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Come ottenere da un parco termale i massimi benefici per la salute

Trascorrere una giornata facendo le terme all’aperto è una bellissima esperienza dal punto di vista fisico, mentale ed anche spirituale, ma, anche se non sembra, è una cosa impegnativa per l’organismo e per riuscire a liberati dello stress accumulato in città e a ottenere i massimi vantaggi per la salute è necessario sapere come rispettare alcune regole base e non commettere errori che potrebbero annullare i benefici e trasformarli in affaticamento per il corpo.

Amando le terme all’aperto e frequentandole spesso, voglio darti le dritte derivate dalla mia personale esperienza pluriennale e spiegarti in questo tutorial come deve svolgersi una giornata ai giardini termali nel modo corretto.

Se seguirai i miei consigli, ne potrai trarre il massimo giovamento e non commetterai errori commettere diversi errori, fatti comunemente dalle persone persone poco pratiche di termalismo, che potrebbero causarti stanchezza, malessere, mal di stomaco ed altri disturbi evitabili adottando semplici precauzioni ed accorgimenti.

Anche se ormai conosco bene la balneoterapia e so cosa è bene fare e cosa non si deve fare quando si tratta di acque curative, non sono comunque un medico e, proprio per questo motivo, ho chiesto consiglio al dottore Stefano Bizzarro, specialista in Microbiologia e Virologia e direttore sanitario del Parco Termale Castiglione di Ischia, il  complesso di terme e benessere dell’isola campana da me preferito e nel cui bar preparano al momento delle zingare farcite a dir poco strepitose.

Ringrazio Bizzarro dei preziosi suggerimenti e delucidazioni che mi ha dato e dell’ essersi reso disponibile ad aiutarmi nella stesura di questa guida pratica alla visita di un giardino termale in ottica salutista.

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Come trarre i massimi vantaggi salutari dal parco termale e cosa non fare per non vanificarli

Un parco termale è un’oasi di benessere e relax formato da percorsi  terapeutici che si snodano all’aperto nella natura tra alberi, fiori e piscine alimentate da acque curative di profondità e temperature diverse.

Tali percorsi, quasi tutti in Italia in prossimità del mare ma anche situati in altre località, sono stati progettati e costruiti secondo le indicazioni di esperti di idrologia medica per rendere ottimale il progressivo adattamento alle acque termali.

E’ importante, quindi, non solo rispettarne le indicazioni e la sequenza delle vasche in cui immergersi (come vedremo in seguito), ma anche scegliere i periodi dell’anno e le giornate adatte.

Quando andare ai parchi termali

I mesi più indicati per sottoporsi a un ciclo di cure termali sono maggio, giugno, settembre e ottobre, dato che le acque scaturite dal sottosuolo sono solitamente molto calde e quando c’è afa non è certo piacevole immergervisi o sottoporsi ai fanghi.

Ma una cosa è un soggiorno terapeutico alle terme e un’altra è trascorrere una giornata o un weekend in un parco termale e, se si prendono le dovute precauzioni, nulla vieta di rilassarsi e di godere delle bellezze naturali del giardino anche in piena estate.

Se non ti è possibile scegliere i periodi più indicati e decidi ugualmente di recarti presso un parco termale quando il clima è torrido, bevi molta acqua per non disidratarti e adotta i seguenti accorgimenti:

  • evita i percorsi e lo stazionamento al sole nelle ore più calde;
  • scegli le piscine termali dalle temperature più basse;
  • non fare eventuali bagni in mare la mattina presto o la sera tardi.

Discesa a mare del parco Castiglione a Ischia

Naturalmente puoi bagnarti in mare quando vuoi se non ti immergi nell’acqua termale nel corso della giornata, ma se preferisci fare tutte e due le cose, tieni presente che le acque curative hanno un effetto antalgico dovuto al calore delle stesse e che è bene fare il bagno in mare quando la differenza di temperature tra le due differenti acque è bassa.

Conosco persone che frequentano i giardini termali marini solo per goderne le bellezze e per usufruire di lettino, ombrellone e discesa a mare come se fossero stabilimenti balneari ed altre che, invece, preferiscono fare solo il percorso terapeutico senza neanche scendere al mare.

Si tratta di preferenze personali, ma, facendo in modo che non si crei il contrasto terme-mare e di non stancarti troppo, puoi benissimo fare entrambe le cose.

In tutto il periodo in cui il giardino termale è aperto e che solitamente va da metà aprile all’ultima decade di ottobre, evita di andarci quando il tempo è molto variabile o c’è presenza di forte vento, a meno che il complesso non offra la possibilità di bagnarsi e rilassarsi in spazi coperti al riparo dalle intemperie e dalle variazioni di temperatura.

Essendo una amante dell’idroterapia, in passato non volevo perdere neanche una giornata di cure durante i miei soggiorni a Ischia e andavo nei diversi giardini termali anche quando non era il caso con il risultato di non poterli godere e, peggio ancora, prendendomi malanni del raffreddamento in diverse occasioni.

Adesso, se proprio non voglio rinunciare, quando il tempo non è dei migliori vado al Parco Castiglione che è quello più facilmente raggiungibile da Ischia Porto e che dispone di un padiglione simile a un giardino d’inverno al chiuso con vasche, sauna, Kneipp e grotta termale per il bagno turco e nel quale ci si può rilassare ammirando la natura circostante attraverso le ampie vetrate.

In che orari recarsi al parco termale

Dato che il biglietto d’ingresso di un parco termale è costoso e che per riuscire a godere appieno di tutti gli aspetti del complesso e a trarne il massimo beneficio senza stancarsi ed evitando di fare inutili e inopportuni  ” tour de force “, il mio consiglio è quello di andarci la mattina presto all’apertura e passarci, possibilmente, l’intera giornata, avendo il tempo necessario per fare il percorso di benessere e pause di relax, spuntini, bagni di sole e di mare senza farsi prendere dalla fretta, principale nemica dell’idroterapia in tutte le sue forme.

Inoltre, la visita pomeridiana a un giardino termale non è conveniente dal lato economico, dato che solitamente il biglietto d’ingresso ha un prezzo inferiore di solo pochi euro rispetto al costo di quello giornaliero con lo svantaggio di potervi trascorrere all’interno la metà del tempo.

Come equipaggiarsi per la visita a un parco termale e cosa portare con sé

So, grazie agli errori fatti in passato, che se si sbaglia l’equipaggiamento o ci si dimentica di portarsi dietro ciò che è necessario e che può variare a seconda delle necessità di ciascuno, la bellissima esperienza di una giornata trascorsa in un parco termale può trasformarsi in qualcosa di sgradevole.

L’equipaggiamento idoneo per visitare un parco termale è composto principalmente da:

  • un borsone da mare impermeabile e capiente;
  • 2 costumi da bagno;
  • cuffia da piscina;
  • sandali infradito di gomma;
  • 1 maglietta;
  • accappatoio e telo da bagno;
  • beauty case in plastica da viaggio con prodotti solari e per la cura della persona;
  • 1 K-Way;
  • occhiali da sole e cappello.

Scegli una borsa da mare dalle dimensioni tali che possa contenere facilmente tutto ciò che porterai con te e che sia impermeabile per evitare che gli indumenti bagnati che vi riporrai al ritorno possano rovinarla.

L’acqua termale sciupa inevitabilmente i tessuti per il fatto che è molto calda e che contiene sali minerali ed altre sostanze che li usurano e che possono anche alterarne i colori: porta con te due costumi da bagno usati a cui non tieni particolarmente e non quelli nuovi.

Perché 2 costumi e non 1 solo?

Per il fatto è meglio averne uno di ricambio da indossare se il clima non permettesse a quello bagnato di asciugarsi subito: tenersi addosso un costume bagnato quando non fa particolare caldo fa male alla salute e potrebbe causare reumatismi e infreddature.

Anche avere a portata di mano un K-Way è utile in caso di vento o pioggia improvvisa ed è bene disporre anche di una maglietta asciutta da indossare se hai freddo ( nei mesi meno caldi portati dietro un golf di cotone o di lana a seconda del tempo che fa) o se ti accorgi che la tua pelle esposta ai raggi solari rischia di scottarsi.

I sandali infradito in plastica  non usare quelli in pelle facili a macchiarsi) sono necessari per ovvie ragioni, ma ti raccomando di sceglierne un paio comodo con la suola non diventata liscia per l’usura che ti permetta di camminare nel giardino senza difficoltà e di non rischiare di scivolare sulle piastrelle bagnate in prossimità delle vasche.

Mentre ritengo del tutto inutile consigliarti specifici costumi, magliette, infradito, occhiali scuri e borse da mare, penso che possa esserti di aiuto l’indicarti il tipo di cuffia, di accappatoio, di beauty case e di telo da mare che uso io, dato che li ho scelti con criteri di praticità e di leggerezza nel trasporto e te li linko nei paragrafi che seguono.

Indossare la cuffia da piscina è obbligatorio nei parchi termali per evitare che i capelli che le persone inevitabilmente perdono sporchino le piscine e causino, intasandoli, il malfunzionamento dei filtri e degli impianti depurativi.

Puoi usare il tipo di cuffia che preferisci ( basta che sia in grado di contenere bene tutta la capigliatura), ma ti consiglio di sceglierne una cuffia da piscina in silicone o in tessuto impermeabile di produttori specializzati nell’abbigliamento da nuoto (come,ad esempio, quelle di Arena): una cuffia di buona marca costa in proporzione meno di quelle che vendono sul posto che hanno solitamente un rapporto qualità-prezzo basso, dura di più e protegge meglio i capelli dalle sostanze contenute nelle acque termali che solitamente tendono ad opacizzarli ( a meno che non si tratti di acque curative di pelle e capelli come quella che scaturisce della fonte di Nitrodi a Ischia.

Il telo da mare e l’accappatoio si possono affittare in loco per la giornata, ma non ti consiglio di farlo per 2 motivi:

  • il noleggio è costoso;
  • entrambi gli accessori sono solitamente in spugna, materiale che necessita di tempo per asciugare e pesante da trasportare da bagnato quando si percorrono i vari tragitti di un parco termale.

Telo di cotone turco per hammam

Io cerco sempre di fare in modo che il borsone da terme sia il più leggero possibile  per non dovermi caricare di un peso eccessivo durante il percorso di benessere e proprio per questo motivo uso come telo un asciugamano turco di cotone, chiamato anche fouta e specifico per i bagni di vapore, che pesa poco, asciuga in fretta e può essere usato anche come pareo o copriletto in estate.

Chiaramente puoi benissimo usare un altro tipo di telo, ma ti raccomando di optare per uno leggero e fatto in un  tessuto che possa asciugare velocemente come quelli in cotone leggero o in microfibra, materiale in cui è fatto anche l’accappatoio che uso nei parchi termali.

Per evitare che shampoo, balsamo, solari e cosmetici vari pesino troppo e occupino uno spazio eccessivo nella borsa, ti suggerisco di usare un beauty case di dimensioni ridottissime e dotati di contenitori come quelli trasparenti da viaggio aereo, nei cui piccoli flaconi e barattoli potrai trasferire le dosi dei prodotti per la cura della persona di cui avrai bisogno.

Ti consiglio anche di portarti dietro dei sacchetti di cellophane in cui mettere gli indumenti bagnati al ritorno in modo che non possano trasferire umidità al resto del contenuto del borsone e di non dimenticare a casa eventuali medicinali che devi assumere, una spazzola per capelli e un repellente contro i morsi delle zanzare (l’acqua termale calda le attira inevitabilmente), mentre non c’è bisogno, se non in casi particolari di allergie ed altre patologie, di farmaci e disinfettanti di pronto soccorso in quanto ogni struttura termale seria ne dispone in loco.

Come comportarsi e fare il percorso termale senza commettere errori che ne comprometterebbero i benefici

Premetto che una visita a un parco termale è una cosa differente rispetto a una frequentazione dello stesso per più giorni: nel primo caso puoi ottenere relax e un beneficio generale per l’organismo, mentre nel secondo è possibile prevenire e curare molte malattie rivolgendosi ai dottori specializzati in medicina termale della struttura e seguendo il piano terapeutico predisposto  ” ad personam “ e che varia a seconda dei bisogni di ciascuno.

In questo post ti spiego cosa fare e cosa non fare durante una visita sporadica a un parco di questo tipo, mentre, se il tuo soggiorno nella località termale può protrarsi per più giorni che vorresti trascorrere nel luogo specifico e sottoporti a idroterapie, la cosa migliore da fare è affidarsi ai medici del complesso.

Ti devo però avvisare che solitamente i parchi termali non sono convenzionati con il S.S.N.: informati se quello in cui vorresti recarti per le cure lo è e, se non lo fosse e vuoi che gli oneri di fanghi, inalazioni, massaggi, etc. siano a carico dell’ASL, munisciti di prescrizione del tuo medico di famiglia e scegli una struttura convenzionata (per approfondire leggi la prassi da seguire per accedere ai trattamenti terapeutici termali gratuitamente o con il pagamento del solo ticket).

Se devi corrispondere il ticket, confronta i costi che andresti a sostenere in una struttura convenzionata con quelli di una privata come è la maggioranza dei parchi termali, in quanto questi ultimi spesso propongono dei pacchetti in offerta e praticano tariffe concorrenziali per fidelizzare la propria clientela.

In caso tu voglia usufruire delle sole terme all’aperto (o in spazi chiusi se la struttura ne dispone) senza sottoporti a terapie mirate per più giorni, chiedi se sono previsti sconti e agevolazioni per ingressi multipli.

La regola base per beneficiare di una giornata passata in un giardino termale è non voler ” strafare ” a tutti i costi: di solito le vasche sono tante e bagnarsi in tutte potrebbe stressare un fisico non abituato.

Fatti dare la piantina con i percorsi indicati e inizia dal primo, rispettando le varie tappe in ordine numerico segnate sulla mappa e tenendo presente il fatto che ai bambini di età inferiore ai 12-14 anni  è vietato bagnarsi nelle acque termali non diluite per il motivo che potrebbero provocare loro alterazioni del metabolismo e blocco dello sviluppo.

Vasca di acqua fredda in cui immergersi dopo la sauna

Ma la cosa per non costituisce un problema, perché ci sono vasche di acqua dolce o salata apposite per bambini e la maggioranza delle strutture dispongono anche di piscine olimpioniche per nuotare, parco giochi per i piccoli spesso muniti anche di giocattoli per i piccolissimi, animazione e spazi riservati alle famiglie in modo da assicurare a loro il divertimento e agli altri ospiti la tranquillità desiderata.

La numerazione di piscine e saune naturali varie è fatta in base alla temperatura dell’acqua termale contenuta ( la prima è quella meno calda e l’ultima può anche arrivare a 40°) e bisogna bagnarsi nelle stesse nella sequenza indicata in questo modo:

  • ci si immerge nella vasca per 10 minuti;
  • si esce e si riposa sdraiati sul lettino per il doppio del tempo del bagno

Mentre si fa il bagno è utile fare movimenti lenti e dolci, ma non è possibile nuotare ( esistono nei parchi piscine apposite per farlo con acqua dolce o marina), perché farebbe male al fisico e disturberebbe gli altri bagnanti.

Mi capita spesso di vedere persone che stanno immerse anche per 1 ora nell’acqua termale senza fare pause: niente di più sbagliato, perché in questo modo si affatica il cuore, il sistema vascolare e quello metabolico, il fisico viene fiaccato dal calore e dalla perdita di troppi sali minerali anche se si avverte un senso di rilassamento corporeo e mentale.

Bisogna tener bene presente che quelle dei parchi di questo genere sono acque curative piuttosto forti in cui non si si può stare tanto tempo: occorre fare attenzione a non richiedere al proprio corpo un impegno eccessivo e fare un percorso termale in non più di 3 ore totali, compresi i tempi di riposo.

Il resto del tempo lo potrai impiegare prendendo il sole, leggendo, riposando, fotografando, passeggiando tra le bellezze del posto, facendoti fare ” coccolosi ” massaggi, maschere naturali o al fango, manicure o altri trattamenti estetici  e nuotando nelle piscine apposite o in mare, facendo attenzione, come scrivevo sopra, a non creare il contrasto acqua termale-acqua marina.

I parchi mettono solitamente a disposizione della clientela grotte di vapore termale, vasche per ofuro in cui è possibile rilassarsi e percorsi Kneipp in cui si alternano bagni in acqua caldissima ad altri in quella molto fredda per stimolare il sistema vascolare e il metabolismo.

Stando nelle grotte di vapore, chiamate anche saune naturali, si ottengono i benefici del bagno turco e contemporaneamente di un suffumigio curativo delle patologie delle vie bronchiali, ma bisogna non avere controindicazioni, passarci dentro 10 minuti per 3 volte al massimo, bagnandosi in acqua fredda e riposando per una ventina di minuti dopo ogni permanenza nella grotta.

Percorso Kneipp per gambe

Per quello che riguarda la terapia Kneipp, chiedi al tuo medico di fiducia se il tuo fisico è in grado di sopportare gli sbalzi di temperatura repentini che questa comporta e se soffri di capillari rotti e di vene varicose in forma lieve ( se la forma è grave, astieniti o consulta assolutamente il tuo dottore), evita di immergerti completamente nelle vasche e fai unicamente il percorso per le gambe, in cui c’è meno differenza di temperatura tra acqua calda e fredda ( 35°-20° contro i 40°-15° delle piscine Kneipp) facendolo per 5 volte e cominciando a camminare nell’acqua calda e finendolo nella fredda.

Se non hai controindicazioni a bagnarti nelle piscine Kneipp, entra lentamente in quella calda, stacci dentro 3 minuti e passa subito dopo in quella fredda, rimanendoci dentro per 10-15 secondi.

Anche in questo caso non ripetere il procedimento per più di 5 volte, alternandole a pause di riposo di 10 minuti e finendo con l’acqua fredda.

Non immergerti nelle vasche termali se hai appena consumato un pasto sostanzioso ( l’alta temperatura potrebbe provocare congestione) o se sei a digiuno completo ed evita di consumare cibi pesanti, facendo spuntini a base di frutta e bevendo acqua, succhi, estratti e centrifugati di verdure per non disidratarti mentre compi un percorso termale.

Tieni sempre presente che ti trovi in un luogo di benessere dove le persone vogliono rilassarsi in pace e comportati di conseguenza senza creare disturbo agli altri ospiti della struttura in alcun modo.

Controindicazioni ai bagni in acqua termale

Come ho anticipato sopra, i bambini non possono bagnarsi in acqua termale, perché il loro metabolismo e crescita potrebbero venirne compromessi anche seriamente.

Inoltre i bagni in acqua termale sono controindicati per le donne in gravidanza e per chi ha la pressione troppo alta o troppo bassa, ha problemi cardiovascolari, soffre di aritmie, cancro e ha febbre e infiammazioni in atto di varia natura.

Non ci sono particolari controindicazioni per gli anziani in buona salute, ma è bene che usino molta prudenza e facciano bagni termali dai  tempi limitati e in acque non troppo calde.

Ma ognuno è un caso a sé e il mio consiglio è quello di chiedere sempre al proprio medico cosa si può fare e cosa è meglio evitare durante un giorno trascorso ai giardini termali non solo per il fatto che lui conosce le reali condizioni di salute di un paziente, ma anche perché ogni acqua termale ha caratteristiche diverse e quella che può portare vantaggi per la salute di una persona può danneggiare quella di un’altra.

Concludendo, ti raccomando ancora una volta di evitare di stancarti e di strapazzare il tuo fisico durante la visita a un giardino termale, evitando esercizi ginnici pesanti, trattamenti particolarmente impegnativi e sforzi inutili per fare in modo di ricavarne i massimi benefici e rilassarti invece di ritrovarti mente e corpo più stressati di prima.

 

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Credit photo intestazione: Ischia.it

Credit photo fouta: Wikimedia.org by By Emmanuel.boutet authorized by Bohemeria

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