E’ finalmente arrivata la primavera e, con lei, il desiderio di coltivare fiori e piante per partecipare così anche noi al miracolo del risveglio della natura.
Ai neofiti dell’orto fai da te consiglio di iniziare con il basilico: la coltivazione è facile, raramente ci sono problemi e il vederlo crescere sano e rigoglioso è di grande soddisfazione sia per i principianti sia per gli esperti di giardinaggio.
Anche se abbiamo a disposizione un terrazzino o solo un davanzale, mettiamoci al lavoro e cominciamo col coltivare il basilico, pianta aromatica usata tantissimo in cucina e che può essere messa a terra o in vaso a seconda dello spazio disponibile.
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Coltivazione fai da te del basilico
Questa vera e propria pianta officinale,ricca di proprietà curative, si può seminare tutto l’anno; ma, se vogliamo sempre disporre di basilico fresco di autoproduzione, ricordiamoci che in inverno va tenuta in casa, vicino a un davanzale o in una veranda (per fare in modo che possa prendere luce) e in un luogo dalla temperatura mite e stabile al riparo da sbalzi di temperatura e lontano da fonti di calore).
Naturalmente i tempi di crescita e il sapore saranno differenti da quelli del basilico cresciuto all’aperto in vasi o in pieno campo durante la buona stagione, ma…” l’inverno è l’inverno “: non si può pretendere di avere a disposizione tutto l’anno gli aromi ineguagliabili dell’estate ed è già molto poter disporre di basilico genuino coltivato da noi in casa per dare profumo a piatti vari e preparare il pesto in modo più economico.
Teniamo sempre presente che la coltivazione in casa del basilico è una “forzatura” a tutti gli effetti, dato che l’habitat ideale della pianta è all’aperto, dove cresce al massimo fino ad ottobre inoltrato.
Infatti il basilico continua a germogliare in casa perché il suo ciclo stagionale viene “imbrogliato” dal fatto di essere tenuto costantemente al caldo.
Semina del basilico
Fatta questa parentesi sulla coltivazione del basilico in casa, non ideale ma fattibile, vediamo ora come seminarlo nei tempi e nei modi ottimali.
I mesi adatti per la semina vanno da aprile a settembre, facendo attenzione che il clima non sia troppo fresco, in quanto per questa pianta la temperatura ideale si aggira attorno ai 25 gradi, ma resiste bene anche a maggior calore se la terra viene umidificata tutti i giorni.
La prima cosa da fare è la semina nel semenzaio: si mettono sul fondo di questo dei ciottoli o dei pezzetti di polistirolo (li si possono ricavare dalle vaschette da gelato o simili senza doverle smaltire nella plastica) per facilitare il drenaggio e si aggiunge terra nuova e soffice.
Poi si spargono i semini in modo che non siano troppo vicini tra di loro, si aggiunge un velo di terra a ricoprirli e si umidifica la superficie con uno spruzzino, facendo attenzione a non interrare troppo le sementi.
Questa operazione va fatta con la luna calante e mai quando l’astro è in fase crescente.
Poi si ricopre il semenzaio di tessuto-non tessuto (passaggio consigliato, ma non obbligatorio) e lo si mette in un luogo caldo, riparato e possibilmente al buio, per fare in modo che la germinazione avvenga più in fretta.
Ricordiamoci di mantenere costante l’umidità della terra con frequenti spruzzate d’acqua.
Dopo circa 10 giorni potremo vedere spuntare i germogli.
Ripichettatura
Aspettiamo che compaia del tutto la prima foglia e poi passiamo alla “ripichettatura“:
- prendiamo i contenitori a scomparto, quelli bucati sul fondo, nei quali si trovano le piantine che si comprano nei vivai, mettiamo un sottile strato di ciottoli per drenare ed inseriamo la terra, in modo che sia soffice.
- Poi, col dito, facciamo un buco al centro dello scomparto.
- Adesso l’operazione più difficile: prendiamo con delicatezza le piantine, separandole e facendo molta attenzione a non rompere le radici e la zolletta di terra circostante gli apici.
- Infine mettiamo, ad uno ad uno, i piccoli arboscelli di basilico nei buchi che avevamo preparato in precedenza, ricompattiamo il terriccio ai lati e, infine, innaffiamo con lo spruzzino.
Essendo questo, come dicevo, un passaggio delicatissimo, non è certo raro perdere il 50 per cento delle piante ed io consiglio di ripichettare sempre, se possibile, a luna calante.
I contenitori non devono mai essere posti in pieno sole, ma in una zona semi-ombreggiata, e vanno spruzzati con frequenza.
Messa a dimora o rinvaso del basilico
Ancora in luna calante si procederà ad interrare nel suolo o a rinvasare le piante, quando queste avranno raggiunto i 10 centimetri di altezza e messo 3 foglie.
La dimora necessita di frequenti innaffiature e non deve trovarsi in ombra, ma essere in pieno sole per almeno 1/2 giornata.
Rispettiamo una distanza di 10 centimetri tra una pianta di basilico e l’altra.
Se, invece di utilizzare i semi, si comprano le piantine già cresciute ( è meglio acquistarle nei vivai, perché quelle dei supermercati, spesso venute su con luce artificiale, non danno buoni risultati) saltiamo le due fasi precedenti e mettiamole direttamente a dimora.
Cimatura e produzione dei semi
Quando il nostro basilico ha messo la decima coppia di foglie e si sta per formare la gemma in sommità, dobbiamo procedere alla cimatura, levando “lo spigo”con le dita in modo delicato: in questo modo non si formerà il fiore che leva energia alla pianta e la indebolisce.
Facendo questo, il nostro basilico crescerà forte e rigoglioso.
Se vogliamo avere dei semi sempre a disposizione da usare in seguito, procediamo in questo modo: non cimiamo una o due piante, tagliamo il fiore non appena la pianta inizia a seccare e mettiamolo al sole in una ciotola, in modo che non si perdano i semini.
Una volta che il fiore è inaridito del tutto, sfreghiamolo con le mani per fare uscire la semenza e riponiamola in un sacchetto di carta in un luogo asciutto e, possibilmente, buio.
Raccolta della foglie di basilico
Come si devono raccogliere le foglie del basilico senza danneggiare la pianta?
Semplice: bisogna asportare una parte di rametto intero ( compreso lo stelo e non solo le giovani foglie) partendo dall’alto tagliando (e non strappando) tutta la parte apicale di circa 1/3 partendo dalla cima.
Questa potatura va fatta piuttosto spesso (anche se al momento non si devono usare le foglioline n cucina) a partire dal momento in cui una pianta ha raggiunto i 20 centimetri circa di altezza.
Tale trattamento fa in modo che i tagli sistematici impediscano la fioritura e che sullo stelo principale si formino delle gemme che daranno vita a nuovi rametti laterali che renderanno la pianta più fitta e ricca di fogliame.
I momenti migliori, detti anche “tempi balsamici“, della giornata per la raccolta del basilico sono la prima mattina e la fine del pomeriggio.
Concimazione e trattamenti antiparassitari naturali indicati per le piante di basilico
Il basilico non necessita di concimazione, ma si possono aggiungere al terreno capelli, peli di animali ed unghie in modica quantità, o mischiare alla terriccio universale un po’ di compost.
Seguiamo i consigli del post sulla lotta alle lumache, per evitare che le foglie vengano mangiucchiate da queste predatrici che ne sono ghiottissime, ricordando anche che è utile piantare il basilico vicino ai pomodori, il cui odore le allontana.
Contro bruchi e afidi si può piantare l’aglio, repellente naturale che li terrà a distanza se si trova in prossimità delle piante di basilico.
Anche il nasturzio, piantato poco lontano, è utile, in quanto li attira su di sé, risparmiando così il nostro basilico.
A volte il basilico assume un'”aria stanca” e sulle foglie si formano di piccoli puntini bianchi: 90 su 100 la pianta è stata attaccata da Aleurodidi o altri parassiti simili e, in questo caso, oltre a sottoporla a “docce” a base di macerato di ortica (si nebulizza la soluzione di 1 parte di macerato in 20 parti di acqua per 3 giorni consecutivi ogni 2 settimane), è bene spostarla in un luogo dove possa godere di pieno sole e tanta aria.
Le piantine molto giovani vanno messe al riparo (o protette da un telo di plastica) in caso di pioggia intensa.
A fine stagione, se ci avanzano molte foglie che non utilizziamo al momento, mattiamole in un contenitore con olio di oliva e congeliamole (il basilico si rovina se viene messo in freezer senza olio) o prepariamo il basilico sotto sale.
Coltivare il basilico è senz’altro piacevole e rilassante, ma richiede cura e qualche attenzione: sarebbe un vero peccato sprecare anche una piccola parte di questa pianta che, tra le altre, ha preziose proprietà benefiche per gli organi della digestione, con effetti lenitivi e calmanti.
Teniamo sempre presente il fatto che la coltivazione del basilico e delle piante officinali in genere richiede amore e sensibilità: se ci si dedica col giusto spirito, si potranno fare scoperte insolite e bellissime, come quella di scoprire che le piante comunicano tra loro, come dimostra il video sotto sulle “affinità” del basilico col peperoncino. 🙂
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ho intenzione di coltivare in casa il basilico .Interessante le vostre indicazioni .Grazie ,proverò
Grazie,Antonio,Contenta di essere stata utile.
Grazie a te,Annalisa!
provo a coltivare ogni anni le piantine aromatiche che…sistematicamente mi muoio sempre! chissà che stavolta con i tuoi consigli non facciano le brave..Grazie mille!!!
Ho letto che i fondi di caffè sono fertilizzanti.Vale anche col basilico?
I fondi di caffè non sono indicati per il basilico, in quanto possono formare delle muffe.Ciao e grazie della visita