HomeRicetteConserveConfettura di castagne casalinga senza Fruttapec

Confettura di castagne casalinga senza Fruttapec

Con castagne e marroni si possono fare golose creme e conserve di vario tipo con ingredienti diversi, ma, secondo me, la deliziosa confettura di castagne fatta in casa senza pectina aggiunta è il modo più goloso di conservare questi frutti simbolo dell’autunno per poterli gustare in tutta la loro bontà anche nei mesi dell’anno in cui quelli freschi sono irreperibili.

La deliziosa preparazione, della quale ti propongo la ricetta senza Fruttapec e che siamo soliti chiamare comunemente marmellata di castagne (sebbene, ad essere precisi, si dovrebbero definire marmellate solo le conserve di questo genere a base di agrumi), si mangia solitamente spalmata su pane, fette biscottate e crostini.

Ideale da consumare a colazione, a merenda, come spuntino spezzafame, la si può impiegare nella realizzazione di torte e di dessert a cucchiaio e può anche costituire un raffinato ed originale  accompagnamento per i formaggi stagionati e per la ricotta.

La realizzazione della ricetta della confettura di castagne casalinga senza l’uso di gelificanti a base di pectina non è affetto difficile come alcuni pensano, ma bisogna disporre di un po’ di tempo per cuocere e sbucciare i frutti preventivamente ed avere la pazienza di farlo.

Sono in molti a ritenere che la marmellata di marroni sia superiore a quella di castagne normali e non posso certo dare loro torto, visto che il marrone, assai pregiato e differente in sapore, forma, dimensione e colore dalla castagna selvatica, è ottenuto da castagni coltivati e sottoposti a particolari innesti e potature allo scopo di migliorare il gusto e le proprietà nutrizionali del frutto.

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Tuttavia, anche se i marroni sono in genere più saporiti, croccanti e dolci delle castagne selvatiche, io preferisco impiegare i ricercati e costosi frutti di cultivar per condire risotti, impiegare nelle vellutate o per farne dei marron glacé per mezzo della canditura e successiva glassatura, mentre, per preparare la marmellata, uso tranquillamente quelle che trovo nei boschi in autunno a costo zero.

L’eccellente risultato che riesco ad ottenere dai frutti di piante selvatiche sarà dovuto al fatto che in Liguria, patria del famoso castagnaccio genovese con pinoli cotto al forno, le castagne sono veramente buone o perché lascio passare al massimo 2-3 giorni dal momento della raccolta a quello della realizzazione della marmellata, ma ti posso assicurare che la confettura preparata con frutti spontanei, invece che con i ricercati “ cugini ” marroni, riesce benissimo ugualmente.

Pertanto, se vivi in un luogo dove ci sono i castagni o puoi recartici, ti consiglio caldamente di andare a raccoglierne i frutti di persona come faccio io quando è stagione per poi fare la genuina confettura con una spesa esigua, sostenendo solo il costo degli altri ingredienti e dell’energia impiegati.

Anche se l’aggiunta di rum conferisce alla preparazione un aroma del tutto particolare, puoi sostituirlo con qualche cucchiaio di cacao in polvere da aggiungere a fine cottura se fai la marmellata di castagne per i bambini o non vuoi usare alcolici per altre ragioni.

In tal modo otterrai una sana e “ goduriosa ” confettura di castagne al cioccolato, assai migliore delle poco sane e creme spalmabili simili prodotte industrialmente.

In ogni caso, è meglio limitarsi nel consumo del prodotto, poiché è molto calorico(100 g contengono 290 kcal) e, anche se la marmellata di castagne ha proprietà nutritive eccellenti ed è un’ottima fonte di carboidrati semplici, fibre, potassio ed di altri sali minerali, mangiarne troppa fa inevitabilmente ingrassare.

Fatte queste necessarie precisazioni, ora ti spiego come fare la marmellata di castagne in casa nel modo più genuino e semplice possibile.

Ingredienti per 2 vasetti :

1 chilo di castagne con la buccia;
1 cucchiaino di semi di finocchio essiccati;
250 grammi di zucchero;
1/2 bicchierino da liquore di rum;
1 cucchiaino di vaniglia in polvere;
200 millilitri di acqua.

Preparazione della confettura di castagne casalinga senza pectina aggiunta

Sciacqua le castagne per eliminare la polvere ed eventuali impurità, incidile con un coltellino affilato e mettile in una pentola capiente assieme ai semi di finocchio.

Aggiungi acqua fredda in modo da coprirle completamente, porta al punto di bollore e, una volta raggiuntolo, fai lessare le castagne per circa 40 minuti.

Trascorso questo tempo, spegni il fuoco, falle riposare una decina di minuti per farle un po’ raffreddare e evitare di ustionarti maneggiandole e poi scolale e sbucciale quando sono ancora calde.

Se preferisci, puoi tagliarle a metà ed estrarre la polpa, scavandole all’interno con l’aiuto di un cucchiaino.

Crema di castagne bollite fatta con il passaverdure

Una volta eliminati i gusci, trasferisci la polpa ricavata nel bicchiere del mixer ( se vuoi ottenere come risultato una marmellata di castagne a pezzi dalla consistenza più rustica e granulosa, usa invece il passaverdure) e frullala prima di trasferirla in una casseruola e aggiungere anche la vaniglia in polvere, il rum, lo zucchero e l’acqua.

Fai cuocere il tutto per 25 minuti circa a fiamma moderata in una pentola dai bordi alti e dal fondo spesso, mescolando sovente con il cucchiaio di legno per evitare che il composto si attacchi, cosa che le marmellate in genere tendono a fare facilmente se non si sorveglia la cottura e ci si dimentica di girarle di tanto in tanto.

Spegni, poi, il fuoco e frulla il composto con il minipimer fino all’ottenimento di una crema omogenea.

Invasamento e conservazione

Versa la confettura di castagne ancora calda in vasetti di vetro sterilizzati e asciutti, lasciando uno spazio vuoto di circa 2 dita tra la superficie della conserva e la filettatura del bordo superiore del barattolo.

Chiudi i barattoli riempiti con tappi nuovi a chiusura ermetica, capovolgili e lasciali riposare a testa in giù fino a quando la marmellata sarà diventata completamente fredda.

Poi raddrizzali e trasferiscili in un luogo fresco, asciutto e possibilmente buio, dove potrai conservare la marmellata di castagne per 1 anno.

I cassetti e i ripiani di una madia posta in una stanza priva di umidità sono luoghi ideali per preservare a lungo questa ed altre conserve riducendo al minimo il rischio di deterioramento.

Se hai amici e parenti golosi e che amano consumare prodotti genuini, ti consiglio di preparare la marmellata di castagne in abbondanza, perché un vasetto di quella fatta artigianalmente in casa e dal sapore di una volta può costituire un presente davvero gourmet da regalare loro a Natale o in altre ricorrenze.

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Credit video: Il Diamante

Credit photo intestazione: Wikimedia.org by MOs810

Credit photo crema di marroni : Wikimedia.org by By Roozitaa

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