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Stella di Natale: come farla durare a lungo e rifiorire

Siamo ormai a dicembre e mi sembra che sia giunto il momento di scrivere a riguardo della Poinsettia, la pianta che più di ogni altra simboleggia le Feste natalizie, e di come curare la Stella di Natale per farla durare a lungo e rifiorire l’inverno successivo.

Come ogni anno, la Stella di Natale, o Euphorbia pulcherrima, sarà la pianta ornamentale più scelta e “ gettonata ” per abbellire e rallegrare le case assieme agli addobbi natalizi e per fare un regalo sempre ben gradito da tutti.

Ma spesso, una volta passate le festività, ci si dimentica di curarla nel giusto modo (o non si sa come farlo correttamente) ed essa, di conseguenza, comincia a perdere le brattee e l’originaria bellezza.

Vediamo cosa bisogna fare per evitare che questo avvenga e che la pianta, spoglia ed ormai ridotta “ al lumicino ”, finisca poi nel cassonetto della spazzatura.

Caratteristiche della Stella di Natale

Dapprima la pianta, originaria del Messico e appartenente alla famiglia botanica delle Euphorbiaceae, non fu riconosciuta come una euphorbia e le venne dato il nome Poinsettia, derivante da quello di Robert Poinsett, l’ambasciatore americano che la introdusse negli Stati Uniti, dove viene chiamata attualmente Christmas Star, nel 1825.

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Nell’antichità la Stella di Natale simboleggiava il sangue dei sacrifici che gli indigeni offrivano al sole e nel  cui territorio cresce spontaneamente fino a raggiungere in piena terra un’altezza anche di oltre 3 metri.

Se allo stato selvatico e in climi favorevoli  si presenta sotto forma di un grande arbusto o di un piccolo albero, la Stella di Natale in vaso non supera generalmente 1 metro di altezza e al giorno d’oggi viene coltivata in serre provviste di riscaldamento in Italia, in Olanda e negli Stati Uniti.

Quelle che vengono erroneamente chiamati petali (di colore rosso vivo) sono in realtà brattee, foglie trasformate che sottendono alle vere e proprie infiorescenze agli apici dei rami, i ciazi, di colore verde o giallo e di piccole dimensioni.

Le foglie hanno, invece, lamine sottili scure, i fusti ramificati sono di colorazione verde brillante e il lattice contenuto è  altamente tossico per gli animali domestici (è bene tenerlo presente se si hanno cani e gatti in casa) e lievemente irritante per l’epidermide delle persone ( fate particolare attenzione che anche i bambini non ne entrino in contatto.

Le brattee hanno un tessuto liscio e di colore rosso acceso allo stato naturale, ma negli ultimi decenni i coltivatori hanno creato degli ibridi con brattee bianche, fucsia, rosa, gialle, striate, marmorizzate, picchiettate e di varie forme.

Ma, appartenendo anche gli ibridi all’ordine delle Euforbiali, le regole per la coltivazione e manutenzione sono le stesse per tutti i tipi di Stella di Natale.

Alcuni studi recenti hanno appurato che l’Euphorbia pulcherrima, che nel linguaggio dei fiori significa rinnovamento e buon augurio ed è simbolo della rinascita del solstizio, è utile nel rimuovere alcune sostanze nocive contenute nell’aria di ambienti chiusi.

Trattamenti di cui necessita la Stella di Natale per mantenersi sana e rifiorire l’anno dopo

Cominciamo col tener presente che la temperatura ideale per la coltivazione della Poinsettia ( ricordiamoci che è una pianta tropicale ) è quella compresa tra i 14° e i 22° e che essa non sopporta temperature al disotto dei 12°, che potrebbero provocare la repentina e totale perdita delle foglie e non fare durare i fiori a lungo.

Quindi, se acquistate questa pianta, tenetela in macchina il meno possibile e portatela subito a casa dove la sistemerete in un luogo idoneo.

La seconda cosa molto importante da considerare è che si tratta di una pianta “ brevidiurna ” e “ fotoperiodica ”: l’Euphorbia pulcherrima, che non a caso fiorisce in inverno quando le giornate sono più corte, deve stare al buio per 15 ore al giorno per poter sviluppare le infiorescenze.

Fate in modo di non accendere la luce di notte nella stanza dove è situata e, se questa non è perfettamente buia, coprite la pianta ornamentale con della carta scura o con una busta di polietilene nera per l’intera nottata.

Posizionate La Stella di Natale in un punto della casa abbastanza illuminato, ma lontano dalla luce diretta del sole e da quella artificiale e non sistematela in prossimità di porte, finestre e fonti di calore come termosifoni e caminetti, poiché la pianta non sopporta correnti d’aria, sbalzi di temperatura repentini ed anche l’eccessivo riscaldamento (la pianta soffre il troppo calore, specie di notte, e deperisce oltre i 25° ).

Una volta collocata nel luogo a lei più idoneo, non deve essere spostata, ma giratela spesso per fare in modo che possa ricevere luce diurna da ogni lato.

In passato ho usato piccole piante di questa specie per ornare l’Albero di Natale attorno al vaso ed è stato un errore: hanno cominciato a soffrire e a perdere le brattee prestissimo per la mancanza di luce e insufficienza di aerazione.

Non fate come me e, se volete decorare l’Albero di Natale anche con queste, distanziatele dalla base e fare in modo che ricevano abbastanza illuminazione, girandole spesso.

La Stella di Natale, che tollera malissimo i ristagni idrici, non deve essere bagnata giornalmente, ma solo quando ne ha bisogno e il terreno è asciutto.

Per evitare marciscienze delle radici e malattie fungine, verificate la necessità di farlo infilando un dito nella terra a circa 2 centimetri di profondità e, se è il caso, datele da bere acqua a temperatura ambiente e non dall’alto, seguendo le istruzioni su come annaffiare le piante d’appartamento nel modo corretto.

Nel filmato in fondo al post viene consigliato di controllare l’umidità della zolla contenente le radici, ma bisogna essere esperti per non danneggiare la pianta durante l’ispezione e, se non vi sentite di farlo, penso che sia meglio deficere quam abundare nelle annaffiature.

Durante l’inverno dovrete annaffiare la pianta saltuariamente mentre nella stagione estiva bisognerà darle da bere più spesso.

La cosa importante è dare da bere alla Poinsettia solo quando è necessario.

Se la pianta tende ad afflosciarsi e a deperire e le brattee cominciano a raggrinzirsi ai margini, probabilmente ha bisogno di essere bagnata più spesso, ma se, invece, le si dà troppo da bere, si possono formare macchie scure sulle foglie e può manifestarsi la botrite, pericolosa malattia riscontrabile dalla presenza di muffa grigia polverosa alla base del fusto o tra il fogliame.

Spruzzate ogni tanto le foglie e le brattee, usando acqua piovana o acqua demineralizzata (è anche possibile produrre in casa l’acqua demineralizzata a costo zero ) se quella del rubinetto della vostra zona contiene molto calcare, che potrebbe formare delle macchie sul loro tessuto.

Qualora l’aria della vostra casa fosse troppo secca in inverno a causa del riscaldamento, mettete sotto al contenitore un sottovaso con delle palline di argilla espansa sempre bagnate.

Potete anche mettere in funzione spesso un umidificatore nella stanza (io adopero questo a nebbia calda/fredda che è anche diffusore di essenze e molto utile in estate per allontanare le zanzare con oli repellenti), ma posizionatelo lontano dalla Poinsettia nel caso che il dispositivo lavori a caldo.

Dato che la Stella di Natale non ama l’aria viziata, bisogna arieggiare spesso l’ambiente dove è stata collocata, ma fate attenzione a proteggere la pianta  dalle folate di vento e dagli sbalzi di temperatura.

Se avete lo ionizzatore, usatelo e arieggiate la stanza solo 1 volta al giorno e per il tempo minimo indispensabile.

Durante la fioritura invernale, che va da dicembre a marzo, bisogna concimare la  Euphorbia pulcherrima con un fertilizzante liquido (a base di ferro, potassio e fosforo e diluito nell’acqua di irrigazione ) 1 volta al mese circa.

La fase naturale di decadimento inizia già a gennaio con la progressiva caduta di foglie e brattee, ma questo è normale e non significa assolutamente che la pianta stia morendo.

Per verificare l’effettivo stato di salute della Stella di Natale bisogna:

  • controllare che gli steli abbiano conservato il colore verde vivo fino alla punta;
  • verificare che il fusto e gli steli siano turgidi;
  • accertarsi che le radici siano rimaste bianche;
  • controllare che non ci sia la presenza di muffe e marciume.

Quando la pianta sarà del tutto spoglia, tagliate nettamente gli steli a 10 centimetri dalla base e sopra al nodo con un coltello da giardinaggio o una cesoia ben affilata, facendo attenzione a non schiacciarli e controllando che la terra nel vaso sia asciutta.

Bloccate la fuoriuscita del lattice, cauterizzando i punti tagliati di ogni con l’applicazione di un po’ di cenere o di terriccio in modo di permettere alle ferite di cicatrizzare.

Se avete maneggiato gli steli senza indossare i guanti e le vostre mani sono entrate in contatto col lattice, non portatele alla bocca e agli occhi prima di averle lavate con acqua e sapone ( tenetelo presente anche in occasione delle potature successive ).

Posizionatela poi la pianta in una stanza luminosa in cui la temperatura non scenda mai sotto ai 16°  ( ricordate che la pianta non deve essere esposta ai raggi diretti del sole e che non va collocata in prossimità di termosifoni od altre fonti di calore) e innaffiate il terreno solo quando è asciutto.

Verso metà aprile la Poinsettia si risveglia dal “ letargo ” e inizia nuovamente a ricrescere: questo  è il momento di rinvasare la pianta in un contenitore che abbia un diametro maggiore solo di pochi centimetri rispetto a quello del vaso precedente, usando un terriccio composto da in 10% di terra argillosa, 50% di torba, 30% di terra di foglie di bosco o di compost e un 10% di argilla espansa tritata.

Potete anche adoperare solo torba e sabbia, ma l’importante è che il terriccio sia soffice, ben drenato e non compatto.

Non scegliete un vaso troppo grande, in quanto la Stella di Natale assorbirebbe sempre la stessa quantità d’acqua di prima e quella in eccesso potrebbe ristagnare nella terra e fare marcire l’apparato radicale.

Tenete presente che, se desiderate metterla in un vaso assieme ad altre piante evitate l’accostamento con arbusti non compatibili, ma accostateli a quelli con caratteristiche simili come l’Afelandra, il Ciclamino e la Kalanchoe.

Sempre a primavera e se si vive in una zona dal clima temperato è preferibile posizionare la Stella di Natale all’aperto, in un punto del giardino o del terrazzo riparato e illuminato dal sole solo per parte della giornata.

Durante il periodo vegetativo concimatela ogni 15 giorni e potate i rami in eccesso, dando alla pianta la forma di cespuglio, in modo da non ritrovarvi in seguito un arbusto troppo alto e spoglio alla base.

I rami potati possono essere trapiantati in terriccio morbido e soffice.

Infatti, se fatti radicare ( vi consiglio d’immergerli prima in una soluzione contenente l’apposito ormone radicante ), possono dare vita a nuove piante, visto che la riproduzione della Poinsettia avviene per talea.

Non potate la pianta dopo il mese di agosto, mettetela al riparo in casa a fine settembre (quando avrà messo le foglioline verdi) e sistematela in un punto dell’abitazione che sia completamente buio dalle 17 alle 8 della mattina successiva ( potete anche coprirla interamente con carta scura in quelle ore, facendo in modo che non filtri la luce e che non si rompano rametti o foglie ) in ottobre e novembre.

Le ore di buio devono essere continue (anche la luce artificiale traumatizza la pianta) se volete che in seguito si formino brattee dal colore rosso scarlatto intenso e non rimangano verdi (potete aiutare la fioritura somministrando del fertilizzante adatto ogni 15 giorni ).

L’assenza di luce per 15 ore è il vero segreto per fare rifiorire la Poinsettia a dicembre.

Seguite i miei consigli e potrete constatare con piacere che, se non è stata “ pompata ”  eccessivamente dal vivaista e viene trattata nel modo corretto, la Stella di Natale si manterrà bella e rigogliosa e produrrà nuove brattee e fiori ogni inverno per abbellire la vostra casa e rallegrare le festività più attese dell’anno.

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