HomeSaluteOcchi affaticati dal computer:16 consigli contro l'astenopia

Occhi affaticati dal computer:16 consigli contro l’astenopia

Poiché si passano ore ed ore al pc e davanti agli schermi di smartphone, tablet e altri dispositivi elettronici e il nostro apparato oculare è, di conseguenza, a rischio di contrarre malattie e disturbi della vista, è importante sapere cosa fare per proteggere dall’astenopia gli occhi affaticati dal computer.

Infatti gli oculisti più rappresentativi del mondo, secondo la recente indagine dell’autorevole rivista Ocular Surgey News, prevedono per i prossimi anni una vera e propria “epidemia ” di patologie degli occhi, a cominciare dalla miopia, la cui incidenza aumenterà dal 30 al 50 per cento.

Gli esperti consigliano di correre subito ai ripari in caso di astenopia (si chiama così l’affaticamento visivo dovuto all’eccessivo impegno della vista e dei muscoli oculari)  con la prevenzione e con esercizi e accorgimenti che possano limitare i danni dovuti agli sforzi visivi che si sono resi necessari negli ultimi decenni e dare sollievo agli occhi stanchi.

Gli occhi, che per milioni di anni sono stati usati soprattutto per la visione a distanza e con la luce naturale, oggi sono fortemente impegnati a vedere da vicino in luce artificiale: attualmente la mole di lavoro a cui sono sottoposti è superiore di 5 volte al carico che l’apparato visivo doveva sostenere nell’immediato dopoguerra.

Prima di darvi i suggerimenti per sforzare al minimo l’organo della vista quando si è davanti a un monitor

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Cosa fare per prevenire le malattie degli occhi sforzati dallo stare davanti al computer

Ecco 16 consigli utili per proteggere gli occhi affaticati da computer e monitor ” lighted screen“, che emettono luce blu nociva per la vista:

1) sbattete volontariamente le palpebre: quando ci si trova davanti allo schermo,  le palpebre vengono sbattute 3 volte meno del normale e questa può essere la causa dell’insorgere della sindrome dell’occhio secco e di altri danni permanenti alla vista; sbattendo le palpebre gli occhi s’ inumidiscono e la cornea si lava e si lubrifica.

In caso di scarsa attività accertata delle ghiandole lacrimali è bene, dopo aver consultato a proposito uno specialista, adoperare un collirio specifico a base di acido ialuronico per ripristinare il giusto stato lacrimale.

2) Fate palming almeno 2  volte al giorno per circa 5 minuti: chiudete gli occhi, appoggiate i gomiti sulla scrivania, appoggiate gli occhi stanchi sui palmi delle mani, rilassatevi e respirate tranquillamente.

3) Alla fine di ogni visualizzazione di pagina e durante il caricamento, sollevate lo sguardo per permettere agli occhi di riposare e fate un respiro profondo.

4) Ruotate gli occhi in entrambe le direzioni varie volte nell’arco della giornata: questo facile esercizio è relax per gli occhi spossati e tonifica i muscoli oculari.

5) Quando lavorate davanti a uno schermo per lungo tempo, aiutate i vostri occhi a cambiare la messa a fuoco, guardando un oggetto che si trova a una ventina di metri di distanza per circa 20 secondi: questo esercizio, consigliato da moltissimi oculisti si chiama “regola del 20+20+20” e va messo in pratica ogni 20 minuti di permanenza continuata al computer.

 6) Per alleggerire il carico di lavoro a cui è sottoposto l’organo della vista è bene anche fare una pausa di 5-10 minuti dopo ogni ora passata davanti al videoterminale, rilassandosi e possibilmente indossando una mascherina per occhi stanchi ed irritati.

7) Indossate occhiali  anti-riflesso appositi per non affaticare gli occhi.

8) Il monitor del computer deve essere posizionato lievemente sopra l’altezza degli occhi, alla distanza del vostro braccio teso, e fate in modo che non ci sia riflessione di luce.

9) Lo schermo, che bisogna sempre tenere ben pulito in modo che affatichi la vista il meno possibile) va collocato a 90° rispetto alla fonte di luce e, possibilmente, ad almeno un metro e mezzo lontano dalle finestre.

10) Tenete a debita distanza i dispositivi elettronici, specie i tablet e i cellulari, che, con i loro monitor “lighted screen” emettono luce blu: la distanza per la lettura di un testo scritto varia da 35 a 40 centimetri, con gli apparecchi di ultima generazione si è abbassata a 20-25 centimetri ( la giusta distanza è quella del braccio semi-piegato, tenendo lo schermo un po’ sotto il livello della spalla ).

11) Tenete pulito lo schermo del computer e monitor di tablet e smartphone per non sforzare ulteriormente la vista.

12) Se portate le lenti a contatto abitualmente, cercate di non indossarle quando siete al computer, preferendo l’uso di occhiali antiriflesso.

13) Per tutelare la vista evitate gli sfondi bianchi o troppo chiari e scegliete tonalità grigie e colori tenui che affaticano meno gli occhi: lo sfondo deve essere meno luminoso dello schermo, ma non deve assolutamente essere scuro e gli sfondi non devono mai essere verdi, rossi, arancioni e gialli.

14) Usate smartphone e simili in una stanza bene illuminata o all’esterno: l’affaticamento degli occhi è molto spesso causato dalla scarsità di luce nell’ambiente dove si lavora, ma non esponete i monitor alla luce diretta del sole.

15) Regolate la luminosità dello schermo secondo l’ora del giorno, ricordando di  mantenere contrasto e luminosità sempre entro livelli moderati.

16 ) Fate la visita di controllo dell’apparato visivo da un medico specialista una volta all’anno.

Ricordiamoci che gli occhi stanchi hanno, comunque, bisogno di riposo e pertanto si devono osservare semplici e sane abitudini per prevenire le malattie della vista e fare degli impacchi decongestionanti nel caso siano gonfi o arrossati.

Anche una passeggiata all’aperto, evitando gli ambienti troppo secchi e caldi, può essere efficace per dare sollievo agli occhi affaticati da ore trascorse davanti al computer e a difendere il preziosissimo organo della vista dall’insorgere di patologie causate da uno sfruttamento eccessivo.

Credito foto: Ota Photos per Flickr.com

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6 Commenti

  1. Ciao Franci!
    Io già sono “quattrocchi” (e vengo da una famiglia di occhialuti, ahimè) e quindi applicare queste semplici ma importanti indicazioni mi farà di certo bene. Ad esempio non avevo idea della regola del 20+20+20.

    Un abbraccio 🙂

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