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Si può dare il latte ai gatti?

Quando si prende in casa un  gatto, cucciolo o adulto che sia,  la prima domanda che ci si pone è se il latte fa bene o fa male ai gatti e se lo si può dare loro da bere o no, indipendentemente dal fatto che ne sono ghiotti.

Se  sei su questa pagina, probabilmente anche tu te lo stai chiedendo: se nel posto giusto, perché scrivo questo articolo con l’aiuto della veterinaria che segue e cura da sempre i miei animali domestici per risolvere il dilemma comune ai neo-padroni di un gatto.

Si può dare il latte ai gatti? Le risposte di un veterinario specializzato in nutrizione degli animali.

Il latte fa bene o, al contrario, male a cani e gatti a seconda di vari fattori, il primo dei quali è la fase della vita in cui l’animale lo assume.

Latte ai cuccioli

In teoria, i piccoli di pochi giorni, essendo il loro apparato digerente in grado di assorbire il lattosio, potrebbero bere latte vaccino o caprino, ma, per evitare malattie anche importati causate da squilibri nutrizionali, è sempre meglio somministrare loro latte senza lattosio artificiale specifico per cuccioli.

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Gatto cucciolo beve latte artificiale senza lattosio nella ciotola

Vediamo il perché.

Nella fase in cui un gattino viene allattato dalla mamma, il suo corpo produce una notevole quantità di lattasi,  enzima esocellulare capace di promuovere l’idrolisi e che gli permette la digestione del lattosio, zucchero prodotto dalle ghiandole mammarie dei mammiferi e  costituito da  galattosio e glucosio, contenuto nel latte materno.

Come succede per tutti i mammiferi, con il passare del tempo e l’avvicinarsi del periodo dello svezzamento l’assunzione di latte da parte del piccolo si riduce, il suo apparato digestivo diminuisce man mano la produzione di lattasi e sono assai frequenti i casi di cuccioli che sviluppano una vera e propria intolleranza al lattosio.

Anche se non tutti i piccoli felini diminuiscono la produzione di lattasi in modo drastico, specie durante la terza e quarta settimana di vita quando iniziano ad assumere alimenti solidi, e ci sono gatti che tollerano bene il latte anche da adulti,  la veterinaria consiglia di essere prudenti  e di non somministrare latte vaccino ai cuccioli per essere sicuri di evitare loro attacchi di diarrea più o meno violenti e che potrebbero anche essere fatali in alcuni soggetti particolarmente intolleranti o indeboliti.

La composizione del latte di mucca è differente da quella del latte materno, non fornisce al piccolo animale le sostanze nutritive delle quali ha bisogno e, anche se solitamente i gatti bevono il latte molto volentieri, bisogna dare latte artificiale o tutt’al più di capra (che contiene poco lattosio) ai cuccioli neonati che non hanno la mamma.

I piccoli orfani in buona salute possono assumere  latte in polvere per gattini appena nati senza lattosio, come  il Beaphar Lactol Kitty Milk da allattamento ( attualmente 200 grammi costano circa 11 euro), alimento completo sostitutivo di quello materno e facilmente reperibile presso farmacie, negozi di prodotti per animali e sul web.

Kit necessario per allattare artificialmente i gatti neonati

Il latte in polvere per gatti neonati deve essere diluito in acqua seguendo con precisione le modalità di preparazione e il dosaggio indicati sul foglietto informativo del prodotto e va somministrato al piccolo animale in un biberon munito di tettarella idonea ( esistono in commercio kit da allattamento con ciucci di varie misure che puoi visionare qui).

Ma, se il gattino soffre di disturbi di qualsiasi genere, è bene rivolgersi a un veterinario di fiducia che possa consigliare i prodotti e il regime alimentare più indicato alle sue particolari esigenze e necessità.

In ogni caso, se prendi in casa un gattino orfano, verifica che non sia già in grado di nutrirsi di cibi solidi e, se non lo è ancora, somministragli per il tempo necessario latte senza lattosio formulato per i gatti ed evita nel modo più assoluto di darglielo freddo di frigorifero, perché, essendo un sostituto del latte materno, la temperatura deve essere assimilabile a quella che avrebbe l’alimento naturale ” poppato ” da mamma gatta.

E’ ovvio che, se si trova un gattino neonato e al momento non si dispone di  latte appropriato, nell’emergenza  si può essere costretti a dargli del latte vaccino per non farlo morire di stenti, ma sappi che deve essere sostituito il prima possibile con uno adatto al piccolo animale domestico.

In ogni caso, se non si dispone al momento di sostituti del latte materno, è sempre preferibile dare latte di capra ai gatti cuccioli al posto di quello di mucca (ormai è reperibile facilmente nei supermercati), perché, oltre a contenere minore quantità lattosio e l’88% in meno di caseina rispetto a quello vaccino, è più digeribile per il gatto.

Ma si tratta, comunque, di un nutrimento che non fa parte della dieta naturale dei felini da somministrare loro solo in situazioni di necessità.

Latte ai gatti adulti

Come scrivevo sopra, dopo lo svezzamento l’intestino tenue dei gatti tende e diminuire progressivamente la produzione naturale di lattasi, necessario a trasformare il lattosio da zucchero complesso a semplice e a facilitarne la digestione.

Se l’animale non produce una quantità sufficiente dell’enzima, il lattosio non viene scomposto e, senza che ne sia avvenuto l’assorbimento, passa nell’intestino crasso, dove fermenta a contatto della flora batterica, provocando vari problemi digestivi, i cui principali sintomi sono nausea, vomito, diarrea, gas e gonfiori addominali.

Ma, oltre all’intolleranza che interessa il tratto digerente, l’animale può sviluppare una vera e propria allergia al lattosio che colpisce il sistema immunitario dello stesso e che si manifesta, oltre che con vomito, nausea e diarrea, anche con prurito, mal di stomaco, tosse, difficoltà respiratoria, dermatosi e abbassamento della pressione.

Per tali ragioni e per il fatto che dopo lo svezzamento è un alimento che non serve all’animale, in linea generale il latte vaccino non va dato ai gatti adulti, anche se ti viene la tentazione di farlo dato che ne sono golosi, perché fa male alla maggioranza dei nostri amici a quattro zampe e si potrebbero manifestare in  loro i sintomi visti sopra.

Il latte vaccino non è un alimento mortale per i gatti cresciuti e singoli episodi non sono gravi, ma se, un gatto intollerante al latte vaccino continua a berlo, i sintomi possono diventare anche molto seri e, se la diarrea non si arresta, può manifestarsi un’infiammazione intestinale cronica che va curata seriamente dal veterinario con farmaci appropriati e a volte dai pesanti effetti collaterali.

Contrariamente a quello che molti credono,  il latte non fa venire i vermi al gatti, in quanto la diarrea da latte è provocata dal malassorbimento intestinale e non dalla presenza di tali parassiti.

Ma anche la credenza secondo la quale ai gatti si può dare latte vaccino con acqua ai gatti è sbagliata, perché, diluito o meno, si tratta comunque di un alimento inappropriato e dannoso per i felini mancanti di enzimi.

Altro mito da sfatare è quello che il latte costituisca un buon rimedio naturale in casi di avvelenamento, ma la cosa corrisponde a verità solo se si tratta di intossicazione da piombo.

In linea di principio non bisognerebbe mai fare bere latte di qualsiasi tipo, compreso quello ad alta digeribilità, a un gatto ormai cresciuto, ma, come accennavo sopra, ci sono gatti adulti in grado di digerire il lattosio e in tali casi agli animali può essere dato poco latte vaccino, controllandone prudentemente il dosaggio e  facendo molta attenzione alle reazioni provocate dall’assunzione della bevanda per capire se in effetti puoi ” concederglielo ” ogni tanto o se devi eliminarlo del tutto dal suo regime alimentare.

Gatto adulto lecca il latte nella ciotola

Come dare il latte a un gatto che lo tollera

In ogni caso è preferibile dare latte parzialmente scremato o scremato del tutto al tuo amico a 4 zampe che ha la fortuna di tollerare quello di mucca.

La mia veterinaria consiglia, comunque, di cercare di dare latte senza lattosio anche ai gatti che non hanno problemi con l’alimento, perché è in ogni caso di più facile digeribilità.

Una volta verificato che il tuo gatto tolleri bene il lattosio,  è bene non abusare, perché un eccesso di latte nella dieta di un gatto può provocare la comparsa di calcoli renali  e disturbi al tratto urinario a causa dell’elevato contenuto di calcio dell’alimento.

Per le indicazioni sulle quantità, non è possibile stabilire dosi precise, perché dipendono dalla dieta del soggetto, dal singolo caso e dal livello di tolleranza dell’animale, ma un ” assaggio ” è  sempre da preferirsi, dandogliene 1/2 ciotola piccola non più di 2 volte alla settimana.

Si possono dare i derivati del latte ai gatti?

Si possono dare formaggio e yogurt un gatto che non manifesta allergie e non è intollerante al lattosio , ma senza mai esagerare e facendo attenzione alle dosi.

Non bisogna nutrire il gatto con latticini più di 2 volte alla settimana, in quanto alimenti complementari alla sua abituale dieta, ed è bene alternare il consumo di latte e dei suoi derivati, evitando di somministrare entrambi all’animale nell’arco di una stessa giornata.

Gatto premiato con un pezzetto di formaggio

Il formaggio, da concedergli come premio nella quantità di un pezzettino, deve essere poco grasso e di tipo tenero, mentre lo yogurt più indicato, da dagli la mattina nella misura di un cucchiaino, è quello di fermenti vivi,  ben più ricco di probiotici rispetto a quello commerciale.

Se devi optare per uno yogurt prodotto industrialmente, scegline uno scremato e senza zuccheri aggiunti e, se usi per te il benefico kefir, sappi che per un animale tollerante ai latticini è un buon alimento, perché aiuta a prevenire le malattie del suo apparato digerente e ne preserva la salute della flora intestinale.

Latte ai gatti anziani

L’intestino di un gatto anziano, non producendo più lattasi tranne che in pochi soggetti, non è in grado di scomporre il lattosio contenuto negli alimenti lattiero-caseari e bisogna assolutamente evitare di offrirgli non solo latte di mucca, ma anche quelli di altro tipo.

Solo in caso di malattie e di avvelenamento da piombo, su prescrizione del veterinario e sotto il suo controllo, in alcune circostanze è possibile dare al gatto anziano del latte in polvere.

Talvolta latte in polvere e yogurt per gatti vengono inseriti dal veterinario in quantità limitata nell’alimentazione di un animale anziano indebolito per fargli recuperare liquidi ed energia rapidamente, ma non è il caso di prendere tale iniziativa autonomamente, perché solo lo zooiatra, che è la più autorevole fonte d’informazione per la salute del tuo gatto, può decidere se è in caso di darglieli o meno.

Concludendo e in accordo con la dottoressa Cailin Heinze , docente di nutrizione alla scuola di medicina veterinaria della Tufts University, il parere della mia veterinaria è che il latte si può dare ai gatti in alcune fasi di vita e alle determinate condizioni specificate nel post, ma che si tratta di un alimento non adatto ai felini, che solitamente non lo tollerano, e che in linea generale bere latte non fa bene ai gatti e non apporta loro alcun vantaggio nutrizionale rispetto a alimenti più indicati di buona qualità.

Anche se il tuo gatto adora leccare il latte nella ciotola e ti viene la tentazione di darglielo, il consiglio professionale della veterinaria è quello di dargliene occasionalmente piccole quantità di quello senza lattosio per gatti solo se è il caso, di non abituarlo a bere latte fin dal periodo dello svezzamento e di premiarlo con ” cibi ricompensa “, come bocconcini di carne o di pesce cotti o snack specifici, che possano gratificarlo ugualmente.

Credit photo intestazione: Maxpixel.net

Credit photo gattino beve latte artificiale: George Hodan for Publicdomainpictures.net

Credit photo gatto adulto che lecca il latte: Marek Kubica for Flickr.com

Credit photo gatto con formaggio: Farhad Sadykov for Flickr.com

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