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Infuso di bacche ed erbe a freddo

Ieri ho assaggiato per la prima volta in vita mia una vera squisitezza a casa della mia cara amica Albertina: l‘infuso di bacche ed erbe a freddo.

Mi avevano già parlato di questa delizia due conoscenti, appassionati salutisti e lettori assidui di Vadim Zeland , scrittore russo molto noto e autore del bestseller ” Reality Transurfing” e di altri libri che hanno riscosso successo in tutto il mondo.

Zeland parla di questa infusione nei suoi scritti, solo che lui la prepara con l’ “acqua viva” che si ottiene dopo aver sottoposto quella comune del rubinetto a diversi procedimenti di cui ho scarsa conoscenza, ma che, comunque, intendo approfondire.

Albertina usa solitamente acqua di fonte (beata lei: trascorre 6 mesi all’anno in montagna 🙂 ) o acqua minerale ad alto pH e basso residuo.

La mia amica sostiene che il segreto per ottenere il miglior gusto di questo macerato sia l’uso della teiera a stantuffo:

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  •   si mettono gli ingredienti nel contenitore di vetro;
  • poi si versa sopra l’acqua fredda, si mescola e si copre il tutto facendo attenzione che il filtro circolare (che si trova sopra allo stantuffo) rimanga sollevato;
  • poi, quando la bevanda è pronta, si preme lentamente sul filtro per raccogliere eventuali impurità.

In effetti pare che anche Vadim Zeland adoperi una teiera a pistone in vetro che permette di separare bene la miscela dall’acqua con facilità.

infuso a freddo vicino a teiera a pistone
credit photo: Matthew Ragan for Flickr.com

Per quel che riguarda la mia personale esperienza, dopo essermi guardata un po’ in giro, ho comprato la caffettiera a pistone circa 1 anno fa e ne sono molto soddisfatta: la trovo molto pratica della preparazione di caffè d’orzo, caffè di cicoria e tè di vario tipo, in quanto, quando la preparazione ha riposato il giusto tempo ed è finalmente pronta, si spinge in giù il pistone e le bustine o le foglie sfuse vengono spinte sul fondo, impedendo di rilasciare ulteriore aroma e colorazione.

Ho potuto constatare che l’uso di questo particolare tipo di caffettiera/teiera in vetro è, effettivamente, uno strumento particolarmente utile per rendere più intensi gli infusi e i macerati.

Detto questo, vediamo come  fare facilmente l’infuso di bacche ed erbe a freddo.

Preparazione dell’infuso di erbe e bacche senza acqua calda

Si prendono un po’ di petali di carcadè e un po’ di bacche essiccate di ginepro, biancospino e di sorbe selvatiche.

A parte si tritano nel macinacaffè bacche essiccate di mirtillo rosso, rosa canina, mortella di palude e un po’ di foglie di menta.

Si mescola bene la miscela ottenuta e la si pone nella teiera; si versa sopra l’acqua fredda ( io uso acqua depurata o minerale senza gas ) e, seguendo le indicazioni riportate sopra, si lascia riposare per 10 ore.

Trascorso questo tempo, si filtra e si aggiunge del miele per dolcificare questo particolare tipo di macerato.

Albertina non mi ha voluto dare le dosi, dicendomi che ” va ad occhio” e che dipendono dalla quantità di bevanda che si vuole ottenere.

In effetti la cosa è logica, ma, viste le mie insistenze, lei mi ha consigliato di approntare la prima volta una piccola quantità di miscela in parti uguali, fare delle prove (diminuendo, aumentando o aggiungendo altri ingredienti) e, una volta raggiunto il grado di aroma ottimale per me, prepararne di più e conservarla in un barattolo di vetro chiuso ermeticamente per non più di 20 giorni, in modo che non perda in fragranza.

Dato che sono un’estimatrice, nonché….divoratrice di bacche di Goji, subito mi è venuto in mente di aggiungerle all’infuso di bacche ed erbe a freddo, ma solo nell’ultima ora di riposo e……vi saprò dire. 🙂

Credit photo intestazione:  Pxhere.com

Credit photo teiera a pistone: Pxhere.com

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5 Commenti

  1. Dev’essere ottimo . Io poi ho proprio vicino a casa , 5 minuti in auto , una sorgente dalla quale è possibile prendere l’acqua che sgorga e che è la stessa che viene usata alla terme delle mie parti. Un bacione e tanti auguri di buon anno cara Franci.

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