplari in una stanza e i nascondigli non bastano per tutti, alcuni di questi parassiti s’insediano nel bagaglio dell’ospite della camera contaminata in cui possono trovare un rifugio ancora libero e non già occupato da altre cimici.

Nascoste tra i capi di abbigliamento contenuti nel bagaglio e negli anfratti dello stesso, le cimici dei letti vengono trasportate lontano passivamente dal viaggiatore che non ha preso le dovute precauzioni e che ne diffonde inconsapevolmente l’infestazione in casa sua o in altri posti.

Per tale ragione, quando si soggiorna in un albergo, in un B&B, in una casa presa in affitto o in altri luoghi soggetti a un frequente ricambio di ospiti, bisogna assolutamente:

  • Ispezionare il letto, le sue immediate vicinanze ed eventuali poltrone e divani.
  • Evitare di appoggiare borse, valigie e vestiario sul letto e sul pavimento e metterli, ben chiusi, lontano dal giaciglio e, possibilmente, in posti sopraelevati.
  • Sistemare i vestiti nell’armadio o se le ante non chiudono perfettamente, tenerli in sacchetti di cellophane sigillati all’interno della valigia (ovviamente ben chiusa).

Se si scopre la presenza di cimici o tracce delle stesse è, ovviamente, necessario abbandonare subito l’ambiente contaminato.

Tieni presente che non solo i locali adibiti al riposo notturno possono essere contaminati da questi insetti timotassici e dal fototropismo negativo che cercano rifugio in posti angusti e bui.

Infatti al giorno d’oggi le Cimex lectularius  sono assai diffuse su navi, aerei pullman, metropolitane e treni, dove si nascondono, oltre che nelle cabine, negli scompartimenti letto e nelle cuccette, anche negli interstizi dei sedili e in buchi di ogni sorta.

Come tener lontane le cimici dei letti

Benché  questi insetti siano diventati resistenti a buona parte dei piretroidi, è lo stesso consigliabile trattare esternamente i bagagli (specie cerniere e ruote) con insetticidi a base di tali sostanze prima e durante il viaggio, perché le stesse svolgono comunque un’azione repellente nei loro confronti che li tiene a distanza.

È bene anche chiudere i capi di abbigliamento in sacchetti idrosolubili sigillabili e, appena si torna a casa, lavarli a una temperatura non inferiore 60°.

Nel caso che non sia possibile effettuare il lavaggio ad acqua di alcuni vestiti o che non tollerino tale temperatura, li si può sottoporre a un ciclo di 30 minuti nell’asciugatrice o metterli nel freezer per 3 giorni.

Anche a casa è opportuno evitare di mettere sul letto borse e bagagli ed è consigliabile disfare e controllare bene questi ultimi nel garage o nel bagno se è possibile o, comunque, lontano dalla stanza dove si dorme e dal salotto, dove le cimici possono trovare un habitat particolarmente ospitale in sofà e poltrone.

Cerniera di trolley infestata da cimici del materasso

Sempre che sia fattibile, è consigliabile esporre le valigie al sole per un paio di giorni fuori dall’abitazione in modo che il calore dei raggi possa uccidere le cimici o, almeno, indurle ad abbandonare i bagagli e rifugiarsi dove fa meno caldo.

Dato che pure roulotte e camper in affitto, furgoni in cui sono state trasportate inconsapevolmente cose contaminate e luoghi dove si sta fermi al buio per parecchio tempo, come cinema e teatri, possono essere infestati da tali parassiti, non si deve mai “ abbassare la guardia ” ed è necessario controllare scrupolosamente borse, vestiario e oggetti stati in tali posti.

Anche lo scambio di oggetti usati infestati dalle cimici è una frequente causa di diffusione delle stesse e, per tale motivo, è bene evitare l’acquisto di  manufatti di seconda mano, specie se si tratta di materassi, divani e poltrone.

Se proprio vuoi comprare un bene che è stato già adoperato da chi non conosci, ispezionalo molto accuratamente prima di effettuarne l’acquisto e, una volta portato a casa, mettilo nel freezer per 1 settimana se è di piccole dimensioni o passalo 2-3 volte con il vapore caldo (sempre che il materiale in cui è fatto consenta tali trattamenti).

Usare il congelamento e il calore per sanificare un oggetto, quando non si è sicuri della sua provenienza o si dubiti che sia stato contaminato, è importante, dato che esemplari adulti, neanidi e uova delle cimici del letto muoiono a +50° o se le si tiene a -12° per 72 ore.

È bene effettuare periodicamente il controllo di materassi, strutture dei letti, divani, poltrone e crepe presenti nella camera adibita al riposo, in modo di poter correre immediatamente ai ripari nel caso si riscontri la presenza di questi sgraditi insetti o delle loro tracce.

Dormire con il pigiama serve a prevenire le punture delle cimici da letto, che succhiano il sangue perforando la pelle quando è scoperta, e a rendere loro difficoltoso il “ pasto ”, ma non ad evitare che questi insetti possano insediarsi e moltiplicarsi tra le mura domestiche.

Per evitare che le cimici possano introdursi in una abitazione, serve a poco usare gli insetticidi, se non su bagagli, come indicato sopra, e sul perimetro esterno di porte e finestre, attraverso le quali potrebbero entrare in casa.

Passare regolarmente l’aspirapolvere e la vaporella è utile, ma il sistema più efficace ed innocuo per evitare di ritrovarsi in casa gli sgradevoli insetti rimane l’uso del vapore a secco, largamente impiegato dai professionisti della disinfestazione, come vedremo in seguito, per eliminarli dalle abitazioni quando ne hanno già preso possesso.

Come accorgersi della presenza di cimici dei letti in una abitazione

Per poter eliminare le cimici dei letti, bisogna, per prima cosa, identificarle, ma non è semplice accorgersi per tempo della presenza di questi fastidiosi insetti in casa, poiché, essendo di dimensioni molto piccole (specie le minuscole larve biancastre e quasi trasparenti) e trascorrendo la maggior parte della loro vita in nascondigli bui, passano facilmente inosservati.

Se ti stai chiedendo come riuscire ad individuare le cimici da letto, sappi che esistono 4 indizi ai quali prestare attenzione.

Presenza di feci

Gli escrementi della Cimex lectularius, piccolissime gocce liquide e scure di sangue digerito solitamente raggruppate e che l’insetto segue per ritrovare la strada che porta al suo ospite e che ne incrostano il nido, assumono aspetti differenti a seconda del materiale sul quale sono stati depositati.

Se la feci sono stati posate su tessuti permeabili, vengono assorbite dalle fibre degli stessi sulle quali lasciano macchiette nere, mentre presentano l’aspetto di goccioline dai bordi netti se i materiali imbrattati sono impermeabili.

Sintomo inequivocabile della presenza di questi insetti è il riscontro di macchie fecali delle cimici su lenzuola, su angoli e cuciture del materasso, doghe o altre parti del letto, nello spazio tra parete e testata o in luoghi dove questi sostano.

In tal caso bisogna esaminare attentamente gli escrementi rinvenuti per capire se sono recenti o vecchi, dato che nel tempo le feci delle cimici dei letti  tendono a schiarirsi e a disgregarsi.

Presenza di esuvie

Prima di diventare adulte, le cimici dei letti compiono 5 mute, durante le quali rinnovano il tegumento rigido del loro corpo e abbandonano i resti dei loro precedenti esoscheletri, chiamati esuvie o exuvie.

Le esuvie, lacerate e di colore giallastro, che solitamente si ammassano nei nidi da questi insetti, possono anche essere abbandonate in luoghi prossimi ai loro nascondigli, ma essendo tali tegumenti leggerissimi, basta una folata d’aria a disperderli nella camera e a renderli quasi invisibili se non si presta la massima attenzione.

Presenza di punture

Svegliarsi al mattino e ritrovarsi con con bolle rosse o con ponfi gonfi, arrossati e spesso pruriginosi sulla pelle fa subito pensare che si tratti di punture di cimici dei letti, specie se sono multiple o disposte in linea o ravvicinate tra di loro.

Non è detto, però, che non siano state fatte dagli acari dei tarli del legno o da altri insetti, poiché esistono diversi artropodi e aracnidi che pungono gli esseri umani saltuariamente o in modo abituale.

Le loro punzecchiature possono causare reazioni allergiche sulla pelle molto simili a quelle provocate dalle punture dalla Cimex lectularius e solo un dermatologo di grande esperienza può riuscire a distinguerle.

In caso di punture su mani, braccia, collo, viso e gambe, è bene, pertanto, accertarsi della natura delle stesse ed effettuare un controllo accurato della stanza dove si dorme, ma non bisogna ritenere che ci sia per forza una infestazione di cimici da letto in atto se tale indizio è unico e non convalidato da altri.

Presenza di tracce di sangue

Anche trovare macchie di natura ematica su lenzuola, federe e coperte fa pensare immediatamente a una o più cimici fatte letteralmente “ scoppiare ” dal peso del corpo dell’ospite dormiente quando hanno appena finito di nutrirsi.

Pure in tal caso non è detto che le tracce di sangue rinvenute siano dovute esclusivamente a tali insetti schiacciati, perché possono essere provocate da piccole lesioni dell’epidermide, da una crosticina grattata, dall’acne e da perdite ematiche di varia natura da parte della persona che occupa il letto.

Certamente di tratta di un indizio da non trascurare, ma che deve essere comunque considerato non del tutto affidabile, anche se la presenza continua e costante di tracce ematiche è solitamente il sintomo di una infestazione ormai radicata nella stanza da letto.

Ovviamente, il rinvenimento di carcasse di cimici morte in una camera costituisce una prova lampante della loro esistenza all’interno della stessa.

Tra i sintomi di una possibile infestazione, non ho volutamente citato la presenza di uova, poiché, essendo piccolissime e venendo deposte in punti nascosti, bui e spesso impensabili, è veramente difficile riuscire a constatarne l’esistenza se non le si va espressamente a cercare.

Nel caso dovessi trovare le uova, facili a vedersi su superfici scure (al contrario delle macchie fecali), sarebbe comunque troppo tardi per fare la prevenzione delle cimici dei letti e si dovrebbe passare direttamente a una vera e propria azione disinfestante nei confronti delle stesse.

Anche il tipico odore delle cimici, dolciastro, simile a quello delle mandorle amare ed emesso dalle loro ghiandole quando vengono in qualche modo disturbate, può costituire un segnale inequivocabile della loro presenza nell’ambiente dove viene rilevato.

Si tratta, tuttavia, di un odore incostante che “ va e viene ” e quando l’olfatto dell’uomo, non addestrato a distinguerlo da altri sentori, riesce a percepirlo, è troppo tardi pure in questo caso per fare prevenzione, dato che lo si può facilmente avvertire solo in caso di una infestazione di notevole entità e ormai in fase molto avanzata.

Dove cercare le cimici da letto e cosa controllare

Questi piccoli insetti infestanti tendono ad annidarsi vicino all’ospite per poterlo raggiungere rapidamente e per tornare al loro nascondiglio altrettanto velocemente dopo essersi nutriti del suo sangue.

Sebbene le cimici possano propagarsi in altri ambienti della casa e invaderne manufatti, come divani e poltrone dove è facile poter “ incontrare ”  esseri umani, man mano che i membri della colonia aumentano di numero, le infestazioni di Cimex lectularius iniziano nel letto e nelle sue prossimità nella maggior parte dei casi.

È bene, pertanto, evitare di mettere a soqquadro l’intera casa con il rischio di provocarne la diffusione e cominciare a cercarle dove è più facile che si trovino, ispezionando bene il giaciglio ed esaminando oggetti e anfratti ubicati nel raggio di almeno 2 metri dallo stesso.

Doga del letto infestata da Cimex lectularius

Per scoprire l’eventuale presenza di cimici da letti, bisogna controllare accuratamente:

  • pieghe e cuciture di materasso e cuscini;
  •  componenti del letto e della sua struttura;
  • comodini e oggetti posti sugli stessi;
  • battiscopa;
  • tendaggi;
  • imbottiture;
  • interni delle prese di corrente;
  • fessure, crepe ed anfratti;
  • retro di quadri, stampe e di altri arredi appesi alla muratura.

Se nella camera dove si dorme ci sono poltrone, divani, moquette, bisogna, ovviamente, effettuare l’ispezione minuziosa anche degli stessi.

Come eliminare le cimici dei letti

Nel caso si rinvengano 1 o 2 cimici, nella stanza dove si riposa, non è detto che ci sia una vera e propria infestazione in atto, ma bisogna assolutamente impedire all’eventuale colonia di moltiplicarsi in breve tempo e le prime cose da fare sono:

  • Evitare l’uso di insetticidi.
  • Passare l’aspirapolvere su materasso, sui guanciali, sull’intelaiatura del letto e nelle sue parti nascoste.
  • Lavare i capi di abbigliamento potenzialmente contaminati ad almeno 60°C per 1/2 ora.
  • Evitare di spostare oggetti potenzialmente infestati da un ambiente ad un altro.
  • Passare il vapore ove è possibile.

Perché non bisogna usare insetticidi per combattere le cimici da letto

È sconsigliato l’uso di insetticidi che agiscono per ingestione/contatto ”, poco efficaci nella lotta alle cimici del letto e tossici per gli esseri umani e e per gli animali domestici.

Infatti Casini mi ha spiegato che questi Eterotteri, oltre ad aver sviluppato resistenza alla maggior parte dei disinfestanti chimici studiati per combatterli, mal si prestano ad essere trattati con gli insetticidi comuni usati contro gli insetti striscianti, perché, cibandosi esclusivamente di sangue e non usando l’apparato boccale per pulirsi le zampe come fanno, invece, gli scarafaggi, è difficile che li ingeriscano.

Il loro esoscheletro, inoltre, è coperto da uno strato ceroso che rende difficile l’adesione al loro corpo delle sospensioni di insetticidi in acqua che tendono a scivolarne via.

Mentre sono  efficaci per proteggere borse e bagagli quando si viaggia, l’uso di piretroidi è controproducente in una stanza che si sospetta contaminata, perché non riescono quasi mai ad uccidere le cimici dei letti e, agendo da repellenti, tendono a provocare la diffusione di questi ectoparassiti temporanei dell’uomo in altri ambienti della casa.

Non si può sapere a priori, infatti, se le cimici che ci si ritrovano in casa appartengono a un ceppo ormai resistente ai piretroidi, che non uccidono le uova comunque, ma, se ne fanno parte (come è molto facile che sia), l’uso di tali insetticidi serve solo a disperderle nel resto dell’abitazione.

Nel caso che queste sostanze fossero ancora attive contro i membri della specie Cimex lectularius, bisogna tenere ben presente che la loro lenta azione non provoca la morte subitanea degli ectoparassiti, che potrebbero deporre uova ancora per qualche giorno prima di soccombere e farlo, assai probabilmente, lontano dai nidi “ avvelenati ” dalle stesse.

Se trovi una cimice viva, pertanto, spruzzale addosso lo Chanteclair o dell’alcool per ucciderla in pochi secondi (altro prezioso consiglio di Casini) e poi buttala via o mettila in un sacchetto sigillato per poi farla vedere a chi di dovere.

Esistono in commercio trappole per cimici del letto ad azione attiva, ad azione passiva e ad azione barriera.

Le prime, a base di feromoni di aggregazione, hanno un’efficacia molto limitata dal fatto che le femmine fecondate di recente dai maschi mediante inseminazioni traumatiche possono essere respinte da tali sostanze invece che attirate.

Le seconde, di ridotte dimensioni e  facilmente occultabili, non sfruttano sostanze attrattive ma funzionano come potenziali rifugi per questi parassiti.

Tali trappole anticimici passive, di solito impiegate per monitorare gli ambienti a lungo termine e per verificare l’efficacia di trattamenti eradicanti, sono usate principalmente nelle strutture recettive e negli spazi commerciali.

È raro, però, che trappole di questo genere riescano a rilevare prontamente le infestazioni di Cimex lectularius se non vengono integrate da ispezioni visive.

La scarsa efficacia di questi tipi di trappole è dovuta principalmente dal fatto le cimici del letto imparano rapidamente ad evitarle, specie se sono adesive.

Anche le trappole a barriera, studiate per rendere impossibile a questi insetti di salire lungo le gambe del letto per arrivare all’ospite e spesso contenenti sostanze appiccicose o anticimici in polvere, si sono rivelate pressoché inutili all’atto pratico.

Come adoperare l’aspirapolvere contro le cimici

Passare l’aspirapolvere non potrà rimuovere tutte le eventuali cimici e tanto meno le loro larve e uova (avvolte in una sostanza collante che le fa aderire tenacemente agli anfratti in cui sono state deposte), ma, oltre a ridurne significativamente la possibile colonia, elimina gran parte di detriti e residui di varia natura che potrebbero ostacolare l’azione di successivi interventi disinfestanti.

Subito dopo ogni uso dell’apparecchio, è fondamentale cambiarne il sacchetto interno e chiudere immediatamente quello usato in un altro di plastica prima di trattarlo a freddo nel congelatore  e poi smaltirlo.

Se l’aspirapolvere non è dotato di sacchetto, è necessario lavare il removibile contenitore della polvere con acqua calda saponata che abbia una temperatura superiore ai 50° dopo, ovviamente, aver controllato che sia fatto in un materiale resistente ai lavaggi a caldo.

Conservazione e lavaggio di vestiario, biancheria e coperte potenzialmente contaminati

Quando si sospetta che le cimici dei letti si siano insediate in una stanza, è bene sigillare biancheria, coperte e vestiario lasciato in giro nella stessa in sacchi idrosolubili e lavarli il prima possibile ad una temperatura di 60° per una trentina di minuti, come ho consigliato prima di fare con i capi di abbigliamento che hanno viaggiato.

Simbolo che indica che un tessuto non è lavabile ad acqua

I vestiti non lavabili ad acqua si devono sottoporre a un ciclo di 30 minuti nell’asciugatrice alla temperatura massima consentita dai vari materiali o a congelamento a -17° per almeno 3 giorni.

Perché tenerli nel congelatore per 72 ore, quando l’esposizione a -17° per  120 minuti è in grado di uccidere gli esemplari adulti, le ninfe e le uova di Cimex lectularius?

Per il fatto che, sebbene i normali freezer casalinghi arrivino a -18°/-19°, ciascun materiale ha la sua conducibilità termica, che, congiunta alla sua massa, determina il tempo occorrente ad arrivare a tale temperatura.

È meglio, pertanto, abundare quam deficere per assicurarsi che il trattamento sia della massima efficacia.

In caso di abiti “ sospetti ” particolarmente delicati, lavabili unicamente a secco e danneggiabili dal calore, bisogna chiuderli bene in un sacchetto e portarli in lavanderia.

Perché non trasferire oggetti da un ambiente all’altro

Quando temono di avere le cimici del letto nella camera dove riposano, la prima cosa che solitamente fanno le persone che non ne conoscono il comportamento e la prolificità è quella di “ mettere in salvo ” da una possibile infestazione gli oggetti in cui le stesse potrebbero trovare rifugio, spostandoli in un’altra stanza dell’abitazione.

Agire in tal modo è un grosso errore, poiché, se un oggetto è già stato contaminato, trasferirlo in un diverso ambiente provoca una infestazione passiva del locale, esattamente come succede quando inconsapevolmente ci si porta in casa un bagaglio in cui questi insetti hanno trovato un “ passaggio ”.

È bene, quindi, evitare gli spostamenti di cose in sospetta presenza di Cimex lectularius per non rischiare di peggiorare la situazione e di rendere più complessi ed onerosi gli eventuali successivi interventi di bonifica ambientale.

Come usare il vapore contro le cimici del letto

L’uso del vapore è assai efficace nell’eliminarle a tutti gli stadi vitali quando sono già presenti in una casa, ma deve essere applicato repentinamente nei modi e nell’intensità corretti per impedire loro di propagarsi durante il trattamento e bisogna assolutamente evitare di erogarlo su oggetti non idonei ad essere trattati con lo stesso, come apparecchi elettronici, prese, elettriche, interruttori , fonti di luce, ecc.

Poiché non tutti gli erogatori di vapore sono adatti ad eliminare le cimici del letto, bisogna assicurarsi di usarne uno che permetta di regolare la pressione degli effluvi dello stesso su valori bassissimi  e abbia la capacità di raggiungere temperature particolarmente elevate allo stesso tempo.

Gli apparecchi maggiormente indicati sono quelli a vapore secco saturo surriscaldato, in grado di raggiungere i 180°, come il Polti Cimex Eradicator  usato da Casini e dalla maggior parte dei professionisti della disinfestazione o il Sani System che adopero io.

Entrambi gli erogatori di vapore a secco costano di più dei normali vaporetti, ma, oltre a poter essere utilizzati per bonificare ed igienizzare i materassi inadatti ad essere trattati con vapore umido e per neutralizzare i cattivi odori, sono gli unici tra quelli presenti attualmente sul mercato che possono garantire la massima efficacia contro le cimici.

Inoltre il loro utilizzo, a impatto ambientale zero, permette anche di eliminare acari della polvere e dei tarli, pulci, pidocchi, zecche, spore e funghi e di uccidere il 99,999 % di germi, batteri e virus, compresi i Coronavirus.

Comprendo che dotarsi di tali dispositivi comporta una spesa non indifferente, ma non occorre che siano nuovi per essere efficaci e, facendo ricerche sul web e con un po’ di fortuna, è anche possibile trovarli di seconda mano, come è successo a un mio amico che è riuscito ad acquistare un Cimex Eradicator usato perfettamente funzionante su Subito.it.

Per sanificare manufatti e superfici di vario genere, il vapore deve essere erogato ad una temperatura compresa tra 120° e 180° e l’oggetto deve raggiungere una temperatura di 70°-80° subito dopo aver subito il trattamento a secco.

È fondamentale posizionare l’ugello dell’erogatore a 5-6 cm dalla zona da trattare per fare in modo che il vapore sia sufficientemente caldo per provocare la morte degli insetti a tutti gli stadi vitali e rispettare la velocità di spostamento di 10 cm al secondo è ugualmente molto importante.

Polti Cimex Eradicator in funzione

Materassi, poltrone e divani devono essere trattati iniziando dai bordi e dalle cuciture, dove è assai più facile ci siano degli esemplari adulti e larve di cimice da letto nascosti.

Per sicurezza, si possono trattare col vapore anche i cuscini, sebbene sia rarissimo che vengano contaminati da questi parassiti che non amano essere disturbati dai movimenti di chi ci appoggia sopra la testa o altre parti del corpo.

Bisogna tenere ben presente, però, che il trattamento a delle cimici mediante vapore, ecologico e del tutto innocuo per l’uomo, non ha efficacia residuale e può lasciare indenni gli insetti non raggiunti dal getto caldo dell’erogatore.

Uso di coperture protettive del letto

Sebbene questi insetti succhiatori di sangue preferiscano annidarsi in posti vicini alla vittima più “ tranquilli ” di guanciali e materassi soggetti a sollecitazioni meccaniche (al contrario di quanto si crede comunemente per il fatto vengono chiamati anche “ cimici del materasso ”), coprimaterassi e copricuscini  impediscono loro di penetrare nei manufatti chiusi negli stessi.

Per poter essere efficaci e assicurare il benessere di chi se ne serve, come quelle antiacaro a trama fitta che uso io, disponibili anche in set da viaggio e che mi permettono anche di tutelarmi dai microscopici aracnidi) , le coperture anticimici devono:

  • essere costruite in tessuti dalla trama particolarmente fitta che possa garantire la massima impermeabilità ai parassiti del letto.
  • essere realizzate in modo che ricoprano completamente materasso e guanciali e li sigillino mediante cerniere.
  • avere un’ottimale traspirabilità per assicurare il comfort notturno di chi se ne serve.

Le coperture aventi tali caratteristiche, oltre ad impedire l’accesso ai manufatti chiusi nella stesse da parte delle cimici, intrappolano quelle eventualmente già insediatisi al loro interno, togliendogli la possibilità di uscire e di alimentarsi.

L’impiego di coperture protettive permette, inoltre, di trasportare i materassi contaminati in altri luoghi, dove eliminarli o sottoporli a un trattamento sanificante senza che le cimici possano uscirne e diffondersi.

Bisogna, però, tener conto del fatto che le cimici eventualmente presenti in camera da letto, pur non avendo la possibilità di penetrare nel materasso grazie all’ “ azione barriera ” svolta dalla copertura, possono insediarsi sulla chiusura esterna della stessa e, pertanto, bisogna controllare regolarmente cerniere e cuciture.

Sebbene l’uso delle coperture di materassi e cuscini comporti una spesa non indifferente, non possa risolvere il problema e sostituire in alcun modo la bonifica di un ambiente infestato, io le ho utilizzate contro le cimici e le continuo ad usarle contro  parassiti del letto e allergie a muffe e spore fungine, anche perché mi è di aiuto psicologico sapere di dormire su un giaciglio “ sigillato ”.

Cosa fare in caso d’infestazione di cimici dei letti

Dato che, a differenza di altre causate da insetti meno pervicaci ed insidiosi,  una infestazione di Cimex lectularius non  può essere tenuta “ sotto controllo ” , prima si agisce e meglio è per evitare che questi parassiti particolarmente ostinati possano moltiplicarsi in modo esponenziale ed invadere più ambienti in breve tempo, rendendo maggiormente complessa, lunga ed onerosa la soluzione del problema.

Anche se è possibile tentare di eradicarla con il fai da te se si dispone di un apparecchio a vapore secco saturo (come quelli menzionati sopra), integrandone l’azione quella della polvere di diatomee come vedremo in seguito, la cosa migliore da fare è affidarsi a seri operatori del Pest Control.

È basilare rivolgersi a professionisti seri e che siano realmente in grado di individuare i focolai delle cimici, eliminarle totalmente ed evitarne la ricomparsa dopo poco tempo.

Raccomando di vagliare con cura la ditta di disinfestazione, dato che io stessa ho avuto una spiacevole esperienza con operatori che, pur facendo “ lievitare ” il numero di interventi e i relativi costi, si sono rivelati incapaci di affrontare adeguatamente il problema, che poi sono riuscita a risolvere da sola grazie ai consigli dell’assai competente Franco Casini.

Affinché non fallisca, una disinfestazione di cimici va programmata con attenzione da chi ha studiato a lungo questi insetti e che, conoscendoli bene, è in grado di capire subito dove si possono essere annidati, fare interventi mirati con i metodi e mezzi che ritiene siano i più opportuni a seconda del caso specifico e  controllare se la bonifica è effettivamente avvenuta.

Non mi sento di consigliare altri professionisti del settore se non Casini, che lavora quasi esclusivamente in Lombardia,  ma so che, se si contatta disinfestazionecimicideiletti.it , ci si può procurare i nominativi di bravi disinfestatori, formati dallo stesso Casini o dal suo collega Marco Leva, presenti in altre regioni italiane.

Ci sono molti mezzi per eliminare le cimici professionalmente, dall’uso dell’azoto liquido ( la criodisinfestazione è piuttosto onerosa a causa della non facile gestione di tale sostanza) a quello di termoconvettori di calore, ma quello che finora  risulta essere il maggiormente efficace è il vapore secco surriscaldato in sinergia con polveri disidratanti a base di diatomee o di silice, i cui cristalli vengono utilizzati anche per abbassare il livello di umidità negli armadi e nei cassetti.

Attualmente esiste anche in Italia l’Associazione dei cani anticimici, chiamati doggybug in America (dove sono stati introdotti  fin dal 2020), che sono stati addestrati appositamente per rilevare con un alto livello di precisione e in breve tempo l’eventuale presenza di cimici in navi, alberghi, convogli ferroviari, metropolitane, etc.

L’uso del cane da cimici dei letti, la cui efficacia è alquanto condizionata dal livello qualitativo del suo addestramento, consente l’ispezione a costi contenuti di ambienti vasti e complessi o difficili da controllare visivamente, dove una squadra di operatori della disinfestazione impiegherebbe ore per scoprire tutti gli eventuali focolai che l’olfatto di un cane formato adeguatamente è in grado di individuare in un pochi minuti.

L’impiego di unità cinofile è, invece, poco indicato in luoghi dalle dimensioni contenute e nei quali siano già state rinvenuti segni che fanno pensare alle cimici dei letti, ma che potrebbero essere di altri insetti.

Per spiegarmi meglio faccio un esempio: se, dopo essermi ritrovata delle punture di insetti sulla pelle che potrei collegare alle cimici, chiamo l’unità cinofila, l’ intervento della stessa servirà solamente a stabilire se tali insetti sono presenti nell’ambiente ispezionato dal cane.

In casi come questo è di gran lunga preferibile richiedere di fare il sopralluogo a un professionista, perché i cani da cimici vengono addestrati unicamente a rilevare l’eventuale presenza di Cimex lectularius e non quella di parassiti di altre specie, mentre un buon disinfestatore è in grado di capire di quali insetti siano le tracce trovate.

Una disinfestazione di cimici dei letti professionale ha un costo piuttosto elevato, perché è molto impegnativa ed anche un operatore più che competente in materia può incontrare difficoltà nel debellarla radicalmente.

Il prezzo richiesto per bonificare un ambiente invaso dalle cimici da un operatore serio e che può dare garanzie del suo operato è intorno a 500-600 euro (ma può essere anche meno nel caso che l’infestazione sia agli inizi).

Si tratta di cifre non da poco e, proprio perché l’eradicazione delle cimici del letto è onerosa, bisogna scegliere un serio disinfestatore che, come fa Casini, offra una garanzia di 1 mese rinnovabile nel caso che siano necessari nuovi interventi e che applichino tariffe forfait se i parassiti si sono diffusi in più ambienti.

Anche se le cimici da letto sono insetti tenaci e che certamente non possono essere eliminati nei modi dilettanteschi suggeriti dai soliti incompetenti che “ impazzano ” attualmente sul web e suggeriscono soluzioni a dir poco “ bizzarre ” per liberarsene (vedi uso di alloro, rosmarino, essenze e chi più ne ha, più ne metta), si può provare a risolvere il problema da soli se l’infestazione è ad uno stadio iniziale.

Come?

Usando ripetutamente il vapore secco saturo sui materiali che lo permettono e la terra di diatomee su quelli non idonei ad essere sottoposti a calore o difficili ad essere raggiunti dallo stesso, come impianti elettrici, fessure, crepe murarie, intercapedini, etc.

Dato che le cimici del letto sono rivestite da una cuticola cerosa , tale polvere simile a una sabbia fine, facilmente reperibile presso i consorzi agrari e su Internet e costituita da minuscoli resti di alghe fossili acuminati e svolgenti funzione abrasiva nei confronti delle sostanze cerose, scortica le articolazioni e l’esoscheletro degli artropodi che ci passano sopra e ne provoca la morte per disidratazione.

Aspetto sabbioso della terra di diatomee

Anche se la terra di diatomee, chiamata anche terra diatomeica e usata in agricoltura biologica per eliminare insetti infestanti naturalmente e senza l’utilizzo di molecole chimiche, ha una azione lenta (agisce in un tempo compreso tra i 6 e i 15 giorni), è un mezzo atossico assai efficace nella lotta alle cimici dei letti, al contrario dei biocidi ai quali hanno ormai sviluppato resistenza.

Occorre, però, aver l’accortezza di applicarla in strati sottilissimi con un apposito erogatore e non  a “ palettate ”, poiché, se dispersa in un ambiente e inalata, provoca infiammazioni delle vie respiratorio di uomini e animali e che potrebbero, alla lunga, anche degenerare in bronchite cronica, silicosi ed enfisema.

L’uso del vapore secco e della terra di diatomee è l’unico sistema fai da te che attualmente può dare buoni risultati nell’eradicare un’infestazione di Cimex lectularius, ma, poiché richiede tempo e fatica e non è detto che funzioni in ogni caso, il mio consiglio resta quello di affidarsi a professionisti seri e preparati, specie se la contaminazione di uno o più ambienti è in fase avanzata.

Infatti solo chi conosce bene le cimici dei letti e sa quali sono i luoghi più impensabili in cui si possono annidare è in grado di fare una bonifica definitiva degli ambienti infestati da questi insidiosi e tenaci parassiti e fare in modo che non ricompaiano nel giro di qualche mese in una casa in cui si vuole vivere e dormire sereni.

 

Se non vuoi che gli insetti trasformino la tua abitazione in una “ casa da incubo ”, dai un’occhiata anche a:

 

Credito foto di cimici nell’articolo: Pest2000.it

Credito foto del Polti Cimex Eradicator: Polti.it

Credito foto terra di diatomeee: Ducatillon.it

Altri articoli

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Change privacy settings