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Equiseto: proprietà curative e usi

L’equiseto, o Equisetum Arvense, è anche conosciuto come erba rugna, rasparela, codabussina e, sopratutto, coda cavallina.

Pianta spontanea e selvatica, a primavera mette il fusto, mentre in estate si presentano le verdi spighe.

L’equiseto può raggiungere un’altezza fino a 40 centimetri e cresce, in presenza di umidità, prevalentemente nei terrapieni, nelle scarpate, nei prati, ai margini del bosco, negli spazi paludosi.

A seconda del tipo di terreno, contiene dal 3 al 15% di silice, che possiede proprietà curative, e l’equiseto maggiormente efficace è quello che cresce in terreni argillosi, mentre la varietà con fusto largo (circa un dito) va usata solo per applicazioni esterne.

Per quali disturbi è indicato l’equiseto e come impiegarlo

Questa pianta selvatica è particolarmente indicata nel trattamento delle malattie renali, delle vie urinarie, dell’idropisia e della cellulite con l’assunzione dell’infuso e l’applicazione di semicupi.

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Semicupi che portano notevole giovamento soprattutto in caso di calcoli renali e della vescica, che è comunque preferibile abbinare all’assunzione della tisana per ottenere un effetto sinergico.

Il noto erborista svizzero Parroco Kunzle era solito dire che tutte le persone di una certa età dovrebbero bere giornalmente una tazza d’infuso di coda cavallina contro i dolori reumatici, le nevralgie e la gotta.

A questo proposito posso dire che la scorsa estate mi trovavo in montagna e non riuscivo ad alzare un braccio oltre l’altezza della spalla e, se ci provavo, il male lancinante mi faceva desistere.

Ma quando ho iniziato ad assumere regolarmente l’infuso di coda cavallina fresca ( lo facevo principalmente contro la ritenzione idrica) ho avuto un notevole miglioramento fin dai primi giorni e dopo una settimana il dolore era sparito, anche se devo dire che ho fatto anche tre saune curative ai raggi infrarossi.

Contro l’idropisia l’equiseto è utilissimo: io bevo 5 tazze d’infuso durante il corso della giornata per 6 giorni consecutivi ed ottengo un giovamento notevole.

Non bisogna spaventarsi se l’urina sarà scura: ciò è dovuto ad alcune sostanze contenute nella pianta.

La coda cavallina è anche un ottimo medicamento nelle malattie bronchiali e polmonari, grazie all’acido salicilico contenuto ed ha anche ottime proprietà emostatiche.

Il grande neurologo del passato Wagner Jauregg scriveva che ” …due terzi di tutti i malati di nervi non dovrebbero essere ricoverati negli istituti se i loro reni fossero sani “.

Infatti molte depressioni e forme similari sorgono in conseguenza di disturbi renali: proviamo con semicupi accompagnati da tisane di equiseto e molto spesso potremo ottenerne giovamento.

Particolarmente indicata, in questi casi, l’assunzione di una tisana di coda cavallina, ortica e achillea la mattina a stomaco vuoto e la sera prima di andare a letto.

La tintura madre di questa pianta officinale è utile contro la sudorazione dei piedi, con la quale si frizionano dopo averli lavati ed asciugati bene.

Utilissimi sono anche i pediluvi, seguendo lo stesso procedimento del il semicupio.

Preparazioni a base di equiseto e dosi

Tisana:

mettiamo 1 cucchiaino da dolce ricolmo di equiseto per 1/4 di litro da sbollentare appena e  poi spegniamo subito il fuoco.

 Semicupio:

facciamo macerare per la durata di una notte in acqua fredda 1 etto di materiale e, il giorno seguente, portiamo ad ebollizione il tutto per poi aggiungerlo all’acqua del bagno la cui durata deve essere di 20 minuti con i reni completamente immersi

Dopo non bisogna asciugarsi, ma avvolgersi  in un morbido accappatoio e stare a letto per circa un’ora.

Tintura:

Mettiamo a macerare per 15 giorni al sole 10 grammi di coda cavallina in 50 grammi di alcool alimentare ( quello che si compra per fare i liquori) in una bottiglia scura che scuoteremo ogni giorno.

Poi filtriamo e conserviamo la tintura di Equiseto sempre in contenitore di vetro scuro.

Come abbiamo visto, l’equiseto è una pianta dalle grandi proprietà curative: vale, quindi, la pena di raccoglierla e usarla per trarne benefici per la nostra salute.

Credit photo: summa for Pixabay.com

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6 Commenti

  1. Franci, i tuoi post sono sempre illuminanti! un sacco di info utilissime. Dove trovo questa pianta? in erboristeria? che tu sappia è possibile piantarla in giardino e gestirsela da soli o è meglio evitare? grazie di cuore e bacioni

    • Ciao Sonia.La coda cavallina è, a tutti gli effetti, una pianta infestante.Nel senso che, se trova il terreno giusto…non te ne liberi più 🙂 Ma cresce solo in prossimità dei corsi d’acqua e dove è molto umido.Da me, in giardino, non sopravvive, per esempio. A differenza dell’ortica che ho messo e vien su più che rigogliosa, direi 🙂 Fai una prova . interrala a luna calante e tienila spesso umida.Bacione a te!

  2. Ho deciso: mi devo “fare” di equiseto…. soprattutto per la parte riguardante i nervi…! =)))
    A parte gli scherzi, devo proprio provare, grazie per queste informazioni! =)
    Daniela

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